Gazzetta n. 50 del 1 marzo 2007 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con decreto 12 gennaio 2007 e' conferita la seguente ricompensa:

Croce di bronzo al merito dell'Esercito

Al capitano Gabriele Cosimo Garau, nato il 20 novembre 1970 a Sorgono (Nuoro) con la seguente motivazione:
«Comandante della 1ª Compagnia fucilieri «Jamiano» della task force «Eleven» impiegata nel teatro operativo iracheno, a nord della provincia di Dhi Qar, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», ha assolto il proprio incarico con eccezionale competenza, spirito di sacrificio e dedizione. Consapevole della delicatezza e dell'importanza del compito assegnatogli, vi ha dedicato ogni sua risorsa fisica, morale ed intellettuale, riuscendo ad affrontare ogni situazione con intelligenza e rapidita' di reazione. Nonostante l'incremento della tensione operativa e della pressione psicologica che hanno progressivamente accompagnato il suo impegno in uno dei settori piu' critici e rischiosi dell'area di responsabilita' della task force, si e' messo in luce per il suo costante senso di responsabilita' e la consapevolezza del suo ruolo. Primo e validissimo collaboratore del comandante di battaglione, sempre prodigo di consigli verso i colleghi comandanti di compagnia meno esperti, ha rappresentato per tutti un sicuro punto di riferimento. Sempre alla testa dei suoi uomini, dotato di straordinaria attitudine al comando e di una vasta esperienza maturata nella precedenti missioni fuori area, ha assolto tutti i compiti assegnati con rapidita', accuratezza e intelligenza, ottenendo, anche nelle operazioni piu' critiche e rischiose, brillantissimi risultati. Distintosi per fervore, tenacia ed entusiasmo, ha evidenziato eccezionali doti di efficienza, dinamismo e concretezza, agendo in maniera professionale e prodigandosi sempre con generosita' e capacita'. Considerato un esempio da imitare da parte dei propri uomini, ha riscosso, per il suo operato, il plauso incondizionato dei suoi superiori. Magnifica figura di comandante e di soldato, brillante esempio di qualita' militari, ha contribuito significativamente ad accrescere il prestigio dell'11° reggimento bersaglieri, della brigata «Ariete» e dell'esercito italiano». - An Nasiriyah (Iraq), 21 gennaio -17 maggio 2004.
Con decreto 12 gennaio 2007 e' conferita la seguente ricompensa:

Croce di bronzo al merito dell'Esercito

Al capitano Angelo Severino, nato il 1° luglio 1968 ad Avellino con la seguente motivazione:
«Capo cellula S3 della task force «Eleven» operante in Iraq nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», si prodigava nelle differenti attivita' connesse con il proprio incarico, mettendo in luce straordinarie capacita' professionali, grande sacrificio e raro senso di responsabilita'. Chiamato ad operare in un contesto particolarmente rischioso, faceva tesoro della sua approfondita preparazione professionale per impiegare al meglio e coordinare i vari assetti alle dipendenze, evidenziando una nitida visione delle problematiche operative ed una elevata capacita' nell'adottare soluzioni rapide e concrete.
In particolare, organizzava in maniera ineccepibile l'attivita' delle task forces schierate sul terreno, guadagnando la stima e meritando l'apprezzamento di superiori e colleghi italiani ed esteri per la duttilita' di pensiero e la dinamicita' di azione dimostrate in ogni occasione.
La sua opera diuturna, caratterizzata da grande spirito di sacrificio e dall'impiego delle migliori energie fisiche, morali e intellettuali, meritava il plauso sincero ed incondizionato del comando sovraordinato e l'ammirazione dei colleghi e dei dipendenti.
Chiarissimo esempio di ufficiale altamente motivato, capace, generoso ed affidabile che contribuiva in modo significativo ad elevare il prestigio del contingente e dell'esercito italiano nel contesto interforze ed internazionale». - An Nasiriyah (Iraq), 21 gennaio -20 maggio 2004.
Con decreto 12 gennaio 2007 e' conferita la seguente ricompensa:

