Gazzetta n. 212 del 10 settembre 2008 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'oro

Al Generale di divisione Alessandro Montuori, nato il 18 ottobre 1953 a Portici (Napoli).
E' stata concessa la croce d'oro al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Vice Comandante del Corpo d'Armata Multinazionale per la Coalizione (MNCI DCG COA) e rappresentante militare italiano (IT SNR), rispettivamente nell'ambito dell'operazione Iraqi Freedom e dell'Operazione Nazionale Antica Babilonia in Baghdad, assolveva gli incarichi in un contesto operativo a elevatissimo rischio per l'incolumita' personale, evidenziando straordinarie doti umane ed una particolare predisposizione ad operare in ambito Interforze e Multinazionale. Attraverso un'instancabile azione propulsiva si prodigava per sviluppare e favorire un meticoloso processo di comunicazione e informazione basato su una fitta rete di relazioni tra i contingenti della Coalizione, agevolando in tal modo il processo decisionale del Comando Multinazionale, cosi' da consentire la rapida ed efficace soluzione di problemi a favore delle forze della Coalizione. In particolare, si adoperava per supportare, favorire ed evidenziare l'azione condotta dal Contingente italiano in Iraq. Animato da entusiasmo e impegno incondizionato, sorretto da integrita' e dalle piu' alte qualita' morali, dotato di uno straordinario coraggio e di pregevolissima competenza militare, suscitava l'ammirazione e l'altissima considerazione dei superiori, dei colleghi e del personale straniero.
Per il validissimo contributo fornito e il coraggio dimostrato, era insignito di prestigiose decorazioni concesse dagli altri contingenti della coalizione, tra le quali spicca la «Legion of Merit» Statunitense. Con la sua eccezionale prestazione, nel complesso e rischioso teatro operativo iracheno, il Gen. D. Montuori ha fornito un raro esempio di virtu' militare, di altissimo senso del dovere e di assoluta fedelta' all'istituzione, contribuendo significativamente ad accrescere il prestigio delle forze armate italiane e della nazione nel contesto Internazionale.» - Baghdad (Iraq), marzo - ottobre 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento

Al Colonnello Antonio Vittiglio, nato il 10 aprile 1960 a Torino.
E' stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del 152° Reggimento Fanteria Sassari e della Task Force Alfa inquadrata nell'Italian Joint Task Force, nell'ambito della Missione Antica Babilonia IX in Iraq, assolveva il delicatissimo incarico con straordinaria motivazione, eccezionale professionalita' e senso del dovere fuori dal comune.
Chiamato ad agire in un contesto umano ed operativo caratterizzato da forti tensioni, profondi disagi ambientali ed elevati coefficienti di pericolo, conduceva le quotidiane azioni di pattugliamento degli itinerari, di scorta dei convogli e di controllo dei punti sensibili nell'area di responsabilita', infondendo nel reparto forza morale e fiducia nella riuscita della Missione, anteponendo sempre alle personali esigenze, la sicurezza dell'unita' ed il conseguimento degli obiettivi assegnati. L'insieme armonico delle sue bellissime qualita' professionali ed umane, gli consentiva di sviluppare un'azione di comando di altissimo pregio, assicurando il pieno soddisfacimento delle esigenze operative e di controllo del territorio e ottenendo, in una cornice operativa caratterizzata da incertezze e ostilita', brillanti risultati in numerose operazioni caratterizzate da latente pericolosita'. durante il tragico evento del 5 giugno 2006 in cui rimanevano seriamente coinvolti cinque uomini della sua Task Force, impegnati in attivita' di scorta ad un convoglio inglese, svolgeva una brillante azione di comando che consentiva l'immediato soccorso dei militari feriti e nello stesso tempo il prosieguo della Missione, portata a termine con successo. In ogni circostanza ha presentato la sua unita' perfettamente amalgamata, superbamente addestrata ed in grado di assolvere in pieno le delicate incombenze operative della missione, conservando il pieno controllo della situazione con rara serenita' e lodevole entusiasmo. Chiaro esempio di elette virtu' militari, capacita' di comando, spirito di servizio, che con opera intelligente, assidua, instancabile, contribuiva a portare ulteriore e significativo lustro al contingente italiano ed alle forze armate italiane in ambito Multinazionale.» - An nasiriyah (Iraq), 19 gennaio 2006 - 16 giugno 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento

Al Colonnello Alessandro Guarisco, nato il 9 dicembre 1957 a Como.
