Gazzetta n. 182 del 7 agosto 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche, schemi idrici regione Molise - Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro - Progetto definitivo.

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, c.d. «legge obiettivo», e successive modifiche ed integrazioni, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e successive modifiche ed integrazioni, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289 (finanziaria per il 2003), che, agli articoli 60 e 61, istituisce, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, il Fondo aree sottoutilizzate (FAS), da ripartire a cura di questo Comitato con apposite delibere adottate sulla base dei criteri specificati al comma 3 dello stesso art. 61, prevedendo la possibilita' di una diversa allocazione delle relative risorse;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, (finanziaria per il 2004) e visti in particolare:
il comma 128 che rifinanzia il FAS;
il comma 130 che, a parziale modifica del citato art. 60 della legge n. 289/2002, al fine di accelerare la spesa e dare impulso e sostegno all'andamento del ciclo economico del Mezzogiorno, dispone che possa essere effettuata una diversa allocazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, anche tramite lo spostamento di risorse da interventi con capacita' di spesa diluita nel tempo a interventi in grado di produrre un'anticipazione della stessa;
i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali, la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visti gli articoli 5, comma 1, e 8, comma 6, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, in base ai quali questo Comitato finanzia prioritariamente gli interventi inclusi nel programma per le infrastrutture strategiche, selezionati secondo i principi adottati nella propria delibera 29 settembre 2004, n. 21;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modifiche ed integrazioni, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita';
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come integrato dal decreto 8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella regione Molise, la «Ristrutturazione dell'Acquedotto molisano destro»;
Viste le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le quali questo Comitato, ai sensi dell'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, ha, rispettivamente, definito il sistema per l'attribuzione del CUP ed ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati interessate ai suddetti progetti;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 61 (Gazzetta Ufficiale n. 266/2003) con la quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, ha approvato il progetto preliminare dell'«Acquedotto molisano destro», per un importo complessivo di 25.822.000,00 euro, di cui 190.800,00 euro assegnati per lavori di esecuzione di indagini in sito, finalizzate alla predisposizione del progetto definitivo;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 254/2004), con la quale questo Comitato ha ripartito le risorse per le aree sottoutilizzate recate dalla citata legge n. 350/2003 e successive modifiche e integrazioni, riservando, al punto F.2.1 della «tabella impieghi», 1.130 Meuro all'accelerazione del programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 275/2004), con la quale questo Comitato ha finalizzato i 1.130 Meuro di cui al menzionato punto F.2.1 della delibera n. 19/2004 - al netto di 23 Meuro destinati alla premialita' - ed ulteriori 200 Meuro, posti a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a valere sulle risorse recate dalla legge n. 350/2003 per il rifinanziamento dell'art. 13 della legge n. 166/2002, a copertura degli interventi inclusi nell'allegato elenco A secondo l'ordine di graduatoria, che comprende al punto 16 l'intervento «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro»;
Vista la delibera 29 luglio 2005, n. 98, la quale questo Comitato ha finalizzato le disponibilita' residue ex delibera n. 21/2004 al finanziamento degli interventi collocati nelle posizioni successive alla undicesima dell'allegato A della suddetta delibera n. 21/2004, stabilendo, altresi', ai punto 2.2, che la sottoposizione a questo Comitato avvenga entro il mese di ottobre 2005, a pena di perdita delle disponibilita' finanziarie, e prevedendo che l'assegnazione delle risorse ai singoli interventi venga disposta da questo Comitato con delibere adottate ai sensi della legge n. 443/2001, che definiscano, tra l'altro, il termine massimo per l'aggiudicazione dei lavori, decorso il quale l'intervento s'intende definanziato, nonche' tempi e modalita' delle erogazioni;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa, anche, essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'Intesa non si perfezioni;
