Gazzetta n. 140 del 17 giugno 2008 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 25 gennaio 2008
Potenziamento «hub» portuale di Civitavecchia, nell'ambito del programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) - Darsena servizi. (Deliberazione n. 2/2008).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001 n. 443, c.d. «legge obiettivo», che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative emanate da questo Comitato;
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004), e visti in particolare i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, intitolato «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modifiche ed integrazioni, e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV, concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e successive modifiche ed integrazioni concernente la «attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale»;
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, e che ha modificato l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, operando tra l'altro la scissione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), e visto in particolare l'art. 2, comma 257, che tra l'altro per la prosecuzione degli interventi direalizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla citata legge n. 443/2001, e successive modifiche ed integrazioni, ha autorizzato la concessione di contributi quindicennali di 99,6 milioni di euro a decorrere da ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 1 include l'«Hub portuale di Civitavecchia»;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che l'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 20 dicembre 2004, n. 103 (Gazzetta Ufficiale n. 283/2005), con la quale questo Comitato ha approvato i progetti preliminari di dieci opere finalizzate al potenziamento del porto di Civitavecchia, individuando tra esse un primo lotto funzionale costituito dal prolungamento antemurale C. Colombo, dalla Darsena traghetti e dalla Darsena servizi;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 75 (Gazzetta Ufficiale n. 197/2006), con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha assegnato in via programmatica un finanziamento di 30 milioni di euro, in termini di volume di investimenti, per la realizzazione del predetto primo lotto funzionale di interventi nel porto di Civitavecchia (Prolungamento antemurale C. Colombo, Darsena traghetti e Darsena servizi) e piu' specificatamente del «Prolungamento antemurale C. Colombo», fissando il contributo annuo massimo in 2,682 milioni di euro e rinviando l'assegnazione definitiva del medesimo alla approvazione, a conclusione della procedura V.I.A., del relativo progetto definitivo;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche nella quale trovano conferma gli interventi per l'Hub portuale di Civitavecchia;
Vista la delibera 21 dicembre 2007, n. 140, in corso di formalizzazione, con la quale questo Comitato ha approvato il progetto definitivo del «Prolungamento antemurale C. Colombo» e della «Darsena traghetti», quale primo stralcio del primo lotto di opere finalizzate al potenziamento del porto di Civitavecchia, confermando nell'occasione in via definitiva il contributo quindicennale di 2,682 milioni di euro di cui alla delibera n. 75/2006 innanzi citata ed assegnando un ulteriore finanziamento di 45,089 milioni di euro, in termini di volume di investimenti, per completare la copertura finanziaria dei suddetti interventi;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e successive modifiche ed integrazioni, con il quale in relazione al disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato 28 febbraio 2007, n. 15, concernente le procedure da seguire per l'utilizzo di contributi pluriennali ai sensi dell'art. 1, commi 511 e 512, della legge n. 296/2006;
Visto il documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2008-2012, sul quale questo Comitato ha espresso parere favorevole con delibera 28 giugno 2007, n. 45, che nella tabella B4, relativa alle «opere da avviare entro il 2012», include il progetto «Porto di Civitavecchia: 1° lotto» con il costo di 194,65 milioni di euro;
Vista la nota 15 gennaio 2008, n. 19, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sul «Potenziamento hub portuale di Civitavecchia - Primo lotto interventi funzionali (2° stralcio): Darsena servizi», successivamente integrata con documentazione trasmessa con nota 18 gennaio 2008, n. 32, proponendo l'approvazione, con prescrizioni, del relativo progetto definitivo e l'assegnazione di un finanziamento pubblico, pari al costo totale dell'opera, a valere sulle risorse destinate alle infrastrutture strategiche;
Considerato che, con nota 20 dicembre 2007, n. 561, il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso il parere dell'Unita' tecnica-finanza di progetto in ordine ai piani economico-finanziari relativi al primo lotto funzionale ed all'insieme delle «opere strategiche» del porto di Civitavecchia;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto

delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale
che la proposta di approvazione e finanziamento riguarda il progetto definitivo del 2° stralcio del 1° lotto funzionale delle opere di potenziamento del porto di Civitavecchia costituito dalla «Darsena servizi», il cui progetto preliminare e' stato approvato da questo Comitato, tra gli altri, con la delibera n. 103/2004 citata nelle premesse;
che l'opera suddetta completa il primo lotto funzionale del complesso di interventi strategici per il potenziamento del porto di Civitavecchia e, come i primi due interventi approvati con la delibera di questo Comitato n. 140/2007, riveste carattere di particolare rilevanza ed urgenza di realizzazione;
che il progetto definitivo in argomento ha seguito lo stesso iter autorizzativo dei progetti definitivi del 1° stralcio approvati con la citata delibera n. 140/2007, iter al quale il Ministero delle infrastrutture fa pieno riferimento e che qui si intende integralmente richiamato;
che anche le opere previste nel progetto di cui trattasi insistono su aree demaniali date in concessione all'Autorita' portuale e non interferiscono con opere di altri soggetti; sotto l'aspetto attuativo
che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006, e' stato individuato nell'Autorita' portuale di Civitavecchia con la delibera n. 103/2004;
che la modalita' di realizzazione dell'opera e' l'appalto integrato;
che per l'esecuzione dell'opera e' previsto un tempo di 44 mesi a partire dalla consegna dei lavori e che la stessa sara' realizzata in concomitanza con la «Darsena traghetti» ed il «Prolungamento dell'antemurale C. Colombo» nell'ambito di un unico appalto per l'intero 1° lotto funzionale;
che, ai sensi della delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003), al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP J91E01000030021; sotto l'aspetto finanziario
che il costo dell'intervento in approvazione risulta pari a 71,473 milioni di euro, di cui 62,750 milioni di euro per «lavori ed oneri per la sicurezza» e 8,723 milioni di euro per «somme a disposizione»;
che il piano economico-finanziario predisposto dal Soggetto aggiudicatore e relativo all'intero 1° lotto di interventi funzionali, prevede un contributo dell'Autorita' portuale pari a 49,549 milioni di euro, derivante dal maggior reddito conseguibile da attivita' connesse alle opere in argomento, in particolare dall'aumento di 1 euro della tassa sui diritti portuali per i transiti nella darsena traghetti;
che l'impiego del contributo dell'Autorita' portuale e' gia' stato previsto quale concorso alla copertura finanziaria dello stralcio approvato con la delibera n. 140/2007 e che pertanto il costo della «Darsena servizi», oggetto della presente approvazione, sara' interamente a carico delle risorse destinate alle infrastrutture strategiche;
che nel parere favorevole reso con nota 18 settembre 2007, n. 49820, e relativo all'intero 1° lotto di interventi funzionali, l'Unita' tecnica-Finanza di progetto conferma la necessita' del contributo pubblico nella misura richiesta, con la raccomandazione poi recepita al punto 3 della delibera 21 dicembre 2007, n. 140;
Delibera:

1. Approvazione progetto definitivo.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163/2006, e' approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture, il progetto definitivo «Potenziamento hub portuale di Civitavecchia - Primo lotto interventi funzionali (2° stralcio): Darsena servizi».
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
L'importo di euro 71.472.553,34 risultante dal quadro economico dell'opera di cui alla precedente «presa d'atto» costituisce il nuovo limite di spesa dell'intervento da realizzare e sostituisce il precedente indicato nella piu' volte citata delibera n. 103/2004.
1.2 Le prescrizioni richiamate al punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato che forma parte integrante della presente delibera.
Le raccomandazioni richiamate al citato punto 1.1 sono riportate nella 2ª parte del suddetto allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito ad alcune di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2. Concessione contributo.
Per la realizzazione dell'intervento «Potenziamento hub portuale di Civitavecchia-Darsena servizi» sono assegnati all'Autorita' portuale di Civitavecchia:
un contributo quindicennale di euro 3.758.368 a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 e decorrente dal 2008;
un contributo quattordicennale di euro 3.000.000 a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 e decorrente dal 2009.
3. Clausole finali.
3.1 Il Ministero delle infrastrutture provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti attinenti al progetto approvato con la presente delibera.
3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1 e da assolvere in tale sede. La relativa verifica di ottemperanza sara' effettuata dall'Amministrazione indicata nell'allegato stesso che procedera' a dare comunicazione dell'esito al Ministero delle infrastrutture, che a sua volta ne informera' la segreteria di questo Comitato.
3.3 Lo stesso Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla richiamata delibera n. 63/2003.
3.4 Le disposizioni di cui al punto 4.4 della delibera 21 dicembre 2007, n. 140, devono intendersi riferite anche alla «Darsena servizi», oggetto della presente delibera.
