Gazzetta n. 125 del 31 maggio 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005
1° Programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001). Potenziamento della linea Seregno-Bergamo. (Deliberazione n. 150/05).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare, per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prevede che gli interventi medesimi siano ricompresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche, che include, nel Corridoio plurimodale Tirrenico Nord - Europa, tra i sistemi ferroviari, il «Potenziamento sistema Gottardo», per il quale indica un costo di 1.243,112 Meuro ed una disponibilita' di 139,443 Meuro;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come integrato dai decreti dell'8 giugno 2004 e 24 giugno 2005, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 18 novembre 2005, n. 540, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso - tra l'altro - la relazione istruttoria della «Gronda ferroviaria Seregno-Bergamo», proponendo l'approvazione in linea tecnica del relativo progetto preliminare;
Vista la successiva nota 21 novembre 2005, n. 559, con la quale la suddetta amministrazione ha trasmesso le schede di cui alla richiamata delibera n. 63/2003 ed ha integrato la suddetta relazione istruttoria;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che il «potenziamento della linea Seregno-Bergamo» e' compreso nell'Intesa generale quadro tra Governo e regione Lombardia, sottoscritta l'11 aprile 2003, nell'ambito dei «Corridoi ferroviari», con la denominazione «F/04c - Potenziamento del sistema Gottardo: Gronda ferroviaria nord-est: Seregno-Bergamo»;
Considerato che le indicazioni riportate nella scheda ex delibera n. 63/2003 sui sub-interventi riconducibili alla voce «Potenziamento del sistema Gottardo» non sono recepibili in questa sede, in quanto non in linea con precedenti schede gia' sottoposte a questo Comitato e in quanto il costo complessivo dei medesimi non e' coerente con quello dei documenti programmatori sinora licenziati, e possono essere valutate solo in sede di eventuale, ulteriore rivisitazione del programma;
Considerato che il progetto «Potenziamento della linea Seregno-Bergamo» e' altresi' incluso - tra gli investimenti ferroviari afferenti il Contratto di programma 2001-2005 tra Rete ferroviaria italiana S.p.a. (RFI) e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - nel Piano delle priorita' degli interventi ferroviari (PPI) - edizione aprile 2004, che questo Comitato, con delibera 20 dicembre 2004, n. 91, ha approvato per l'anno 2005 e, in via programmatica, per gli anni successivi;
Considerato, in particolare, che per il medesimo progetto le tabelle del PPI - edizione aprile 2004 riportano un costo a vita intera di 1.000 meuro per il quale risultano disponibili 82,63 meuro, mentre l'importo di 917,4 meuro e' incluso nel fabbisogno per gli anni successivi al 2005;
Considerato che la legge 7 dicembre 1999, n. 472, per la realizzazione degli investimenti ferroviari del Corridoio europeo n. 5 e collegamenti, con priorita' per il tratto ferroviario Bergamo-Seregno, ha autorizzato un limite di impegno ventennale di 5 miliardi di lire (2,58 Meuro) a decorrere dal 2000 e la spesa di 60 miliardi di lire (30,98 Meuro) per l'anno 2001;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;

Prende atto

delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'intervento ferroviario in esame si inserisce in un disegno complessivo delle reti di adduzione ai due valichi ferroviari del Sempione e del Gottardo che ha formato oggetto di approfonditi studi dei gestori delle reti italiana e svizzera e che, in relazione alle tratte di accesso sud ed alla definizione del progetto di transito attraverso le Alpi denominato «Alp-transit», ha portato alla formulazione di una ipotesi alternativa ad una nuova linea ferroviaria, ipotesi che presuppone il potenziamento della rete esistente e si basa sulla progressiva separazione dei flussi merci e passeggeri;
che tale impostazione e' stata sancita a livello internazionale tramite la sottoscrizione di accordi ed in particolare con la stipula della Convenzione italo-svizzera del 2 novembre 1999 che mira ad armonizzare i sistemi della nuova ferrovia transalpina della Svizzera e della rete ad Alta capacita' dell'Italia;
