Gazzetta n. 158 del 8 luglio 2008 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 9 novembre 2007
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001) - riqualifica viabilita' ex s.s. 415 - Paullese del potenziamento della tratta Peschiera Borromeo-Spino d'Adda - lotto ponte sull'Adda. (CUP J91B06000240012). Progetto preliminare. (Deliberazione n. 121/2007).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, reca - tra l'altro - modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e prevede che gli interventi di cui al Programma delle infrastrutture strategiche siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative adottate da questo Comitato;
Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare l'art. 4, comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, intitolato «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i. e visti in particolare
la parte II, titolo III, capo IV concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»;
l'art. 256 che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente la «attuazione della legge n. 443/2001, per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della legge 17 luglio 2006, n. 233, che ha modificato l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, operando - tra l'altro - la scissione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in Ministero delle infrastrutture e Ministero dei trasporti;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche, che nell'allegato 2 include - tra i «corridoi autostradali e stradali» della regione Lombardia - la «Riqualifica s.s. 415 Paullese» ai soli fini procedurali;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 2 dicembre 2005, n. 149, con la quale questo Comitato ha approvato in linea tecnica, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto definitivo di «Riqualificazione viabilita' ex s.s. 415 Paullese - Potenziamento della tratta Peschiera Borrome - Spino d'Adda (escluso Ponte sull'Adda)»;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 113, con la quale questo Comitato ha formulato una valutazione positiva sul progetto preliminare relativo alla «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese - Potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spino d'Adda. Lotto ponte sull'Adda», prevedendo che, entro sessanta giorni dalla pubblicazione della delibera stessa nella Gazzetta Ufficiale, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ripresentasse a questo Comitato stesso la proposta di approvazione del suddetto progetto, corredata - tra l'altro - dalle prescrizioni e dalle eventuali raccomandazioni cui condizionare detta approvazione e dalla quantificazione dei costi conseguenti all'accoglimento delle suddette prescrizioni;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006), che - nel rivisitare il 1° Programma delle infrastrutture strategiche - all'allegato 2, sotto la voce «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese», riporta gli interventi di «potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spino d'Adda (escluso ponte sull'Adda» e «potenziamento tratta Peschiera Borromeo-Spino d'Adda: lotto ponte sull'Adda»;
Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte Costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che l'attivita' posta in essere non vincola la regione fino a quando l'intesa non venga raggiunta e che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa stessa non si perfezioni;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e s.m.i., con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Visto il documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2008-2012, sul quale questo Comitato ha espresso parere favorevole con delibera 28 giugno 2007, n. 45, che include - nell'allegato G, relativo alle «priorita' infrastrutturali delle Regioni» finanziabili anche a carico di fonti diverse dalla «legge obiettivo» - tra le opere della regione Lombardia, la «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese»;
Vista la nota 26 ottobre 2007, n. 437, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso una nuova relazione istruttoria relativa alla «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese - Potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spino d'Adda. Lotto ponte sull'Adda»;
Chiedendo l'approvazione - con prescrizioni e raccomandazioni - del progetto preliminare;
Considerato che l'intervento «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese» di cui sopra e' ricompreso nella Intesa generale quadro tra Governo e regione Lombardia, sottoscritta l'11 aprile 2003, alla voce «Interventi infrastrutturali - Corridoi autostradali e stradali»;
Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato all'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;