3.5 Il CUP assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 25 gennaio 2008
Il Presidente: Prodi Registrata alla Corte dei conti il 28 maggio 2008 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Economia e finanze, foglio n. 105
 
Allegato POTENZIAMENTO DELL'HUB PORTUALE DI CIVITAVECCHIA INTERVENTO «DARSENA
SERVIZI»" PROGETTO DEFINITIVO

Prescrizioni
In fase di redazione dei progetti esecutivi:
1) Contestualmente alla realizzazione delle opere del progetto dovra' essere prevista l'istituzione di presidi provvisori, idonei a garantire il ricircolo dell'acqua e ad evitare pericolo d'inquinamento lungo il versante meridionale del porto, in attesa della realizzazione del varco portuale meridionale. La verifica di ottemperanza e' a cura della regione Lazio.
2) I progetti esecutivi dovranno ottemperare alle seguenti prescrizioni, per quanto riferibile all'intervento oggetto della presente proposta di approvazione, gia' contenute nella delibera di approvazione dei progetti preliminari e parzialmente ottemperate nei progetti definitivi, tenendo conto delle indicazioni riportate nel «quadro di sintesi» allegato al documento approvato dalla Commissione speciale di valutazione d'impatto ambientale nell'assemblea dell'11 luglio 2006:
sviluppare gli interventi di mitigazione e le opere di compensazione, cosi' come proposti nello Studio d'impatto ambientale esaminato e le sue integrazioni, alla luce delle presenti prescrizioni, dettagliandone la localizzazione, la tipologia, le modalita' di esecuzione e i costi analitici;
inserire nei documenti progettuali relativi agli oneri contrattuali dell'appaltatore dell'infrastruttura (capitolati d'appalto) le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di conduzione delle attivita' di cantiere;
contenere una modellazione dei livelli di qualita' dell'aria che consideri i contributi emissivi complessivi del traffico marittimo e terrestre nelle condizioni piu' gravose di esercizio, anche ai fini della ottimizzazione dei collegamenti e dei parcheggi;
comprendere, in relazione al tombamento del fosso della Darsena traghetti, uno studio idraulico delle condizioni di deflusso del fosso interrato dal bacino idrografico dei fossi del Prete e della Fiumaretta basato sui dati pluviometrici aggiornati e finalizzato sia alla riduzione del rischio idraulico sia alla riqualificazione ambientale dei fossi;
prevedere che, in considerazione della riduzione complessiva dell'habitat determinata anche da interventi pregressi, l'area di riempimento della prateria a Posidonia oceanica sia incrementata di un ulteriore ettaro rispetto all'estensione prevista nelle prescrizioni del decreto ministeriale n. 6923/2002, garantendo il mantenimento delle condizioni ecologiche specifiche delle praterie a Posidonia oceanica nelle aree di trapianto;
prevedere la tutela della diversita' biologica negli interventi di ripristino della vegetazione, tramite l'impiego di specie appartenenti alle serie autoctone;
definire gli interventi di verde di arredo per le aree all'interno delle pertinenze del porto e le fasce di vegetazione autoctona erbacea, arbustiva ed arborea nelle aree residuali e di rispetto al contorno delle aree portuali, nonche' gli interventi di riqualificazione ambientale dei fossi;
contenere lo studio archeologico, comprensivo anche di ricognizioni subacquee, e accertare la reale estensione delle aere a potenzialita' archeologica con scavi sotto sorveglianza della competente Soprintendenza; i controlli dovranno essere fatti sia preliminarmente sia in corso d'opera. Dovranno essere ottemperate le prescrizioni della Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale, di cui alla nota prot. n 4847 del 25 luglio 2003;
definire gli interventi e le misure di mitigazione volti alla tutela e alla fruizione delle preesistenze e dei reperti archeologici, sia durante la fase di cantiere che in quella d'esercizio, con particolare riguardo al posizionamento degli appoggi del viadotto;
elaborare un progetto di monitoraggio ambientale secondo le linee guida predisposte dalla Commissione speciale VIA. Tale progetto deve comprendere l'analisi dei parametri meteomarini all'interno e all'esterno del porto;
dovranno realizzarsi i seguenti scavi:
scavo archeologico stratigrafico in corrispondenza dell'insenatura all'estremita' nord della Mattonara per la documentazione di tutte le caratteristiche dell'insediamento costiero della prima eta' del Ferro, che i lavori in progetto occulteranno definitivamente;
scavo per la documentazione completa delle due tombe gia' segnalate e posizionate in localita' Mattonara;
rilevamento e scavo subacqueo lungo la fascia costiera compresa tra l'attuale porto romano e la localita' di Torre Valdaliga, a completamento delle numerose segnalazioni di preesistenze giacenti nelle acque antistanti tale settore della costa, (cfr. G. Schmiedt, Il livello antico del Mar Tirreno. Testimonianze dei resti archeologici, 1972; M. Sonno, in AA.VV., Caere e il suo territorio, da Agylla a Centumcellae, 1990);
i progetti dovranno contenere lo studio pianificatorio delle utilizzazioni ottimali del materiale di escavo, definendo il reimpiego dei materiali dragati, ubicando le eventuali vasche di colmata.