Vista la nota n. COM/3001/1 del 5 novembre 2004, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota n. 690 del 14 dicembre 2004, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, per gli schemi idrici della regione Molise, la relazione istruttoria sul progetto definitivo «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro», proponendo l'approvazione in linea tecnica del progetto definitivo dell'opera, con prescrizioni, raccomandazioni e programma delle interferenze e l'assegnazione del finanziamento a carico delle disponibilita' del Fondo per le aree sottoutilizzate, per l'importo di euro 30.283.995,00 IVA inclusa;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'intesa generale quadro tra Governo e regione Molise, sottoscritta il 3 giugno 2004;
Considerato che il profilo di spesa riportato, per l'intervento in questione, nel citato allegato A della delibera n. 21/2004 deve essere aggiornato al fine di consentire una adeguata applicazione della riserva premiale;
Tenuto conto che il profilo di spesa dell'intervento in questione e' stato aggiornato, come risulta dall'istruttoria tecnica effettuata dall'UVER, acquisita ai fini della determinazione adottata nella seduta del 21 luglio 2005 dal Comitato tecnico interministeriale per l'accelerazione, ex delibera n. 21/2004, punto 2;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende atto: 1. delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare che: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
verranno realizzati in particolare:
l'adeguamento della condotta adduttrice dalle sorgenti Rio Freddo alla centrale di sollevamento di S. Maria della Macchie e della condotta di mandata dalla stessa centrale al serbatoio partitore di Monteverde;
la revisione della camera di manovra del serbatoio partitore di Monteverde;
la revisione delle opere edili, delle opere di presa e dei bottini di riunione delle sorgenti del Tammaro;
il monitoraggio della captazione delle sorgenti del Tammaro;
l'alimentazione dal serbatoio partitore di Monteverde del ramo Vinchiaturo-Baranello-Busso, con nuova rete fino al partitore di Vinchiaturo e sostituzione della condotta di collegamento Baranello-Busso;
un intervento sulla adduttrice per Oratino;
interventi sui tratti: partitore S. Stefano - serbatoio Ripalimosani; dal partitore al serbatoio di S. Stefano; dal serbatoio di Colle Impiso al serbatoio di Petrella Tifernina con prolungamento fino a Castellino del Biferno;
la sostituzione del tratto: partitore di Ripabottoni-Marrone;
la revisione delle apparecchiature nelle camere di manovra di sei serbatoi partitori;
una variante sostanziale della rete di alimentazione dei comuni di S. Elia a Pianisi, Monacilioni, Macchia Valfortore, Pietracatella, con l'inserimento di una condotta premente dal serbatoio partitore di Femmina Morta;
un serbatoio di accumulo da mc 1.000;
la condotta di alimentazione Monacilioni-S. Elia a Pianisi-Macchia Valfortore su altro tracciato;
una variante sostanziale di m 2.151 per l'alimentazione di Casacalenda;
la realizzazione di n. 28 serbatoi, con relative condotte di allaccio alla rete alimentatrice principale;
la ristrutturazione dei manufatti principali, con relative apparecchiature idrauliche, dell'acquedotto Sella Cimala - vasca di interruzione Colle Serre;
la sostituzione per m 2.796 della condotta, in fibro cemento del 450, Case Renelle-Sella Cadala con condotta in acciaio;
la sostituzione delle condotte, con variazione delle sezioni e del tracciato, del sistema alimentato dal serbatoio partitore S. Vito e la realizzazione di una linea di alimentazione autonoma per S. Croce di Magliano;
la sostituzione della condotta, con variazione di diametro, serbatoio partitore S.Michele-Montelongo-Rotello;
la predisposizione nel serbatoio partitore S. Mi-chele della interconnessione con il Molisano Centrale;
sono anche previsti modesti adattamenti di percorso, per esigenze di sicurezza della posa in opera delle tubazioni, in conseguenza delle ulteriori indagini geologiche eseguite;
il progetto preliminare e' stato approvato, con prescrizioni, da questo Comitato, con la delibera n. 61/2003, per un importo di 25.822.000 euro. L'approvazione, ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, ha determinato l'accertamento della compatibilita' ambientale delle opere e perfezionato la localizzazione urbanistica, comportando la automatica variazione degli strumenti urbanistici vigenti;
il progetto definitivo e' stato redatto accogliendo e risolvendo tutte le prescrizioni che i vari soggetti interessati avevano formulato sul progetto preliminare;