E' stata concessa la croce d'argento al merito dell'esercito con la seguente motivazione: «Comandante del XI Reggimento Bersaglieri e della Task Force Alfa inquadrata nell'Italian Joint Task Force nell'ambito della Missione Antica Babilonia VIII in Iraq, assolveva il delicatissismo incarico con straordinaria motivazione, eccezionale professionalita' e senso del dovere fuori dal comune.
Fortemente determinato e consapevole delle difficolta' della Missione, curava in prima persona la preparazione e l'addestramento delle unita' alle sue dipendenze che potevano cosi' assumere la responsabilita' del settore assegnato fin dai momenti iniziali con la capacita' operativa necessaria per portare a compimento con successo e secondo gli intenti del Comandante della Italian Joint Task Force la Missione assegnata. L'insieme armonico delle sue bellissime qualita' professionali ed umane gli consentiva di pianificare e condurre con puntuali e brillanti risultati numerose operazioni, in un quadro operativo caratterizzato da elevatissimo rischio, estrema volatilita' ed imprevedibilita', molto spesso apertamente ostile alle forze del contingente, trascinando in piu' circostanze con il personale esempio e la entusiasta determinazione uomini e donne alle dirette dipendenze. In particolare, in occasione dei due piu' importanti appuntamenti elettorali (Referendum Costituzionale ed elezioni del Parlamento), ha brillantemente pianificato, organizzato e condotto tutte le principali attivita' operative individuate dal comandante del contingente quali prioritarie ed essenziali per il consolidamento del processo di democratizzazione del paese, obiettivo strategico della coalizione, garantendo, con una presenza discreta, eccezionalmente equilibrata e mai invasiva il pieno supporto alle unita' dell'Iraqi Security Forces impegnate nel presidio dei seggi elettorali. In tale contesto riscuoteva il convinto sentito plauso e l'ammirazione incondizionata di tutte le figure istituzionali civili e delle autorita' militari della provincia di Dhi Qar, evidenziando le sue eccezionali capacita' di tradurre i piani in atti concreti e rispondenti alle esigenze del teatro operativo. In ogni circostanza ha saputo presentare la sua unita' perfettamente amalgamata, superbamente addestrata ed in grado di assolvere in pieno le delicate incombenze operative della Missione, conservando il pieno controllo della situazione con rara serenita' e lodevole entusiasmo. Inoltre, avvalendosi di una consumata esperienza nel settore addestrativo/operativo, sviluppava, in stretto coordinamento con il Comandante della Task Force GSA, la sperimentazione tecnico - tattica del VBL «Puma», contribuendo, con le sue unita' all'individuazione e risoluzione di alcune specifiche vulnerabilita', particolarmente penalizzanti nel peculiare ed estremo scenario operativo, riguardanti le procedure tecnico tattiche d'impiego delle minori unita'. Magnifica figura di ufficiale e di Comandante, completo e carismatico che ha saputo trasfondere negli uomini e nelle donne alle dirette dipendenze grande senso del dovere ed altissima motivazione, contribuendo in maniera determinante, grazie alle riconosciute professionalita' e generosita' a portare ulteriore e significativo lustro alla Forza armata ed al contingente italiano in ambito Multinazionale.» - Tallil (Iraq), 2 settembre 2005 - 26 gennaio 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conseguita la seguente ricompensa:
Croce d'argento

