Gazzetta n. 85 del 11 aprile 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 luglio 2005
Primo programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001) metrotranvia per la citta' di Bologna. (Deliberazione n. 89/2005).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 26 febbraio 1992, n. 211, e viste le leggi 30 maggio 1995, n. 204; 4 dicembre 1996, n. 611; 27 febbraio 1998, n. 30; 18 giugno 1998, n. 194; 23 dicembre 1998, n. 448; 7 dicembre 1999, n. 472; 23 dicembre 1999, n. 488; 23 dicembre 2000, n. 388, con le quali sono stati rifinanziati gli articoli 9 e 10 della citata legge n. 211/1992 e/o sono state dettate norme integrative o modificative;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e prevede che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 20 marzo 2003, n. 5279, emanato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il quale, ai sensi del citato art. 13 della legge n. 166/2002, sono stati individuati i soggetti autorizzati a contrarre i mutui ed a effettuare altre operazioni finanziarie, nonche' definite le modalita' di erogazione delle somme dovute dagli istituti finanziari ai mutuatari e quantificate le quote da utilizzare per le attivita' di progettazione, istruttoria e monitoraggio;
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
il comma 176, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti;
il comma 177 - come sostituito dall'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, n. 191 - che reca precisazioni in merito ai limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 - supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche, che riporta all'allegato 1, nell'ambito dei sistemi urbani, l'intervento «Bologna metropolitana» con un costo di 877,977 Meuro e che all'allegato 2, nella parte relativa alla regione Emilia-Romagna, tra le «Metropolitane» include il «Sistema di trasporto a guida vincolata nell'area metropolitana di Bologna»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Uffciale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte Costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Visto il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2004-2007, che inserisce l'intervento «Bologna metropolitana» tra le iniziative potenzialmente attivabili nel periodo considerato;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come integrato dal decreto dell'8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 30 giugno 2005, n. 310 - integrata con le note 1° luglio 2005, n. 312, 4 luglio 2005, n. 313, e 22 luglio 2005, n. 348 - con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la relazione istruttoria sul progetto preliminare della «Metrotranvia per la citta' di Bologna», che prevede la variante di tracciato in sede segregata fino alla fermata Ospedale Maggiore, proponendo l'approvazione, con prescrizioni, del progetto preliminare, e formulando la richiesta di finanziamento solo per il 1° lotto (Fiera Michelino - Stazione FS);
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'Intesa generale quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Emilia-Romagna, sottoscritta il 19 dicembre 2003, con la denominazione «Bologna metropolitana»;
Considerato che l'intervento e' riportato, con un costo di 595 Meuro, nella ricognizione dei progetti in istruttoria di cui all'allegato al DPEF 2006-2009, sul quale questo Comitato si e' espresso favorevolmente con delibera 15 luglio 2005, n. 79, riservandosi pero' di adottare le proprie definitive determinazioni in relazione - tra l'altro - all'intesa che sarebbe stata raggiunta in sede di Conferenza unificata e che non e' ancora intervenuta;
Considerato che con delibera 3 maggio 2001, n. 76 (Gazzetta Ufficiale n. 182/2001), questo Comitato aveva approvato, tra gli altri, l'intervento del comune di Bologna, denominato «metropolitana leggera automatica linea Staveco-Fiera, 1° lotto tratta Stazione FS-Fiera Michelino», del costo di 399.705.000.000 lire (206.430.404,85 euro) ed al quale, per incapienza di fondi, era stato assegnato - a valere sui fondi stanziati dalle leggi n. 488/1999 e n. 388/2000 - un contributo, in termini di volume d'investimenti, pari al 60% di 292.407.000.000 lire (151.015.612,49 euro), che costituiva il costo dell'opera approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Considerato che con delibera 14 febbraio 2002, n. 2 (Gazzetta Ufficiale n. 100/2002 - errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 116/2002), questo Comitato aveva preso atto che taluni soggetti titolari di interventi destinatari di finanziamenti inferiori a quelli richiesti avevano provveduto ad adeguare i propri progetti attenendosi alle direttive di cui alla delibera sopra indicata, mentre il comune di Bologna, pur avendo proceduto ad un ridimensionamento dell'intervento anche in termini di costo, aveva ritenuto di non poter realizzare un'opera valida entro i corrispondenti limiti di spesa e, impegnandosi a reperire i maggiori finanziamenti necessari, aveva quindi deciso di attuare l'intervento secondo un'ulteriore soluzione progettuale, del costo di 171.560.000 euro ed alla quale e' assegnato un contributo di 90.610.000 euro, pari al 52,81% del suddetto costo;