l'ERIM ha provveduto a far pubblicare, in data 26 novembre 2003, avviso di avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilita', secondo le forme previste dall'art. 4, comma 2, del decreto legislativo 190/2002;
il Servizio beni ambientali della regione, con riguardo al vincolo paesaggistico, ha espresso parere positivo con nota n. 1794 del 7 gennaio 2004;
l'ERIM, con nota n. 1646 del 4 febbraio 2004, ha dichiarato la rispondenza del progetto definitivo dei lavori di «Ristrutturazione dell'Acquedotto molisano destro» al progetto preliminare in precedenza approvato da questo Comitato, con delibera n. 61 del 25 luglio 2003 e tale dichiarazione e' supportata da una relazione del progettista;
l'Autorita' di bacino interregionale dei fiumi Trigno, Biferno e minori, Saccione e Fortore, con nota n. 82 del 10 febbraio 2004, ha ritenuto il progetto in esame compatibile con l'attuale pianificazione di Bacino;
sono stati acquisiti una serie di pareri, sia nel corso della Conferenza di Servizi a carattere istruttorio, indetta, ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e tenutasi in data 10 febbraio 2004, sia mediante specifici documenti;
dopo l'avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilita' l'ERIM, con nota n. 2046 del 12 febbraio 2004, ha comunicato gli esiti e la conclusione del procedimento di pubblica utilita';
il CTAR della regione Molise ha espresso, sul progetto definitivo, parere favorevole, con prescrizioni, con voto n. 2745 del 25 giugno 2004;
il Servizio geologico regionale ed il Servizio risorse idriche, come richiamato dal voto del CTAR n. 2745 del 25 giugno 2004, hanno espresso parere favorevole;
per la risoluzione delle interferenze e' stata seguita la procedura prevista dal decreto legislativo n. 190/2002, con la trasmissione del progetto da parte dell'ERIM, in data 21 novembre 2003, e la convocazione della Conferenza di servizi;
hanno espresso pareri, con prescrizioni e raccomandazioni, i seguenti soggetti interferenti: SNAM - Rete gas, comune di Pietracatella, RFI - Direzione compartimentale di Bari; sotto l'aspetto attuativo
il soggetto aggiudicatore e' individuato, con nota del Presidente della giunta regionale del Molise n. 22940 del 25 ottobre 2004, nella regione Molise, evidenziando la continuita' delle procedure poste in essere daIl'ERIM;
ai sensi delle delibere n. 143/2002 e 24/2004, al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP G57H04000050001;
sono state predisposte dal Ministero delle infrastrutture e trasporti le prescrizioni, raccomandazioni ed il programma di risoluzione delle interferenze di cui all'allegato 1;
e' previsto che i lavori vengano affidati mediante appalto integrato sulla base del progetto definitivo; sotto l'aspetto finanziario
il costo complessivo dell'intervento proposto e' di 30.474.795,00 euro comprensivo di IVA;
tale costo, pur avendo l'ERIM dichiarato, con nota del 4 febbraio 2004, la rispondenza del progetto definitivo dei lavori di «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro» al progetto preliminare gia' in precedenza approvato da questo Comitato con la delibera n. 61/2003, risulta superiore a quello di 25.822.000,00 euro, comprensivo di IVA, approvato con la citata delibera;
in relazione al maggiore importo, il CTAR della regione Molise, nel citato voto n. 2745, ha ritenuto il progetto meritevole di approvazione, riportando tra le sue considerazioni che il progettista ha fornito le necessarie giustificazioni in merito alle variazioni apportate alle singole voci del quadro economico;
la scheda di sintesi del piano economico-finanziario ha messo in luce che la gestione non genera sufficienti ricavi netti per coinvolgere capitali privati a sostegno dell'iniziativa in esame, come confermato dalla Unita' tecnica finanza di progetto;
Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e successive modifiche e integrazioni, e' approvato - con le prescrizioni, raccomandazioni e programma di risoluzione delle interferenze proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo della «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro», per un importo complessivo di 30.474.795,00 euro, comprensivo di IVA, a fronte dell'importo di 25.822.000,00 euro di cui alla delibera n. 61/2003 di approvazione del progetto preliminare.
1.2 E' altresi' confermata la localizzazione dell'opera e, conseguentemente, viene esplicitamente dichiarata l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
1.3 Conseguentemente l'importo di 30.474.795,00 euro sopra indicato costituisce il limite di spesa dell'intervento da realizzare, modificando il precedente limite di spesa stabilito nella precedente delibera n. 61/2003.