che e' stato altresi' stipulato un Protocollo d'intesa tra la regione Lombardia e la Rete ferroviaria italiana S.p.a. che definisce l'insieme di interventi necessari allo sviluppo del sistema ferroviario lombardo e alla sua integrazione alla rete europea e che con riferimento allo sviluppo del traffico merci accorda - tra l'altro - la priorita' alla realizzazione della gronda est dal nuovo asse del Gottardo in direzione Bergamo-Treviglio;
che il suddetto scenario alternativo, in particolare per il transito delle merci non destinate al nodo di Milano, prevede tre itinerari di gronda che aggirano il suddetto nodo di Milano: gronda ovest (direttrice Bellinzona-Luino-Sesto-Calende-Novara) per i flussi diretti a Genova e ai terminal intermodali di Novara e Mortara, gronda est (linee Chiasso-Como-Seregno, Seregno-Bergamo, Bergamo-Treviglio, Treviglio-Cremona-Codogno) per i flussi diretti ad est (Veneto) e a sud, cintura sud (corridoio Mortasa-Pavia-Casalpusterlengo-Codogno-Cremona) per i flussi con direzione est-ovest e Sempione-sud;
che, con riferimento al servizio viaggiatori, sono previsti i seguenti interventi, per alcuni dei quali, inseriti nel Programma delle infrastrutture strategiche, questo Comitato ha gia' approvato i progetti preliminari:
collegamento Lugano-Milano: quadruplicamento tratta bivio Rosales-Seregno/Camnago e adeguamento degli standard complessivi della linea Chiasso-Milano;
terzo binario Rho-Gallarate;
accessibilita' a Malpensa da sud;
collegamento Arcisate-Stabio;
che, nell'ambito di tale sistema di traffici, il potenziamento della linea Seregno-Bergamo afferisce alla gronda est;
che l'intervento oggetto di approvazione consiste in un potenziamento del collegamento ferroviario tra Seregno e Bergamo attraverso il raddoppio di un tratto della linea esistente Seregno-Ponte San Pietro e la realizzazione di un nuovo tratto di linea elettrificata a doppio binario;
che il progetto all'esame inizia al km 5,572 della attuale linea Seregno-Ponte San Pietro e termina, rispettivamente, al km 38,456 in direzione Treviglio e al km 36,748 in direzione Bergamo, per uno sviluppo complessivo di 34 km circa di doppio binario;
che la tratta di progetto si sviluppa in affiancamento alla linea esistente fino al km 10,703, con l'unica eccezione del ponte di attraversamento sul fiume Lambro, per poi proseguire su un nuovo percorso fino all'allacciamento alla linea Bergamo-Treviglio;
che la tratta in variante di tracciato si sviluppa all'interno del corridoio infrastrutturale previsto dalla regione Lombardia per la Pedemontana autostradale su territorio intensamente urbanizzato, presentando interferenze - tra l'altro - con la tangenziale Usmate- Vimercate, l'Autostrada A4 Milano-Venezia, la linea ferroviaria Milano-Lecco-Bergamo, e che la tratta medesima, per il suo orientamento pedemontano trasversale all'andamento delle valli degli affluenti o subaffluenti del fiume Po, attraversa importanti corsi d'acqua quali i fiumi Lambro, Adda, Brembo e i torrenti Folgora e Dordo;
che le opere d'arte di maggior rilievo consistono in viadotti, gallerie artificiali e gallerie naturali tra le quali le piu' importanti sono il viadotto Lambro, i viadotti Molgoretta 1 e 2, il viadotto Adda, le gallerie artificiali Arcore 1 2 e 3, le gallerie naturali Colnago e S. Gervasio;
che lungo il percorso sono previste le fermate di Macherio e Lesmo costituite da banchine laterali «alte» di 250 m di lunghezza;
che il progetto preliminare dell'opera e' stato trasmesso in data 9 giugno 2003 dal soggetto aggiudicatore, RFI, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla regione Lombardia, alle altre amministrazioni competenti ed agli enti gestori delle interferenze, quando non era ancora stato presentato il progetto preliminare della Pedemontana;
che successivamente alla presentazione del progetto della Pedemontana la regione Lombardia ha attivato un confronto tra i soggetti aggiudicatori delle due infrastrutture ed ha emesso parere sul progetto ferroviario con delibera in data 19 luglio 2004, inserendo prescrizioni intese ad eliminare le interferenze tra le infrastrutture stesse e rinviando l'attuazione alla fase di progettazione definitiva nonche' esprimendo parere favorevole, con prescrizioni, anche in merito alla localizzazione urbanistica ed alla compatibilita' ambientale dell'opera;
