Gazzetta n. 189 del 16 agosto 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 marzo 2006
Primo programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) corridoio jonico «Taranto-Sibari-Reggio Calabria» s.s. 106 Jonica variante di Nova Siri. (Deliberazione n. 91/2006).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato, prevede, in particolare, che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola Regione o Provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato da ultimo dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
il comma 177, come modificato e integrato dall'art. 1, comma 13, del decreto legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 30 luglio 2004, n. 191, nonche' dall'art. 16 della legge 21 marzo 2005, n. 39, che reca precisazioni sui limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative;
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189, recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, che all'art. 1, comma 85, integra le richiamate disposizioni sui limiti di impegno;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che include nell'Allegato 2, nell'ambito del «Corridoio Jonico: Taranto-Sibari-Reggio Calabria», la voce «Adeguamento SS 106 tratta Nova Siri-Metaponto»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP (codice unico di progetto), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24, (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003, di concerto con il Ministro della giustizia ed il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e successive modificazioni ed integrazioni, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. 001/3001/1, con la quale il Coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 21 marzo 2006, n. 218, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sul progetto preliminare dell'intervento «SS 106 Jonica - adeguamento alla cat. `B' del decreto ministeriale 5 novembre 2001 - variante di Nova Siri tra i km 414+080 e 419+300», proponendone l'approvazione con prescrizioni e raccomandazioni, ai soli fini procedurali;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nelle intese generali quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni Calabria e Basilicata, sottoscritte, rispettivamente, il 16 maggio 2002 e il 20 dicembre 2002;
Considerato che il soggetto aggiudicatore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 190/2002, e' l'ANAS S.p.A.;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale
che il progetto preliminare sottoposto a questo Comitato riguarda l'ammodernamento a 4 corsie (cat. «B» del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 5 novembre 2001) del tratto di SS 106 che ora attraversa l'abitato di Nova Siri e che poi lo circuitera' ad ovest mediante una variante che si distacca dal tracciato esistente in prossimita' del torrente S. Nicola;
che lo sviluppo complessivo del tracciato e' di circa 5,22 km;
che il progetto preliminare e' stato approvato, in linea tecnica, dal Consiglio di amministrazione dell'ANAS con delibera 17 aprile 2003, n. 38;
che, con nota 28 maggio 2003, n. 01457, l'ANAS, in qualita' di soggetto aggiudicatore, ha presentato detto progetto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per l'approvazione ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 trasmettendo il progetto stesso agli altri Ministeri interessati ed ai servizi competenti delle Regioni Calabria e Basilicata e dandone altresi' «avviso pubblico» su due giornali quotidiani del 29 stesso mese;
che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota 3 giugno 2004, n. GAB/2004/5452/B05, ha trasmesso il parere positivo della Commissione Speciale VIA, condizionato all'ottemperanza di prescrizioni e raccomandazioni;
che, con nota 23 dicembre 2004, n 07.08.407/2031/2004, anche il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha formulato parere positivo, condizionato all'ottemperanza di prescrizioni e raccomandazioni;
che, con nota 17 ottobre 2005, n. 206992, la Regione Basilicata - Dipartimento infrastrutture, OO.PP. e mobilita', ha trasmesso la delibera 11 stesso mese, n. 2054, con la quale la Giunta regionale ha formalizzato il parere favorevole all'intesa in ordine alla localizzazione del progetto, condizionato all'ottemperanza di prescrizioni e raccomandazioni;
che, con nota 15 dicembre 2006, n. 386, la Regione Calabria ha trasmesso la delibera consiliare 27 aprile 2002, n. 11, del Comune di Rocca Imperiale, formulando, del pari, parere favorevole all'intesa in ordine alla localizzazione del progetto, condizionato all'ottemperanza delle prescrizioni e raccomandazioni riportate nella citata delibera comunale;
sotto l'aspetto attuativo
che il soggetto aggiudicatore, come esposto, e' stato individuato nell'ANAS S.p.A.;
che la durata dei lavori e' stanziata in 720 giorni naturali consecutivi;
che all'intervento e' stato assegnato il CUP F82C06000010001;
sotto l'aspetto finanziario
che il costo dell'opera e' quantificato in 53.675.485,83 euro, di cui 33.200.000,00 per lavori - comprensivi di 664.000 euro per oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso - e 20.475.485,83 euro per somme a disposizione;
che detto costo risulta coperto per 44.433.209 euro, con fondi del POR trasporti 2000-2006, Misura I.2, Interventi «riutilizzo»;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si riserva di chiedere il completamento del finanziamento, per l'importo di 9.242.276,83 euro, all'atto di approvazione del progetto definitivo;
che, come specificato nel «foglio condizioni», il predetto Ministero prevede che gli importi necessari per fronteggiare il costo delle indagini archeologiche di cui a dette «condizioni» ed il costo delle opere compensative vengano coperti mediante corrispondente riduzione della voce «imprevisti», appostata nel quadro economico, e prospetta l'utilizzo, totale o parziale, delle «economie di gara» per il ripristino di detta voce;
Delibera:
1. Approvazione progetto preliminare
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, e' approvato - con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare del «SS 106 Jonica - adeguamento alla cat. `B' del decreto ministeriale 5 novembre 2001 - variante di Nova Siri tra i Km 414+080 e 419+300».