Al Tenente Colonnello Francesco Maria Ceravolo, nato il 6 agosto 1962 a Catanzaro, e' stata concessa la croce d'argento al Merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Sottocapo di Stato Maggiore operativo della Italian Joint Task Force Iraq, nell'ambito della Operazione Antica Babilonia, assolveva il difficile e delicato incarico con slancio, passione ed altissimo senso del dovere dedicando al servizio le proprie energie migliori in una situazione di diffuso pericolo e di grandissima incertezza. Con passione, solerzia e tenacia, preparava ed organizzava le cellule dello Staff di pertinenza per renderle un organismo efficiente attraverso il quale fronteggiare numerosi momenti di crisi. Figura fondamentale ed insostituibile del Contingente militare italiano, costituiva in ogni circostanza elemento di sicuro riferimento per tutto lo Stato Maggiore della brigata e per i comandi dei reparti dipendenti, riuscendo, con straordinaria competenza, grande lungimiranza e spiccato buon senso a gestire e coordinare le numerose, complesse e delicatissime operazioni che interessavano tutte le unita' dipendenti. Pur agendo in un contesto caratterizzato da fortissime tensioni e da difficolta' ambientali, infondeva serenita' e sicurezza nei suoi uomini, ponendoli in condizione di fornire prestazioni di tutto riguardo anche nelle situazioni piu' difficili. Tutto il personale dell'Italian Joint Task Force apprezzava le doti di coraggio, tenacia e professionalita' messe in luce dal Ten. Col. Ceravolo nel complesso e difficile scenario operativo iracheno. Instancabile nella sua presenza in sala operativa, costituiva, in ogni circostanza, un sicuro punto di riferimento per tutti i dipendenti. Nei momenti di maggiore tensione non esitava ad effettuare, in prima persona, rischiose ricognizioni a terra ed a bordo di elicotteri, di giorno come di notte, anche in presenza di attivita' ostile, allo scopo di fornire al comandante soluzioni sempre rispondenti alla reale situazione tattica del momento. La sua ottima conoscenza della lingua inglese agevolava enormemente i rapporti con il comando della divisione britannica e con il Comando del 171° ASG americano della base aerea di Tallil, con il quale realizzava un ottimo flusso di comunicazioni e da cui riceveva incondizionati attestati di stima ed apprezzamento per la preparazione e la competenza dimostrata. Nel corso delle operazioni «Argo» dell'8 ottobre 2003, «Colibri» del 14 ottobre 2003 e «Hawk» del 22 ottobre 2003, ideava ed organizzava delle operazioni complesse, con l'impiego di reparti di tutte le forze armate Nazionali ed Alleate, di manovra, dei supporti e delle forze speciali, che portavano al sequestro di ingenti quantita' di armi, esplosivo, missili contraerei e al fermo di pericolosi individui, i quali venivano prontamente consegnati alle forze di sicurezza locali. Inoltre, concepiva ed organizzava una serie di operazioni, con modalita' esecutive e procedimenti tecnico - tattici, mai sperimentati prima, in operazioni reali, dalle forze armate italiane, quali: l'operazione «Angel» del 18 dicembre 2003, con l'impiego congiunto di aerei a pilotaggio remoto britannici e forze di manovra nazionali, le operazioni «Lampo», che nei giorni 13 e 20 gennaio 2004 vedevano l'impiego di complessi aeromobili per l'intervento su obiettivi altamente fugaci, le operazioni «Copper» del 10 e 20 gennaio 2004 con l'impiego di distaccamenti acquisizione obiettivi in attivita' continuative in ambiente fortemente ostile. tutte le operazioni menzionate sono state coronate dal pieno successo ed hanno contribuito in maniera determinante alla pacificazione della provincia del Dhi Qar ed all'assolvimento della Missione assegnata.