che, fra l'altro, la regione Lombardia, al fine di prevedere sulla linea all'esame anche un servizio passeggeri con origine-destinazione da Bergamo/Orio a Malpensa e a Milano, ha prescritto che in sede di progetto definitivo si tenga conto anche della funzione passeggeri e che sia inserita, previo studio territoriale riguardante il potenziale bacino di utenza, la realizzazione di almeno due fermate in aggiunta a quelle gia' previste di Macherio e Lesmo;
che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota n. 2005/7149/B05 del 26 agosto 2005, ha espresso parere favorevole, con osservazioni, sul progetto preliminare dell'opera, prescrivendo, tra l'altro, che il progetto definitivo dovra' essere sviluppato adottando il progetto preliminare comprensivo delle varianti planoaltimetriche comprese tra le progressive km 10,700 - km 18,050 e km 20,000 - km 26,700, come risultanti dallo Studio di impatto ambientale aggiornato e ripubblicato in data 29 ottobre 2004;
che parere favorevole, con osservazioni, alla richiesta di pronuncia di compatibilita' ambientale ha espresso altresi' il Ministero per i beni e le attivita' culturali con nota n. 07.08.407/95342005 del 25 luglio 2005;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto, esponendo le motivazioni in caso di mancato recepimento di osservazioni avanzate nella fase istruttoria, ed evidenzia le principali interferenze;
sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore viene individuato in Rete ferroviaria italiana S.p.a.;
che l'opera verra' realizzata mediante affidamento a Contraente generale;
che il tempo complessivo dall'espletamento delle attivita' progettuali ed autorizzative residue alla messa in esercizio dell'opera e' stimato in circa 120 mesi (di cui 88 per la realizzazione, comprensivi della progettazione esecutiva, a carico dell'appaltatore) e che la attivazione, sulla base delle ultime stime effettuate dal proponente, e' prevista per l'anno 2016;
che il CUP del progetto e' J31H03000210008;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo dell'intervento e' quantificato in 999.208.271 euro, cosi' articolati:

(Importi in euro)

=====================================================================
Voce | Importo |Percentuale ===================================================================== Opere ferroviarie |764.932.509 | 76,6 --------------------------------------------------------------------- Opere extralinea e di | | riambientalizzazione.... | 69.802.283 | 7,0 --------------------------------------------------------------------- Imprevisti | 83.473.479 | 8,4 --------------------------------------------------------------------- Spese tecniche | 53.000.000 | 5,3 --------------------------------------------------------------------- Spese generali del committente | 28.000.000 | 2,8

che il costo delle diverse categorie di opere e' stato desunto sulla base di un costo tipologico di riferimento, individuato in relazione ad opere similari gia' realizzate o frequentemente impiegate negli interventi ferroviari;
che l'importo «opere extralinea e di riambientalizzazione» include 45,1 Meuro per acquisizione aree e 24,7 Meuro per opere compensative;
che la stima e' stata effettuata nel giugno 2003, all'epoca del deposito del progetto originario, e che, in relazione al tempo trascorso, il Ministero istruttore propone di stabilire, quale limite di spesa, l'importo arrotondato di 1.000 Meuro, sottolineando che l'accoglimento delle prescrizioni presentate dagli organi istituzionali competenti non comporta ulteriori lievitazioni rispetto all'importo cosi' aggiornato;
che, allo stato attuale, esiste copertura sull'intervento in esame per un importo di 82,633 Meuro a carico della legge n. 472/1999;
che restano quindi da reperire coperture finanziarie per un importo di 917,367 Meuro, la cui individuazione, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e' rinviata alla definizione e approvazione del progetto definitivo ed ipotizzata a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma delle opere strategiche;

Delibera:

1. Approvazione progetto preliminare.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato da ultimo dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare del «potenziamento della linea Seregno-Bergamo».