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002 l'importo di 53,675.485,83 euro, di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto e da sviluppare in sede di redazione del progetto definitivo, sono riportate nella prima parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella seconda parte del citato allegato: il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2. Progetto definitivo
2.1 Il progetto definitivo riportera' il quadro economico aggiornato dell'opera con una dettagliata articolazione degli oneri per indagini archeologiche e per opere compensative anche al fine di definire il tetto delle «economie di gara» da utilizzare per la ricostituzione della voce «imprevisti», giusta autorizzazione che questo Comitato si riserva di rilasciare all'atto dell'esame del progetto definitivo medesimo.
2.2 Il progetto definitivo - ai fini dell'esame della richiesta di completamento del finanziamento a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha anticipato che presentera' in tale sede - dovra' essere corredato dal piano economico-finanziario sintetico redatto secondo lo schema approvato con la delibera n. 11/2004.
3. Clausole finali
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare approvato con la presente delibera.
3.2 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.3 debbono essere recepite in tale fase.
3.3 Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4 Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del Coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti degli eventuali subcontraenti e subaffidatari e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
3.5 Il codice unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 24/2004, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
Roma, 29 marzo 2006

Il Presidente
Berlusconi Il segretario del CIPE
Baldassari Registrato alla Corte dei conti il 24 luglio 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5, Economia e finanze, foglio n. 127
 
Allegato
Prescrizioni e raccomandazioni proposte
dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Il progetto definitivo deve:
A. sviluppare l'alternativa di tracciato proposta - denominata 4 nello Studio di Impatto Ambientale - integrata con la riduzione del numero di campate del viadotto di attraversamento del Torrente S.Nicola, al minimo come previsto nell'Alternativa «B» delle integrazioni al progetto (El. Int00 pag. 27), soluzione costituita da 3 campate in acciaio di circa 60 m di luce. Per quanto riguarda lo sviluppo del rilevato in adiacenza del Torrente S. Nicola, questo dovra' essere dimensionato in confonnita' agli studi idraulici di dettaglio da effettuare in sede di progetto definitivo e da verificare anche con l'Autorita' di Bacino della Basilicata. Tale rilevato non dovra' modificare le attuali aree di esondazione con tempi di ritorno 100, 200 e 500 anni;
B. sviluppare l'alternativa «B», presentata con le integrazioni, per lo svincolo di «Nova Siri Centro - SP ex SS 104»;
C. sviluppare l'alternativa «B», presentata con le integrazioni, per lo svincolo di «Nova Siri Nord - SP Rotondella»;
D. recepire e sviluppare le misure di mitigazione e compensazione, puntuali e di carattere generale, previste nello SIA e nelle successive integrazioni e di quanto oggetto delle presenti prescrizioni, dettagliandone la localizzazione, la tipologia, le modalita' di esecuzione ed i costi analitici;
E. prevedere il ripristino della continuita' del «Tratturo regio» in corrispondenza dell'attraversamento del Torrente Toccacielo mediante la realizzazione di un attraversamento con caratteristiche di portata e percorribilita' analoghe a quelle dell'opera esistente della quale si prevede la demolizione, ed il collegamento al sottopasso previsto al km 417+080 circa, concordandone gli elementi formali e di arredo urbano con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata;
F. escludere l'interruzione del «Tratturo Regio» con l'area di cantiere «C» prevista a ridosso del Torrente S. Nicola, prevedendo comunque una adeguata sistemazione post operam di tutte le aree di cantiere immediatamente dopo il loro utilizzo;
G. contenere un piu' dettagliato ed approfondito studio di compatibilita' idraulica del Torrente S. Nicola sviluppato secondo le indicazioni della Autorita' di bacino della Basilicata; lo studio dovra' valutare anche l'effetto dell'opera in assenza delle strozzature costituite dagli attuali attraversamenti stradale e ferroviario;
H. verificare la posizione delle pile e delle spalle del viadotto S. Nicola sulla base dei risultati dello studio di compatibilita' idraulica di cui sopra, in modo da minimizzare il numero di pile in alveo e comunque garantire l'assenza di significative alterazioni del libero deflusso;