1.4 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nel medesimo allegato 1.
Il programma di risoluzione delle interferenze, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e' riportato nel sopra citato allegato 1. 2. Concessione contributo.
2.1 Per la realizzazione dell'opera di cui al punto 1.1 viene assegnato alla regione Molise un contributo massimo di euro 30.283.995,00 comprensivo di IVA, a valere sulle disponibilita' del Fondo per le aree sottoutilizzate ex delibera n. 21/2004 come segue:
euro 5.283.995,00 a valere sulle disponibilita' relative al 2005
euro 25.000.000,00 a valere sulle disponibilita' relative al 2006.
2.2 il contributo definitivo verra' determinato, entro l'importo massimo indicato al punto 2.1, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in relazione agli esiti della gara per l'affidamento dell'esecuzione degli interventi. Al tal fine il soggetto aggiudicatore provvedera' a trasmettere al suddetto Ministero, entro quindici giorni dalla data di aggiudicazione definitiva dei lavori, il nuovo quadro economico. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a comunicare a questo Comitato l'entita' del contributo come sopra quantificato.
Le economie realizzate sul contributo a carico del FAS verranno destinate da questo Comitato al finanziamento degli interventi inclusi nell'allegato 1 della delibera n. 98/2005 e con le modalita' previste al punto 3 della medesima.
2.3 Il termine massimo per l'aggiudicazione definitiva dell'appalto e' fissato in sei mesi dalla data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della presente delibera. Entro trenta giorni dalla data di aggiudicazione definitiva si dara' inizio alle attivita' secondo quanto previsto dall'art. 140, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 554/1999. In caso di mancato rispetto di tali termini l'intervento s'intende definanziato.
2.4 Il contributo di cui al precedente punto 2.1 sara' corrisposto al soggetto aggiudicatore, compatibilmente con le disponibilita' di cassa e nei limiti degli importi annui specificati al punto richiamato, secondo le seguenti modalita':
la quota di 5.283.995,00 euro, imputata alle disponibilita' FAS relative al 2005, verra' corrisposta in unica soluzione a richiesta del soggetto aggiudicatore;
l'80% della quota di 25.000.000,00 euro, imputata alle disponibilita' FAS relative al 2006, verra' corrisposta a richiesta del soggetto aggiudicatore e previa trasmissione di dichiarazione del responsabile unico del procedimento (RUP) che attesti l'avvenuta utilizzazione dell'80% della quota di cui all'alinea precedente;
il saldo verra' erogato a richiesta del soggetto aggiudicatore, corredata da dichiarazione del RUP che attesti l'avvenuta utilizzazione del 95% di quanto sino allora erogato, nonche' l'ultimazione dei lavori, ivi comprese le operazioni di collaudo dell'opera. 3. Clausole finali.
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti attinenti al progetto definitivo dell'intervento «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro» approvato con la presente delibera.
3.2 Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto esecutivo recepisca le prescrizioni che, secondo quanto indicato nell'allegato, debbono essere recepite in tale fase progettuale. Il soggetto aggiudicatore verifichera' che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto esecutivo, vengano attuate le altre prescrizioni di cui al citato allegato, dandone assicurazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4 In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovra' contenere una clausola che - fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12 della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi: i contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 2, che del pari forma parte integrante della presente delibera.
3.5 Ai fini dell'applicazione della riserva premiale, prevista dalla delibera n. 21/2004, il profilo di spesa viene aggiornato nel seguente modo:
2006: 5.474.795,00 euro;
2007: 16.000.000,00 euro.
3.6 Eventuali ritardi e criticita' nella realizzazione dell'opera saranno evidenziati nella relazione periodica che l'UVER, sulla base delle informazioni fornite dalla menzionata struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e di altre informazioni acquisite autonomamente, trasmette al Comitato tecnico ex punto 2 della delibera n. 21/2004 che semestralmente relaziona a questo Comitato, ai sensi del punto 6.1 della delibera n. 98/2005.