Prende atto

delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e, in particolare:
1. Sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che l'intervento relativo all'attraversamento del fiume Adda risulta incluso nel piu' generale progetto di riqualificazione della s.s. 415 «Paullese», dalla tangenziale est di Milano sino a Spino d'Adda, ove inizia la tratta di competenza della provincia di Cremona;
che l'opera risulta inserita nell'Accordo di Programma Quadro per la «riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della grande viabilita' della regione Lombardia» sottoscritto in data 3 aprile 2000 tra il Ministero dei lavori pubblici, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, la regione Lombardia, l'ANAS e le province di Milano, Brescia, Cremona, Mantova e Pavia;
che la stessa opera risulta, altresi', inserita nel Piano straordinario per lo sviluppo delle infrastrutture, allegato al Documento di programmazione economico-finanziaria regionale approvato con delibera del Consiglio regionale 22 ottobre 2002, n. 620;
che il progetto all'esame prevede la realizzazione di una nuova carreggiata sull'attuale ponte stradale, su cui si svolge attualmente il traffico con una corsia per senso di marcia, e la costruzione di un nuovo ponte per l'altra carreggiata, in affiancamento al ponte esistente, si' che ad opera ultimata uno dei due flussi di marcia potra' essere spostato sulla nuova struttura;
che le principali caratteristiche tecniche dell'intervento in esame sono le seguenti:
l'opera ha uno sviluppo totale di 240 m, di cui 150 m per l'arcata centrale e 45 m ciascuna per le semiarcate laterali e una larghezza totale dell'impalcato di 13,50 m, in modo da consentire l'inserimento, nella carreggiata, anche di una pista ciclabile da 2.00 m di larghezza;
la piattaforma di progetto («Categoria B - Extraurbane Principali») e' composta da due corsie di 3,75 m piu' una banchina laterale di 1,75 m per ciascuna carreggiata;
le fondazioni, costituite da plinti su pali, sono ubicate fuori dell'alveo in modo da non ridurre la sezione libera di deflusso delle acque del fiume;
che la provincia di Milano, quale soggetto aggiudicatore, con nota del 7 marzo 2003, prot. n. 0048665/2246/97 GPA/tv, ha inviato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto preliminare e lo Studio di impatto ambientale;
che la suddetta provincia ha provveduto a far pubblicare la comunicazione di avvio del procedimento all'intervento di impatto ambientale relativa al progetto preliminare in esame su due quotidiani il 7 e il 9 aprile 2003;
che la regione Lombardia, con delibera 8 agosto 2003, n. VII/14095, ha espresso parere favorevole in merito al progetto preliminare, condizionato al recepimento di prescrizioni;
che il Ministero per i beni e le attivita' culturali, con nota 10 dicembre 2003, prot. n. ST/407/40552, ha espresso parere favorevole sull'opera, subordinato al recepimento di prescrizioni;
che con nota 26 agosto 2005, n. GAB/2005/7150/B05, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha trasmesso la valutazione resa il 5 agosto 2005 della Commissione Speciale Via, che ha espresso parere positivo condizionato al recepimento delle prescrizioni e raccomandazioni ivi contenute;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in apposito documento allegato alla relazione istruttoria esamina le osservazioni formulate dalle Amministrazioni ed Enti interessati, esponendo le motivazioni in caso di recepimento delle osservazioni stesse.
2. Sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore viene individuato nella provincia di Milano;
che il tempo previsto per la realizzazione e la messa in esercizio dell'opera, attivita' progettuali e autorizzative residue incluse, e' di sessantonove mesi.
3. Sotto l'aspetto finanziario:
che l'importo complessivo del nuovo ponte, quale risulta dal progetto preliminare, e' pari a 4.730.000,00 euro, di cui 3.430.000,00 per lavori e 1.300.000,00 per somme a disposizione;
che il costo dell'opera va incrementato dal costo delle prescrizioni pari a 400.000 euro, per un ammontare complessivo di 5.130.000 euro;
che, pur in assenza di richiesta di contributi a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma, e' stato redatto il piano economico-finanziario sintetico, secondo lo schema approvato con delibera n. 11/2004, e che detto piano evidenzia la mancanza di «potenziale ritorno economico» derivante dalla gestione, trattandosi di opera non assoggettabile a tariffazione e suscettibile di generare ricavi solo marginali derivanti da concessioni per pubblicita' stradale e vendita di carburante, si' che il costo di realizzazione non puo' che trovare copertura in contributi pubblici;
che la copertura finanziaria dell'intervento e' assicurata dalla regione Lombardia, come risulta dalla delibera di Giunta 16 febbraio 2005, n. VII/20830, tramite utilizzo di risorse trasferite alla regione stessa in sede di conferimento delle funzioni in materia di viabilita' ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Delibera:

1. Approvazione progetto preliminare.
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006 e dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modificazioni, e' approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per le aree interessate, il progetto preliminare «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese» - Potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda - Lotto Ponte sull'Adda».
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico e edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2 Ai sensi del citato art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006, l'importo di euro 5.130.000, fissato in relazione all'ammontare del costo dell'intervento come quantificato nel quadro economico sintetizzato nella precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa del progetto preliminare approvato al punto 1.1.
1.3 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture sono riportate nella parte 2ª del citato allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Ulteriori clausole.
2.1 Il Ministero delle infrastrutture provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «Riqualifica viabilita' ex s.s. 415 Paullese - Potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spino d'Adda. Lotto Ponte sull'Adda» approvati con la presente delibera.
2.2 Il Ministero delle infrastrutture, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.1, debbono essere recepite in tale fase. La Commissione VIA procedera' - ai sensi dell'art. 20, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002 - a verificare l'ottemperanza del progetto definitivo alle prescrizioni del provvedimento di compatibilita' ambientale e ad effettuare gli opportuni controlli sull'esatto adempimento dei contenuti e delle prescrizioni di detto provvedimento.
2.3 Il predetto Ministero delle infrastrutture provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla richiamata delibera n. 63/2003.
2.4 Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in analogia a quanto richiesto con la nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza citata in premessa, a dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dall'importo.
2.5 Il CUP assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante il progetto stesso.
Roma, 9 novembre 2007
Il Presidente: Prodi Registrato alla Corte dei conti il 20 giugno 2008 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Economia e finanze, foglio n. 210
 
Allegato

RIQUALIFICA VIABILITA' EX S.S. 415 «PAULLESE» POTENZIAMENTO DELLA TRATTA PESCHIERA BORROMEO-SPINO D'ADDA - LOTTO PONTE SULL'ADDA -
PROGETTO PRELIMINARE.

Prescrizioni di carattere progettuale Elementi di carattere generale
Si conferma la soluzione 2ª - ponte ad unica carreggiata da realizzarsi fra il ponte esistente in esercizio ed il ponte storico prescrivendo, altresi', un approfondimento, di concerto con tutti gli enti interessati, della possibilita' di modifica/sostituzione, anche in fase successiva, del ponte attualmente in esercizio, al fine di avvicinarsi alla soluzione con unico ponte a doppia carreggiata auspicata sia da regione Lombardia che dal Ministero per i beni e le attivita' culturali per un miglior inserimento paesistico.
Il nuovo ponte dovra' essere realizzato quanto piu' possibile in affiancamento totale dell'impalcato a quello esistente in esercizio e con forte cura nella riduzione della criticita' idraulica e dovra', inoltre, conseguire un'opera di attraversamento di alto valore tecnico-architettonico sia in se stessa che nel contesto paesaggistico nel quale dovra' inserirsi. Elementi di carattere puntuale
Dovra' essere garantito il collegamento della via Pioppo all'uscita ovest di Spino d'Adda della Paullese riqualificata.
Nella progettazione definitiva e/o esecutiva del nuovo ponte, dovra' essere prestata particolare attenzione alla qualita' architettonica del manufatto, procedendo nella redazione della progettazione in pieno accordo con le Sovrintendenze per i beni architettonici ed ambientali di Milano e Brescia.