Considerato che con delibera 29 novembre 2002, n. 99 (Gazzetta Ufficiale n. 18/2003), questo Comitato ha proceduto alla ridefinizione generale del quadro delle assegnazioni ed alla rimodulazione di alcuni interventi, individuando in particolare per il suddetto intervento di Bologna, a fronte del citato costo di 171.560.000 euro, un contributo - in termini di volume d'investimenti - di 90.609.264,20 euro, che alla data della delibera stessa corrispondeva ad un limite d'impegno di 8.745.008,66 euro, imputato a carico delle menzionate leggi n. 488/1999 e n. 388/2000;
Considerato che con delibera 1° agosto 2003, n. 67, questo Comitato aveva approvato, ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, il progetto preliminare della linea 1 della «Metro leggero automatico di Bologna» (della quale il suddetto intervento finanziato a carico delle leggi n. 488/1999 e n. 388/2000 costituiva un lotto funzionale) per un costo complessivo di 431,829 Meuro, e aveva assegnato un contributo, in termini di volume di investimenti, di 216,171 Meuro a carico delle risorse recate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, confermando il contributo di 90,609 Meuro di cui sopra;
Considerato che la Corte costituzionale con sentenza n. 233 dell'8 luglio 2004, ha annullato la richiamata delibera n. 67/2003 nel presupposto che non si fosse realizzata l'intesa con la regione interessata, prevista dall'art. 1 della legge n. 443/2001;
Considerato che con delibera 18 marzo 2005, n. 22, questo Comitato ha, tra l'altro, preso atto che con nota 17 novembre 2004, n. 1521(TIF 5)/211, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva rappresentato una richiesta di rimodulazione del lotto finanziato a carico delle leggi n. 488/1999 e 388/2000, ma ha rinviato ad altra seduta le relative valutazioni, rilevando che il nuovo progetto preliminare elaborato dal comune di Bologna per l'intera linea 1 e da presentare nuovamente per il parziale finanziamento a carico della legge n. 443/2001 prevedeva, oltre alla tratta approvata con delibera n. 2/2002, un'estensione verso ovest e non piu' verso sud, con realizzazione di un servizio di tipo tranviario e con tratte anche in superficie, e concludendo che le modifiche apportate alla tratta suddetta costituivano non tanto una rimodulazione quanto piuttosto una modifica radicale del progetto sia in termini di tecnologia, sia in termini di frequenza e capacita' di trasporto;
Considerato che questo Comitato con le delibere 27 maggio 2005, n. 64 e n. 70, ha assegnato i fondi precedentemente destinati a Bologna a valere sulle risorse destinate all'attuazione del Programma - che alla luce della predetta sentenza n. 233/2004 della Corte costituzionale si sono resi disponibili - per il finanziamento del «Sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la citta' di Parma» e del «Trasporto rapido costiero (TRC) Rimini fiera-Cattolica, 1° stralcio funzionale tratta Rimini FS-Riccione FS»;
Considerato inoltre che questo Comitato con delibera 27 maggio 2005, n. 73, in relazione alla rilevata innovativita' del nuovo progetto preliminare dell'intervento di Bologna rispetto all'originario progetto, ha deliberato di revocare il contributo assegnato da ultimo con delibera n. 99/2002 e di destinare detto contributo ad interventi relativi ai comuni di L'Aquila e di Latina;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto
1. delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che la realizzazione della «Metrotranvia per la citta' di Bologna» permettera' di conseguire, in sinergia con la filovia in corso di realizzazione e con il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), l'obiettivo primario di riequilibrio modale della domanda di trasporto, oggi principalmente orientata all'utilizzo dei mezzi di trasporto su gomma, e di garantire la copertura della domanda di penetrazione nel centro storico della citta';
che lo schema previsto di rete dell'offerta di trasporto e' strutturato su due linee (linea 1: Fiera Michelino-Ospedale Maggiore-Borgo Panigale; linea 2: direzione Nord-Sud da Corticella con diramazione Est verso San Lazzaro e Sud-Est verso S. Ruffillo) e su un sistema di navetta per il collegamento diretto tra Aeroporto e Stazione FS;
che in funzione della domanda di traffico prevista per la linea 1, delle caratteristiche del tessuto urbano attraversato e del livello di servizio richiesto, e' stato individuato come sistema piu' adeguato quello metrotranviario, che nella tratta centrale e piu' critica corre interamente in sotterraneo, mentre nelle parti esterne emerge in superficie percorrendo piu' corsie riservate;
