Gazzetta n. 183 del 6 agosto 2008 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 10 luglio 2008
Liquidazione coatta amministrativa della coop. «Labor societa' cooperativa di lavoro e servizi - Soc. coop. a r.l.», in Bari e nomina dei commissari liquidatori.

IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2007, n. 225, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Viste le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza in data 28 gennaio 2008 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata;
Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e ritenuto, vista l'importanza dell'impresa, di nominare tre commissari liquidatori;
Viste, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, le designazioni dell'associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1.

La coop. «Labor societa' cooperativa di lavoro e servizi - Soc. coop. a r.l.», con sede in Bari, (codice fiscale n. 04900300726) e' posta in liquidazione cotta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile e i signori:
avv. Carla Epifania, nata a Bari il 20 maggio 1969, con studio a Bari in via Principe Amedeo n. 82/A;
dott. Ettore Grilli, nato a Bari il 17 giugno 1952, domiciliato in Bari, via Conte Giusso n. 3;
avv. Salvatore Castellaneta, nato a Fasano (Brindisi) il 12 maggio 1960, domiciliato in Bari, via De Rossi n. 200, ne sono nominati liquidatori.
 
Art. 2.

Ai commissari nominati spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.
Roma, 10 luglio 2008

Il Ministro: Scajola
 
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