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2. Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002, l'importo di 1.000.000 euro, di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, a cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
1.4. In sede di elaborazione del progetto definitivo verra' sviluppato uno studio territoriale sul potenziale bacino di utenza, nella previsione della istituzione di un servizio passeggeri avente origine destinazione da Bergamo/Orio a Malpensa e Milano.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione del progetto definitivo, riferira' al CIPE in ordine agli esiti del suddetto studio territoriale. 2. Copertura finanziaria.
La individuazione della copertura finanziaria sara' effettuata in sede di esame del progetto definitivo, anche in relazione alle risultanze del piano economico-finanziario previsto dall'art. 4, comma 134 e seguenti, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in occasione della sottoposizione di detto progetto a questo Comitato, provvedera' ad aggiornare la scheda ex delibera n. 63/2003, indicando le fonti di copertura dell'opera e riportando la prevista distribuzione annuale dei costi, fermo restando che la quota da porre a carico delle risorse destinate all'attuazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche per l'intero complesso di interventi riconducibili alla voce «potenziamento sistema Gottardo» non potra' superare - salva compensazione - quella indicata nella richiamata delibera n. 121/2001. 3. Disposizioni finali.
3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare approvato con la presente delibera.
3.2. La Commissione VIA procedera' - ai sensi dell'art. 20, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002 - a verificare l'ottemperanza del progetto definitivo a dette prescrizioni del provvedimento di compatibilita' ambientale e ad effettuare gli opportuni controlli sull'esatto adempimento dei contenuti e delle prescrizioni di detto provvedimento.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che debbono essere recepite in tale fase e relazionera' in ordine all'attuazione della disposizione di cui al comma precedente.
Il soggetto aggiudicatore procedera' alla verifica delle prescrizioni che debbono essere attuate nelle fasi successive, fornendo assicurazione al riguardo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e curando, tra l'altro, che le prescrizioni da assolvere nella fase di cantierizzazione siano inserite nel capitolato speciale di appalto e poste a carico dell'esecutore dei lavori.
3.3. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti degli eventuali subcontraenti e subaffidatari, indipendentemente dall'importo dei lavori, e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
3.5. Il codice unico di progetto (CUP) assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 24/2004, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
Roma, 2 dicembre 2005

Il presidente delegato:
Tremonti

Il segretario del CIPE:
Molgora

Registrata alla Corte dei conti il 22 maggio 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Eco nomia e finanze, foglio n. 342
 
Allegato

PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI

Il soggetto aggiudicatore affrontera', in sede di elaborazione della progettazione definitiva, uno studio territoriale riguardante il potenziale bacino di utenza, ed in funzione dalle risultanze dello stesso provvedera' o meno all'inserimento delle fermate richieste all'altezza dell'abitato di Sulbiate e tra l'abitato di Dalmine e Osio Sopra. Se accertata la necessita' di inserimento delle fermate citate, per quanto riguarda i relativi spazi di interscambio ferro-gomma al servizio delle nuove fermate, dovranno essere predisposte apposite convenzioni per la relativa progettazione e/o realizzazione tali da non comportare incrementi al limite di spesa dell'intervento.
