Croce di d'oro Con decreto ministerial 1° 2008, al Generale di Divisione Luigi Pellegrino, nato il 10 febbraio 1949 a Roma, e' stata concessa la croce d'oro al merito dell'esercito, con la conseguente motivazione: «Capo di Stato Maggiore del comando NATO impiegato nell'ambito della missione International Security Assistance Force (ISAF) in Afghanistan, assolveva per oltre 9 mesi il delicato incarico con perspicacia, lungimiranza, grandissimo entusiasmo ed indiscussa abnegazione, esprimendo elevatissime capacita' dirigenziali, soprattutto nelle fasi piu' critiche della missione. Figura carismatica di assoluto valore, intelligente e volitivo, coordinava lo Stato Maggiore nel difficile contesto ambientale, costituendo saldo e sicuro punto di riferimento per tutto il personale dipendente, al quale infondeva serenita' e determinazione per affrontare e per risolvere, con puntualita' e fermezza, le molteplici problematiche operative. Piu' volte, al verificarsi di circostanze ed eventi complessi, il suo straordinario coraggio e l'indubbia capacita' di assumere decisioni tempestive, intelligenti e razionali risultavano decisivi per il conseguimento degu obiettivi prefissati. in particolare, in occasione di due situazioni molto delicate, quali i disordini verificatisi durante le consultazioni per l'elezione dei membri del parlamento afgano e la sanguinosa rivolta scoppiata presso un penitenziario locale, allorquando elementi talebani riuscirono a prendere in ostaggio alcune guardie carcerari, dirigeva personalmente le operazioni con acume, serenita' di discernimento e saldezza, consentendo la risoluzione degli eventi in maniera rapida e pacifica. Ufficiale generale di vagua, professionista e soldato nettamente emergente per capacita' e doti professionali, che, anche attraverso preclare qualita' umane e solidi principi etici, ha saputo conquistare la fiducia delle autorita' locali, nonche' la stima e l'ammirazione da parte dei comandanti militari della Coalizione, conferendo ulteriore lustro all'Esercito ed alle Forze Armate italiane nell'impegnativo contesto multinazionale». - Kabul (Afghanistan), 27 luguo 2005 - 3 maggio 2006.
Croce di Bronzo Con decreto ministeriale 19 maggio 2008, al Tenente Colonnello Stefan Balan, nato il 1° agosto 1967 a Focsani Jud. Vrancea (Romania), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione: «Comandante del 280° Battaglione fanteria (Rumena) inquadrato nell'Italian Joint Task Force nell'ambito della missione «Antica Babilonia 9» in Iraq, assolveva il delicatissimo incarico con straordinaria motivazione, eccezionale professionalita' e alto senso del dovere. Chiamato ad agire in un contesto ambientale caratterizzato da forti tensioni, indubbie difficolta' ed elevato rischio, guidava i reparti dipendenti con indefettibile determinazione ed assoluta perizia, riuscendo ad assolvere efficacemente i delicati compiti ricevuti e meritando attestazioni di stima e di plauso da parte dei diretti superiori. L'insieme armonico delle belle qualita' professionali ed umane gli consentiva di sviluppare una pregevole azione di comando, assicurando il pieno soddisfacimento delle esigenze operative e di controllo del territorio ed ottenendo brillanti risultati in numerose operazioni che permettevano di consolidare significativamente il processo di stabilizzazione nell'area di responsabilita' nell'Italian Joint Task Force. In particolare, in occasione di diversi attacchi terroristici contro le forze del contingente, metteva in luce il possesso di ferree doti di abnegazione, risolutezza e tenacia, esaltando il proprio operato di comandante con l'esempio e la costante presenza. Anche nelle piu' delicate situazioni, le puntuali disposizioni impartite permettevano al personale del 280° Battaglione di conseguire gli obiettivi prefissati con elevatissima professionalita', tempestivita' ed efficacia, dimostrando eccellente preparazione e altissimo livello di efficienza operativa, nonche' straordinario coraggio, sprezzo del pericolo e solida determinazione. Magnifica figura di comandante, in possesso di straordinarie virtu' militari e animato da alti principi etici, che, con opera intelugente, assidua ed instancabile, contribuiva a portare ulteriore e significativo lustro all'Italian Joint Task Force in ambito Multinazionale». - An Nasiriyah (Iraq), 27 gennaio - 16 giugno 2006.
Con decreto ministreriale 1° luglio 2008, al Generale di Brigata Antonio Li Gobbi, nato il 2 settembre 1954 a Milano, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito, con la conseguente motivazione: «Sottocapo di Stato Maggiore operativo del comando NATO impiegato nella missione International Security Assistance Force (ISAF) in Afghanistan, pianificava, organizzava e coordinava le attivita' di competenza con estrema perizia, ferrea determinazione e chiarissima visione degli obiettivi da conseguire. Dotato di un'eccezionale preparazione tecnico-professionale, corroborata da pregresse ed impegnative esperienze presso comandi nato e missioni operative all'estero, nonche' esaltata da brillanti qualita' intellettuali, assolveva i compiti ricevuti con assoluta perizia e ferrea determinazione, conseguendo in ogni circostanza pregevoli risultati e assurgendo a sicuro punto di riferimento per il personale dipendente. In particolare, al verificarsi di specifiche situazioni di crisi, pur consapevole del difficile e rischioso contesto ambientale, riusciva a gestire gli eventi negativi con tempestivita' e lucida razionalita', proponendo costantemente soluzioni pertinenti ed efficaci, fornendo un fondamentale supporto alla delicata attivita' decisionale del proprio comandante e riscuotendo attestazioni di stima e plauso da parte di colleghi e superiori. Ufficiale generale di vaglia, animato da un profondo attaccamento al servizio e da solidi principi etici, che, con il suo operato, ha contribuito ad elevare il prestigio dell'Esercito e delle Forze armate italiane in ambito internazionale.» - Kabul (Afghanistan), 13 dicembre 2005 - 3 maggio 2006. |