che la linea in esame, da Fiera-Michelino a Normandia, ha uno sviluppo complessivo di circa 11,5 km attraverso 24 fermate;
che in particolare la tratta della predetta linea e' articolata in 3 lotti:
lotto 1: Fiera Michelino-Stazione FS, in galleria profonda, con deposito provvisorio in Fiera Michelino e con estensione per 3,3 km in galleria;
lotto 2A: Stazione FS-Ospedale Maggiore-via Emilia fino a Borgo Panigale, con estesa di 3,6 km dei quali 2,5 km in galleria e 0,7 km in superficie con variante in sede segregata e attestazione all'Ospedale Maggiore;
lotto 2B: Ospedale Maggiore-Normandia estesa di 4,8 km;
che, con nota del 10 novembre 2004, n. P.I.380/04 il comune di Bologna, in qualita' di soggetto aggiudicatore, ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto preliminare della «Metrotranvia di Bologna» che adotta una tecnologia e un tracciato differente rispetto al precedente progetto «Metro leggero automatico di Bologna» di cui alla delibera n. 67/2003;
che con successive note 24 novembre 2004, n. P.I.388/04, e 30 novembre 2004, n. P.I.401/04, lo stesso Comune ha trasmesso al predetto Ministero alcuni elaborati sostitutivi della documentazione precedentemente inviata nonche' lo studio di impatto ambientale;
che su richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il comune di Bologna, con nota del 23 febbraio 2005, n. P.I.430/05, ha trasmesso ulteriore documentazione integrativa nonche' la scheda di progetto unificata e lo schema di piano economico-finanziario;
che il Ministero delle attivita' produttive, con nota del 7 febbraio 2005, n. 953651, ha trasmesso il parere favorevole del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici;
che la provincia di Bologna con delibera 15 febbraio 2005, n. 41, ha formulato parere favorevole, con prescrizioni, in merito alla valutazione di compatibilita' ambientale del progetto in esame e all'accertamento di conformita' agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
che la regione Emilia-Romagna, con delibera di Giunta 16 febbraio 2005, n. 341, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, sotto il profilo della localizzazione del progetto e ha preso atto delle valutazioni espresse, sotto il profilo ambientale, della predetta Amministrazione provinciale;
che il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici, Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici, con nota del 7 aprile 2005, n. 3354, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
che parere favorevole, con prescrizioni in linea tecnica ed economica, ha espresso la Commissione interministeriale per le metropolitane di cui alla legge n. 1042/69 con voto n. 317/L.O., nella seduta del 15 giugno 2005, in particolare sottolineando - sulla scorta della relazione predisposta dal Dipartimento dei trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - la necessita' di realizzare l'intero tracciato della linea in sede totalmente riservata, adeguando pertanto la tratta a raso sino alla stazione di Ospedale Maggiore;
che conseguentemente, al fine di omogeneizzare il livello di esercizio della tratta Porta Saffi-Ospedale Maggiore, inizialmente prevista in superficie, con la restante tratta in galleria tra Porta Saffi e Fiera Michelino, e' stata predisposta una variante intesa a garantire alla linea 1, tra le fermate Fiera Michelino e Ospedale Maggiore, una sede totalmente segregata, eliminando ogni interferenza con la viabilita' esistente;
che, per quanto concerne gli Enti gestori delle interferenze, hanno fornito riscontro al comune di Bologna:
la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI), con nota dell'8 aprile 2005, n. 919, ha espresso parere favorevole di massima con prescrizioni salvo che per la soluzione proposta in via principale per la nuova stazione del Metro;
il Consorzio di Bonifica Reno-Palata, con nota del 15 dicembre 2004, n. 7517, ha espresso parere favorevole, con riserva di esprimersi in sede di progetto definitivo/esecutivo sulla risoluzione di dettaglio dell'interferenza della linea con il canale di propria competenza;
l'ENEL, con nota del 7 marzo 2005, n. 012972, ha espresso parere favorevole riservandosi di approfondire in sede di progettazione definitiva lo studio dei sottoservizi;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto preliminare, evidenziando quali osservazioni avanzate in sede istruttoria vengono accolte in linea di principio e debbano quindi essere approfondite successivamente; sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore e' il comune di Bologna;
che la modalita' prevista per l'affidamento dei lavori e' l'affidamento generale a contraente generale;