Il soggetto aggiudicatore sviluppera' il progetto definitivo adottando le prescrizioni della regione Lombardia (variante plano-altimetrica dal bivio di Lesmo al torrente Molgora, variante plano-altimetrica dal torrente Molgora al rio del Comune, variante plano-altimetrica dal rio del Comune alla strada provinciale n. 170 - attraversamento fiume Adda - delibera regionale n. VII/18262 del 19 luglio 2004, paragrafi A.4.2.2, A.4.2.3 e A.4.2.4), riferite allo studio coordinato dalla stessa, che hanno condotto ad individuare tracciati compatibili sia del nuovo collegamento ferroviario che di quello dell'Autostrada Pedemontana.
Il soggetto aggiudicatore presentera' alla regione Lombardia una relazione riguardante l'esercizio delle linee previste che dimostri il superamento della criticita' infrastrutturale relativa al nodo di Treviglio e di quella di capacita' complessiva per la tratta Levate-Treviglio.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, provvedera' a modificare il profilo altimetrico di progetto come richiesto dalla regione Lombardia (variante altimetrica da pk 6+000 circa fino al viadotto per l'attraversamento del fiume Lambro - delibera regionale n. VII/18262 del 19 luglio 2004, paragrafo A.4.2.1), riservandosi di apportare delle modifiche alle quote di dettaglio imposte a causa dei vincoli al contorno.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, provvedera' a modificare il profilo altimetrico di progetto come richiesto dalla regione Lombardia (variante plano-altimetrica dal fiume Brembo all'innesto sulla linea Bergamo-Treviglio - delibera regionale n. VII/18262 del 19 luglio 2004, paragrafo A.4.2.5), riservandosi di apportare delle modifiche alle quote di dettaglio imposte a causa dei vincoli al contorno. Peraltro sara' necessario approfondire lo studio dei raccordi ferroviari esistenti «Rinascente» e «Dalmine» verificando la possibilita' di dismettere/riallocare il primo e modificare il secondo eventualmente anche in funzione di nuovo impianto.
Il soggetto aggiudicatore sviluppera' il progetto definitivo adottando il progetto preliminare comprensivo delle varianti plano-altimetriche comprese tra le progressive km 10+700 - 18+050 e le progressive km 20+000 - 26+700, in coerenza con la ripubblicazione per adeguamento dello SIA effettuata in data 29 ottobre 2004.
Il soggetto aggiudicatore terra' conto, in sede di elaborazione del progetto definitivo, del progetto del collegamento autostradale Dalmine-Como Varese-Valico del Gaggiolo, approvato dalla CSVIA in data 8 marzo 2005 in conformita' alla D.G.R. n. VII/17643 del 21 maggio 2004 impegnandosi a risolvere in modo congiunto e/o coordinato con ANAS le problematiche fra le cosiddette «infrastrutture di corridoio», relative a:
scambio di informazioni, cooperazione e coordinamento reciproco;
viabilita' nuove ed esistenti;
scelta ed utilizzo dei siti di cava e discarica;
sistemazione delle aree intercluse e gestione delle stesse, anche in riferimento alle opere di sicurezza necessarie ed alle modalita' che saranno adottate per migliorarne l'inserimento ambientale.
Il soggetto aggiudicatore sviluppera' il progetto definitivo predisponendo un piano di circolazione dei mezzi d'opera in fase di costruzione che contenga proposte operative di questa attivita' in termini di:
percorsi impegnati;
volume di traffico, velocita' di percorrenza;
percorsi alternativi in caso di inagibilita' temporanea dei percorsi programmati percorsi di attraversamento delle aree urbanizzate; inoltre, inserira' nei documenti progettuali relativi agli oneri contrattuali dell'appaltatore dell'infrastruttura (capitolati d'appalto), le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attivita' di cantiere.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, sviluppera' gli interventi di mitigazione, secondo le indicazioni presenti nello Studio d'Impatto Ambientale esaminato ed integrandoli alla luce delle presenti prescrizioni, dettagliandone la localizzazione, la tipologia, le modalita' di esecuzione e i costi analitici, esplicitando le relazioni e i rapporti con eventuali indicazioni di tutela della pianificazione vigente e le relazioni tra fattori e componenti ambientali.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, valutera' la possibilita' di realizzare le opere di compensazione ambientale anticipatamente rispetto alla realizzazione della opere in progetto.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, analizzera' le interferenze dirette ed indirette tra l'infrastruttura e le aziende a rischio di incidente rilevante ex art. 8 decreto legislativo n. 334/1999.
