Gazzetta n. 278 del 2005-11-29
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DECRETO 17 ottobre 2005
Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una parte del territorio comunale di Monterchi in provincia di Arezzo.

IL DIRETTORE GENERALE
per i beni architettonici e paesaggistici

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 ed in particolare gli articoli 141, 157 comma 2 e 183, comma 1;
Visto l'art. 8, comma 2, lettera o) del decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 2004, n. 173 «Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali»;
Visto il decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali 24 settembre 2004 recante «Articolazione della struttura centrale e periferica dei dipartimenti e delle direzioni generali del Ministero per i beni e le attivita' culturali», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 271 del 18 novembre 2004 ed in particolare l'allegato 3;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2005 di nomina del direttore generale per i beni architettonici e paesaggistici;
Considerato che l'allora soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico della provincia di Arezzo, con nota n. 3554 del 15 aprile 2002, indirizzata al comune di Monterchi, all'allora Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, all'allora soprintendenza regionale per i beni e le attivita' culturali della Toscana, alla provincia di Arezzo e, per conoscenza, alla Soprintendenza archeologica per la Toscana, ha trasmesso la proposta di vincolo paesaggistico di parte del territorio del comune di Monterchi in provincia di Arezzo, cosi' individuata in Catasto: al foglio 6 - confine regionale, strada vicinale della Vigna, S.S. 221 fino al Fosso dello Scino; al foglio 7 - confine est delle particelle 55, 56 e 61 fino ad incontrare la strada vicinale del Pino a Pocaia da qui fino al bivio della vicinale di Vicchio; al foglio 11 - strada vicinale di Ca' di Nanni fino al Fosso detto dell'Omarino poi confine est delle particelle 163, 174, 183 fino alla strada vicinale Salice; al foglio 12 - strada comunale della Ferriera a Monterchi quindi strada comunale consorziale di Borgacciano, poi strada comunale da Borgacciano a San Lorenzo; al foglio 13 - strada vicinale di Roccola, strada comunale di San Lorenzo fino all'incrocio della strada comunale di Borgacciano; al foglio 14 - proseguendo fino all'incrocio sulla vicinale di Cinque Uccelli fino al Fosso di Fontemaggio e proseguendo al Torrente Riccianello fino al confine regionale indicato nei fogli 14,15,8 e 6 del comune di Monterchi;
Considerato che la sopraccitata nota n. 3554 del 15 aprile 2002 e' stata inviata anche alla Regione Toscana - assessorato all'ambiente;
Considerato che la citata soprintendenza, con nota n. 5680 del 5 giugno 2002, ha comunicato alla direzione generale per i Beni architettonici ed il paesaggio l'avvenuta affissione della proposta di vincolo all'albo pretorio del comune di Monterchi in data 6 maggio 2002 e l'avvenuta pubblicazione dell'avviso al pubblico della proposta di vincolo, rispettivamente sui quotidiani locali «La Nazione - Cronaca di Arezzo» e «Corriere di Arezzo», e sul quotidiano nazionale «La Nazione», in data 4 giugno 2002;
Considerato che la medesima soprintendenza, con nota n. 9124 del 10 settembre 2002 ha trasmesso alla suddetta direzione generale copia delle osservazioni con le quali il comune di Monterchi ha richiesto di stralciare alcune particelle catastali del territorio comunale dalla perimetrazione di vincolo proposta, in quanto costituenti lotti gia' edificati (zone «B» di completamento secondo il piano regolatore generale comunale) o destinati a servizi (zone «F» di P.R.G.C.);
Considerato che la soprintendenza, accolte le suddette osservazioni, con nota prot. n. 2000 del 19 febbraio 2003, inviata per conoscenza anche alla direzione generale, ha trasmesso al comune di Monterchi la cartografia della nuova perimetrazione di vincolo;
Considerato che il comune di Monterchi con nota n. 1082 del 28 febbraio 2003 ha comunicato l'affissione all'Albo Pretorio della nuova proposta di vincolo, riformulata a seguito delle citate osservazioni;
Considerato che il comune di Monterchi con nota n. 3401 del 18 giugno 2003 ha comunicato che non sono pervenute ulteriori nuove osservazioni alla proposta di vincolo di cui trattasi;
Considerato che la suddetta Soprintendenza, con nota n. 2964 del 31 marzo 2004, ha inoltrato alla direzione generale per i Beni architettonici ed il paesaggio tutti gli atti idonei ad avviare la procedura di imposizione del vincolo paesaggistico per l'area di cui trattasi;
Considerato che l'area del comune di Monterchi, come sopra delimitata, si estende a gran parte dell'ampia conca in cui si allarga la valle del Cerfone attorno al colle su cui sorge il centro storico, in prossimita' dell'omonimo torrente, alla quota di 360 m sul livello del mare. Si tratta di una sorta di grande anfiteatro naturale con asse maggiore in direzione est-ovest, protetto a nord dalla dorsale di Citerna, in territorio umbro, comprendente a sud le pendici collinari di Padonchia, Montone, Borgacciano, S. Lorenzo, Ricuciano e Petretolo, degradanti dolcemente dai crinali fino al greto del fiume. Questa predisposizione naturale ha consentito nel corso dei secoli, da tempi remotissimi, il formarsi di un intenso e articolato tessuto insediativo caratterizzato da un «paesaggio agrario» collinare a «ciglioni», con piccoli campi chiusi e seminativi arborati; in esso sono organicamente inseriti antichi casolari e rilevanti testimonianze architettoniche insolitamente ancora contestualizzate negli originari rapporti spaziali e nella originaria trama viaria, tuttora vitale e ben sostenuta da siepi, filari di querce o muri a retta. Tra le emergenze architettoniche di rilievo figurano: la Chiesa di Padonchia intitolata a S. Michele Arcangelo, che richiama una devozione tipica dei Longobardi, con un interno riccamente affrescato, meta di numerosi visitatori; il Complesso di Sant'Antimo, piu' volte citato nella storiografia locale per i frequenti affioramenti di reperti laterizi o ceramici attribuibili ad un insediamento rurale di eta' classica e per i piu' recenti ritrovamenti di elementi scultorei attribuibili all'arredo liturgico di una chiesa di eta' carolingia, reimpiegati nelle residue strutture dell'antica Pieve di S. Antimo, di pianta basilicale, testimonianza unica nella zona, attribuibile all'XI secolo. Il complesso attesta una frequentazione di grande spessore storico, dall'eta' etrusco-romana fino all'eta' moderna; la Cappella in prossimita' del cimitero urbano sede originaria del celeberrimo affresco della «Madonna del Parto» di Piero della Francesca, oggi custodito nei pressi del centro storico di Monterchi e meta costante di itinerari a livello nazionale e internazionale.
Considerato che con nota n. ST/701/2956 del 23 gennaio 2004 la direzione generale per i Beni architettonici ed il paesaggio, ha inoltrato al comitato di settore per i Beni ambientali e architettonici la proposta di vincolo formulata dalla competente Soprintendenza e gli atti amministrativi e tecnici ad essa allegati;
Considerato che il suddetto comitato di settore, valutati gli atti, con parere reso nella seduta del 29 gennaio 2004, di cui al verbale n. 127, ha espresso parere favorevole in ordine alla proposta di vincolo formulata dalla soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Arezzo in quanto: «Il Comitato riconosce all'area perimetrata una particolare valenza paesaggistica formatasi nel corso dei secoli, frutto di un intenso e articolato processo: il complesso tessuto e' caratterizzato da un "paesaggio agrario" collinare, con piccoli campi chiusi e seminativi erborati, in cui sono organicamente inseriti antichi casolari e rilevanti testimonianze architettoniche, quali la Chiesa di Padonchia, il Complesso di Sant'Antimo e la Cappella in prossimita' del Cimitero urbano, sede originaria dell'affresco della "Madonna del Parto" di Piero della Francesca. Il tutto e' ancora tutt'oggi contestualizzato in antichi rapporti spaziali e nella trama viaria».
Considerato che, da quanto sopra esposto, appare indispensabile sottoporre a vincolo, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, parte terza, l'area sopra descritta, al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi che potrebbero comprometterne irreparabilmente le pregevoli caratteristiche paesaggistico-ambientali;
Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela;
Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla Regione o all'Ente dalla stessa subdelegato la richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 146, 147 e 159 del predetto decreto legislativo n. 42/2004 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, secondo la procedura prevista rispettivamente dalle citate disposizioni;
Decreta:
L'area sita nel territorio comunale di Monterchi in provincia di Arezzo, cosi' come sopra perimetrata, nei limiti sopradescritti e indicati nell'allegata planimetria, che costituisce parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed e' quindi sottoposta ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella parte terza del medesimo decreto legislativo.
La soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per la provincia di Arezzo provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940 n. 1357, all'albo del comune di Monterchi e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del suddetto comune.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1034 cosi' come modificata dalla legge 21 luglio 2000 n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.
Roma, 17 ottobre 2005
Il direttore generale: Cecchi