3.7 Il CUP G57H04000050001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi delle delibere n. 143/2002 e n. 24/2004, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 2 dicembre 2005
Il presidente delegato: Tremonti Il segretario del CIPE: Molgora Registrato alla Corte dei conti il 20 luglio 2006

Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 84
 
Allegato 1
Ristrutturazione dell'Acquedotto m0lisan0 destro Progetto definitivo
DELIBERA n. 152/2005
Prescrizioni, Raccomandazioni, Programma interferenze Prescrizioni.
1) L'importo complessivo delle opere finanziate con fondi pubblici sara' opportunamente tenuto in conto nell'ambito degli affidamenti della gestione di servizi idrici. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
2) L'importo della progettazione esecutiva e l'importo delle spese tecniche rappresentano limiti massimi di spesa e in sede di progetto esecutivo dovranno essere determinati analiticamente alla luce della normativa vigente sulle opere pubbliche e delle attivita' effettivamente svolte dai tecnici incaricati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
3) Gli oneri relativi alla progettazione del piano di sicurezza devono essere stralciati dalle somme oggetto di appalto e conglobati tra le spese tecniche, in quanto la relativa prestazione attiene alle competenze dell'Amministrazione appaltante. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
4) Prima dell'appalto, il responsabile del procedimento dovra' verificare l'avvenuta ottemperanza del progetto definitivo alle prescrizioni ed osservazioni formulate, con la conseguente rimodulazione del quadro economico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Prescrizioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
5) Il nuovo tracciato sara' mantenuto il piu' possibile parallelo al tracciato dell'acquedotto esistente, limitando gli attraversamenti in alveo del Torrente Quirino e del Torrente Carapelle ai casi di assoluta necessita' e solo nel caso sia possibile escludere l'interferenza con falde idriche o con livelli litologici interessati dallo scavo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
6) In sede di progettazione esecutiva si dovra' tenere conto delle seguenti indicazioni:
per l'opera di presa ricadente nell'elemento areale di valore eccezionale art. 7.5f Area di Monte la Costa individuato dal P.T.P.AAV. n. 3, saranno realizzate solo opere di conservazione, miglioramento e ripristino dello stato attuale dei luoghi;
sul tratto Pescasseroli-Candela elemento lineare art. 7.10 del P.T.P.AAV. n. 3 e sulle fasce di rispetto di 50 mt. dovra' essere ripristinato il manto erboso esistente senza modificare lo stato attuale del sito e non vengano realizzate opere fuori terra;
tutti gli attraversamenti dei corsi d'acqua previsti con manufatti in c.a. verranno realizzati con strutture in legno o rivestite in legno aventi caratteristiche tipologiche e costruttive tradizionali in modo da poterne fruire quale integrazione per eventuali percorsi pedonali turistici;
gli interventi ricadenti nel P.P.E. del P.T.P.AAV. n. 2 dovranno essere unicamente interventi di conservazione, miglioramento e ripristino dello stato dei luoghi; anche per il tratturo Celano-Foggia e per le fasce di rispetto di 50 mt, interessati da attraversamenti del tracciato in progetto, non verranno realizzate opere fuori terra e verra' ripristinato il manto erboso senza modificarne lo stato attuale;
l'intervento proposto sara' realizzato in modo da non alterare l'aspetto complessivo dei luoghi;
le briglie saranno rivestite in pietra o realizzate con gabbioni;
dovra' essere salvaguardata la vegetazione fluviale lungo il tracciato della condotta e gli eventuali percorsi di servizio dovranno essere pavimentati con semplice pietrisco;
le opere fuori terra (centrale di sollevamento, partitore, ecc.) dovranno essere mascherate con vegetazione e avere le pareti rivestite con materiali tradizionali (laterizio, pietra);
in sede di progettazione esecutiva dovranno essere allegate le eventuali Verifiche di ammissibilita', per i tematismi interessati, richieste dai Piani paesistici,
prima dell'inizio dei lavori verra' presentata una relazione specialistica che individui le caratteristiche vegetazionali del posto e precisi tecnicamente gli interventi di ripiantumazione da effettuarsi.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. In fase di realizzazione.
