Gazzetta n. 16 del 21 gennaio 2009 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 26 novembre 2008 |
Liquidazione coatta amministrativa della societa' cooperativa «COOPUL», in Torino, e nomina dei commissari liquidatori. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2007, n. 225, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Viste le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza in data 3 luglio 2008 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata; Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa; Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 e ritenuto, vista l'importanza dell'impresa, di nominare tre commissari liquidatori ; Viste, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, le designazioni dell'associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;
Decreta: Art. 1.
La societa' cooperativa «Cooperativa COOPUL», con sede in Torino, (codice fiscale n. 03600740017) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile e i sigg.ri: dott. Calogero Terranova nato a Canicatti' (Agrigento) il 4 agosto 1968, domiciliato in Ivrea (Torino), via Circonvallazione n. 11; avv. Anna Caterina Miraglia nata a Sapri (Salerno) il 26 luglio 1957, domiciliata in Roma, via Riboty n. 26; dott. Sandro Aceto nato ad Occimiano (Alessandria) il 6 settembre 1952, domiciliato in Torino, via Assarotti n. 9, ne sono nominati commissari liquidatori. |
| Art. 2.
Ai commissari nominati spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge. Roma, 26 novembre 2008 Il Ministro : Scajola |
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