Gazzetta n. 273 del 23 novembre 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 marzo 2006
Primo programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001), completamento schema idrico Basento Bradano, attrezzamento settore G. (Deliberazione n. 107/2006).

IL CIPE

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che puo', in proposito, avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato da ultimo dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
il comma 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
il comma 176, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti;
il comma 177 come sostituito dall'art. 1, comma 13, del decreto legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 30 luglio 2004, n. 191, e poi modificato e integrato dall'art. 16 della legge 21 marzo 2005, n. 39 - che reca precisazioni in tema di limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative;
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), e visti in particolare:
l'art. 1, comma 78, che autorizza un contributo annuale di 200 milioni di euro per quindici anni, a decorrere dall'anno 2007, per interventi infrastrutturali, prevedendo tra l'altro il finanziamento di opere strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla citata legge n. 443/2001;
l'art. 1, comma 85, che integra le richiamate disposizioni sui limiti di impegno;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il Primo programma delle opere strategiche, che include nell'allegato 3 gli interventi: «Completamento schema idrico Basento Bradano. Adduttore diga di Genzano diga del Basentello» e «Completamentoschema idrico Basento Bradano. Attrezzamento Settore G»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003, ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario, stabilendo che di norma le richieste di finanziamento a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma vengano corredate dallo schema sintetico, ma prevedendo la redazione della versione analitica per le opere per le quali questo Comitato stesso richieda supplementi di istruttoria;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 275/2004), con la quale questo Comitato ha finalizzato l'importo di 1.130 milioni di euro riservato con delibera n. 19 in pari data all'accelerazione del Programma delle infrastrutture strategiche a valere sulle risorse per le aree sottoutilizzate recate dall'art. 4, comma 128 e seguenti, della citata legge n. 350/2003 ed ha previsto l'istituzione di un Comitato tecnico interministeriale per l'accelerazione;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24, (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004) con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera 29 luglio 2005, n. 98 (Gazzetta Ufficiale n. 245/2005), con la quale questo Comitato ha finalizzato le risorse residue ex delibera n. 21/2004, nonche' ulteriori risorse per le aree sottoutilizzate riservate all'accelerazione del Programma delle infrastrutture strategiche con delibera 27 maggio 2005, n. 34 (Gazzetta Ufficiale n. 34/2005);
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e s.m.i., con il quale in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003, con la quale la Corte Costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 22 febbraio 2006, n. 143, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la relazione istruttoria del progetto definitivo dell'intervento «Schema idrico Basento Bradano attrezzamento settore G», proponendone l'approvazione, con prescrizioni, e il finanziamento a valere sulle risorse del Fondo aree sottoutilizzate per un importo di 85.700.000 euro;
Vista la nota 27 febbraio 2006, n. 51412/71AP, con la quale la Regione Basilicata ha fornito chiarimenti in ordine ad aspetti procedurali;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 3 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'Intesa generale quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione Basilicata, sottoscritta il 20 dicembre 2002;
Considerato che l'opera in esame e' stata inserita nella graduatoria degli interventi eleggibili a finanziamento con le risorse del Fondo aree sottoutilizzate allegata alla delibera n. 98/2004 e che il finanziamento doveva avvenire, previa presentazione a questo Comitato delle richieste di finanziamento formulate dalla «struttura tecnica di missione», a conclusione delle relative istruttorie tecniche e nel rispetto dell'ordine di graduatoria;
Considerato che, con delibera n. 75 adottata in data odierna, questo Comitato ha proceduto alla ricognizione delle risorse considerate allocabili da questo Comitato stesso per il finanziamento di interventi inclusi in Programma ed ha inoltre proceduto alla ricognizione delle disponibilita' residue a valere sulle risorse di cui alla delibera n. 98/2005, provvedendo altresi' a stralciare dal novero degli interventi eleggibili quelli per i quali il Comitato tecnico interministeriale per l'accelerazione ha evidenziato l'insussistenza di condizioni di maturazione istruttoria tali da poter procedere alla proposta di finanziamento;
Considerato che tra gli interventi stralciati su proposta del citato Comitato tecnico interministeriale e' incluso lo «Schema Basento attrezzamento settore G»;
Considerato che all'intervento e' stato attribuito il CUP G89J04000040001;
Ritenuto che il ricorso alle disposizioni derogatorie del decreto legislativo n. 190/2002, come integrato dal decreto legislativo n. 189/2005, sia proponibile per corrispondere alla finalita' di accelerazione delle procedure insita nella disciplina dettata dalla legge n. 443/2001, tenuto conto che, come meglio specificato nella successiva «presa d'atto», l'avvio immediato della progettazione definitiva consente una sollecita indizione di un'unica gara di appalto integrato per un complesso di interventi originariamente considerati in modo autonomo;