La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
3) La documentazione tecnica di riferimento alla valutazione economica del monitoraggio e delle opere di compensazione e mitigazione, dovra' essere coordinata con i costi analitici. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
4) I progetti esecutivi dovranno contenere la sistemazione e la riqualificazione di tutta l'asta di ciascun fosso secondo i principi dell'ingegneria naturalistica, tenendo conto della funzione di corridoio ecologico primario, prevedendo l'impiego di specie autoctone. Dovranno, altresi', contenere la verifica del regime idraulico, tenuto anche conto del tombamento, e delle problematiche del trasporto solido. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
5) I progetti esecutivi dovranno contenere negli oneri contrattuali dell'appaltatore le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di conduzione delle attivita' di cantiere. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
6) I progetti esecutivi dovranno contenere in forma chiara ed esplicita tutti gli accorgimenti previsti affinche' non si superino, durante le fasi di cantiere e di esercizio, i limiti di legge previsti per ciascun agente impattante, verificandoli mediante il monitoraggio ambientale. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
7) I progetti esecutivi dovranno, per tutti gli aspetti archeologici, essere corredati delle approvazioni delle competenti autorita'. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
8) I progetti esecutivi dovranno:
contenere lo studio pianificatorio delle utilizzazioni ottimali del materiale escavo;
definire il reimpiego dei materiali dragati, compresa l'ubicazione delle eventuali vasche di colmata;
contenere il bilancio generale dei movimenti di materia con l'indicazione della provenienza dei materiali di cava e l'ubicazione delle cave autorizzate per quantita' e qualita'.
La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente.
9) II progetto di riqualificazione dell'Area archeologica denominata «La Mattonara», presentato allo stato di progettazione preliminare, dovra' essere approfondito fino alla scala della progettazione definitiva ed esecutiva con la costante supervisione della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio - Sezione Etruria meridionale e della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
10) L'Autorita' portuale di Civitavecchia, al fine di garantire l'effettiva realizzazione delle suddette opere di riqualificazione, dovra' sottoscrivere un Protocollo di intesa con le citate Soprintendenze, nel quale sia previsto un cronoprogramma che evidenzi le tempistiche delle varie fasi di realizzazione di tutte le opere previste. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
11) Alle Soprintendenze di settore dovra' essere data preventiva comunicazione della data di inizio lavori delle opere previste, anche per quanto attiene alle opere di cantierizzazione. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
12) Ogni eventuale prescrizione, dettata da altri Enti e/o Amministrazioni coinvolte nella presente procedura, che dovesse incidere direttamente o indirettamente su aree o beni vincolati tutelati, dovra' essere sottoposta all'approvazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
13) Sara' necessario approfondire ed effettuare un esame comparativo delle idee e dei progetti fin qui elaborati, in parte esaminati nell'ambito dei lavori della cabina di regia per il recupero e la riqualificazione dell'area portuale antica, verificandone anche e soprattutto le connessioni storiche e funzionali con la citta' ed in particolare con il lungomare a sud del porto che dovra' necessariamente essere interrelato con le attivita' turistiche culturali del porto. Dovranno essere attentamente esaminate le proposte sin qui elaborate, e talvolta contrastanti, subordinandone l'attuazione alle inderogabili priorita' di restauro dei beni architettonici e archeologici presenti nel porto. Nell'area portuale dovranno essere privilegiate percorrenze pedonali o di mezzi pubblici (tipo navette elettriche), previste connessioni con la metropolitana e gli eventuali parcheggi concentrati in un unica area di scambio (esterna al porto storico) e non a ridosso delle singole attivita' (acquario, albergo, museo del mare, ecc) moltiplicandone peraltro la quantita'. Il porto, recuperato nei suoi originari valori e significati, dovra' attirare turisti e non autovetture, che dovranno nel massimo grado possibile rimanere all'esterno dell'area portuale antica assimilabile a un grande parco archeologico; in tale ottica un ruolo fondamentale dovra' essere svolto dal forte Michelangelo, sinora tutelato da una «area di rispetto», che sara' finalmente liberato da tale necessario ma insufficiente strumento di tutela passivo per riacquisire l'originario ruolo di emergenza e divenire il fulcro della rinascita culturale della citta' e del porto. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
14) Si rende necessario verificare, con il Ministero per i beni e le attivita' culturali, le destinazioni d'uso degli ambienti moderni all'interno del percorso museale, al fine di garantire la compatibilita' con il settore storico riqualificato, a tutela del decoro delle testimonianze storiche. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.

