Gazzetta n. 113 del 15 maggio 2008 (vai al sommario) |
REGIONE SICILIA |
DECRETO 17 marzo 2008 |
Vincolo paesaggistico ai sensi dell'articolo 136, lettera d) del decreto legislativo n. 42/2004, come modificato dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 157/2006, relativo al tratto costiero compreso tra le zone di Falconara e Manfria. |
|
|
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA
del Dipartimento regionale
dei beni culturali ed ambientali
Visto lo Statuto della regione Siciliana; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n. 637 recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia di tutela del paesaggio, di antichita' e belle arti; Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'amministrazione della regione Siciliana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 1979, n. 70; Vista la legge regionale 1° agosto 1977, n. 80; Vista la legge regionale 7 novembre 1980, n. 116; Visto il regolamento di esecuzione approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357; Visto il parere prot. n. 2364/336 01.11 dell'8 febbraio 2002 reso dalla Presidenza della Regione - Ufficio legislativo e legale, che attribuisce il potere di firma dei provvedimenti di vincolo paesaggistico al Dirigente generale, di cui all'art. 139 del testo unico n. 490/99, oggi art. 142 del decreto legislativo n. 42 del 1° maggio 2004, come sostituito dall'art. 12 del decreto legislativo n. 157 del 24 marzo 2006; Visto il D.D.G. n. 5659 del 17 aprile 2007, con il quale il Dirigente responsabile del Servizio tutela e' delegato per la firma dei provvedimenti relativi alle competenze della struttura intermedia cui e' preposto; Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio; Visto il decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 157, recante «disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Repubblica italiana n. 97 del 27 aprile 2006, supplemento ordinario n. 102; Visto il D.A. n. 5001 del 18 gennaio 2005, pubblicato nella G.U.R.S. n. 18 del 20 aprile 2005, con il quale e' stata ricostituita per il quadriennio 2005/2009 la Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta; Esaminato il verbale n. 46 redatto nella seduta del 22 settembre 2005, con il quale la Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta ha proposto all'ordine del giorno di sottoporre a vincolo paesaggistico, ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 8 del decreto legislativo n. 157/2006, il «Tratto costiero compreso tra le zone di Falconara (Butera) e Manfria (Gela)», ricadente nei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta), delimitato perimetralmente secondo quanto descritto nel verbale n. 46 del 22 settembre 2005 a cui si rimanda e che fa parte integrante del presente decreto; Accertato che il verbale n. 46 del 22 settembre 2005, contenente la suddetta proposta di vincolo, e la relativa planimetria sono stati pubblicati all'albo pretorio del comune di Butera (Caltanissetta) dal 31 ottobre 2005 al 29 gennaio 2006 e all'albo pretorio del comune di Gela (Caltanissetta) dal 29 ottobre 2005 al 26 gennaio 2006 e depositati nella segreteria degli stessi comuni per il periodo previsto dall'art. 139, comma 1, del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 9 del decreto legislativo n. 157/2006; Esaminato il verbale n. 48 redatto nella seduta del 25 settembre 2006, con il quale la Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta ha proposto all'ordine del giorno la convalida della proposta di vincolo paesaggistico, ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 8 del decreto legislativo n. 157/2006, del «Tratto costiero compreso tra le zone di Falconara (Butera) e Manfria (Gela)», ricadente nei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta); Accertato che il verbale n. 48 del 25 settembre 2006, contenente la convalida della proposta di vincolo, e la relativa planimetria sono stati pubblicati all'albo pretorio del comune di Butera (Caltanissetta) dal 26 ottobre 2006 al 24 