In ogni situazione critica, l'ufficiale faceva si' che i vari disegni operativi del Comandante del contingente venissero realizzati al meglio, conseguendo gli obiettivi prefissati. Suggeriva soluzioni innovative ed attagliate alla particolare realta' irachena per quanto attiene la «Task Organization» del contingente e la standardizzazione delle procedure operative, con la formulazione di specifiche SOP. Infine organizzava, pressoche' dal nulla, il delicatissimo settore della sicurezza e della ricostruzione delle forze Armate e di polizia irachene nell'area di competenza del contingente Nazionale. Il Ten. Col. Ceravolo ha saputo mettere in luce, in momenti tragici, le migliori qualita', quali professionalita', competenza, coraggio, spirito di servizio e disponibilita' al sacrificio personale. con la sua instancabile opera ha contribuito in maniera determinante ad accrescere l'immagine dell'Italian Joint Task Force Iraq e della forza armata di appartenenza nel contesto Multinazionale, operando nel solco piu' bello delle tradizioni dell'Esercito italiano.» - An Nasiriyah (Iraq), 29 gennaio 2004.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Colonnello Vincenzo Iannuccelli, nato il 6 maggio 1958 a Sora (Frosinone), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Assistente militare e Capo dell'ufficio del Comandante delle Forze NATO in Kosovo nell'ambito dell'Operazione Joint Enterprise, chiamato a ricoprire un incarico dalle molteplici responsabilita', impostava una magistrale azione di comando, controllo e coordinamento, che garantiva il massimo supporto in termini politici e operativi al comandante di KFOR. In un contesto Multinazionale molto dinamico per la presenza di personale proveniente da 37 Nazioni, si adoperava incessantemente con maturita', competenza e spiccato equilibrio, risultando un prestigioso elemento di riferimento. Con fine abilita' e spiccata lungimiranza, approfondiva con scrupolo e passione le problematiche piu' sensibili, individuandone le soluzioni piu' adeguate e divenendo consulente essenziale del Comandante. In tale contesto, dotato di cristallino e naturale buon senso, forniva un apporto preziosissimo caratterizzato da encomiabile serenita' di valutazione e di giudizio. In particolare, animato dalla ferma determinazione di ottenere sempre e comunque il miglior risultato per l'intera comunita' multinazionale, sostenuto da fortissima personalita' e dotato di assoluto carisma, guidava il personale italiano presente nel Quartier Generale delle Forze Nato al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ricercando assiduamente il miglioramento del supporto all'azione decisionale del proprio Comandante. Magnifica figura di ufficiale superiore, professionista serio e riservato, in possesso di eccezionali virtu', animato da amore per la propria professione, che ha contribuito a elevare in maniera determinante l'immagine e il prestigio del contingente militare italiano e del Paese in un contesto Internazionale.» - Pristina (Kosovo), 1° settembre 2005 -4 aprile 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Tenente Colonnello Fabiano Zinzone, nato il 6 aprile 1965 a Udine, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del Battaglione Genio Guastatori della Task Force Bravo e capo team del Military Transitional Team del comando Italian Joint Task Force, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia» in Iraq, impostava e conduceva tutte le attivita' di competenza con instancabile impegno, passione autentica, non comune risolutezza e incondizionata disponibilita'. Consapevole della delicatezza della funzione assolta e dell'importanza dell'esito favorevole del suo operato per la missione del contingente, poneva ogni sua risorsa fisica e intellettiva al totale assolvimento dei compiti ricevuti. In qualita' di Comandante di battaglione genio, le unita' alle sue dipendenze si distinguevano quale formazioni di rara efficienza, eccellente coesione, esemplare disciplina, fornendo immediatamente e senza soluzione di continuita' la piena capacita' operativa. Quale capo del Military Transitional Team, pianificava e coordinava una serie articolata e complessa di attivita' formative, addestrative e operative a favore dei quadri della IIIª brigata irachena, garantendo in tempi brevi il raggiungimento del livello operativo prefissato e ottenendo in tal modo, l'incondizionato plauso del comando della Multinational Division South East.