I. affinare il tracciato plano-altimetrico e le caratteristiche costruttive dei rilevati allo scopo di limitare al massimo le interferenze dirette dell'intervento con il torrente S. Nicola e l'alterazione degli argini esistenti, anche al fine di ridurre il rischio idraulico su entrambe le sponde del torrente;
J. contenere il progetto di demolizione dell'attraversamento del torrente S. Nicola esistente dell'attuale s.s. 106 ed il suo rifacimento con adeguamento della sezione di attraversamento compatibile con il libero deflusso di piena;
K. ricomporre l'area interclusa tra il nuovo viadotto ed il ponte esistente in corrispondenza dell'attraversamento del torrente S. Nicola, utilizzato per la viabilita' complanare, mediante la messa in opera di interventi di mitigazione tesi alla ricostituzione della vegetazione ripariale;
L. effettuare indagini ulteriori sulle stime previsionali, per quanto riguarda gli impatti sull'atmosfera derivanti dall'emissione di polveri (o di altri inquinanti) in fase di realizzazione dell'opera, in grado di rappresentare i piu' significativi fattori per la stima delle concentrazioni al suolo con riferimento alla normativa applicabile;
M. prevedere ulteriori e piu' efficaci interventi di mitigazione in corrispondenza dei ricettori individuati nel SIA nei quali si avrebbe il superamento delle soglie normative di concentrazione degli inquinanti in atmosfera, assicurando, mediante opportuni modelli previsionali, l'efficacia degli interventi proposti;
N. completare la valutazione del clima acustico ante operam mediante l'individuazione delle sorgenti presenti (strade, ferrovia, attivita' industriali, ecc.) ed, eventualmente, integrare, in ossequio alla normativa vigente, le attivita' di rilevamento fonometrico gia' svolte;
O. per quanto riguarda la componente vibrazioni, individuare e caratterizzare i ricettori presenti all'interno della fascia potenzialmente interessata (definita con margini conservativi in base alle situazioni locali) e, facendo riferimento alla normativa UNI 9614, UNI 9916 e ISO 2631/2, approfondire la metodologia di esame mediante il rilevamento dello stato vibrazionale ante operam e l'integrazione dei parametri acquisiti mediante i rilevamenti di cui sopra nei metodi previsionali applicati nello studio;
P. per le opere di sistemazione a verde, ripristino ambientale e rinaturazione previste, fare ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica, adottando le «Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero dell'ambiente, servizio VIA, settembre 1997; fare inoltre riferimento, ai fini della progettazione definitiva, al «Quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia ed al «Manuale di ingegneria naturalistica» della regione Lazio o ad altri manuali qualificati;
Q. prevedere la realizzazione di sistemazioni a verde che abbiano come scopo precipuo l'integrazione ecosistemica della flora autoctona, privilegiando pertanto l'impianto di specie che garantiscano la diversita' biologica; il proponente dovra' garantire altresi' per le aree sistemate, comprese quelle intercluse, la manutenzione per almeno cinque anni dall'impianto;
R. sviluppare una progettazione calibrata delle pile dei viadotti e dei muri che diminuisca l'impatto visivo degli stessi, anche con l'utilizzo di materiali di tradizione locale per il rivestimento degli stessi;
S. provvedere alla progettazione, d'accordo con l'amministrazione comunale di Nova Siri, di un intervento di sistemazione e riqualificazione con funzioni urbane del tratto di strada attuale che verra' declassato per effetto della realizzazione della variante costituita dall'opera in oggetto;
T. predisporre un progetto di monitoraggio ambientale, secondo le linee guida redatte dalla Commissione speciale VIA prevedendo l'intervento di ARPA Basilicata;
U. anticipare, per quanto possibile, la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto al completamento dell'infrastruttura;
V. predisporre quanto necessario per adottare, entro la consegna dei lavori, un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE 761/2001);
W. redigere gli elaborati, anche successivi al progetto definitivo, in conformita' alle specifiche del sistema cartografico di riferimento;
X. le tipologie dei viadotti in c.a.p. dovranno essere uniformate a quelle presenti nel resto del percorso della s.s. 106, ricoprendo le travi con pannelli curvi in CLS;
Y. le altezze dei filari arborei e arbustivi, previsti nello studio di impatto ambientale, dovranno comunque essere superiori a quelle delle barriere antirumore;