che i tempi complessivi per l'ultimazione dell'opera, inclusi quelli per la redazione delle ulteriori progettazioni e per la gara, nonche' quelli per la messa in esercizio, sono stimati in 59 mesi, di cui 45 per la fase di realizzazione;
che il CUP del progetto e' F71L05000010001; sotto l'aspetto finanziario:
che il progetto originario presentava un costo di 510.248.550 euro circa, al netto dell'IVA, ed un costo - al lordo dell'imposta - di 559.863.090,80 euro;
che la variante in sede segregata comporta un costo aggiuntivo di 27.838.743,38 euro;
che il costo complessivo del progetto e' pari quindi a 587.701.834,18 euro, cosi' articolato:

opere civili 239.603.182,00 euro impiantistica di sistema 131.422.986,00 euro opere e forniture (tra cui
rotabili per 60 Meuro) 89.508.740,00 euro -pere attuazione piani di sicurezza 7.372.000,00 euro somme a disposizione (per espropri,
spese tecniche e ingegneristiche,
imprevisti, etc.) 67.767.063,25 euro IVA 52.027.862,93 euro

che il costo di un primo lotto funzionale (Fiera Michelino-Stazione FS) e' pari a 185.470.756,10 euro;
che la copertura finanziaria del predetto lotto e' cosi' ripartita:

regione Emilia-Romagna 516.457 euro comune di Bologna 86.295.620 euro fondi RFI 8.048.679 euro
----------------
Totale . . . 94.860.756 euro

che il comune di Bologna, con lettera del 30 giugno 2005, ha fatto presente che la realizzazione dell'opera avverra' tramite soggetto attuatore terzo - in corso di individuazione - a cui attribuira' le contribuzioni pubbliche e si e' impegnato a garantire a detto soggetto un contributo pari al 30% del costo complessivo dell'opera, comprensivo del citato importo di 86,296 Meuro;
che il contributo di cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone l'assegnazione a carico delle risorse della legge n. 166/2002, quantificabile puntualmente nell'importo di 90.610.000,10 euro, vale a completare il finanziamento del predetto lotto;
che l'analisi costi-benefici e' stata condotta sul valore originario dell'intervento al netto dell'IVA ed evidenzia un valore attuale netto economico pari a 1.133,518 Meuro e un tasso di rendimento interno economico del 15,8%;
2. delle considerazioni sui profili finanziari svolte dal Ministero dell'economia e delle finanze ed in particolare:
che l'Unita' tecnica-Finanza di progetto, istituita presso detto Ministero, esaminata una versione di piano economico riferita al costo originario netto del progetto presentato dal comune di Bologna, nel parere datato 6 giugno 2005 ritiene che, rispetto alle effettive capacita' di reddito derivanti dalla gestione della metropolitana, il contributo richiesto a questo Comitato, a valere sulla «legge obiettivo», risulti elevato e che il progetto consenta il coinvolgimento di capitali privati attraverso l'erogazione di finanziamento bancario, garantito da una capienza del cash flow, consentendo cosi' la riduzione della contribuzione statale;
che il Ministero istruttore ritiene le considerazioni della citata Unita' superate dalla redazione di un nuovo piano economico-finanziario in cui, quale contributo a fondo perduto richiesto, viene indicato solo quello a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma;
che il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del predetto Dicastero, che si e' anch'esso pronunciato sulla citata versione originaria del piano economico-finanziario e che evidenzia le conseguenti discordanze con i dati della relazione istruttoria, nel parere reso il 26 luglio 2005, del pari rileva che l'iniziativa presenta un'elevata redditivita' del capitale investito, osservando come, in prima approssimazione, il livello della tariffa media risulti contenuto e suggerendo comunque - in relazione alla complessita' dell'opera, alla rilevante redditivita' potenziale e alla dipendenza di quest'ultima dalle ipotesi di sviluppo della domanda - di subordinare l'approvazione del connesso schema di finanziamento pubblico alla redazione del piano economico-finanziario analitico;
3. degli sviluppi successivi ed in particolare:
che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in seduta propone l'assegnazione a carico delle predette risorse di 3.125.000 euro per la progettazione definitiva dell'opera;
che la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'odierna seduta precisa che provvedera' a completare la copertura finanziaria del primo lotto a valere sui fondi propri;
Delibera: 1. Approvazione progetto preliminare.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi del disposto dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato da ultimo, dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini del riconoscimento della compatibilita' ambientale dell'opera e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare della «Metrotranvia per la citta' di Bologna» nella versione che include la «variante di tracciato in sede segregata» fino alla fermata Ospedale Maggiore.