Prescrizioni di carattere ambientale

Elementi di carattere generale
Dovranno essere inserite, nei documenti progettuali relativi agli oneri contrattuali dell'appaltatore dell'infrastruttura (capitolati d'appalto), le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attivita' di cantiere.
Dovra' essere compreso un progetto di Monitoraggio ambientale redatto secondo le Linee guida predisposte dalla Commissione speciale VIA e inserirne il relativo costo nel quadro economico generale.
Nella progettazione definitiva e/o esecutiva dovranno essere previste, per la fase di cantiere, misure idonee a consentire la conservazione dell'area naturale oggetto di intervento.
Si dovra' predisporre quanto necessario per adottare, prima della data di consegna dei lavori, un Sistema di Gestione Ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO n. 14001 o al Sistema EMAS (Regolamento CEE n. 761/2001).
Gli elaborati dovranno essere redatti in conformita' alle specifiche del Sistema Cartografico di riferimento.
Le opere di sistemazione a verde, di ripristino ambientale e di rinaturazione previste in progetto dovranno essere sviluppate applicando le tecniche dell'ingegneria naturalistica, assumendo, come riferimento, «Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero dell'ambiente, Servizio VIA, settembre 1997, e altri manuali qualificati quali, ad esempio:
- «Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000;
- «Manuale di ingegneria naturalistica» della regione Lazio, 2001 e 2003;
- «Atlante delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002. Ambiente idrico, suolo e sottosuolo
Come previsto dallo S.I.A., nelle successive fasi di progettazione dovra' essere redatto lo studio per la valutazione della compatibilita' idraulica del nuovo attraversamento dell'Adda, valutando le modifiche potenzialmente indotte sugli equilibri naturali del fiume in rapporto con le fasce delimitate dal PAI secondo i criteri e le metodologie in esso contenuti (Direttiva contenente i «criteri per la valutazione della compatibilita' idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all'interno delle fasce A e B» - Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 dell'11 maggio 1999) e sviluppando il progetto delle opere di consolidamento. Tali documenti dovranno costituire parte integrante del progetto definitivo.
Dovra' essere previsto uno studio approfondito circa il rapporto dell'opera con le fasce fluviali di esondazione (A e B) e, quindi, relativo alla conformita' del progetto al Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorita' di Bacino del Po. In ogni caso gli interventi previsti lungo il corso d'acqua dovranno essere verificati con le autorita' competenti (Autorita' di Bacino del Po e AIPO).
Si dovra' prevedere, compatibilmente con le esigenze di carattere statico e strutturale, il massimo impiego possibile delle tecniche dell'ingegneria naturalistica per gli interventi di:
- consolidamento delle fondazioni dei ponti esistenti, in particolare di quello storico;
- rinforzo, risagomatura e innalzamento della soglia a valle;
- consolidamento delle sponde del fiume per contrastare l'attivita' erosiva della corrente.
Si dovranno prevedere gli interventi di sistemazione idraulica e ambientale delle sponde del fiume Adda tenuto anche conto del nuovo regime idraulico che il progetto determina utilizzando, per quanto possibile, le tecniche di ingegneria naturalistica.
In fase di progettazione definitiva e/o esecutiva dovranno essere previste idonee strategie per il controllo delle polveri di cantiere, al fine di evitare danni sia alle acque di falda che a quelle dell'Adda. Rumore e vibrazioni
Dovranno essere effettuate rilevazioni fonometriche post operam, finalizzate alla verifica del conseguimento del rispetto dei limiti di rumore, alla verifica della efficacia delle soluzioni mitigative adottate e, ove necessario, al dimensionamento e alla progettazione di eventuali ulteriori mitigazioni che si dovessero rendere necessarie per conseguire il rispetto dei limiti stessi. Le azioni di monitoraggio acustico dovranno essere svolte sulla base di specifico piano operativo da verificare e approvare da parte della regione, sentita l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA).
Il progetto dovra' contenere le indicazioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 142/2004 relativo all'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare.
In caso siano presenti casi di criticita' relativa ai livelli acustici, eventualmente segnalati dallo S.I.A. o dallo studio di ARPA di Lodi, Cremona e citta' di Milano/Melegnano, prot. n. 97/2003 del 30 maggio 2003, in sede di progettazione esecutiva si dovranno verificare i risultati delle simulazioni previsionali ed, eventualmente, ridimensionare le opere di mitigazione. Flora, fauna ed ecosistemi