gennaio 2007 e all'albo pretorio del comune di Gela (Caltanissetta) dal 20 ottobre 2006 al 17 gennaio 2007 e depositati nella segreteria degli stessi comuni per il periodo previsto dall'art. 139, comma 1, del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 9 del decreto legislativo n. 157/2006; Accertato altresi', che - come previsto dall'art. 139, comma 2, del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 9 del decreto legislativo n. 157/2006 - dell'avvenuta proposta e pubblicazione e' stata data notizia su tre quotidiani, due a diffusione regionale ed uno a diffusione nazionale; Accertato altresi', che - come previsto dall'art. 139, comma 2, del decreto legislativo n. 42/2004, come modificato dall'art. 9 del decreto legislativo n. 157/2006 - dell'avvenuta proposta e pubblicazione e' stata data notizia sui siti informatici della provincia regionale di Caltanissetta, del comune di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta) e della regione Siciliana Dipartimento BB.CC.AA. ed E.P.; Vista la nota prot. n. 7325 del 22 agosto 2007 con la quale il comune di Butera comunica alla Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Caltanissetta la mancata pubblicazione sul proprio sito informatico dell'avviso n. 1, a causa del rifacimento dello stesso; Vista la nota n. 1120 del 12 aprile 2007 con la quale la Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta comunica che non sono state prodotte osservazioni al vincolo de quo, ai sensi dell'art. 139 del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 9 del decreto legislativo n. 157/2006; Ritenuto quindi immediatamente comprovato, sulla base degli atti di cui sopra, che le motivazioni riportate nel verbale n. 46 del 22 settembre 2005, convalidato con il verbale n. 48 del 25 settembre 2006, sono sufficienti e congrue rispetto alla proposta di vincolo formulata e testimoniano l'esigenza di proteggere un ambiente singolare che presenta tutti i requisiti per essere oggetto di una studiata e corretta tutela che impedisca alle bellezze naturali e paesaggistiche della zona in questione di subire alterazioni di degrado irreversibili; Considerato quindi, nel confermare la proposta di vincolo in argomento, di potere accogliere nella loro globalita' le motivazioni espresse in maniera sufficiente e congrua dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta nel verbale n. 46 del 22 settembre 2005, convalidato con il verbale n. 48 del 25 settembre 2006, e correttamente delimitate nella planimetria ivi allegata, documenti ai quali si rimanda e che formano parte integrante del presente decreto; Ritenuto pertanto, che nella specie ricorrono evidenti motivi di pubblico interesse, per il cospicuo carattere di bellezze naturali e paesaggistiche, che suggeriscono l'opportunita' di sottoporre a vincolo paesaggistico il «Tratto costiero compreso tra le zone di Falconara (Butera) e Manfria (Gela)» ricadente nei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta), in conformita' alla proposta verbalizzata dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta nella seduta n. 46 del 22 settembre 2005; Rilevato che l'apposizione del vincolo comporta l'obbligo per i proprietari, possessori o detentori, a qualsiasi titolo, degli immobili ricadenti nella zona vincolata, di presentare alla competente Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta, per la preventiva autorizzazione, qualsiasi progetto di opere che possa modificare l'aspetto esteriore della zona stessa; Visto l'art. 140 del decreto legislativo 24 gennaio 2004, n. 42, come sostituito dall'art. 10 del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 157; Decreta:
Art. 1. Per le motivazioni espresse in premessa l'area comprendente il «Tratto costiero compreso tra le zone di Falconara (Butera) e Manfria (Gela)» ricadente nei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta), descritta nel verbale n. 46 del 22 settembre 2005 della Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta e delimitata nella planimetria ivi allegata, che e' parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, lettera d) del decreto legislativo n. 42/2004, come modificato dall'art. 6 del decreto legislativo n. 157/2006 e dell'art. 9 del Regolamento di esecuzione, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nella Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana, unitamente ai verbali n. 46 del 22 settembre 2005 e n. 48 del 25 settembre 2006 della competente Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Caltanissetta e alla planimetria di cui sopra e' cenno, ai sensi dell'art. 140, comma 3, del decreto legislativo n. 42/2004, come sostituito dall'art. 10 del decreto legislativo n. 157/2006, e dell'art. 12 del regio decreto n. 1357/1940. Una copia della G.U.R.S. contenente il presente decreto sara' trasmessa entro il termine di mesi uno dalla sua pubblicazione, per il tramite della competente Soprintendenza, ai comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta), perche' venga affissa per novanta giorni all'albo pretorio dei comuni stessi. Altra copia della Gazzetta, assieme alla planimetria della zona vincolata, sara' contemporaneamente depositata presso gli uffici dei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta) dove gli interessati potranno prenderne visione. La Soprintendenza competente comunichera' a questo Dipartimento la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta sopra citata all'albo dei comuni di Butera (Caltanissetta) e Gela (Caltanissetta) . Avverso il presente decreto e' ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R. entro sessanta giorni dalla data della sua pubblicazione nella G.U.R.S., nonche' ricorso gerarchico al Dirigente generale di questo Dipartimento entro trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto nella G.U.R.S. Palermo, 17 marzo 2008 Il dirigente del servizio: Mazzarella |
| Allegato
----> Vedere allegato a pag. 55 <----
Verbale n. 46 L'anno 2005 il giorno 22 del mese di settembre, alle ore 16,00 presso la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta, si e' riunita la Commissione provinciale per la tutela delle Bellezze naturali e panoramiche della provincia di Caltanissetta, ricostituita con D.A. n. 5001 del 18 gennaio 2005. Debitamente convocata con nota n. 2878 del 22 agosto 2005, con il seguente ordine del giorno: 1) proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo n. 42/2005 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), del tratto costiero compreso tra le zone di «Falconara» (Butera) e «Manfria» (Gela). Sono presenti i signori: dott. Rosalba Panvini (Presidente e Soprintendente); arch. Leandro Janni' (componente); arch. Angelo Piampiano (componente); dott. Michele Ninfa (componente); dott. Antonio Valter Cosentino (componente); arch. Angelo Alu', Dirigente dell'U.O. IV (segretario); per il Sindaco del comune di Gela: arch. R. Galanti (dirigente settore tecnico) - Delegato; per il Sindaco del comune di Butera: geom. F. Trainati (tecnico comunale) - Delegato. Risultano Assenti: ing. Ignazio Manduca (componente); ing. Costantino Scarantino (componente). Il Presidente verificato il numero legale e dopo avere informato i presenti che in data 14 giugno 2005 la Commissione aveva effettuato un sopralluogo nei luoghi interessati dalla proposta, inizia ad illustrare quali sono stati i principi che hanno portato alla determinazione di proporre come area di notevole interesse pubblico il tratto costiero compreso tra le zone di «Falconara» (Butera) e «Manfria» (Gela). Prende la parola l'arch. Galanti (delegata dal Sindaco di Gela), la quale fa presente che la parte di territorio che interessa il comune di Gela, e' gia' in parte compresa nel SIC (sito di interesse comunitario) e continua esprimendo un giudizio positive sulla proposta di sottoporre a tutela il tratto costiero tra «Falconara» e Manfria». Anche il geom. Trainati (delegato dal sindaco di Butera) dichiara di essere d'accordo sulla proposta di tutelare l'area. L'arch. Janni' continua la discussione