Grazie alla encomiabile determinazione ed alla approfondita conoscenza della dottrina anglosassone, forniva altresi' un contributo di grande valenza nello studio per il riordino del Security Sector Reform. Ufficiale di solida formazione, concreto, entusiasta della professione, capace di comprendere con immediatezza l'essenza dei problemi, evidenziava la sua eccezionale professionalita' in tutte le occasioni, suscitando sincera ammirazione e ponendosi quale sicuro punto di riferimento per i colleghi del comando del contingente. Magnifica figura di comandante che, con il proprio operato ha contribuito in maniera determinante a elevare il prestigio del contingente e della forza armata in ambito Internazionale.» - Baghdad (Iraq), 2 settembre 2005 - 25 gennaio 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Tenente Colonnello Germano Sarsale, nato il 12 marzo 1957 a Viterbo, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del JSOTG Condor inquadrato nell'Italian Joint Task Force, nell'ambito della Missione Antica Babilonia IX in Iraq, assolveva il proprio incarico svolgendo un'azione di comando caratterizzata da spiccata professionalita', alto senso del dovere e non comune impegno. Costantemente alla testa dei propri uomini, con cui condivideva ogni tipo di disagio ambientale, in una situazione operativa particolarmente complessa, caratterizzata da forti tensioni ed elevati coefficienti di pericolo, assicurava, con generosita' e massima efficienza, il successo nell'assolvimento dei compiti affidatigli, riscuotendo l'ammirazione dei superiori e infondendo nel personale alle dipendenze fiducia e sicurezza. In tale ambito, organizzava e portava a termine una innumerevole serie di operazioni volte a garantire la sicurezza di tutte le autorita' militari e civili, italiane ed Internazionali che sono intervenute in zona di operazione. Contribuiva altresi', in maniera significativa, a contrastare le attivita' a matrice terroristica contro le forze della coalizione operanti nell'area, mediante una assidua azione di pattugliamento e ricerca ed assicurava con tempestivita' ed efficienza la disponibilita' di un reparto altamente preparato a compiti di elevata operativita' da impiegare in situazioni di crisi e per esigenze di particolare rilevanza del contingente. Chiaro esempio di ufficiale e di comandante altamente motivato, dall'indiscussa preparazione e dalle eccezionali capacita' che, con il suo comportamento e con i brillanti risultati ottenuti, contribuiva a portare ulteriore e significativo lustro al contingente italiano ed alle forze armate nel contesto Internazionale». - An Nasiriyah (Iraq), 27 gennaio 2006 - 16 giugno 2006.

Con decreto 17 luglio 2008 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Maggiore Angelo Minelli, nato il 12 luglio 1968 a Roma, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Ufficiale superiore impiegato quale Capo sezione Plans & Project della Cellula J9 dell'Italian Joint Task Force Iraq, nell'ambito dell'operazione Antica Babilonia VIII, operava costantemente con impareggiabile competenza, fervidissimo impegno ed instancabile volonta' realizzatrice, evidenziando entusiasmo, passione ed inestimabili qualita' organizzative e di coordinamento, conseguendo nel contempo risultati di assoluta eccellenza in ogni circostanza. Collaboratore leale ed infaticabile, forniva uno straordinario rendimento durante le intense attivita' svolte dalla sezione, dando costantemente prova di solide capacita' professionali e di una naturale propensione alla semplificazione delle problematiche connesse con le attribuzioni di specifica pertinenza. In particolare, contribuiva in modo determinante all'attivita' di pianificazione e gestione dei progetti sviluppati con i finanziamenti nazionali, costituendo prezioso e costante «Trait d'Union» tra la Task Force Cimic e il centro amministrativo d'Intendenza Interforze.
