Gazzetta n. 24 del 29 gennaio 2008 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 novembre 2007, n. 268
Regolamento recante ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, concernente la disciplina delle iniziative complementari e delle attivita' integrative nelle istituzioni scolastiche.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87 della Costituzione;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
Visto l'articolo 3, comma 5-bis, del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 425;
Vista la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante l'istituzione del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante le norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni, concernente regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attivita' integrative nelle istituzioni scolastiche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2007, n. 75, recante regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero della pubblica istruzione, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248;
Ritenuta la necessita' di apportare ulteriori modificazioni e integrazioni al citato decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, in particolare per quanto concerne la durata e il funzionamento delle consulte provinciali e l'istituzione di un consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali dello studente;
Udito il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'adunanza del 25 giugno 2007;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso nella adunanza del 12 ottobre 2007;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30 ottobre 2007;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
E m a n a
il seguente regolamento:
Art. 1.
Modifiche all'articolo 6 del decreto
del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567
1. All'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 e' sostituito dal seguente:
«1. Due rappresentanti degli studenti per ciascun istituto o scuola di istruzione secondaria superiore si riuniscono in consulta provinciale in una sede appositamente attrezzata e messa a disposizione dall'ufficio scolastico locale a livello provinciale che assicura alla consulta il supporto organizzativo e la consulenza tecnico-scientifica. La durata in carica dei predetti rappresentanti e' di due anni. L'elezione di tali rappresentanti avviene entro il 31 ottobre dell'anno di scadenza dell'organismo con le stesse modalita' della elezione dei rappresentanti degli studenti nel consiglio di istituto. Per la sostituzione degli eletti venuti a cessare per qualsiasi causa, o che abbiano perso i requisiti di eleggibilita', anche per aver conseguito il diploma, si procede alla nomina di coloro che, in possesso dei detti requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive liste. In caso di esaurimento delle liste si procede ad elezioni suppletive. La prima riunione della consulta e' convocata dal dirigente dell'ufficio scolastico locale a livello provinciale entro quindici giorni dal completamento delle operazioni elettorali.»;
b) al comma 3, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e puo' articolarsi in commissioni di lavoro, territoriali e/o tematiche.».



Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo
fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge
modificate o alle quali e' operante il rinvio. Restano
invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi
qui trascritti.
Note alle premesse:
- L'art. 87 della Costituzione conferisce, tra l'altro,
al Presidente della Repubblica, il potere di promulgare le
leggi ed emanare i decreti aventi valore di legge e i
regolamenti.
- Il testo dell'art. 17, comma 1, della legge 23 agosto
1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri),
e' il seguente:
«Art. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente
della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei
Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve
pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono
essere emanati regolamenti per disciplinare:
a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti
legislativi, nonche' dei regolamenti comunitari;
b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei
decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi
quelli relativi a materie riservate alla competenza
regionale;
c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di
leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si
tratti di materie comunque riservate alla legge;
d) l'organizzazione ed il funzionamento delle
amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate
dalla legge;
e) (abrogato).».
- Il testo unico delle disposizioni legislative vigenti
in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni
ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
19 maggio 1994, n. 115, supplemento ordinario.
- Il testo dell'art 3, comma 5-bis, del decreto legge
20 giugno 1996, n. 323, convertito, con modificazioni,
dalla legge 8 agosto 1996, n. 425, (Conversione in legge,
con modificazioni, del decreto-legge 20 giugno 1996, n.
323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della
finanza pubblica) e' il seguente:
«Art. 3 (Riduzione stanziamenti e blocco impegni). -
(Omissis).
5-bis. Con regolamento governativo, da emanarsi ai
sensi dell'art. 17, legge 23 agosto 1988, n. 400, e
successive modificazioni, e' disciplinata la materia
prevista dalla direttiva del Ministro della pubblica
istruzione 3 aprile 1996, n. 133. Il finanziamento di cui
al comma 5 e' finalizzato all'attuazione del predetto
regolamento.».
- La legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante
istituzione del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento
dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi e'
stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 1997,
n. 298.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo
1999, n. 275 (Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.
21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) e' stato pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale 10 agosto 1999, n. 186,
supplemento ordinario.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre
1996, n. 567 (Regolamento recante la disciplina delle
iniziative complementari e delle attivita' integrative
nelle istituzioni scolastiche) e' stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 5 novembre 1996, n. 259.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo
2007, n. 75 (Regolamento per il riordino degli organismi
operanti presso il Ministero della pubblica istruzione, a
norma dell'art. 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006,
n. 248) e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
19 giugno 2007, n. 140.
Nota all'art. 1:
- Si riporta il testo dell'art 6 del citato decreto del
Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, come
modificato dal presente decreto:
«Art. 6 (Consulta provinciale). - 1. Due rappresentanti
degli studenti per ciascun istituto o scuola di istruzione
secondaria superiore si riuniscono in consulta provinciale
in una sede appositamente attrezzata e messa a disposizione
dall'ufficio scolastico locale a livello provinciale che
assicura alla consulta il supporto organizzativo e la
consulenza tecnico-scientifica. La durata in carica dei
predetti rappresentanti e' di due anni. L'elezione di tali
rappresentanti avviene entro il 31 ottobre dell'anno di
scadenza dell'organismo con le stesse modalita' della
elezione dei rappresentanti degli studenti nel consiglio di
istituto. Per la sostituzione degli eletti venuti a cessare
per qualsiasi causa, o che abbiano perso i requisiti di
eleggibilita', anche per aver conseguito il diploma, si
procede alla nomina di coloro che, in possesso dei detti
requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle
rispettive liste. In caso di esaurimento delle liste si
procede ad elezioni suppletive. La prima riunione della
consulta e' convocata dal dirigente dell'ufficio scolastico
locale a livello provinciale entro quindici giorni dal
completamento delle operazioni elettorali.
2. La consulta provinciale degli studenti ha il compito
di:
a) assicurare il piu' ampio confronto fra gli
studenti di tutte le istituzioni di istruzione secondaria
superiore della provincia, anche al fine di ottimizzare ed
integrare in rete le iniziative di cui al presente
regolamento e di formulare proposte di intervento che
superino la dimensione del singolo istituto, anche sulla
base di accordi di rete previsti dall'art. 7, del decreto
del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,
nonche' di accordi quadro da stipularsi tra la competente
autorita' scolastica periferica, gli enti locali, la
regione, le associazioni degli studenti e degli ex
studenti, dell'utenza e del volontariato, le organizzazioni
del mondo del lavoro e della produzione;
b) formulare proposte ed esprimere pareri agli uffici
scolastici, agli enti locali competenti e agli organi
collegiali territoriali;
b-bis) collaborare con gli organi
dell'amministrazione scolastica e con i centri di
informazione e consulenza di cui all'art. 326, commi 17 e
18, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, per la
realizzazione di progetti di attivita' informativa e di
consulenza intesi alla prevenzione e cura delle
tossicodipendenze, nonche' alla lotta contro l'abuso di
farmaci e di sostanze per l'incremento artificiale delle
prestazioni sportive. Le relative iniziative previste dai
commi 19, 20 e 21 del citato art. 326, sono disciplinate
dal presente regolamento;
c) istituire, in collaborazione con l'ufficio
scolastico locale, uno sportello informativo per gli
studenti con particolare riferimento all'attuazione del
presente regolamento e dello statuto delle studentesse e
degli studenti e alle attivita' di orientamento;
d) promuovere iniziative di carattere trasnazionale;
d-bis) designare i rappresentanti degli studenti nei
consigli scolastici locali;
e) designare i rappresentanti degli studenti
nell'organo di garanzia previsto dall'art. 5, comma 4, del
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249.
3. La consulta si dota di un proprio regolamento, a
norma del quale elegge un presidente ed un consiglio di
presidenza e puo' articolarsi in commissioni di lavoro,
territoriali e/o tematiche.
4. Al fine di assicurare continuita' di indirizzo nella
gestione e favorire il pieno inserimento dei neo eletti, i
componenti del consiglio di presidenza della consulta che
hanno terminato il curriculo scolastico o non sono stati
rieletti dal proprio istituto, possono, a richiesta e a
titolo gratuito, essere nominati dalla consulta consulenti
per non piu' di un anno scolastico. Per quel periodo
transitorio ad essi si applica il trattamento previsto per
i membri della consulta.
5. Le consulte appartenenti ad una stessa regione danno
vita ad un coordinamento regionale rappresentativo, il
quale viene insediato dal dirigente del competente ufficio
scolastico regionale. Detto ufficio assicura al
coordinamento il supporto tecnico-organizzativo. Il
coordinamento regionale adotta un proprio regolamento
interno con il quale sono disciplinate la composizione e le
modalita' organizzative.
6. Con decreto del Ministro della pubblica istruzione
e' individuata una sede di coordinamento e di
rappresentanza delle consulte a livello nazionale.».