Z. fatti salvi gli aspetti tecnici in corrispondenza dei viadotti le altezze massime delle opere in elevazione dovranno essere ridotte per quanto possibile;
AA. saranno a carico dell'ANAS tutti gli oneri derivanti dalla sorveglianza archeologica e degli scavi a carattere archeologico che dovessero rendersi necessari nell'area di impronta del progetto. A tal fine l'ANAS prevedera' nel quadro economico di progetto una somma pari allo 1,0% dell'importo del progetto che sara' utilizzata per contrattare una ditta specializzata, che fornira' gli archeologi e gli operai specializzati in possesso di iscrizione SOA per la categoria OS 25 il cui curriculum dovra' essere sottoposto alla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata per il nulla-osta e per compensare gli oneri di missione del personale incaricato dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata che assumera' la direzione scientifica degli interventi e disporra' le modalita' di esecuzione di scavi archeologici che dovessero rendersi necessari;
BB. l'ANAS apportera' tutte le eventuali modifiche al progetto, nel caso dovessero rendersi necessari adeguamenti, al fine di assicurare la tutela archeologica dell'area;
CC. dovra' essere comunicato al Ministero per i beni e le attivita' culturali - Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata, con almeno trenta giorni di anticipo, la data effettiva d'inizio lavori, al fine di predisporre la necessaria sorveglianza, da parte del personale del suddetto ufficio;
DD. le aree di svincolo dovranno prevedere una progettazione riguardante le rotatorie. Nelle aree intercluse dalle rampe dovra' essere prevista la realizzazione ed il mantenimento di zone verdi, il tutto compatibilmente con i limiti imposti dal traffico veicolare;
EE. relativamente alle aree e alla viabilita' di cantiere, si raccomandano realizzazioni limitate, cercando di utilizzare quanto gia' esistente. In ogni caso, dovra' essere ripristinato lo stato dei luoghi ad opere ultimate. Pari accorgimenti dovranno essere adottati per i tratti fluviali interessati;
FF. particolare accorgimento dovra' essere adottato per la sistemazione delle scarpate e dei pendii, mediante l'inerbimento e piantumazione di essenze sempre-verdi radicate in zona. Le scarpate dei rilevati dovranno essere trattate in maniera tale da permettere un rapido attecchimento della vegetazione;
GG. particolare accorgimento dovra' essere adottato per l'ubicazione del materiale di scavo; lo stesso dovra' trovare collocazione in apposite discariche, evitandone l'accumulo e la permanenza sulle aree, in modo da non apportare modifiche allo stato naturale dei luoghi;
HH. l'utilizzazione delle barriere antirumore artificiali dovra' essere limitata allo stretto necessario, ovvero nei soli tratti dove la zona risulta urbanizzata. Dovranno essere utilizzate, il piu' possibile, barriere naturali;
II. dovranno essere effettuate preliminarmente prospezioni geofisiche, compatibilmente con le condizioni geomorfologiche del terreno, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate, a seguito della valutazione dei risultati;
JJ. la progettazione definitiva del viadotto e delle relative opere d'arte il CLS, verra' sottoposta al nulla-osta paesaggistico. In particolare, dovra' essere sviluppata una progettazione mirata alla realizzazione di opere con elevata qualita' architettonica la cui incidenza, pur se inevitabile, sia la minore possibile. Cio' potra' essere perseguito:
a) attraverso la ricerca del migliore rapporto tra la campata, l'altezza del viadotto e della travatura orizzontale;
b) l'adozione di particolari forme per le pile, per le travi e per gli elementi soprastanti (profili a chiglia, barriere e parapetti ad andamento non lineare, ma raccordati con i profili sottostanti);
KK. in corrispondenza delle sezioni progressive n. 92 e n. 98 dovra' essere posta particolare attenzione a causa della presenza di pozzi con falda in pressione (come evidenziato nella carta zidrogeologica);
LL. in corrispondenza degli attraversamenti fluviali, dovra' essere ripristinata la vegetazione ripariale con una estensione sufficiente a definire realmente delle macchie vegetazionali idonee a non determinare variazioni degli habitat naturali e delle abitudini degli animali;
MM. dovra' prevedere alla fine delle lavorazioni, il recupero e la rinaturalizzazione delle aree di cantiere e dei relativi accessi, ristabilendo le condizioni iniziali e prescrivendo, per tutti gli interventi a verde, l'uso di specie autoctone;
NN. dovranno essere bagnate in modo continuo le piste di cantiere in modo da ridurre gli effetti di inquinamento sulla componente atmosferica;
OO;
PP.