7) Per i lavori in alveo, o in prossimita' dell'alveo, dovranno essere evitati i periodi di vulnerabilita' ambientale delle specie censite nei rispettivi siti di importanza comunitaria. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
8) Sara' posta particolare cura nella ricostruzione dell'attuale situazione morfologica e agronomico-forestale delle aree interessate dai lavori con particolare riguardo al ripristino della vegetazione spondale dei corsi d'acqua. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Prescrizioni tecniche In sede di redazione del progetto esecutivo.
9) In relazione agli attraversamenti nel comune di S. Polo Matese sara' valutata la possibilita' di dar luogo alla costituzione di una servitu'. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Raccomandazioni tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
10) Sara' opportuno valutare soluzioni alternative per i manufatti di accesso alla condotta facente parte dell'«attraversamento torrente Quirino» (tratto Sorgenti di Rio Freddo-Centrale di Sollevamento di S. Maria delle Macchie) prendendo in considerazione ubicazioni esterne alle aree a pericolosita' elevata cioe' inondabili con tempi di ritorno T inferiori a trenta anni. Programma interferenze.
11) Il Soggetto aggiudicatore dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze delle condotte, con servizi e viabilita', ai seguenti enti:
Assessorato ai LL.PP. - Autorita' di Bacino interregionale di Campobasso;
Amministrazione provinciale di Campobasso;
Amministrazioni dei seguenti comuni:
Baranello, Bonefro, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campo di Pietra, Campolieto, Casacalenda, Carcemaggiore, Carcepiccola, Castellino del Biferno, Ferrazzano, Gambatesa, Mirabello Sannitico, Montagano, Macchia Valfortore, Matrice, Monacilioni, Montelongo, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracatella, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Rotello, S. Croce di Magliano, S. Elia a Pianisi, S. Giuliano del Sannio, S. Giuliano di Puglia, S. Polo Malese, Tufara, Vinchiaturo, Castelpagano, Collesannita;
RFI;
ANAS
S.N.A.M. Rete Gas.
Gli attraversamenti saranno regolamentati secondo la vigente normativa tecnica di settore.
12) In riferimento alle interferenze con il metanodotto di proprieta' SNAM, il sistema di protezione catodica della condotta dell'acquedotto dovra' essere realizzato secondo le norme UNI 9782 ed A.P.C.E. in vigore (in particolare la posizione degli anodi sacrificali utilizzati per la protezione catodica attiva a corrente impressa); a fine lavori si dovranno effettuare, in contraddittorio, misure registrate del potenziale della condotta per evidenziare eventuali interferenze elettriche tra i due sistemi di protezione catodica, come riportato nella norma UNI 9783 e concordare soluzioni.
Nel caso di incrocio a distanza inferiore o uguale ad 1,00 m tra le superfici affacciate della condotta verra' interposta un'idonea protezione meccanica non metallica (lastra in calcestruzzo o simili). Tale protezione non e' richiesta qualora per altri motivi il metanodotto esistente sia gia' protetto con cunicolo in calcestruzzo, tubo di protezione o altro manufatto equivalente.
Nel punto di incrocio dovra' essere realizzato un punto di misura elettrica di protezione catodica su entrambe le condotte e ubicati in contenitori diversi; la saldobrasatura sulla condotta SNAM dovra' essere effettuata da personale specializzato di quest'ultima societa'.
In relazione alla realizzazione di eventuali opere accessorie, quali canalizzazioni, pozzetti, armadi di controllo, ecc., si dovra' tener conto che i metanodotti, in pressione ed esercizio, sono asserviti con atti che prevedono una fascia entro la quale non e' consentito realizzare opere di qualsiasi genere e natura. La fascia di rispetto di cui sopra risulta essere m. 12,5 per parte dall'asse della condotta DN 250 e m. 20 per parte dall'asse della condotta DN 1200. Per eventuali lavori all'interno della fascia asservita si dovra' preventivamente far riferimento al Cento SNAM di Vasto.
13) In riferimento all'interferenza con l'elettrodotto sotterraneo che trasporta energia elettrica dal campo eolico alla sottostazione in contrada Sorienza, si prendera' in considerazione l'ipotesi di spostare il serbatoio di adduzione ubicato nella parte alta del centro urbano del comune di Pietracatella in altro sito.
14) Le interferenze con le opere di competenza RFI saranno regolate mediante stipula di apposita convenzione con la Societa' Federservizi S.p.a.