 
Art. 2.
Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali
dello studente e disposizioni finanziarie
1. Al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, l'articolo 6-bis e' sostituito dal seguente:
«Articolo 6-bis (Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti). - 1. La Conferenza nazionale di cui all'articolo 1, comma 1, lettera g) del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2007, n. 75, assume la denominazione di Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti; esso e' organo consultivo del Ministero ed assicura una sede permanente di confronto e di rappresentanza degli studenti a livello nazionale.
2. E' composto da tutti i presidenti eletti in ciascuna consulta.
3. Il Consiglio svolge le seguenti funzioni:
a) coordina e cura lo scambio di informazioni relativamente alle attivita' delle consulte provinciali degli studenti;
b) promuove 1'ideazione e realizzazione di attivita' progettuali di rilevanza nazionale, comunitaria ed internazionale;
c) esprime, su richiesta del Ministro o di propria iniziativa, pareri su azioni attinenti la partecipazione degli studenti e la progettualita' delle consulte;
d) promuove indagini conoscitive sulla condizione studentesca i cui risultati formano oggetto di relazioni al Ministro;
e) elabora proposte ed indicazioni progettuali con particolare attenzione al funzionamento del sistema di partecipazione e rappresentanza degli studenti.
4. Il Consiglio nazionale dei presidenti si dota di un regolamento interno che ne fissa le modalita' organizzativo-gestionali, nonche' la pianificazione delle adunanze, che, comunque, possono essere convocate anche dal Ministro.
5. I componenti del Consiglio rimangono in carica fino al subentro dei rispettivi successori.
6. Il Consiglio si articola in commissioni di lavoro, territoriali e/o tematiche.
7. Il Ministero assicura il supporto organizzativo e la consulenza tecnico-scientifica riguardo all'istituzione ed al funzionamento delle consulte provinciali degli studenti, dei coordinamenti regionali rappresentativi e del Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti.».
2. L'articolo 6-bis del decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, recante, in rubrica, disposizioni finanziarie, assume la numerazione 6-ter.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 29 novembre 2007
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Fioroni, Ministro della pubblica
istruzione Visto, il Guardasigilli: Mastella

Registrato alla Corte dei conti il 10 gennaio 2008
Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 1, foglio n. 6
 
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