Per l'inserimento ambientale del nuovo ponte - nel contesto dell'insieme delle opere di riqualificazione della strada Paulles - dovranno essere affinate, in sede di progettazione definitiva e in accordo con la regione Lombardia e con l'Ente gestore del Parco Adda Sud, le proposte di opere ed interventi di compensazione ambientale, mediante:
- la riconnessione ecologica e il miglioramento funzionale degli ecosistemi comunque toccati dall'intervento, al fine di incrementare la funzione ecologica e la biodiversita' del corridoio fluviale;
- l'adeguata collocazione dei cantieri, delimitandone rigorosamente le aree per proteggere l'ambiente esterno dalla dispersione di polveri e rumori, limitando la loro presenza allo spazio e al tempo strettamente necessario alle lavorazioni, e con un pronto ripristino finale allo stato ante operam;
- l'attuazione di un programma di monitoraggio ante e post operam degli ecosistemi e delle specie - in particolare faunistiche, sensibili e autoctone - con particolare attenzione al corridoio fluviale dell'Adda, per valutare e verificare, in termini di qualita' ambientale complessiva, l'adeguatezza e l'esito degli interventi di mitigazione e compensazione.
Pur non essendo interessati dall'intervento si dovra' comunque porre adeguata attenzione a non produrre interferenze, in particolare durante la fase di costruzione, agli ambiti sensibili dal punto di vista faunistico (pSIC IT-2090004 «Garzaia del Mortone», IT-2090004 «Boschi del Mortone», IT-2090006 «Spiagge di Boffalora» - distanti circa 1 km - e IT-2090002 «Boschi e lanca di Comazzo», a circa 2,5 km).
Occorre verificare l'eventuale effettiva interferenza del nuovo ponte con specie «protette» (appartenenza a «Liste Rosse» o alle norme comunitarie di difesa della biodiversita) - delle quali peraltro lo stesso S.I.A segnala la possibile presenza - ed attuare i necessari interventi di mitigazione, compensazione e monitoraggio.
Dovranno essere tenuti in debita considerazione i possibili impatti - soprattutto riguardo alla componente avifauna - sui pSIC prossimi all'opera. Una significativa azione mitigativa in proposito consiste nell'effettuare i lavori in prossimita' del fiume nel periodo di svernamento dell'avifauna (15 settembre-1° maggio), per impedire un impoverimento di tali popolazioni.
Va attuata - con la maggiore accuratezza possibile - la proposta, avanzata nello S.I.A., di utilizzare criteri e metodi dell'ingegneria naturalistica per le sistemazioni ed i ripristini nell'ambito di intervento del fiume Adda.
Gli interventi sui corsi d'acqua dovranno essere condotti in modo da salvaguardarne la biodiversita' e le funzioni di corridoi ecologici. Mitigazioni e compensazioni
Gli interventi di mitigazione e le opere di compensazione - cosi' come proposti nello Studio d'impatto ambientale e sue integrazioni - vanno sviluppati e completati alla luce delle presenti prescrizioni e raccomandazioni, redigendo insieme all'esecutivo un progetto, da concordare con i Consorzi dei Parchi regionali attraversati e con i comuni interessati, che ne dettagli la localizzazione, la tipologia e le modalita' di esecuzione. Scopo principale degli interventi e' la riconnessione ecologica e il miglioramento funzionale degli ecosistemi, al fine di incrementare la funzione ecologica e la biodiversita' dei corridoi fluviali e la connettivita' ecologica diffusa della rete idrica maggiore e minore; una tale adeguata progettazione deve necessariamente prendere inizio dalla sostituzione delle specie vegetali alloctone con specie autoctone dell'area e fare riferimento alla rete ecologica della provincia di Milano, anche con la previsione di interventi di compensazione degli impatti residui. Per la realizzazione di tali opere occorre il reperimento e la rinaturalizzazione di significative superfici nell'intorno della strada Paullese. Le aree vanno reperite (indicativamente tra le residuali o comunque di scarso valore agricolo) in accordo e con il coinvolgimento del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco Adda Sud e mediante accordi con i proprietari dei terreni o acquisizioni nell'ambito dell'area di studio.
Il progetto delle opere di mitigazione e compensazione naturalistiche dovra' essere corredato da uno specifico piano per la manutenzione delle opere a verde e di ingegneria naturalistica.
La fase di cantierizzazione dovra' essere analizzata in modo completo, precisando tutti gli effetti ambientali ed i possibili interventi di mitigazione; dovranno essere stimati gli effetti dei movimenti dei mezzi di cantiere sul traffico, precisate le modalita' di cantierizzazione del ponte sul fiume Adda ed indicate le possibili misure di mitigazione.