Raccomandazioni
15) Siano scelte le caratteristiche di ciascuna misura di mitigazione verificandone gli effetti su tutte le componenti ambientali.
Allegato 2

Clausola antimafia
Contenuti della clausola antimafia, da inserire nel bando di gara, indicati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere di cui ai DD.LL. 14 marzo 2003 e 8 giugno 2004.
L'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, prevede l'acquisizione di informazioni antimafia, oltre che nei confronti del soggetto appaltatore, anche nei confronti dei subcontraenti quando l'importo del subappalto superi i limiti di valore precisati al comma 1 dello stesso art. 10, mentre l'art. 118 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche e integrazioni, pone a carico dell'appaltatore l'obbligo di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti.
La necessita' di analoga estensione delle verifiche preventive antimafia, ad esse applicando le piu' rigorose informazioni del Prefetto, deriva dalla constatazione della particolare pericolosita', sotto il profilo del rischio di infiltrazione criminale, dei sub-appalti e dei cottimi, nonche' di talune tipologie esecutive attinenti a una serie di prestazioni (trasporto e movimento terra, noli a caldo e a freddo, ecc.) comunque ricorrenti nella fase realizzativa a prescindere dalla finalizzazione dell'intervento (di tipo viario, ferroviario, acquedottistico, ecc.).
Pertanto nel bando di gara per l'appalto dei lavori di cui alla presente delibera dovra' essere inserita apposita clausola che oltre all'obbligo di conferimento dei dati relativi a tutti i sub-contratti di cui al citato art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 preveda che:
1) tutti gli affidamenti a valle dell'aggiudicazione principale siano subordinati all'espletamento delle informazioni antimafia e sottoposti a clausola risolutiva espressa, in maniera da procedere alla revoca dell'autorizzazione del sub-contratto e alla automatica risoluzione del vincolo, con conseguente estromissione dell'impresa, in caso di informazioni positive. A fini di accelerazione potra' prevedersi che per i sub-contratti oggetto dell'estensione vale a dire di importo inferiore a quello indicato nel richiamato art. 10, comma 1, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998 l'autorizzazione di cui all'art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 possa essere rilasciata previa esibizione del certificato camerale con l'apposita dicitura antimafia, ferma restando la successiva acquisizione delle informazioni prefettizie con gli eventuali effetti rescissori sopra indicati. Tenuto conto dell'ulteriore estensione di tali verifiche anche a tipologie di prestazioni non inquadrabili nel sub-appalto, ai sensi delle norme richiamate, si potra' inoltre prevedere una fascia di esenzione dall'espletamento delle verifiche antimafia per gli acquisti di materiale di pronto reperimento fino all'importo di 50.000 euro (fermo restando l'obbligo di conferimento dei dati del fornitore);
2) nel caso di attivazione della clausola risolutiva espressa, l'appaltatore principale applichi, quale ulteriore deterrente, una penale, a titolo di liquidazione forfettaria dei danni, pari al 10% del valore del sub-contratto, salvo il maggior danno;
3) il soggetto aggiudicatore valuti le cd. informazioni supplementari atipiche di cui all'art. 1-septies del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726, e successive integrazioni ai fini del gradimento dell'impresa sub-affidataria, per gli effetti di cui all'art. 11, comma 3, del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998;
4) vengano previste apposite misure di monitoraggio relative alla fase di cantierizzazione dell'opera dirette a:
a) controllare gli assetti societari delle imprese sub-affidatarie, fino a completamento dell'esecuzione dell'opera stessa, fermo restando che, in caso di variazioni, dovranno essere aggiornati i dati gia' forniti in attuazione dell'obbligo di comunicazione di cui si e' detto;
b) assicurare, anche attraverso apposite sanzioni che possono arrivare fino alla revoca degli affidamenti, che i tentativi di pressione criminale sull'impresa affidataria e su quelle sub-affidatarie, nella fase di cantierizzazione (illecite richieste di denaro, «offerta di protezione», ecc.), vengano immediatamente comunicati alla Prefettura, fermo restando l'obbligo di denuncia alla Autorita' giudiziaria.
 
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