Croce di bronzo al merito dell'Esercito

Al capitano Vito Nitti, nato 1'8 luglio 1972 a Brindisi con la seguente motivazione:
«Comandante della 3ª Compagnia fucilieri «Trieste» della task force «Eleven» operante in Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», si imponeva all'ammirazione di superiori, pari grado e dipendenti, operando con eccezionale competenza, encomiabile spirito di sacrificio e rara dedizione al servizio.
Sempre consapevole della delicatezza e dell'importanza del compito assegnatogli, ha posto al servizio della task force ogni risorsa fisica ed intellettuale e grazie ad un'azione di comando continua, incisiva ed efficace, portava a termine con pieno successo tutti i compiti assegnati, contribuendo fattivamente ad elevare la sicurezza dell'area di responsabilita'. Chiamato ad operare in un settore estremamente critico e delicato quale quello della citta' di Nasiriyah, faceva tesoro della sua approfondita preparazione professionale per impiegare al meglio e coordinare i vari assetti alle dipendenze, evidenziando una nitida visione delle problematiche operative ed una elevata capacita' nell'adottare soluzioni rapide e concrete.
La sua opera diuturna, intelligente ed aderente alle esigenze operative meritava il plauso sincero ed incondizionato dei superiori diretti e l'ammirazione dei colleghi e dei dipendenti.
Comandante giovane e carismatico, determinato e profondamente animato da fede nel servizio, ha contribuito in maniera fattiva al successo della missione e ad elevare il prestigio dell'esercito italiano nel contesto interforze ed internazionale». - An Nasiriyah, 23 gennaio - 15 maggio 2004.
Con decreto 1° dicembre 2006 e' conferita la seguente ricompensa:

Croce di bronzo al merito dell'esercito

Al capitano di corvetta Stefano Cappellaro, nato il 20 aprile 1960 a Venezia con la seguente motivazione:
«Comandante del distaccamento «San Marco» inquadrato nella forza multinazionale di protezione, impegnata nell'operazione «Alba» in Albania, si prodigava con altissima professionalita', raro senso di responsabilita' e straordinario spirito di sacrificio, impiegando la propria unita' in maniera impeccabile. Chiamato ad operare in un ciclo operativo caratterizzato da estrema difficolta', a causa della situazione di generalizzata anarchia e della presenza di numerose bande armate incontrollate, veniva impegnato, insieme con il proprio reparto, nelle operazioni di maggiore valenza operativa, dimostrando in ogni circostanza sprezzo del pericolo e sicura capacita' di controllo delle situazioni a forte rischio. In tempi ristretti, in presenza di precarie condizioni di sicurezza aggravate dalla disorganizzazione e dall'inaffidabilita' del personale locale preposto alla dogana, alla Capitaneria di porto ed ai servizi di polizia marittima, assicurava in maniera esemplare la protezione del Porto di Valona al fine di garantirne la funzionalita' e l'utilizzo per scopi sia militari che commerciali, assicurando, nel contempo, il controllo del litorale cittadino dove - nelle ore notturne - piu' intensa era l'attivita' illegale di bande di criminali.
La sua opera, distintasi per l'assoluta eccellenza dei risultati ottenuti, per la perizia e l'equilibrio dimostrati in ogni occasione, ha lasciato nei colleghi italiani e stranieri sentimenti di profonda stima e riconoscenza.
Magnifico esempio di ufficiale di elette virtu' militari, senso del dovere e lealta', che, nel solco delle prestigiose tradizioni della marina militare, ha contribuito a dare lustro alle forze armate italiane in un contesto internazionale». - Tirana (Albania), aprile 1997 - luglio 1997.
Con decreto 28 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:

Croce di bronzo al merito dell'esercito

Al caporal maggiore scelto Giandaniele Murgia, nato il 24 giugno 1974 ad Jglesias (Cagliari) con la seguente motivazione:
«Comandante di squadra fucilieri inquadrata nella 13ª Compagnia della joint task force «Fagare», nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia» in Iraq affrontava le molteplici e diversificate attivita' legate al particolare incarico con elevatissimo impegno, autentica passione e non comuni capacita', dimostrando senso della responsabilita' ed eccezionale attaccamento al dovere ed alle istituzioni.
Pur in condizioni ambientali estremamente difficili, in aree caratterizzate da altissimo rischio, operava con grande perizia ed efficacia proponendosi quale chiaro punto di riferimento per il personale alle sue dipendenze.
In particolare, durante un'attivita' di pattugliamento nel mercato della citta' di Qal At Sukkar, dopo aver individuato quattro trafficanti di armi, impartiva le opportune disposizioni per assicurare l'indispensabile cornice di sicurezza. successivamente, con sprezzo del pericolo, intercettava e bloccava i malviventi, sequestrando un consistente numero di fucili e di mitragliatrici e contribuendo a rendere piu' sicura l'area di responsabilita'.
Nel prosieguo della missione continuava ad operare con altissima professionalita' suscitando il plauso dei superiori diretti e dei pari grado, nonche' l'ammirazione del personale dipendente per la competenza dimostrata ed i brillanti risultati conseguiti.
Esemplare figura di militare e chiarissimo esempio di elevatissime virtu' militari, ha contribuito in maniera determinante a conferire ulteriore lustro e prestigio all'esercito italiano e ad elevarne l'immagine nel contesto interforze ed internazionale». - An Nasiriyah (Iraq), 2 luglio 2003 - 28 settembre 2003.
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone