Gazzetta n. 50 del 1 marzo 2007 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 19 febbraio 2007
Invito alla presentazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo precompetitivo, formazione, nei settori dello sviluppo dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica da realizzarsi nella regione Umbria.

IL DIRETTORE GENERALE
per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca

Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito nella legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo, tra l'altro, del Ministero dell'universita' e della ricerca (di seguito MUR);
Viste le Linee Guida per la politica scientifica, tecnologica del Governo, approvate dal CIPE il 19 aprile 2002, che hanno posto, quale obiettivo dell'asse IV, la promozione della capacita' d'innovazione nelle imprese attraverso la creazione d'aggregazioni sistemiche a livello territoriale; cio' al fine di favorire una maggiore competitivita' delle aree produttive esistenti ad alta intensita' di export, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave abilitanti le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative;
Considerato che, a tale scopo, le Linee-Guida individuano, tra gli strumenti d'attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in specifici accordi di programma con le regioni mirati a realizzare sinergie nei programmi e complementarieta' finanziarie;
Visto il Protocollo d'Intesa, sottoscritto il 23 febbraio 2006, tra il Ministero dell'universita' e della ricerca e la regione Umbria per la realizzazione di un Distretto tecnologico dell'Umbria (DTU) nei settori dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica;
Visto l'Accordo di Programma Quadro siglato in data 28 febbraio 2006 tra Ministero dell'economia e delle finanze (di seguito MEF), Ministero dell'universita' e della ricerca e la regione Umbria, finalizzato alla creazione di un'area di eccellenza tecnologica (distretto tecnologico) avente ad oggetto i settori dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica;
Visto, in particolare, l'art. 4, comma 1, del predetto Accordo che prevede l'impegno del MUR a finanziare progetti aventi ad oggetto attivita' di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo nei settori dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica da realizzarsi nell'area territoriale della regione Umbria;
Visto, altresi' che l'Accordo, per le modalita' di presentazione, selezione e finanziamento dei predetti progetti, prevede l'emanazione da parte del MUR di appositi bandi tematici ai sensi del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000;
Visto, inoltre, l'art. 4 del predetto Accordo che prevede un impegno complessivo di risorse del MUR pari nel triennio a 25 milioni di euro;
Visto il decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 201 del 27 agosto 1999), recante: «Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilita' dei ricercatori» e, in particolare, l'art. 5 il quale prevede che tutti gli interventi da esso disciplinati gravino sulle risorse del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR), istituito nello stato di previsione del Ministero dell'universita' e della ricerca;
Visto il decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, recante le: «Modalita' procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297», pubblicato nel supplemento ordinario n. 10 alla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 18 gennaio 2001;
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 10 ottobre 2003 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 274 del 25 novembre 2003) che reca i nuovi criteri e le modalita' di concessione, ai sensi dell'art. 72 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per le agevolazioni alla ricerca;
Viste le disponibilita' del Fondo per le agevolazioni alla ricerca per l'anno 2006;
Vista la proposta trasmessa, in data 22 dicembre 2006, dalla regione Umbria avente ad oggetto i contenuti dei predetti bandi tematici;
Ritenuta la opportunita' di procedere all'adozione del decreto di cui all'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, per un impegno di risorse del FAR pari a 8 milioni di euro e finalizzato all'attuazione dei contenuti del richiamato Accordo di Programma Quadro;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modifiche ed integrazioni;

Decreta:

Art. 1.