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera stessa.
1.2. Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002, l'importo di 587.701.834,18 euro costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto approvato con la presente delibera, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della delibera stessa, e debbono essere sviluppate in sede di progettazione definitiva. 2. Assegnazione contributo.
Al primo lotto dell'intervento «Metrotranvia per la citta' di Bologna» e' assegnato un contributo, in termini di volume di investimento, di 3.125.000 euro: l'onere relativo e' imputato sul terzo limite di impegno quindicennale di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, decorrente dal 2004, e la quota annua non potra' comunque superare 268.000 euro. 3. Ulteriori fasi della progettazione.
3.1. Il progetto definitivo dovra' riportare il quadro economico aggiornato che tenga conto anche delle valutazioni sui profili economico-finanziari e delle considerazioni di ordine tecnico formulate dalla predetta Commissione interministeriale prevista dalla legge n. 1042/1969: da detto quadro dovra' essere espunta l'IVA se il soggetto che il comune avra' nel frattempo individuato per la realizzazione dell'opera e che intenda proporre quale soggetto aggiudicatore in propria vece, fruisce dei rimborsi IVA.
3.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a trasmettere, a corredo del progetto definitivo, versione aggiornata del piano economico-finanziario e analitico, nonche' della scheda prevista dalla delibera n. 63/2003, che riporti nel dettaglio la copertura finanziaria disponibile.
3.3. In fase di approvazione del progetto definitivo la Presidenza del Consiglio dei Ministri provvedera' a precisare i capitoli dello stato di previsione della spesa cui imputare, nell'ambito del contributo massimo come sopra richiesto, il differenziale tra il costo aggiornato del primo lotto dell'intervento e le disponibilita' di cui alla «presa d'atto». 4. Clausole finali.
4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento approvato con la presente delibera.
4.2. Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto definitivo recepisca le prescrizioni di cui al punto 1.3.
4.3. Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
4.4. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dall'importo dei lavori, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi.
4.5. Il Codice unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 24/2004, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
Roma, 29 luglio 2005
Il Presidente: Berlusconi Il segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 3 aprile 2006 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 71
 
Allegato
PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO
DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
1.1. Prescrizioni di carattere tecnico:
1) il progetto definitivo dovra' sviluppare la soluzione definita «Variante in sede segregata» e dovra' ricercare soluzioni che eliminino le interferenze con la viabilita' esistente anche nella tratta Ospedale Maggiore-Normandia. Inoltre al fine di garantire elevata frequenza, regolarita' e sicurezza operativa si prescrive l'esercizio automatico con sistema ATO;
2) verificare, nel caso di diversificazione di frequenza del servizio, il numero di binari necessari per non penalizzare le frequenze della tratta con servizio metropolitano nel caso che ritardi o blocchi della tratta periferica tranviaria inibiscano l'adduzione dei convogli provenienti dalla stessa;
3) studiare una ottimizzazione di servizi tra la linea in argomento e la costruendo filovia affinche', con opportuni adeguamenti, le due infrastrutture permettano una integrazione fra i servizi offerti;
4) approfondire lo studio di una configurazione a rete del sistema di trasporto in questione per individuare le soluzioni piu' idonee delle stazioni da realizzarsi in prima fase, predisponendole per gli sviluppi futuri; ad esempio appare indispensabile individuare la stazione da cui realizzare il futuro servizio per l'aeroporto; a tal fine il comune dovra' effettuare un confronto tra piu' ipotesi di bivio o prolungamento del tracciato base, teso a valorizzare non solamente il tracciato stesso, ma anche ad individuare un percorso atto ad intercettare il piu' possibile gli insediamenti di cintura;