Inoltre, si confrontava costantemente con gli organismi locali responsabili della ricostruzione, fornendo consulenza e seguendo personalmente la progressione dei lavori. In tale contesto, si recava sui vari posti di lavoro, assumendosi anche un maggior rischio dovendo mantenere, per ragioni di opportunita', un basso profilo tattico, evidenziando, nella circostanza, ampia fiducia nella sicurezza all'uopo predisposta dalle forze locali. Coraggio e determinazione nel conseguire gli obiettivi prefissati sono stati gli aspetti qualificanti del suo operato. In tale quadro, garantiva altresi' un fondamentale supporto al regolare sviluppo dei citati progetti per quanto attiene agli aspetti di carattere burocratico e amministrativo, dando continuamente prova di un'approfondita conoscenza della complessa normativa vigente in materia e costituendo, in molte occasioni, anche grazie al suo straordinario spirito d'iniziativa, un qualificato referente per il regolare svolgimento dei previsti Iter procedurali. cosciente della delicatezza della funzione assolta e dell'importanza delle attivita' di specifica competenza per il favorevole esito della missione, poneva ogni sua risorsa fisica ed intellettiva al totale assolvimento del compito, individuando sempre le soluzioni piu' opportune, allo scopo di fornire aiuto e assistenza al personale iracheno bisognoso.
Infine, grazie ad una consolidata e diversificata esperienza acquisita, suscitava sincera ammirazione delle alte personalita' militari nelle molteplici occasioni di confronto con il personale degli altri contingenti, risultando un sicuro punto di riferimento per superiori, colleghi e dipendenti.
Chiaro esempio di ufficiale di altissimo valore, che, con il suo responsabile comportamento ed i brillanti risultati ottenuti, contribuiva ad elevare il prestigio del contingente e dell'Esercito italiano nel contesto Internazionale.» - Tallil (Iraq), 7 settembre 2005 - 26 gennaio 2006.

Con decreto 17 luglio 2008 e' concessa la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Maggiore Giovanni Gagliano, nato il 1° ottobre a Catania, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Assistente militare del Comandante della Brigata Multinazionale nell'ambito dell'operazione ISAF in Afghanistan, svolgeva incessantemente, per oltre sei mesi, l'incarico assegnato con profonda dedizione e straordinaria energia.
Dotato di non comuni qualita' complessive, fermo nelle decisioni ma duttile nella preparazione, riusciva a instaurare stretti rapporti di collaborazione con i comandi delle unita' dipendenti, guadagnando rapidamente la stima e l'ammirazione dei comandanti delle formazioni di altre nazionalita'.
Sostenuto da eccezionale intelligenza e ferrea volonta' realizzatrice, animato da impareggiabile senso del dovere e della responsabilita', partecipava fattivamente a tutte le attivita' del Comandante, dando prova di non comune capacita' organizzativa. La dedizione e la costruttiva determinazione venivano premiate dal riconoscimento di efficacia e gratitudine espressa dalle autorita' afghane che avevano tratto sicuro giovamento dalla sua azione di coordinamento e controllo. Splendida figura di ufficiale che ha operato ben oltre i normali doveri del grado e della funzione, la cui azione ha ottenuto il riconoscimento anche formale dalle autorita' straniere presenti e il compiacimento delle numerose autorita' Nazionali in visita. Con il proprio operato ha contribuito in maniera determinante ad elevare il prestigio del contingente e della forza armata in ambito Internazionale.» - Kabul (Afghanistan), luglio 2005 - febbraio 2006.

Con decreto 17 luglio 2008 e' stata conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Tenente Colonnello Antonino Giuseppe Pagoto, nato il 6 gennaio 1963 a Valderice (Trapani), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante della Task Force Recom inquadrata nell'Italian Joint Task Force, nell'ambito della Missione Antica Babilonia IX in Iraq e Vice Comandante del Provincial Reconstruction Team della provincia di Dhi Qar, assolveva i delicatissimi incarichi con straordinaria motivazione, eccezionale professionalita' e senso del dovere fuori dal comune, profondendo le migliori energie fisiche, morali, intellettuali e professionali per assicurare il soddisfacimento delle piu' complesse esigenze del teatro operativo che rientravano nei settori di pertinenza. La sua eccezionale capacita' realizzativa e la sua encomiabile dedizione al servizio rappresentavano chiaro e sicuro riferimento per tutto il personale della Task Force e assicura vano soluzioni rapidissime ed efficaci alle piu' complesse problematiche in occasione degli impegni di maggiore visibilita' internazionale. In tutte le attivita' riusciva a motivare pienamente il personale dipendente, il quale rispondeva con entusiasmo, impegno e professionalita' fornendo un rendimento di reale altissimo livello in un contesto umano ed operativo caratterizzato da forti tensioni, profondi disagi ambientali ed elevati coefficienti di pericolo. Durante l'attacco a matrice terroristica del 30 gennaio 2006, in cui e' rimasto seriamente coinvolto un militare della sua Task Force impegnato in attivita' di scorta, svolgeva una brillante azione di comando che consentiva l'immediato soccorso del ferito.