Tutela beni architettonici, paesaggistici ed archeologici

Tutte le attivita' di scavo devono essere condotte, durante l'esecuzione dei lavori, con la sorveglianza di una ditta specializzata nel settore archeologico che, a sua volta, operera' sotto la direzione della Sovrintendenza per i beni archeologici della Lombardia.
Le nuove opere non dovranno interferire con le preesistenti strutture del ponte storico di Bisnate ne' mettere in pericolo la stabilita' delle stesse, anche per il futuro.
In fase di progetto definitivo e/o esecutivo dovra' essere ottimizzata l'ipotesi progettuale prescelta con la demolizione del ponte attualmente in uso e la realizzazione di un unico ponte a doppia carreggiata affiancato al ponte storico.
In fase di progetto definitivo/esecutivo dovranno essere previsti, in accordo con le Sovrintendenze per i beni architettonici e ambientali di Milano e Brescia, interventi di consolidamento e manutenzione alle strutture del ponte storico di Bisnate.
Nella progettazione definitiva e/o esecutiva del nuovo ponte dovra' essere prestata particolare attenzione alla qualita' architettonica del manufatto, procedendo nella redazione della progettazione in pieno accordo con le Sovrintendenze per i beni architettonici ed ambientali di Milano e Brescia.
Nella progettazione definitiva e/o esecutiva dovranno essere previste, per la fase di cantiere, misure idonee a consentire la conservazione dell'area naturale oggetto di intervento.
In fase di progettazione definitiva e/o esecutiva dovranno essere previste idonee strategie per il controllo delle polveri di cantiere, al fine di evitare danni sia alle acque di falda che a quelle dell'Adda.

Altre prescrizioni

In fase di progetto esecutivo dovranno essere previsti in accordo fra la regione Lombardia, la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova, la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio di Milano e della Lombardia e le province di Cremona e di Lodi interventi di consolidamento e manutenzione alle strutture del ponte storico di Bisnate, individuando la soluzione di adeguamento strutturale piu' consona al suo mantenimento e alla sua conservazione storico-architettonica, anche come opera funzionale al Parco dell'Adda e trovando specifico accordo per il finanziamento e l'esecuzione delle opere.