Obiettivi generali

1. Le Linee-Guida per la politica scientifica, tecnologica del Governo, approvate dal CIPE il 19 aprile 2002 hanno posto quale obiettivo dell'asse IV, la promozione della capacita' d'innovazione nelle imprese attraverso la creazione d'aggregazioni sistemiche a livello territoriale; cio' al fine di favorire una maggiore competitivita' delle aree produttive esistenti ad alta intensita' di export, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave abilitanti le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative.
2. A tale scopo le Linee-Guida individuano, tra gli strumenti di attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in specifici accordi di programma mirati a realizzare sinergie nei programmi e complementarieta' finanziarie.
3. In tale ambito il Ministero dell'universita' e della ricerca - MUR attribuisce particolare priorita' ad interventi finalizzati alla realizzazione di distretti ad alta tecnologia, attraverso accordi di programma che prevedono la partecipazione congiunta di regioni, enti locali, finanza innovativa, mondo delle imprese, mondo scientifico.
4. La regione Umbria ha adottato con DGR n. 622 del 26 maggio 2004 uno specifico programma per lo sviluppo e la diffusione dell'innovazione tecnologica.
5. Il territorio della regione Umbria presenta elementi di notevole rilevanza, quali:
l'esistenza nell'area regionale delle condizioni di base industriali e tecnico-scientifiche per realizzare un distretto tecnologico di successo nell'ambito dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica;
l'esistenza di punti di forza nelle Universita', nei centri di ricerca (privati e pubblici), nelle numerose imprese di produzione e di servizi di grande qualificazione e di grande tradizione che ha gia' dimostrato di saper generare innovazioni mirate e specifiche e di saper alimentare anche un processo sul sistema imprenditoriale locale;
la presenza di imprese strettamente classificate o riconducibili ai comparti dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica con caratteristiche di alto livello qualitativo;
la presenza di un rilevante complesso di organismi e competenze di eccellenza nel sistema tecnico-scientifico, sia all'interno delle imprese che all'esterno, laboratori specialistici di enti pubblici di ricerca e di enti privati.
6. In tale quadro il MUR e la regione Umbria hanno concordato sulla necessita' di adottare una strategia condivisa per svolgere, nei settori scientifici e tecnologici predetti, interventi e azioni mirate al sostegno di attivita' di ricerca, all'incremento del grado di innovazione delle imprese, alla valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovano il collegamento tra imprese, centri tecnologici connessi, le universita' ed i centri di ricerca.
7. Per il perseguimento di tali obiettivi, il MEF, il MUR e la regione Umbria con l'Accordo di Programma Quadro, stipulato in data 28 febbraio 2006, hanno, tra l'altro, concordato di destinare risorse al sostegno di specifici progetti che ricomprendano attivita' di ricerca industriale, di sviluppo precompetitivo e di alta formazione di personale qualificato, selezionati e finanziati ai sensi delle disposizioni dell'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000 (attuativo delle norme del decreto legislativo n. 297 del 27 luglio 1999) e successive modifiche ed integrazioni.
8. Attraverso tali progetti, si intendono promuovere le attivita' rivolte all'acquisizione di nuove conoscenze finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, cio' al fine di contribuire al potenziamento dei settori dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica e alla promozione e sviluppo socio-economico del territorio Umbro.
9. I progetti dovranno ricomprendere anche attivita' di formazione di qualificato personale di ricerca, con l'obiettivo di un'adeguata preparazione teorica e professionale attraverso una attivita' formativa avente ad oggetto sia esperienze operative in ambiti scientifici, tecnologici, industriali, sia l'approfondimento delle conoscenze specialistiche nelle discipline inerenti l'attivita' di ricerca.
 
Art. 2.

Tematiche dei progetti

1. Ai fini dell'attuazione dell'Accordo di Programma Quadro del 28 febbraio 2006 tra il MUR, il MEF e la regione Umbria, i soggetti di cui all'art. 5, commi 1, 2, 3, 4 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, pubblicato nel supplemento ordinario n. 10 alla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 18 gennaio 2001, e recante le «Modalita' procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297», sono invitati a presentare, ai sensi dell'art. 12 del predetto decreto ministeriale n. 593/2000, progetti per la realizzazione di attivita' di ricerca industriale, estese a non preponderanti attivita' di sviluppo precompetitivo, cosi' come definite ai sensi dell'art. 2 del richiamato decreto ministeriale n. 593/2000, e con connesse attivita' di formazione professionale di ricercatori e tecnici di ricerca.
2. I progetti devono essere caratterizzati dal forte impiego di tecnologie abilitanti pervasive, specificatamente mirate alla incorporazione di soluzioni particolarmente innovative e con elevati contenuti immateriali all'interno dei processi, dei prodotti e dei servizi, e devono afferire ad uno solo dei seguenti temi:

Tema 1.
Materiali speciali metallurgici.

Possibili risultati attesi:
1.1. Sviluppo di nuove classi di acciai speciali a basso contenuto di nickel con proprieta' strutturali ed ad alte prestazioni;
1.2. Sviluppo di tecnologie metallurgiche innovative per il colaggio di materiali metallici;
1.3. Sviluppo di tecnologie innovative di produzioni integrate con tecniche avanzate per il controllo del processo di fabbricazione per l'ottimizzazione della produttivita' e della qualita' di acciai inossidabili.

Tema 2.
Micro e nano tecnologie.