Inoltre il Proponente valutera' la possibilita' di individuare una nuova collocazione per il «cantiere operativo 14» posto, nel progetto preliminare, all'interno dell'area di proprieta' di un'industria a rischio ambientale rilevante a Filago.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, valutera' soluzioni e caratteristiche architettoniche per la realizzazione dei ponti e viadotti armonizzate al contesto territoriale e paesaggistico attraversato. Tali soluzioni, qualora percorribili, non dovranno comportare un incremento del limite di spesa complessivo dell'opera. Particolare rilievo assumera' lo studio relativo all'attraversamento dell'Adda, da redigersi in coordinamento con l'opera autostradale al fine di garantire un'elevata tutela degli ambiti paesaggistici attraversati.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, effettuera' ulteriori verifiche con il Parco regionale del Lambro in merito alla previsione di realizzare il riutilizzo del tratto ferroviario storico in prossimita' dell'attraversamento del fiume Lambro, come viabilita' ciclo-pedonale al fine di una maggiore fruibilita' del parco stesso anche dagli abitati posti in prossimita' della ferrovia attualmente separati dal corso d'acqua.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, verifichera' all'uscita della galleria S. Gervasio in prossimita' del km 28+000 circa, la possibilita' di realizzare in aderenza al corridoio ferroviario in progetto, la strada di accesso della SSE di Bottanuco.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, progettera' il previsto intervento di rimodellamento per l'area interessata dalla «Galleria Vimercate Golf» assicurandone la funzionalita' urbanistica prevista, compatibilmente ai vincoli introdotti dalla realizzazione dell'opera.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, e secondo quanto gia' predisposto nel progetto preliminare, a seguito di appositi approfondimenti, verifichera' la possibilita' di assicurare la permeabilita' dei fondi agricoli, il ripristino e la ricomposizione del tessuto viario preesistente e la continuita' viaria minore e pedonale soprattutto in prossimita' di nuclei abitati onde evitare l'effetto cesura.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, approfondira' la caratterizzazione degli acquiferi interferiti dall'opera di progetto con indagini geologiche e geognostiche, anche di tipo geofisico, per definire la presenza di cavita' sotterranee ed inoltre, anche relativamente alle eventuali falde sospese in corrispondenza della realizzazione di gallerie naturali e/o artificiali e trincee, effettuando campagne di monitoraggio per definirne le caratteristiche chimico-fisiche.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, predisporra' quanto necessario al fine di evitare che durante la fase di realizzazione di gallerie artificiali, di scavi in trincea e di opere in fondazione si alterino il regime delle falde acquifere e il reticolo idrico di superficie.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, effettuera' ulteriori approfondimenti per le opere di attraversamento dei corsi d'acqua, per le aree perimetrate a rischio idrogeologico molto elevato e per i siti di cantiere ricadenti in aree golenali, verificandone la compatibilita' idraulica degli interventi.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, adottera' soluzioni progettuali che evitino il recapito in ricettori sensibili nel sottosuolo di agenti inquinanti, secondo gli indirizzi e le modalita' esplicitate in sede di progetto preliminare.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, verifichera' la stabilita' del versante dell'imbocco della galleria Colnago in destra del fiume Adda e nel tratto di attraversamento dello stesso corso d'acqua in virtu' della presenza di una vasta area caratterizzata da intensa attivita' estrattiva. Inoltre dovra' essere posta attenzione ad eventuali forme d'instabilita' contemplando anche interventi di ingegneria naturalistica che non comportino un incremento del limite di spesa.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, verifichera' la possibilita' di prevedere, in caso di incompatibilita' con l'attivita' di cantiere, il trapianto e la successiva ricollocazione degli alberi piu' pregiati per dimensione ed eta' con ricomposizione della cenosi forestale e la predisposizione di apposite campagne di monitoraggio.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, prevedra', per quanto riguarda il ripristino della vegetazione, l'impiego di specie appartenenti alle serie autoctone, raccogliendo eventualmente in loco il materiale per la loro propagazione (sementi, talee, etc.) al fine di rispettare la diversita' biologica (soprattutto in prossimita' di aree protette) e di consentire la produzione di materiale vivaistico.