Cantierizzazione

In sede di progetto esecutivo dovra' essere elaborato un piano della cantierizzazione che definisca l'approntamento, la gestione (rumore, polveri, governo delle acque, stoccaggio dei materiali e dei rifiuti, collocazione di eventuali distributori di carburante per i mezzi d'opera, impatti sugli ecosistemi all'intorno) e la sistemazione finale delle aree da utilizzare, la viabilita' di accesso e il cronoprogramma dei lavori, anche in accordo con i comuni interessati ed il Parco Adda Sud. A tal fine, richiamando anche i criteri generali e le linee operative proposte esposte nello S.I.A., si dovra' tener conto degli elementi sottoindicati.
1) Circa l'ubicazione e sistemazione delle aree di cantiere (per le quali in linea generale e' prevista l'utilizzazione delle zone degli svincoli):
a) l'eventuale localizzazione in zone di rispetto di pozzi per uso potabile e' subordinata ad una verifica della compatibilita' dell'intervento con lo stato di vulnerabilita' delle risorse idriche sotterranee;
b) e' da escludere la collocazione di cantieri e depositi nelle zone di tutela assoluta (v. art. 21 del decreto legislativo n. 152/1999);
c) si dovra' porre, in ogni caso, la massima attenzione nello smaltimento delle acque provenienti da lavorazioni, dal lavaggio di materiali inerti prodotti negli impianti di frantumazione e selezione, e dal lavaggio di automezzi;
d) al fine di garantire la tutela del suolo e sottosuolo, al termine dei lavori, dovra' essere verificata l'assenza di contaminazioni nei terreni occupati dai cantieri e - se necessario - si dovra' procedere a tempestiva bonifica, prima dell'accurata sistemazione finale.
2) Durante le fasi di costruzione dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti e le cautele necessarie a garantire la massima protezione della falda.
3) Al fine della tutela della salute dei lavoratori e della popolazione, dovra' essere condotta un'analisi puntuale delle caratteristiche dei siti di cantiere, con l'indicazione:
a) dei tempi e delle modalita' di esecuzione dei lavori;
b) delle emissioni previste in termini di rumore, vibrazioni, polveri e gas di scarico;
c) delle conseguenti misure di mitigazione e protezione (attive e passive);
d) delle possibili sovrapposizioni degli effetti di altri cantieri eventualmente operativi in contemporanea.
4) Nella documentazione di appalto dovranno essere inseriti impegni a:
a) limitare l'attraversamento da parte dei mezzi pesanti di aree secche e polverose, mantenere queste ultime a regime umido, coprire i materiali trasportati, lavare le ruote degli autocarri;
b) contenere le immissioni di rumore e vibrazioni, anche con la realizzazione di specifiche barriere antirumore lungo il perimetro dei cantieri, qualora necessario;
c) attivare tutte le procedure atte alla salvaguardia delle acque di falda nei confronti di accidentali sversamenti di sostanze inquinanti sul suolo e/o nel sottosuolo e disciplinare l'emungimento e lo scarico delle acque provenienti dalla falda subsuperficiale, qualora ne sia previsto l'aggottamento.
5) Si dovra' porre attenzione al carico generato sulla viabilita' locale, e quindi alla minimizzazione degli impatti, soprattutto mediante una opportuna scelta e verifica - in accordo con i comuni - degli itinerari dei mezzi d'opera.
Dovranno essere approfondite le modalita' e l'ubicazione dei siti di approvvigionamento e di conferimento dei materiali di risulta.

Esercizio

Il gestore dell'infrastruttura dovra' curare la manutenzione delle opere di mitigazione, provvedendo a sostituire le parti deteriorate o danneggiate con altre di prestazioni acustiche non inferiori, in modo da assicurare il perdurare nel tempo dell'efficacia dell'azione mitigante.

Raccomandazioni

Si dovra' tenere nel dovuto conto l'efficacia dell'illuminazione artificiale nel rispetto delle norme di limitazione dell'inquinamento luminoso.
Nel programma lavori dovra' essere anticipata, per quanto possibile, la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto alla realizzazione delle opere in progetto.
Si dovra' assicurare che il realizzatore dell'infrastruttura possegga, o acquisisca, per le attivita' di cantiere, anche dopo la consegna dei lavori e nel piu' breve tempo possibile, la Certificazione Ambientale n. 14001 o la registrazione ai sensi del Regolamento CEE n. 761/2001 (EMAS).
 
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