 
Allegato 2
Schemi idrici regione Molise - Ristrutturazione
dell'Acquedotto Molisano destro - Progetto definitivo

Contenuti della clausola antimafia, da inserire nel bando di gara, indicati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere di cui ai decreti interministeriali 14 marzo 2003 e 8 giugno 2004.
L'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, prevede l'acquisizione di informazioni antimafia, oltre che nei confronti del soggetto appaltatore, anche nei confronti dei subcontraenti quando l'importo del subappalto superi i limiti di valore precisati al comma 1 dello stesso art. 10, mentre l'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55, come successivamente modificato e integrato, pone a carico dell'appaltatore l'obbligo di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti.
La necessita' di analoga estensione delle verifiche preventive antimafia, ad esse applicando le piu' rigorose informazioni del Prefetto, deriva dalla constatazione della particolare pericolosita', sotto il profilo del rischio di infiltrazione criminale, dei sub-appalti e dei cottimi, nonche' di talune tipologie esecutive attinenti a una serie di prestazioni (trasporto e movimento terra, noli a caldo e a freddo, ecc.) comunque ricorrenti nella fase realizzativa a prescindere dalla finalizzazione dell'intervento (di tipo viario, ferroviario, acquedottistico, ecc.).
Pertanto nel bando di gara per l'appalto dei lavori di cui al progetto defintivo approvato con la presente delibera dovra' essere inserita apposita clausola che - oltre all'obbligo di conferimento dei dati relativi a tutti i sub-contratti di cui al citato art. 18 della legge n. 55/1990 preveda che:
1) tutti gli affidamenti a valle dell'aggiudicazione principale siano subordinati all'espletamento delle informazioni antimafia e sottoposti a clausola risolutiva espressa, in maniera da procedere alla revoca dell'autorizzazione del sub-contratto e alla automatica risoluzione del vincolo, con conseguente estromissione dell'impresa, in caso di informazioni positive. A fini di accelerazione potra' prevedersi che per i sub-contratti oggetto dell'estensione - vale a dire di importo inferiore a quello indicato nel richiamato art. 10, comma 1, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998 - l'autorizzazione di cui all'art. 18 della legge, n. 55/1990 possa essere rilasciata previa esibizione del certificato camerale con l'apposita dicitura antimafia, ferma restando la successiva acquisizione delle informazioni prefettizie con gli eventuali effetti rescissori sopra indicati. Tenuto conto dell'ulteriore estensione di tali verifiche anche a tipologie di prestazioni non inquadrabili nel sub-appalto, ai sensi del menzionato art. 18 della legge n. 55/1990, si potra' inoltre prevedere una fascia di esenzione dall'espletamento delle verifiche antimafia per gli acquisti di materiale di pronto reperimento fino all'importo di 50 mila euro (fermo restando l'obbligo di conferimento dei dati del fornitore);
2) nel caso di attivazione della clausola risolutiva espressa, l'appaltatore principale applichi, quale ulteriore deterrente, una penale, a titolo di liquidazione fortettaria dei danni, pari al 10% del valore del sub-contratto, salvo il maggior danno;
3) il soggetto aggiudicatore valuti le cd. in formazioni supplementari atipiche - di cui all'art. 1-septies del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726, e successive integrazioni - ai fini del gradimento dell'impresa sub-affidataria, per gli effetti di cui all'art. 11, comma 3, del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998;
3) vengano previste apposite misure di monitoraggio relative alla fase di cantierizzazione dell'opera dirette a:
a) controllare gli assetti societari delle imprese sub-affidatarie, fino a completamento dell'esecuzione dell'opera stessa, fermo restando che, in caso di variazioni, dovranno essere aggiornati i dati gia' forniti in attuazione dell'obbligo di comunicazione di cui si e' detto;
b) assicurare, anche attraverso apposite sanzioni che possono arrivare fino alla revoca degli affidamenti, che i tentativi di pressione criminale sull'impresa affidataria e su quelle sub-affidatarie, nella fase di cantierizzazione (illecite richieste di denaro, «offerta di protezione», ecc.), vengano immediatamente comunicati alla Prefettura, fermo restando l'obbligo di denuncia alla Autorita' giudiziaria.
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone