Gazzetta n. 23 del 28 gennaio 2008 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 dicembre 2007 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Plati'. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 7 luglio 2006, registrato alla Corte dei conti in data 12 luglio 2006, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Plati' (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 21 dicembre 2007;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Plati' (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 29 dicembre 2007
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Amato, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 14 gennaio 2008 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 1, foglio n. 115 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Plati' (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 7 luglio 2006, registrato alla Corte dei conti in data 12 luglio 2006, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa di una manifestata disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'. Infatti, come rilevato dal prefetto di Reggio Calabria con relazione del 13 dicembre 2007, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibilita' dell'amministrazione comunale, le attivita' istituzionali dell'ente civico continuano a riflettersi in un contesto socio-economico in grado di esprimere una capacita' di interferenza e di condizionamento, che rallenta l'azione protesa al completo recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di buon andamento. La stessa commissione straordinaria nell'illustrare i risultati conseguiti, pur rilevanti ed apprezzabili, ha evidenziato la necessita' di un'opera di completamento della stessa a garanzia di un piu' completo processo di risanamento. Agli sforzi ed all'impegno finora profuso, ha spesso fatto riscontro l'azione posta in essere da esponenti delle locali organizzazioni criminali che grazie alla radicata e diffusa influenza sul territorio, hanno svolto una costante opera di contrasto e pressioni, seppure indirette, relativamente all'affidamento di importanti servizi quali quello afferente la refezione scolastica. Emblematica a tal riguardo appare la protesta manifestata da parte della popolazione, del tutto pretestuosamente e finalizzata unicamente a condizionare i lavori dell'organo di gestione straordinaria, relativamente a presunti ritardi nell'avvio del servizio di mensa scolastica. Un ulteriore episodio che evidenzia la costante pressione effettuata da esponenti di ambienti controindicati, attiene allo svolgimento dei lavori pubblici di ripristino del palazzo municipale nel corso dei quali e' stata accertata la presenza di personale estraneo all'impresa aggiudicataria, in regola con la certificazione antimafia, che e' risultato essere stato imposto da alcune ditte locali non in regola con la certificazione predetta. Deve inoltre essere portata a termine l'attivita' di riorganizzazione dell'apparato burocratico, posta in essere al fine di operare secondo criteri di efficienza ed efficacia. Infatti, a fronte di alcuni dipendenti che hanno visto nella gestione commissariale l'occasione per un riscatto motivazionale tale da portarli a cooperare fattivamente alle iniziative finora intraprese, occorre rilevare l'atteggiamento di alcuni settori della locale classe dirigente e degli impiegati di altri livelli che continuano a non collaborare o che addirittura hanno posto in essere velate ma effettive minacce, nei confronti di chi ha assunto atteggiamenti collaborativi con la commissione straordinaria. Il buon andamento ed il regolare funzionamento dei servizi pubblici, per quanto migliorato a seguito degli interventi disposti non appare ancora soddisfacente per mancanza di un lasso di tempo adeguato all'implementazione delle modifiche operative introdotte. Si fa riferimento in particolare al settore degli appalti ed al decisivo impulso dato ai lavori pubblici grazie anche agli stanziamenti disposti dalla legge finanziaria 2007 in favore delle amministrazioni locali destinatarie del provvedimento di cui all'art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000. Sono state infatti avviate le procedure per l'affidamento di importanti opere che richiedono l'impegno di rilevanti somme ed altre sono in corso di esecuzione. La conduzione dei suddetti lavori presenta aspetti di criticita' che vanno costantemente monitorati al fine di prevenire condizionamenti da parte di soggetti controindicati. Particolarmente delicata si presenta la cura della fase di pubblicazione dei bandi di gara al fine di evitare che le stesse non siano riservate alle sole ditte locali. Come riportato nella citata relazione prefettizia, appare indispensabile che le procedure ed i piani d'intervento gia' avviati, assunti nell'ambito di una complessiva strategia di affermazione della legalita', siano portati a completamento a cura dello stesso organo straordinario, con tutti i possibili effetti vantaggiosi connessi all'immediata percettibilita' da parte della collettivita'. Tenuto conto dei tuttora persistenti segnali di influenza della malavita locale, della necessita' di continuare nell'opera di contrasto delle iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Plati' ed al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, vista la citata relazione del prefetto di Reggio Calabria, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Plati' (Reggio Calabria) per il periodo di sei mesi. Roma, 20 dicembre 2007 Il Ministro dell'interno: Amato |
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