Con decreto 19 maggio 2008, al luogotenente Ermanno Parisi, nato il 13 settembre 1944 a Palermo, e' stata concessa la Croce di bronzo al Merito dell'Arma dei carabinieri, con la conseguente motivazione: «Luogotenente di eccezionali doti umane e spiccate capacita' professionali, ha sempre svolto il servizio nell'Arma con straordinaria abnegazione e spirito d'iniziativa, esercitando un'azione di comando equilibrata ed efficace. Nel corso di oltre quarantaquattro anni di prestigiosa carriera militare, ha profuso un incondizionato impegno nell'espletamento degli incarichi attribuitigli, costituendo insostituibile esempio e sprone per il personale dipendente ed i colleghi. Con la sua opera avveduta ed intelligente, ha contribuito allo sviluppo ed al progresso dell'istituzione, esaltandone il lustro ed il decoro nell'ambito delle Forze armate e del Paese». - Territorio nazionale, 17 maggio 1962-29 giugno 2006 Con decreto 19 maggio 2008, al luogotenente Enzo Di Mascio, nato il 12 maggio 1945 a Vallerotonda (Frosinone), e' stata concessa la Croce di bronzo al Merito dell'Arma dei carabinieri, con la conseguente motivazione: «Luogotenente di eccezionali doti umane e spiccate capacita' professionali, ha sempre svolto il servizio nell'Arma con straordinaria abnegazione e spirito d'iniziativa, esercitando un'azione di comando equilibrata ed efficace. Nel corso di oltre quarantadue anni di prestigiosa carriera militare, ha profuso un incondizionato impegno nell'espletamento degli incarichi attribuitigli, costituendo insostituibile esempio e sprone per il personale dipendente ed i colleghi. Con la sua opera avveduta ed intelligente, ha contribuito allo sviluppo ed al progresso dell'istituzione, esaltandone il lustro ed il decoro nell'ambito delle Forze armate e del Paese». - Territorio nazionale, 11 marzo 1964-30 novembre 2006 Con decreto 19 maggio 2008, al maggiore Aldo Rosa, nato il 2 luglio 1965 a Sassari, e' stata concessa la Croce di bronzo al Merito dell'Arma dei carabinieri, con la conseguente motivazione: «Ufficiale superiore dell'Arma dei carabinieri in possesso di elevatissima professionalita', nonche' di spiccate doti d'iniziativa, si proponeva quale elemento di primissimo piano durante l'intero periodo di missione International Security Assistance Force VIII. Posto a capo della sezione CJ2X del Comando ISAF VIII, assicurava per nove mesi la direzione, il coordinamento e l'armonizzazione di tutte le attivita' di Counter-Intelligence, Human Intelligence e di sicurezza nel teatro afgano. In tale veste forniva costantemente un qualificatissimo supporto e valida consulenza al Comandante di ISAF, al vice comandante operativo ed al capo di Stato maggiore di ISAF. Personalmente dirigeva e coordinava le attivita' di Human Intelligence di Counter Intelligence nell'area di Kabul, riuscendo a portare i diciotto Teams Humint a disposizione (provenienti da ben dieci nazioni diverse) a cooperare efficacemente e sinergicamente in una realta' estremamente difficile e pericolosa quale era quella della capitale afgana. Offriva un ruolo di particolare rilievo e di primissimo piano nella risoluzione, non violenta, della rivolta scoppiata presso il carcere di Pol-e-Charki, quando elementi legati a talebani istigavano una sanguinosa rivolta e prendevano in ostaggio alcune guardie carcerarie. Intervenuto subito sul luogo, il maggiore Aldo Rosa forniva consulenza qualificata dimostrando considerevole capacita' di gestione della complessa trattativa tra il Governo afgano e i rivoltosi. In particolare, offriva un pregevolissimo contributo di energie fisiche e di pensiero, collaborando e supportando attivamente sia le autorita' di Forze di polizia afgane sia i rappresentanti di UNODOC. Il maggiore Aldo Rosa si confermava, anche in questa circostanza un'ufficiale dotato di altissimo senso del dovere e di responsabilita', che con un lungo e diuturno lavoro di negoziazione, contribuiva significativamente alla risoluzione di una rivolta che presentava notevole livello di rischio per le possibilita' di causare numerosi feriti e vittime. Per tale eccezionale contributo alla risoluzione pacifica della critica situazione, il maggiore Aldo Rosa meritava il plauso delle autorita' afgane e del vice comandante operativo di ISAF. Magnifica figura di ufficiale dell'Arma dei carabinieri, di operatore Huminit e di soldato, si confermava uno dei principali artefici nell'indubbio successo di ISAF VIII, della missione italiana in Afghanistan e del prestigio che in tale teatro l'Arma dei carabinieri si e' guadagnata in ambito NATO ed internazionale». - Kabul (Afghanistan), 27 luglio 2005-3 maggio 2006 Con decreto 19 maggio 2008, al luogotenente Riziero Martella, nato il 7 novembre 1947 a Carpineto Romano (Roma), e' stata concessa la Croce di bronzo al Merito dell'Arma dei carabinieri, con la conseguente motivazione: «Luogotenente di eccezionali doti umane e spiccate capacita' professionali, ha sempre svolto il servizio nell'Arma con straordinaria abnegazione e spirito d'iniziativa, esercitando un'azione di comando autorevole ed efficace. Nel corso di oltre quarant'anni di prestigiosa carriera militare, ha offerto il meglio di se' nell'espletamento degli incarichi attribuitigli, coniugando perfettamente le complesse attivita' istituzionali con le varie problematiche locali. Punto di riferimento per la popolazione, esempio da imitare per tutto il personale dipendente, con la sua opera avveduta ed intelligente ha contribuito allo sviluppo ed al progresso dell'istituzione, esaltandone il lustro ed il decoro nell'ambito delle Forze armate e del Paese». - Territorio nazionale, 23 febbraio 1966-7 novembre 2006 Con decreto 19 maggio 2008, al luogotenente Gaetano Dattolo, nato il 23 agosto 1954 a Luogosano (Avellino), e' stata concessa la Croce di bronzo al merito dell'Arma dei carabinieri, con la conseguente motivazione: «Luogotenente in possesso di pregevoli doti umane ed intellettuali, di un insieme armonico di spiccati requisiti morali e militari, nonche' di una eccellente preparazione professionale, sostenuta da altissimo senso del dovere, ha sempre svolto il servizio nell'Arma con non comune spirito d'iniziativa, esercitando un'azione di comando equilibrata, efficace ed autorevole. Nel corso di oltre trentaquattro anni di prestigiosa carriera militare, ha profuso un incondizionato impegno nell'espletamento degli incarichi attribuitigli, costituendo insostituibile esempio e sprone per il personale dipendente ed i colleghi. Con la sua opera costante e sagace, sempre di elevatissima qualita', ha contribuito ad esaltare il lustro ed il decoro dell'istituzione nell'ambito delle Forze armate e del Paese». - Territorio nazionale, 27 ottobre 1972-26 agosto 2006 |