5) studiare per la stazione di Piazza Maggiore una predisposizione per non precludere un possibile bivio con diramazione a sud o est;
6) studiare la possibilita' di adottare un raggio di curvatura maggiore, rispetto a quello previsto di 170 m, per la tratta di linea che collega la stazione piazza Maggiore con la stazione Bassi, in relazione alle tecnologie di scavo;
7) studiare l'interscambio pubblico-privato in considerazione delle potenzialita' dei Park & Ride collegate alla realizzazione della metrotranvia;
8) dettagliare, per interventi viabilistici previsti il grado di interrelazione con il sistema metrotranviario e gli impatti ambientali, in particolare quelli geologici, idrologici ed idraulici anche relativamente alla realizzazione del nuovo ponte sul fiume Reno e al nuovo tratto in galleria zona Prati di Caparra;
9) le voci «opere viabilistiche connesse» e «opere di mitigazione a verde», dopo una verifica tecnica della loro intersezione con la metrotranvia, dovranno essere adeguatamente dettagliate;
10) definire un programma di indagini geognostiche per verificare le possibilita' di detensionamento dei terreni e le piu' opportune metodologie di scavo;
11) approfondire l'analisi dei sottoservizi interessati e definire, d'accordo con il gestore, le tecniche di spostamento;
12) studiare le soluzioni migliori per risolvere le interferenze con il fiume Reno, il torrente Ravone, il canale Aposa-Moline ed il canale Reno, anche sulla base delle indicazioni fornite dal servizio tecnico bacino Reno della regione Emilia-Romagna e del consorzio di bonifica Reno-Palato;
13) studiare la stazione del metro in area stazione FS definendo:
modalita' esecutiva degli scavi e progettazione delle opere a sostegno e protezione dei fabbricati RFI e ponte Matteotti;
percorsi e flussi dei viaggiatori e interrelazioni con la citta' e la stazione ferroviaria;
opere fuori terra;
regime convenzionato di uso promiscuo di infrastrutture e stazione, tenendo conto degli accordi presi con RFI;
14) data la presenza di tratte in galleria e stazioni interrate, verificare il rispetto del decreto ministeriale 11 gennaio 1988.
1.2. Prescrizioni di carattere economico:
15) verificare, con un'analisi di mercato, il costo del materiale rotabile.
1.3. Prescrizioni di carattere ambientale:
16) prevedere monitoraggi acustici sui ricettori sensibili maggiormente esposti nella fase di cantiere durante le lavorazioni piu' onerose dal punto di vista acustico;
17) effettuare uno studio del livello di disturbo indotto dalle vibrazioni in fase di costruzione e di esercizio, prevedendo in particolare, qualora necessario, gli adeguati interventi di mitigazione sulla sorgente delle vibrazioni;
18) definire i collegamenti alla rete elettrica Mt cittadina e richiedere i pareri previsti dagli articoli 111 e 120, regio decreto n. 1775/1933, nonche' le valutazioni tecniche dell'ARPA relative all'impianto Mt espresse ai sensi dell'art. 4, legge n. 10/1993;
19) studiare le soluzioni realizzative e/o progettuali che possano evitare o limitare l'impatto sulla situazione di criticita' rappresentata dalla fermata 8 Agosto, che prevede nella fase di cantiere l'occupazione di una porzione di verde pubblico che costituisce un elemento urbano organizzato a piazza che verra' permanentemente modificato;
20) verificare, sulla base della nuova campagna geognostica, l'ipotesi di intersezione di paleoalvei dell'Aposa ad una profondita' di circa 20 m tra la fermata piazza Maggiore e la camera di ventilazione della fermata Ugo Bassi. Per valutare l'entita' delle interferenze e definire le condizioni di messa in sicurezza dello scavo e le modalita' di impermeabilizzazione del fondo, e anche per evitare l'impiego di tecniche molto inquinanti e costose, dovranno essere individuati i parametri idrogeologici dei terreni tramite prove di pompaggio, in particolare per le zone di cantiere a cielo aperto;
21) per i centri di pericolo potenziali gia' individuati nel SIA e per quelle aree con pericolosita' elevata che risulteranno con ulteriori approfondimenti occorrera' attuare le procedure ai sensi del decreto ministeriale n. 471199 per le caratterizzazioni ed eventuali bonifiche prima dei lavori;