Il soggetto aggiudicatore in sede di elaborazione del progetto definitivo progettera', nei tratti della linea di progetto nei quali sono presenti problematiche relative alla frammentazione della rete ecologica, idonei interventi mitigativi atti a ristabilire il continuum territoriale attraverso la realizzazione di appositi «Passaggi per la fauna» costituiti da varchi, ponti ecologici, ecodotti, etc.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, studiera' la possibilita' di prevedere particolari costruttivi e modalita' realizzative dei manufatti coerenti con gli strumenti di pianificazione della tutela delle aree protette e degli ambiti di interesse naturalistico/paesaggistico interessati dalle opere, specie degli attraversamenti fluviali, tenendo conto dell'opportunita' di non aumentare il grado di artificialita' dei corsi d'acqua e privilegiando il ricorso a tecniche dell'ingegneria naturalistica (laddove non comportino un incremento del limite di spesa dell'opera), assumendo come riferimento:
«Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero dell'ambiente, Servizio VIA, settembre 1997, e altri manuali qualificati quali, ad esempio:
«Atlante delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002;
«Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000;
«Manuale di ingegneria naturalistica» della regione Lazio, 2001.
Il progetto definitivo dovra' contenere, inoltre, una relazione riferita agli ambiti perimetrati a parco che ne evidenzi le interazioni, ed un approfondimento sugli ecosistemi di area vasta. Per quanto riguarda le attivita' di cantiere in tali ambiti, verra' studiata la possibilita' di limitarle al minimo al fine di evitare un significativo danneggiamento della vegetazione naturale.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, approfondira' l'analisi previsionale del rumore in fase di esercizio e di cantiere, verificando i livelli sui ricettari nelle condizioni piu' critiche, specificando la localizzazione, la tipologia e le modalita' di realizzazione delle opere di mitigazione acustica, migliorandone la qualita' tecnologica e tipologica proposta e privilegiando l'adozione di barriere acustiche integrate con barriere a verde (laddove possibile e laddove cio' non comporti un aumento del limite di spesa dell'opera) al fine di conseguire un migliore inserimento architettonico e paesaggistico. Inoltre in fase di realizzazione dell'opera saranno predisposti opportuni sistemi di monitoraggio che verifichino la validita' delle stime fatte sulla capacita' di mitigazione degli accorgimenti adottati, con particolare attenzione ai ricettari in adiacenza alla linea da concordare e/o progettare con l'ARPA di riferimento.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, provvedera' a definire di concerto con l'amministrazione comunale di Levate, in prossimita' dell'area interessata dal piano di lottizzazione in cui e' prevista la futura realizzazione di un plesso scolastico e di un centro sportivo, le opportune misure di mitigazione del rumore accompagnate anche da idonee misure di compensazione, nell'ambito della disponibilita' finanziaria di progetto.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, predisporra' una specifica campagna di verifica dello stato strutturale degli edifici e dei siti sensibili per stimare i disturbi da vibrazione legati alle attivita' di cantiere specialmente per le operazioni di scavo delle gallerie; predisponendo inoltre apposite campagne di verifica strumentale di approfondimento soprattutto per le aree ricadenti nei comuni di Macheno, di Lesmo e di Levate. Tali attivita' verranno svolte nei limiti dei costi preventivati dal progetto depositato.