Possibili risultati attesi:
2.1. Progettazione e produzione di nuove fibre e microfibre polimeriche con nuove e/o migliorate prestazioni tramite l'utilizzo di nanocompositi;
2.2. Studio, sperimentazione e realizzazione di nanocompositi plastici biodegradabili con proprieta' meccaniche e funzionali programmate;
2.3. Progettazione e sviluppo di materiali plastici innovativi e delle loro tecnologie di produzione per la realizzazione di prodotti ad elevate e/o migliorate prestazioni mediante l'utilizzo di nanocompositi.

Tema 3.
Settore della meccanica avanzata.

Possibili risultati attesi:
3.1. Sviluppo di metodi e tecniche innovative per la realizzazione di componenti e sistemi per la gestione della movimentazione meccanica complessa (progettazione, prototipazione, produzione, testing, simulazione e monitoraggio) nel settore del trasporto terrestre, per il miglioramento dell'affidabilita', per la riduzione della manutenzione, del peso, del consumo energetico e dell'impatto ambientale;
3.2. Sviluppo di metodi e tecniche innovative per la realizzazione di componenti e sistemi per la gestione della movimentazione meccanica complessa (progettazione, prototipazione, produzione, testing, simulazione e monitoraggio) nel settore aeronautico, per il miglioramento dell'affidabilita', per la riduzione della manutenzione, del peso, del consumo energetico e dell'impatto ambientale;
3.3. Sviluppo di metodi e tecniche innovative per la realizzazione di componenti e sistemi per la gestione della movimentazione meccanica complessa (progettazione, prototipazione, produzione, testing, simulazione e monitoraggio) nel settore industriale (con esclusione del settore del trasporto terrestre ed aeronautico), per il miglioramento dell'affidabilita', per la riduzione della manutenzione, del peso, del consumo energetico e dell'impatto ambientale.

Tema 4.
Settore della meccatronica.

Possibili risultati attesi:
4.1. Sviluppo e integrazione di sistemi meccatronici per l'automazione applicata alla generazione, la trasmissione ed il controllo del moto, incluse soluzioni ad alta efficienza energetica, per il settore del trasporto aeronautico e/o terrestre;
4.2. Sviluppo e integrazione di sistemi meccatronici per l'automazione applicata alla generazione, la trasmissione ed il controllo del moto, incluse soluzioni ad alta efficienza energetica, per il settore industriale (con esclusione dei settori del trasporto terrestre ed aeronautico);
4.3. Metodi e tecniche diagnostiche e per l'affidabilita' e la sicurezza dei sistemi di automazione complessi; soluzioni innovative per sistemi di controllo; sistemi robotici ad elevata interazione con l'uomo e con l'ambiente.
 
Art. 3.

Requisiti dei progetti

1. Ciascun progetto deve fare riferimento ad uno solo dei temi di cui al precedente art. 2 e deve indicare i risultati attesi previsti.
2. Ciascun progetto deve prevedere la validazione dei risultati conseguiti attraverso lo svolgimento delle seguenti attivita', per quanto applicabili alle specifiche caratteristiche del risultato stesso:
realizzazione di prototipi e/o dimostratori idonei a valutare la trasferibilita' industriale delle tecnologie, sistemi e applicazioni messi a punto;
validazione delle prestazioni ottenibili attraverso una serie di campagne sperimentali rappresentative delle specifiche condizioni di utilizzo;
valutazione qualitativa e quantitativa dei vantaggi ottenibili in termini di affidabilita', riproducibilita', sicurezza e bilancio energetico;
valutazione della trasferibilita' industriale e del potenziale di creazione e sviluppo di nuova imprenditorialita' anche in termini di rapporto costi prestazione e costi benefici;
valutazione quali/quantitativa degli impatti sull'ambiente e sulla salute umana.
3. A pena di inammissibilita', ciascun progetto deve essere accompagnato da uno specifico progetto per la realizzazione, ai sensi dell'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, di attivita' di formazione coerenti con le relative tematiche di ricerca. Il costo dei singoli progetti di formazione deve essere pari ad almeno il 10% del costo del progetto di ricerca cui si riferisce. Gli specifici percorsi formativi devono avere durata non superiore a ventiquattro mesi e non inferiore a dodici. La formazione deve, inoltre, prevedere lo sviluppo di competenze nelle problematiche di gestione di impresa, con particolare riferimento alle attivita' di ricerca e di trasferimento di tecnologie, nonche' nelle problematiche inerenti impatti sull'ambiente, sul bilancio energetico e sulla salute umana delle nuove tecnologie.
4. Le attivita' di formazione devono essere esclusivamente finalizzate allo sviluppo di competenze specifiche nel settore considerato dall'oggetto della ricerca e devono contemplare un impegno a tempo pieno del personale in formazione per tutta la durata del percorso formativo proposto.
5. La durata massima delle attivita' di ricerca non deve superare i 36 mesi.
6. In relazione agli obiettivi generali dell'Accordo di programmazione negoziata, le attivita' progettuali oggetto delle tematiche sopra elencate debbono, a pena di inammissibilita', essere interamente sviluppate nel-l'area territoriale della regione Umbria, ad eccezione di una quota massima del 15% del costo totale del progetto a titolo di consulenza e/o prestazione di terzi, qualora vi sia la accertata impossibilita', da parte dei soggetti proponenti, di reperire analoghe competenze nel territorio regionale.
7. I soggetti proponenti sono ammissibili solo ove dispongano di una stabile organizzazione localizzata nell'area territoriale di cui al precedente comma 6, o si impegnino formalmente, in sede di presentazione del progetto, a predisporre in tale area la suddetta organizzazione ai fini dello svolgimento delle attivita' progettuali. All'accertamento del mantenimento del predetto impegno sara' subordinata la concessione dell'agevolazione.
8. Ciascun progetto deve proporre l'esecuzione di attivita' che non siano gia' state effettuate, ne' in corso di svolgimento da parte dei soggetti proponenti e che non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici.
 