dicendo che la proposta cosi' come formulata, e' corretta e confacente per una piu' coerente tutela del paesaggio e delle bellezze naturali. Il dott. Ninfa fa presente che bisognerebbe regolamentare anche gli interventi di tutti gli Enti che intervengono sul territorio, specificatamente di quelle opere che potrebbero arrecare pregiudizio alle valenze naturali e paesaggistiche dell'area. Segue un ampia discussione sulle tematiche paesaggistiche legate all'area interessata dalla proposta di vincolo. Concludendo il dibattito, il Presidente invita i componenti della Commissione presenti a procedere alla votazione sulla proposta in questione, i quali all'unanimita' votano favorevolmente. La relazione viene riportata integralmente nel seguente verbale: Tratto costiero compreso tra le zone
di «Falconara» (Butera) e «Manfria» (Gela)
Premessa. L'area in esame, interessata dalla proposta di vincolo, comprende l'intera fascia costiera compresa tra le zone gia' dichiarate di notevole interesse pubblico costituite dalle localita' di Manfria (D.A. n. 15 del 21 gennaio 1987), in territorio di Gela e del castello di Falconara ed adiacenze (D.A. n. 1431 del 9 luglio 1988) in territorio del comune di Butera. La necessita' di saldare le aree suddette, con una semplice estensione dei preesistenti vincoli paesaggistici, risulta particolarmente opportuna in presenza di una crescente pressione antropica (zona P.I.P. del comune di Butera, progetti per insediamenti turistico-alberghieri, tunnel per colture ortive, abusivismo edilizio, svincolo SSV Caltanissetta-Gela, ecc.) che, ove diversamente non contrastata e normata, rischierebbe di compromettere un tratto di spiaggia, sicuramente singolare nel panorama costiero siciliano, caratterizzato dallo straordinario spettacolo offerto dalle dune di c.da Desusino, ancora meritevole di essere sottoposto a speciale tutela. Si consideri inoltre che l'area risulta attraversata da ben tre distinti torrenti (Desusino, Rizzuto e Comunelli) censiti nell'elenco ufficiale delle acque pubbliche della provincia di Caltanissetta, le cui sponde, del resto, per una profondita' di mt 150, sono gia' sottoposte a vincolo unitamente alla fascia di costa, per una profondita' di mt 300, ai sensi dell'art. 138, lettera b) del testo unico in materia di Beni culturali ed ambientali, coprendo in tal modo circa il 40% dell'intera area. Descrizione. Percorrendo la SS 115 (sud occidentale sicula) da Licata verso Gela, all'altezza del Km 246, si apre alla vista l'ampia e bassa distesa di Desusino, solcata in direzione nord/sud dai corsi paralleli del rio omonimo e del torrente Rizzuto, appena modellata da modestissimi rilievi che non raggiungono quota mt 88. Il lembo di terra interessato, appartenente alla piana alluvionale della Sicilia meridionale, che costituisce anche la piu' ampia zona irrigua favorevole allo sviluppo dell'agricoltura intensiva, e' principalmente formato da materiale alluvionale e da piccoli affioramenti di limi argillosi con intercalazione di sabbie limose, delimitati a nord da affioramenti appartenenti ala serie gessoso-solfifera; infatti, nella parte piu' ad ovest e' possibile osservare una sequenza stratigrafica che coinvolge gessi e calcari ed in discordanza i trubi. I progetti compresi tra Rio Desusino ed il Torrente Comunelli, sono dune di sabbia che a prescindere dal carattere di singolarita' geologica, in quanto non ancora fossilizzate, si pongono come elementi fortemente significativi del paesaggio di questo tratto del litorale, sia per la specificita' di emergenza geografica che interrompe la continuita' della spiaggia, sia per la bassa e lussureggiante vegetazione caratterizzata da elementi arbustivi mediterranei di colonizzazione del terreno sabbioso, che stabilizzano le dune. Tali ambienti, sono genericamente fisionomizzati da formazioni vegetali ascrivibili agli Ammophiletalia e Malcomietalia. Nel caso specifico assumono significato anche dal punto di vista percettivo, gli arbusti spinosi come l'Eryngium maritimum e soprattutto i suggestivi cromatismi della Retama-retam con i caratteristici fusti di colore glauco e le fioriture bianche. Non si esclude, infine, l'interesse archeologico della zona; l'insediamento lungo la costa risale al periodo greco. Scavi recenti e passati in aree limitrofe (M. te Desusino, Manfria) hanno infatti segnalato l'esistenza di testimonianze dell'eta' arcaica (VI-V sec. a.C.) che necessitano senz'altro di ulteriori indagini e tutela. Perimetrazione dell'area. Dal confine del vincolo paesaggistico di Falconara territorio comunale di Butera (D.A. n. 1431 del 9 luglio 1988) fino all'intersezione con la SS 115 (km 246) si prosegue lungo la statale suddetta, che funge da confine a nord, fino al km 251 circa ove ha inizio la zona vincolata di Manfria e Poggio Arena territorio comunale di Gela (D.A. n. 15 del 21 gennaio 1987) che delimita, ad oriente, l'area da sottoporre a tutela. Si svolta, quindi, in direzione del mare, lungo il confine suddetto, fino a raggiungere la linea di battigia del mare. Si ritiene, per quanto esposto in precedenza, che questo lembo di costa, stagliato tra le colline di Butera a nord e le due «sentinelle» del castello di Falconara e della torre di Manfria agli estremi, rispetto ai quali costituisce un unicum per peculiarita' e continuita' ambientale - minacciato pero' da una limitrofa ed estesa urbanizzazione di case sparse che insieme alle infrastrutture ed alle serre potrebbero determinare alterazioni e forte degrado - debba essere preservato nella sua identita' e continuita' di paesaggio marino e rurale insieme. La perdita di naturalita' del paesaggio, infatti, richiede interventi di salvaguardia delle aree ancora libere e degli ambienti naturali, propedeutici al recupero ambientale, per evitare che precipiti verso modificazioni irreversibili. L'area nel complesso si puo' identificare all'interno di un piu' ampio ambito paesaggistico tra costa e aree rurali, dove l'ambiente naturale trova ancora una sua identita' nonostante l'intervento dell'uomo e il degrado ambientale a cui e soggetta la zona in questione. Le misure di conservazione delle peculiarita' ambientali da tutelare dovranno essere intraprese allo scopo di valorizzare l'area, con interventi di risanamento ambientale sui torrenti Rizzuto, Comunelli, Scozzarella e sulla zona in prossimita' del mare; inoltre su i lotti di terreno dove insistono le costruzioni esistenti si dovranno limitare gli interventi di sistemazione esterna e i movimenti di terra, ed ancora uniformare i materiali di finitura che dovranno essere locali. Non e' consentita l'edificazione di qualsiasi natura e specie all'interno della fascia dei 150 m. dalla battigia del mare, al disopra di tale limite potranno essere consentite l'esecuzione di opere, che saranno valutate caso per caso dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali. Elenco dei BB.CC. ed AA. compresi nell'Area
a) Belvedere: 1. Ponte di Carrubba; 2. Ponte di Manfria; b) Percorsi panoramici: 3. SS 115 (sud occidentale sicula); 4. Strada vicinale «Manfria»; c) Beni di interesse geologico, geomorfologico e naturalistico: 5. Macconi di Desusino; 6. Retama-retam (arbusto); d) Territori costieri (tutelati ai sensi dell'art. 146, lettera a) del decreto-legge n. 490/1999): 7. Litorale sabbioso di C.da Desusino e Piano marina; e) Corsi d'acqua (tutelati ai sensi dell'art. 146, lettera c) del decreto-legge n. 490/1999): 8. Rio Desusino (n. 170 dell'elenco Acque pubbliche); 9. Torrente Rizzuto (n. 171 dell'elenco Acque pubbliche); 10. Torrente Comunelli (n. 178 dell'elenco Acque pubbliche); f) Beni di interesse etno-antropologico: 13. Case di Desusino; 14. Case Nova; 15. Case di Piano marina; 16. Case Tenutella. A questo punto il presidente dichiara chiusa la seduta della quale si e' redatto il presente verbale, che previa lettura e conferma viene sottoscritto. Il presidente della commissione provinciale per la tutela BB. NN. e PP.
Panvini
Il segretario della commissione provinciale
per la tutela BB. NN. e PP.
Alu'
Verbale n. 48 L'anno 2006 il giorno 25 del mese di settembre, alle ore 16,00 presso la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta, si e' riunita la Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche della provincia di Caltanissetta, ricostituita con D. A. n. 5001 del 18 gennaio 2005. Debitamente convocata con nota n. 3042 del 5 settembre 2006, con il seguente ordine del giorno: 1) Convalida delle proposte di dichiarazione di notevole interesse pubblico: tratto costiero compreso tra le zone di «Falconara» (Butera) e «Manfria» (Gela); Milena e il suo territorio (Milena); 2) discussione preliminare sulla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, che comprende l'abitato di Gela (centro storico) e parte del territorio circostante. Sono presenti i signori: dott.ssa Rosalba Panvini, (presidente e soprintendente); arch. Leandro Janni' (componente); arch. Angelo Piampiano (componente); dott. Michele Ninfa (componente); dott. Antonio Valter Cosentino (componente); ing. Ignazio Manduca (componente); ing. Costantine Scarantino (Componente); il Sindaco del comune di Gela o un suo delegato, convocato con lettera raccomandata numero di prot. 3042 del 5 settembre 2006, risulta assente. Le funzioni di segretario vengono svolte dall'arch. Angelo Alu'. Premesso che nelle sedute del 22 settembre 2005, verbale n. 46 e del 1° settembre 2005, verbale n. 45, sono state approvate rispettivamente le due proposte di notevole interesse pubblico indicate al punto 1), ed erano presenti i delegati dei Sindaci del comune di Gela e di Butera e il Sindaco del comune di Milena. Il Presidente verificato che tutti i componenti della Commissione risultano presenti, passa alla lettura dell'ordine del giorno, che prevede la convalida delle due proposte di cui al punto 1), le quali vengono lette e convalidate con giudizio unanime e sono riportate integralmente di seguito: Tratto costiero compreso tra le zone
di «Falconara» (Butera) e «Manfria» (Gela)
Premessa L'area in esame, interessata dalla proposta di vincolo, comprende l'intera fascia costiera compresa tra le zone gia' dichiarate di notevole interesse pubblico costituite dalle localita' di Manfria (D.A. n. 15 del 21 gennaio 1987), in territorio di Gela e del castello di Falconara ed adiacenze (D.A. n. 1431 del 9 luglio 1988) in territorio del comune di Butera. La necessita' di saldare le aree suddette, con una semplice estensione dei preesistenti vincoli paesaggistici, risulta particolarmente opportuna in presenza di una crescente pressione antropica (zona P.I.P. del comune di Butera, progetti per insediamenti turistico-alberghieri, tunnel per colture ortive, abusivismo edilizio, svincolo SSV Caltanissetta-Gela, ecc.) che, ove diversamente non contrastata e normata, rischierebbe di compromettere un tratto di spiaggia, sicuramente singolare nel panorama costiero siciliano, caratterizzato dallo straordinario spettacolo offerto dalle dune di c.da Desusino, ancora meritevole di essere sottoposto a speciale tutela. Si consideri inoltre che l'area risulta attraversata da ben tre distinti torrenti (Desusino, Rizzuto e Comunelli) censiti nell'elenco ufficiale delle acque pubbliche della provincia di Caltanissetta, le cui sponde, del resto, per una profondita' di mt 150, sono gia' sottoposte a vincolo unitamente alla fascia di costa, per una profondita' di mt 300, ai sensi dell'art. 138, lettera b) del testo unico in materia di Beni culturali ed ambientali, coprendo in tal modo circa il 40% dell'intera area. Descrizione. Percorrendo la SS 115 (sud occidentale sicula) da Licata verso Gela, all'altezza del Km 246, si apre alla vista l'ampia e bassa distesa di Desusino, solcata in direzione nord/sud dai corsi paralleli del rio omonimo e del torrente Rizzuto, appena modellata da modestissimi rilievi che non raggiungono quota mt 88. Il lembo di terra interessato, appartenente alla piana alluvionale della Sicilia meridionale, che costituisce anche la piu' ampia zona irrigua favorevole allo sviluppo dell'agricoltura intensiva, e' principalmente formato da materiale alluvionale e da piccoli affioramenti di limi argillosi con intercalazione di sabbie limose, delimitati a nord da affioramenti appartenenti ala serie gessoso-solfifera; infatti, nella parte piu' ad ovest e' possibile osservare una sequenza stratigrafica che coinvolge gessi e calcari ed in discordanza i trubi. I progetti compresi tra Rio Desusino ed il Torrente