22) visti gli ingenti volumi di materiali scavati (840.000 mc), ai fini di una corretta valutazione delle ricadute ambientali e trasportistiche, e' necessario definire i siti di stoccaggio provvisorio e definitivo ditali terreni, in buona parte addittivati per lo scavo. Si ritiene quindi necessario studiare soluzioni sfruttando, per quanto possibile, le aree disponibili gia' scavate, analizzando nel dettaglio il notevole traffico indotto per il trasporto a smaltimento. Dovra' essere fatta una valutazione con il coinvolgimento di comune, ARPA e provincia per l'individuazione dei siti piu' idonei, per il monitoraggio dei materiali conferiti e per la salvaguardia della acque sotterranee;
23) definire una accurata gestione delle varie fasi di scavo e conferimento, che dovra' tenere conto del cronoprogramma dei lavori e dei percorsi necessari per il trasporto a smaltimento;
24) studiare i possibili effetti cumulativi e le conseguenti ricadute ambientali sull'impatto idrogeologico della linea sotterranea della ferrovia ad alta velocita', delle fondazioni profonde degli edifici della zona, dei parcheggi interrati multipiano con diaframmi fino a quote superiori ai 25 m;
25) studiare una proposta metodologica di ravvenamento della falda superficiale, quale compensazione per gli abbassamenti del livello freatico, presentando, nel progetto definitivo, uno studio contestualizzato;
26) predisporre un sistema di monitoraggio, piezometrico e qualitativo, lungo l'intero percorso in galleria, eventualmente utilizzando piezometri disponibili, gia' in opera, se necessario integrati con nuovi. Il monitoraggio dovra' essere attivato ante-operam e mantenuto per le fasi di cantiere ed esercizio, in base ad un programma dettagliato che dovra' essere predisposto tramite un accordo con gli enti pubblici competenti (comune, ARPA, provincia);
27) estendere l'intervento di mitigazione alle aree residuali site tra il deposito ed il raccordo della tangenziale con viale Europa, l'intervento stesso dovra' essere reso compatibile con l'area destinata a deposito;
28) individuare le fasce di rispetto come richiesto dall'art. 3, comma 7, del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190. Per l'applicazione delle necessarie misure di salvaguardia, si consideri una fascia di rispetto di ml 7,50 per lato, per la prevista viabilita' di supporto alla via Emilia;
29) predisporre uno studio archeologico per le aree in cui sussistono chiare indicazioni di preesistenze archeologiche, gia' indicate nei protocolli d'intesa del 20 dicembre 2000 e 29 novembre 2002, tra la soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna ed il comune di Bologna. Devono essere effettuate preliminarmente prospezioni geofisiche secondo le esigenze e le modalita' da concordare con la soprintendenza competente, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate;
30) avviare il procedimento di verifica formale delle opere che interessano piazze, vie e strade di interesse artistico o storico;
31) tutti i manufatti fuori terra quali le pensiline, balaustre, insegne, ecc. devono essere oggetto di elaborati specifici per essere sottoposti ad autorizzazione. Si ritiene preferibile che le uscite delle stazioni poste all'interno del centro storico non vengano dotate di coperture;
32) le opere fuori terra relative al sottopasso dovranno trovare un organico inserimento nel piu' complessivo specifico tema progettuale relativo al riassetto ed alla riqualificazione della piazza;
33) fermata 8 Agosto: i corpi scala di uscita andranno opportunamente arretrati in modo da non oltrepassare l'allineamento del muro di fondo del portico;
34) fermata piazza Maggiore: andra' trovata una diversa collocazione per la scala di uscita attualmente posizionata al centro della via Dal Monte;
35) viabilita' di supporto alla via Flaminia: il ponte sul fiume Reno per il collegamento di via del Triunvirato andra' realizzato con andamento parallelo ai ponti ferroviari recentemente realizzati per A.V., ed il progetto dovra' accordarsi a questi ultimi nei caratteri estetici e formali.
 
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