Ritenuto in relazione alla rilevanza dell'intervento in questione ai fini dell'approvvigionamento idrico di una vasta area della Basilicata e in considerazione della funzione di valorizzazione di opere realizzate nell'ambito del progetto speciale n. 14 della Cassa del Mezzogiorno risalente al 1987, nonche' in linea con le indicazioni dell'Autorita' di bacino della Basilicata di assentire un finanziamento all'intervento, ma imputandolo non gia' al FAS, in coerenza con le finalita' e la procedura individuata per l'utilizzo di detto fondo, bensi' alle risorse previste dall'art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005, e ritenuto di accogliere solo parzialmente la richiesta di finanziamento formulata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti limitando l'assegnazione a 70 milioni di euro per consentire di trovare copertura alla richiesta di impegno programmatico per l'intervento «Galleria Pavoncelli»;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto
delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'intervento di cui al progetto sottoposto a questo Comitato contribuisce alla realizzazione di un sistema coordinato per razionalizzare l'utilizzazione delle risorse idriche della Regione Basilicata ed e' relativo alle opere necessarie per l'adduzione e la distribuzione irrigua del distretto G nel piano di utilizzazione dello Schema idrico Basento-Bradano;
che il tracciato e le caratteristiche idrauliche dell'adduttore principale consentono di trasferire, a gravita', le eccedenze di afflusso invernale dalla diga di Genzano alla diga del Basentello;
che il distretto G, che si estende su di una superficie geografica di 13.050 ha, comprende buona parte del tratto montano della valle del fiume Bradano, fino alla quota 220 m s.l.m., a valle dell'abitato di Irsina, raggiunge il torrente Basentello in prossimita' della sezione di sbarramento ed e' delimitato a nord-ovest dalla quota 385 m s.l.m., poco distante dall'abitato di Genzano di Lucania;
che il progetto prevede in particolare la realizzazione delle seguenti opere:
condotta principale (collegamento diga di Genzano alla diga del Basentello) per una lunghezza di 23,170 km;
diramazioni settoriali per alimentare i 14 settori del «distretto G»;
rete di distribuzione irrigua, con sviluppo di circa 400 km;
14 vasche di compenso di volume variabile complete di strumenti di misura delle portate;
un impianto di sollevamento per il settore G6 con portata di 172,36 l/sec e prevalenza di 189 m;
che la Regione Basilicata, in qualita' di soggetto aggiudicatore, ha incaricato il Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto, di predisporre la progettazione definitiva di un unico intervento comprendente i suddetti interventi programmati;
che il Presidente della Regione Basilicata con nota 15 febbraio 2005, n. 29232/80E, confermandosi quale soggetto aggiudicatore, ha evidenziato come la scelta di unificare gli interventi comporti un risparmio di circa 8 milioni di euro rispetto ai 94 milioni di euro inizialmente previsti;
che l'attuale progetto definitivo e' l'evoluzione di un progetto preliminare presentato alla fine del 2003 e che aveva ricevuto il parere favorevole della Regione stessa, che si era pronunziata con nota 16 febbraio 2004, n. 31390/80E, e che aveva poi provveduto a trasmettere, con foglio 17 febbraio 2004, detto progetto al Ministero della infrastrutture e dei trasporti, determinandosi poi per chiedere direttamente l'approvazione del progetto definitivo in quanto intendeva bandire gara per l'appalto integrato, che richiede appunto la redazione di una progettazione definitiva;
che il progetto definitivo in esame e' stato quindi trasmesso dalla Regione Basilicata, in qualita' di soggetto aggiudicatore, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e alle altre Amministrazioni interessate nonche' agli Enti interferiti;
che in data 16 febbraio 2005 si e' tenuta la Conferenza dei servizi nell'ambito della quale sono stati acquisiti alcuni dei pareri necessari;
che con nota 8 marzo 2005, n. 44794/8002, il Presidente della Regione Basilicata ha espresso parere favorevole ai fini dell'intesa sulla localizzazione delle opere;
che il Ministero per i beni e le attivita' culturali con nota 6 marzo 2006, n. BAP-502/34.19.04/4376, preso atto dei pareri delle competenti Soprintendenze anche sulla base di documentazione integrativa, ha formulato parere favorevole, con prescrizioni, in ordine al progetto in esame;
che in data 16 febbraio 2005 il Dipartimento ambiente e territorio della Regione Basilicata ha comunicato che la procedura di screening ambientale si e' conclusa con l'assoggettamento del progetto a valutazione di impatto ambientale e che pertanto il Comitato tecnico regionale amministrativo della Regione Basilicata, nella seduta del 18 gennaio 2006, ha effettuato tale valutazione esponendo parere favorevole, con prescrizioni, in merito alla compatibilita' ambientale ed al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica;
che il Dipartimento infrastrutture e mobilita' della Regione, con nota 19 gennaio 2006, n. 352, ha formulato parere positivo, con osservazioni, in linea tecnica ed economica sul progetto in esame;
che per quanto riguarda le interferenze il Compartimento regionale dell'A.N.A.S., la Provincia di Matera e la Provincia di Potenza hanno formulato parere favorevole con prescrizioni, sulle quali il soggetto aggiudicatore ha espresso le proprie considerazioni con nota 16 gennaio 2006, n. 10656/71AP;