Art. 4.

Forme e misura del finanziamento

1. L'ammontare massimo delle risorse attivate dal MUR e destinate al finanziamento dei progetti predetti e' stabilito in 8 milioni di euro a valere sulle risorse del FAR, di cui:
2.800.000,00 euro sono destinati al finanziamento dei progetti afferenti al Tema n. 1;
1.600.000,00 euro sono destinati al finanziamento dei progetti afferenti al Tema n. 2;
1.900.000,00 euro sono destinati al finanziamento dei progetti afferenti al Tema n. 3;
1.700.000,00 euro sono destinati al finanziamento dei progetti afferenti al Tema n. 4.
2. Saranno considerati ammissibili i progetti che prevedano attivita' di ricerca di costo preventivato non inferiore a:
800.000,00 euro per i progetti afferenti il Tema n. 1;
500.000,00 euro per i progetti afferenti il Tema n. 2;
500.000,00 euro per i progetti afferenti il Tema n. 3;
400.000,00 euro per i progetti afferenti il Tema n. 4; e che prevedano, altresi', attivita' di formazione correlata ai progetti di ricerca proposti, di costo non inferiore al 10% del totale del costo delle attivita' di ricerca.
3. Il costo massimo del singolo progetto, comprensivo della formazione, non puo' superare:
3.000.000,00 di euro per i progetti afferenti il Tema n. 1;
1.000.000,00 di euro per i progetti afferenti il Tema n. 2;
2.000.000,00 di euro per i progetti afferenti il Tema n. 3;
1.000.000,00 di euro per i progetti afferenti il Tema n. 4.
4. Per il finanziamento dei progetti afferenti i temi indicati al precedente art. 2, e selezionati secondo le disposizioni di cui ai successivi articoli del presente decreto, il Ministero dell'universita' e della ricerca interviene nelle forme e nelle misure stabilite dall'art. 12 del richiamato decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, cosi' come modificate dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 10 ottobre 2003.
5. Per ogni tema di cui al precedente art. 2, verra' stilata una graduatoria, secondo i criteri di cui al successivo art. 5. In relazione alle risorse disponibili e fatta salva la necessita' di selezionare comunque progetti di elevato livello qualitativo sara' data priorita' all'esigenza di assicurare lo svolgimento di tutti i temi previsti dal presente decreto. Eventuali minori utilizzi delle risorse, cosi' come indicate all'art. 4, comma 1, per un tema, potranno essere destinati alla copertura di esigenze rinvenienti da altri temi.
 
Art. 5.