Il soggetto aggiudicatore, per quanto riguarda i campi elettromagnetici, in sede di elaborazione del progetto definitivo predisporra' quanto necessario per il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2003.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, integrera' il progetto definitivo con delle tavole dettagliate nelle quali verranno indicate ed evidenziate le opere, le particolarita' progettuali, le misure mitigatrici e compensative con le quali sono state rispettate, applicate ed ottemperate le prescrizioni di cui al presente parere, con relativa descrizione in una relazione specifica.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, elaborera' il progetto di monitoraggio ambientale cosi' come prescritto riferendo l'ambito da monitorare alle aree interessate direttamente dal progetto ed in funzione di quanto stabilito dalla normativa di riferimento.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione della progettazione definitiva, dovra' verificare la possibilita' di redigere gli elaborati in conformita' alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, redigera' il monitoraggio ambientale avvalendosi del supporto di competenze specialistiche qualificate.
Il soggetto aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo, valutera' la possibilita' di contenere, compatibilmente con le verifiche idrauliche di deflusso, lo sviluppo e l'altezza delle opere d'arte di attraversamento dei corsi d'acqua entro dimensioni idonee atte a garantire, oltre al contenimento degli impatti, un'ottimale inserimento dei manufatti rispetto alle peculiarita' ambientali degli ambiti attraversati.
Il soggetto aggiudicatore predisporra' quanto necessario per far adottare all'appaltatore, prima della data di consegna dei lavori, un sistema di gestione ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE n. 761/2001).
Il soggetto aggiudicatore dovra' provvedere, lungo il tratto che interessa il comune di Levate (Bergamo), a far effettuare lo scavo archeologico in estensione, preliminarmente all'inizio dei lavori di scavo progettati.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' a notificare alle autorita' competenti l'apertura dei cantieri e l'inizio dei lavori, al fine di ottenere l'opportuna assistenza archeologica.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' a far effettuare preliminarmente all'inizio lavori ricognizione di superficie nella tratta Cassano-Trezzo (dal km 24 al km 26) e nella tratta in provincia di Bergamo.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' a far effettuare, compatibilmente con le condizioni geomorfologiche del terreno, preliminarmente all'inizio lavori, delle prospezioni geofisiche, secondo le esigenze e le modalita' da concordare con le soprintendenze competenti, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' a sviluppare le opere di mitigazione e compensazione ambientale con, in particolare, relativo studio dettagliato dei provvedimenti legati all'inquinamento acustico.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' ad evidenziare, in sede di progettazione definitiva, i manufatti edilizi piu' prossimi al tracciato in questione, con particolare attenzione a quelli tutelati ope legis ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 nonche' le opere tese alla salvaguardia del contesto antropizzato.
Il soggetto aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva, a far effettuare per il viadotto sul fiume Adda una progettazione accurata di alta qualita' architettonica che tenga, altresi', conto della limitrofa infrastruttura della Pedemontana.
Il soggetto aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva, a curare l'inserimento ambientale e la qualita' progettuale di tutte le altre opere d'arte da realizzarsi all'aperto.
Il soggetto aggiudicatore provvedera' ad elaborare, in sede di progettazione definitiva, le misure di mitigazione paesaggistica e gli interventi di ripristino, compensazione e restauro secondo una tempistica correlata con la costruzione delle opere d'arte in modo che siano operative alla data di entrata in esercizio della nuova infrastruttura.
Il soggetto aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva, a limitare il piu' possibile la realizzazione delle piste di cantiere cercando di sfruttare i tracciati locali esistenti.
Il soggetto aggiudicatore, ad opere ultimate, dovra' provvedere al ripristino dello stato dei luoghi mediante ricostruzione del profilo originario e ripristino della vegetazione preesistente.
 
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