Raccomandazioni:
a) concordare con l'Autorita' di bacino della Basilicata interventi di mitigazione sugli attuali argini del Torrente S. Nicola, al fine di ridurre il rischio di inondazione della zona;
b) verificare ed adottare, come misure di compensazione nei ricettori e nelle aree dove dovessero permanere delle situazioni critiche anche a seguito di interventi sulla tipologia di pavimentazione e sull'inserimento di barriere antirumore, il montaggio di vetri a protezione acustica o altre misure di protezione passiva dal rumore;
c) realizzare, per il migliore inserimento paesaggistico dell'opera, una progettazione integrata paesaggistico-architettonica degli elementi emergenti dell'infrastruttura (rilevati, ponti, viadotti, ecc.) tale da poterne permettere un migliore inserimento e mitigarne di conseguenza l'effetto di cesura territoriale; in particolare si raccomanda di prestare particolare cura alla qualita' e durabilita' dei materiali ed alle forme ed ai colori delle superfici delle opere;
d) garantire la corretta gestione dell'intervento attraverso una costante ed attenta manutenzione delle opere esistenti, in modo da mantenere i livelli di efficienza previsti nella progettazione; avviare, inoltre, le sostanze che periodicamente saranno prelevate dalle vasche di decantazione ad apposite discariche e/o depuratori, specificandone ubicazione e tipologia;
e) assicurarsi che il realizzatore dell'infrastruttura possegga o, in mancanza, acquisisca, per le attivita' di cantiere anche dopo la consegna dei lavori e nel piu' breve tempo possibile, la certificazione ambientale 14001 o la registrazione ai sensi del regolamento CEE 761/2001 (EMAS);
f) prevedere, benche' la tutela del bene rientri tra le competenze della Soprintendenza archeologica della Basilicata, un'adeguata riqualificazione del Tratturo Regio con cui il tracciato di progetto interferisce tra le sezione 122 e 123.
2. Il territorio di Rocca Imperiale ed i proprietari dovranno subire danneggiamenti minimi.
Si raccomanda inoltre di stanziare nel quadro economico un importo non inferiore al 2% dell'importo a base d'asta da destinare, previo concordamento con i comuni medesimi, alle seguenti opere compensative richieste dai comuni di Nova Siri e di Rocca Imperiale:
comune di Nova Siri:
realizzare all'altezza dell'attuale cavalcavia, in corrispondenza del confine regionale, un collegamento diretto con il comune di Rocca Imperiale, attraverso un cavalcaferrovia ed una viabilita' di servizio, al fine di non impegnare, con il traffico locale, la s.s. 106;
raccordare la viabilita' intercomunale con il Tratturo Regio mediante la realizzazione di un ponte sul torrente San Nicola;
realizzare il tratto di collegamento urbano da viale della Liberta' all'attuale s.s. 106;
comune di Rocca Imperiale: bitumazione bretella del cavalcavia delle F.S.
Il progetto esecutivo dovra' prevedere nella tratta a monte del Torrente San Nicola, che la viabilita' di servizio venga estesa in modo da garantire il collegamento al reggio Tratturo «lato Rocca Imperiale».
La viabilita' locale «lato mare» prevista nell'elaborato VO7, dovra' essere realizzata prima del tracciato principale, direzione Rocca Imperiale - Nova Siri.
La viabilita' locale «lato mare» dovra' rispettare le dimensioni riportate nell'elaborato VO7, piu' precisamente:
10,50 m di carreggiata;
3,50 m di pista ciclabile;
3,00 m di spartitraffico completandolo con alberazione, impianto di irrigazione ed illuminazione pubblica.
La viabilita' «lato mare» prevista nell'elaborato VO7, dovra' ricadere per intero sui terreni demaniali al fine di evitare inutili espropri.
La viabilita' «lato mare» prevista nell'elaborato VO7 dovra' essere maggiormente lineare aumentando in tal senso l'angolo di curvatura prevista nel suddetto elaborato, in prossimita' del torrente Canna.
Gli attraversamenti del torrente San Nicola, sia quello inerente al Reggio Tratturo, sia quello inerente alla viabilita' «lato mare» dovranno essere realizzati con ponti in legno che garantiscano il transito alle autovetture. Per l'attraversamento del torrente Canna, bisognera' invece prevedere una struttura che consente il transito anche durante lo scorrimento d'acqua.
Per non variare il costo complessivo dell'intervento sia le somme dedicate alle indagini archeologiche che quelle destinate ad opere compensative verranno prese dalle somme, gia' inserite nel quadro economico a titolo di imprevisti.
Gli importi appostati per gli imprevisti verranno ricostituiti nel quadro economico utilizzando in tutto o in parte le aliquote rinvenienti dal ribasso d'asta.
 
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