Comunelli, sono dune di sabbia che a prescindere dal carattere di singolarita' geologica, in quanto non ancora fossilizzate, si pongono come elementi fortemente significativi del paesaggio di questo tratto del litorale, sia per la specificita' di emergenza geografica che interrompe la continuita' della spiaggia, sia per la bassa e lussureggiante vegetazione caratterizzata da elementi arbustivi mediterranei di colonizzazione del terreno sabbioso, che stabilizzano le dune. Tali ambienti, sono genericamente fisionomizzati da formazioni vegetali ascrivibili agli Ammophiletalia e Malcomietalia. Nel caso specifico assumono significato anche dal punto di vista percettivo, gli arbusti spinosi come l'Eryngium maritimum e soprattutto i suggestivi cromatismi della Retama-retam con i caratteristici fusti di colore glauco e le fioriture bianche. Non si esclude, infine, l'interesse archeologico della zona; l'insediamento lungo la costa risale al periodo greco. Scavi recenti e passati in aree limitrofe (M. te Desusino, Manfria) hanno infatti segnalato l'esistenza di testimonianze dell'eta' arcaica (VI-V sec. a.C.) che necessitano senz'altro di ulteriori indagini e tutela. Perimetrazione dell'area. Dal confine del vincolo paesaggistico di Falconara territorio comunale di Butera (D.A. n. 1431 del 9 luglio 1988) fino all'intersezione con la SS 115 (km 246) si prosegue lungo la statale suddetta, che funge da confine a nord, fino al km 251 circa ove ha inizio la zona vincolata di Manfria e Poggio Arena territorio comunale di Gela (D.A. n. 15 del 21 gennaio 1987) che delimita, ad oriente, l'area da sottoporre a tutela. Si svolta, quindi, in direzione del mare, lungo il confine suddetto, fino a raggiungere la linea di battigia del mare. Si ritiene, per quanto esposto in precedenza, che questo lembo di costa, stagliato tra le colline di Butera a nord e le due «sentinelle» del castello di Falconara e della torre di Manfria agli estremi, rispetto ai quali costituisce un unicum per peculiarita' e continuita' ambientale, minacciato pero' da una limitrofa ed estesa urbanizzazione di case sparse che insieme alle infrastrutture ed alle serre potrebbero determinare alterazioni e forte degrado, debba essere preservato nella sua identita' e continuita' di paesaggio marino e rurale insieme. La perdita di naturalita' del paesaggio, infatti, richiede interventi di salvaguardia delle aree ancora libere e degli ambienti naturali, propedeutici al recupero ambientale, per evitare che precipiti verso modificazioni irreversibili. L'area nel complesso si puo' identificare all'interno di un piu' ampio ambito paesaggistico tra costa e aree rurali, dove l'ambiente naturale trova ancora una sua identita' nonostante l'intervento dell'uomo e il degrado ambientale a cui e' soggetta la zona in questione. Le misure di conservazione delle peculiarita' ambientali da tutelare dovranno essere intraprese allo scopo di valorizzare l'area, con interventi di risanamento ambientale sui torrenti Rizzuto, Comunelli, Scozzarella e sulla zona in prossimita' del mare; inoltre su i lotti di terreno dove insistono le costruzioni esistenti si dovranno limitare gli interventi di sistemazione esterna e i movimenti di terra, ed ancora uniformare i materiali di finitura che dovranno essere locali. Non e' consentita l'edificazione di qualsiasi natura e specie all'interno della fascia dei 150 m dalla battigia del mare, al disopra di tale limite potranno essere consentite l'esecuzione di opere, che saranno valutate caso per caso dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali. Elenco dei BB.CC. ed AA. compresi nell'Area
a) Belvedere: 1. Ponte di Carrubba; 2. Ponte di Manfria; b) Percorsi panoramici: 3. SS 115 (sud occidentale sicula); 4. Strada vicinale «Manfria»; c) Beni di interesse geologico, geomorfologico e naturalistico: 5. Macconi di Desusino; 6. Retama-retam (arbusto); d) Territori costieri (tutelati ai sensi dell'art. 146, lettera a) del decreto-legge n. 490/1999): 7. Litorale sabbioso di C.da Desusino e Piano marina; e) Corsi d'acqua (tutelati ai sensi dell'art. 146, lettera c) del decreto-legge n. 490/1999): 8. Rio Desusino (n. 170 dell'elenco Acque pubbliche); 9. Torrente Rizzuto (n. 171 dell'elenco Acque pubbliche); 10. Torrente Comunelli (n. 178 dell'elenco Acque pubbliche); f) Beni di interesse etno-antropologico: 13. Case di Desusino; 14. Case Nova; 15. Case di Piano marina; 16. Case Tenutella. |
|
|
|