Quale Vice Comandante del Provisional Reconstruction Team esercitava le sue mansioni esprimendo doti di coordinamento e controllo di alta valenza, operando in piu' settori simultaneamente con eccezionale lucidita', imponendosi all'attenzione delle autorita' civili italiane e internazionali per le sue qualita' professionali e per la capacita' di gestire con padronanza ed oculato discernimento tutte le particolari situazioni volte a consentire il raggiungimento degli obiettivi fissati nell'ambito del processo di ricostruzione della provincia del Dhi Qar. Grazie alla sua opera e ai brillanti risultati conseguiti, riscuoteva meritatamente il plauso delle maggiori autorita' civili e militari, italiane e straniere, presenti in zona di operazioni, contribuendo in tal modo a portare ulteriore e significativo lustro al contingente italiano e alle forze armate nel contesto Internazionale.» - An Nasiriyah (Iraq), 23 gennaio 2006 - 16 giugno 2006.

Con decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo

Al Colonnello Gerardo Vincenzo Restaino, nato il 9 febbraio 1956 a Los dos Caminos (Venezuela), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di Italfor XI operante in Afghanistan a Kabul nell'ambito dell'operazione ISAF, evidenziava encomiabile generosita', grandissima professionalita', spiccato senso di responsabilita' ed elevato spirito di sacrificio, fornendo un contributo esemplare per il supporto logistico al dispiegamento della Kabul Multinational Brigade prima e del comando ISAF successivamente.
Il suo operato instancabile e competente consentiva di risolvere brillantemente le molteplici problematiche connesse con lo schieramento di diversi contingenti nazionali a Kabul, garantendone sempre il necessario sostegno che permetteva la piena e pronta operativita' dei reparti italiani presenti. Nella sua opera, si adoperava con ogni mezzo e senza risparmio di energia per ben riuscire a garantire l'organizzazione ed il funzionamento dell'apparato logistico di supporto alle unita' nazionali, ed in questo ambito consentiva il pronto dispiegamento delle task forces elicotteri della Marina Militare e dell'Esercito. Per tutto il lungo periodo di permanenza nel teatro afghano, si rivelava elemento preziosissimo, in grado di mettere a buon frutto le sue conoscenze tecnico-professionali, oltre che validissimo supporto per il comandante di contingente nell'espletamento delle sue attivita'. Nella sua funzione di comandante del Compound denominato Camp Invicta, ove trovava alloggiamento oltre al personale di Italfor anche il Battle Group norvegese ed una compagnia Genio greca, riusciva ad instaurare con i contingenti alleati salde relazioni di amicizia e di cooperazione, ottimizzando l'impiego delle risorse grazie ad un opera di integrazione e di mutuo supporto.
Comandante sensibile ed attento, dotato di notevole carisma, motivava fortemente il personale alle sue dipendenze il quale assolveva con entusiasmo e grande impegno anche i compiti piu' onerosi e deucati nelle fasi piu' complesse delle operazioni. Splendida figura di ufficiale e di comandante, che ha contribuito ad elevare l'immagine dell'Esercito italiano in ambito Internazionale.» - Kabul (Afghanistan), 14 giugno 2005 - 22 novembre 2005.
 
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