Criteri di valutazione dei progetti

1. Per le modalita' di selezione e gestione dei progetti si osserveranno le disposizioni richiamate all'art. 5 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000.
2. Nel quadro della migliore economicita' procedurale, le attivita' di valutazione disciplinate dal richiamato art. 5 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000 saranno precedute da una fase di preselezione finalizzata ad individuare i progetti di qualita' verso i quali svolgere le attivita' stesse.
3. La preselezione di cui al precedente comma 2 e' effettuata dal Comitato di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 297 del 29 luglio 1999, integrato da due rappresentanti della regione Umbria, che, avvalendosi di esperti all'uopo nominati dal MUR, valutera' i progetti in forma comparata e sulla base dei seguenti elementi:
a) entita' e qualita' dei risultati conseguibili con il progetto rispetto ai risultati attesi secondo l'elencazione riportata nello specifico tema di ricerca (max 30 punti);
b) capacita' delle imprese, sia PMI che di grandi dimensioni, di coinvolgimento delle strutture universitarie e di ricerca (max 20 punti);
c) idoneita' della proposta a creare o potenziare reti tra imprese aventi sede operativa nella regione Umbria (max 10 punti);
d) idoneita' della proposta a creare o potenziare reti tra strutture pubbliche e private di ricerca operanti nella regione Umbria, reti regionali, interregionali ed internazionali di cooperazione scientifico-tecnologica nelle quali sia definita la specializzazione di attivita' e funzioni e le modalita' di integrazione tra le organizzazioni coinvolte (max 10 punti);
e) qualita' e idoneita' delle strutture di ricerca, proprie e/o di terzi, previste dal soggetto proponente, anche in ordine alle forme organizzative di coordinamento tra le stesse (max 15 punti);
f) idoneita' del progetto ad attrarre nuovi investimenti produttivi nel territorio della regione Umbria (max 10 punti);
g) potenzialita' dei risultati conseguiti in termini di prospettive di attivazione di nuova imprenditorialita' nel territorio della regione Umbria (max 10 punti);
h) rilevanza delle ricadute delle attivita' di ricerca su altri settori industriali dell'Umbria, anche in relazione ai tempi e alle modalita' di trasferimento (max 5 punti);
i) capacita' del progetto di miglioramento dell'impatto sull'ambiente, sulla salute umana e sul bilancio energetico dei prodotti e/o processi (max 10 punti).
4. Sulla base della predetta preselezione, saranno ammessi alle attivita' di valutazione di cui al precedente comma 2 i progetti che avranno conseguito almeno il punteggio complessivo di 90 punti, di cui almeno 50 punti complessivamente conseguiti nelle voci da a) a d) e, comunque, nel limite delle disponibilita' finanziarie del presente bando maggiorate del 20%.
5. La regione Umbria e il MUR si riservano di incrementare la dotazione finanziaria del presente bando con eventuali risorse che si dovessero rendere disponibili.
 
Art. 6.

Modalita' di presentazione dei progetti

1. I progetti debbono essere presentati, entro le ore 17 del 16 maggio 2007, utilizzando, secondo le modalita' ivi indicate, il servizio Internet al seguente indirizzo: http://roma.cilea.it/Sirio (Sezione «servizi privati», voce «Domande di finanziamento») che sara' attivato a partire dal 2 marzo 2007.
2. La compilazione delle domande prevede una fase propedeutica di registrazione dei soggetti che interagiranno con il sistema. La registrazione e' gia' attiva al medesimo indirizzo (Sezione «Servizi pubblici», voce «Registrazione Persona Fisica»). Le modalita' di registrazione sono consultabili nella ivi prevista sezione «Guida ed informazioni di base».
3. Il predetto servizio Internet consentira' la stampa delle domande che, debitamente sottoscritte, dovranno essere inviate, corredate degli allegati cartacei ivi indicati, entro i successivi sette giorni, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Ministero dell'universita' e della ricerca (MUR) - Dipartimento per l'universita', l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica - Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca - Ufficio VI - Piazza J. F. Kennedy, 20 - 00144 Roma.
4. In caso di difformita' fara' fede esclusivamente la copia inoltrata per il tramite del servizio Internet di cui al precedente comma 1.
5. Tutto il materiale trasmesso, considerato rigorosamente riservato, verra' utilizzato solo dal MUR per l'espletamento degli adempimenti connessi alle assegnazioni di cui al presente decreto.
6. I proponenti dovranno fornire in qualsiasi momento, su richiesta del MUR, tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari dal Ministero stesso.
 
Art. 7.

Disposizioni finali

1. Il decreto ministeriale di concessione del finanziamento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. Per tutto quanto non espressamente specificato nel presente decreto, si osservano le disposizioni contenute nell'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000.
Roma, 19 febbraio 2007
Il direttore generale: Criscuoli
 
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