che il soggetto aggiudicatore, tramite il citato Consorzio di bonifica, ha provveduto a comunicare l'avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilita' ai soggetti interessati e che in merito non sono pervenute osservazioni;
che con nota 24 febbraio 2006, n. 203, il Ministero delle politiche agricole e forestali ha rilasciato nulla osta all'approvazione ed al finanziamento dell'intervento, prendendo atto di chiarimenti forniti dalla Regione interessata e dell'impegno della medesima di apportare le modifiche al progetto richieste da detto Ministero e comportanti, tra l'altro, economia di spesa;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riporta, in apposito allegato alla relazione istruttoria, le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto preliminare;
sotto l'aspetto attuativo
che il soggetto aggiudicatore, come esposto, e' stato individuato nella Regione Basilicata;
che la modalita' prevista per l'affidamento dei lavori e' l'appalto integrato;
che i tempi intercorrenti tra l'espletamento delle attivita' progettuali ed autorizzative residue e la messa in esercizio dell'opera sono stimati in 40 mesi;
sotto l'aspetto finanziario
che il costo complessivo dell'intervento, comprensivo di IVA, e' quantificato in 85.688.446,14 euro (85.700.000,00 euro in cifra arrotondata) di cui 58.868.201,52 per lavori a base d'appalto e 26.820.244,62 per somme a disposizione;
che l'analisi della struttura finanziaria del progetto evidenzia l'esigenza di un finanziamento a fondo perduto per investimenti infrastrutturali stante la previsione di integrazioni finanziarie, per flussi di cassa negativi, anche negli anni di gestione e che in particolare il piano economico-finanziario non evidenzia un «potenziale ritorno economico» derivante dalla gestione dell'opera, in quanto non assoggettata a tariffazione;
che il finanziamento dell'opera stessa e' presupposto integralmente a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma;
Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo
1.1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 4 e 16 del decreto legislativo n. 190/2002, come modificato e integrato dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche' ai sensi del combinato disposto degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato da ultimo dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato, con le prescrizioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale, dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita' il progetto definitivo del «Completamento schema idrico Basento Bradano attrezzamento settore G». Econseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera stessa.
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
1.2 L'importo di 85.700.000 euro costituisce il limite di spesa dell'intervento ed e' stabilito in relazione al costo dell'intervento stesso quale riportato nel quadro economico dell'opera, sintetizzato nella «presa d'atto».
1.3 E' altresi' approvato il programma di risoluzione delle interferenze predisposto dal soggetto aggiudicatore ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo n. 190/2002.
1.4 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto e che devono essere sviluppate in fase di progettazione esecutiva dei lavori e in fase di realizzazione dell'opera, e il programma di risoluzione delle interferenze sono riportati nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera.
1.5 Gli immobili di cui e' prevista l'espropriazione sono individuati negli elaborati del progetto definitivo indicati nell'allegato 2, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo
2.1 Per la realizzazione dell'intervento «Completamento schema idrico Basento Bradano attrezzamento settore G» viene assegnato, in via programmatica, un contributo di 6.258.000 euro per 15 anni a valere sul limite di impegno previsto dall'art. 13 della legge n. 166/2002 con decorrenza dall'anno 2003: detto contributo, suscettibile di sviluppare un volume di investimenti di 70.000.000 euro, e' quantificato includendo, nel costo di realizzazione degli investimenti, anche gli oneri derivanti da eventuali finanziamenti necessari.
2.2 La concessione definitiva del contributo di cui sopra e' subordinata alla presentazione da parte del soggetto aggiudicatore, entro due mesi dalla pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale, di un piano economico-finanziario aggiornato che presenti la rimodulazione del progetto coerentemente con le disponibilita', comprensive dell'assegnazione disposta. 3. Clausole finali
3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto approvato con la presente delibera.
3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1: il citato Ministero procedera', a sua volta, a dare comunicazione al riguardo alla Segreteria di questo Comitato.
3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4 In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovra' contenere una clausola che fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo tra l'altro l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori: i contenuti di detta clausola sono specificati nell'allegato 3, che del pari forma parte integrante della presente delibera.
3.5 Il codice unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 24/2004, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.

Roma, 29 marzo 2006
Il Presidente
Berlusconi

Il segretario del CIPE
Baldassarri

Registrato alla Corte dei conti il 7 novembre 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, Registro n. 6 - Economia e finanze, foglio n. 133
 
Allegato

----> Vedere Allegato da pag. 113 a pag. 118 del S.O. <----
 
Allegato

----> Vedere Allegato a pag. 119 del S.O. <----
 
Allegato

----> Vedere Allegato da pag. 120 a pag. 121 del S.O. <----
 
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