Gazzetta n. 37 del 14 febbraio 2009 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 1 agosto 2008 |
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001) - itinerario Palermo-Agrigento (s.s. 121 - s.s. 189): ammodernamento della tratta Palermo-Lercara Friddi - 1° stralcio funzionale: lotto 2 - sublotti 2A e 2B. (CUP F12C03000010001) - progetto preliminare. (Deliberazione n. 84/2008). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, prevede, tra l'altro, che le opere di cui al suddetto Programma siano comprese in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e della realizzazione degli interventi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330; Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative adottate da questo Comitato; Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004), e visti in particolare i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, intitolato «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modifiche ed integrazioni, e visti in particolare: la parte II, titolo III, capo IV concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»; l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente l'attuazione della citata legge n. 443/2001, per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), che all'art. 2, comma 257, tra l'altro per la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla citata legge n. 443/2001, e successive modifiche e integrazioni, ha autorizzato la concessione di contributi quindicennali di 99,6 milioni di euro a decorrere da ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche che include, nell'allegato 1, nell'ambito del Corridoio plurimodale tirrenico - Nord Europa, tra i sistemi stradali e autostradali, l'itinerario Palermo-Agrigento, per il quale indica un costo di 781,390 milioni di euro; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche; Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003; Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006, supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche, in cui trova conferma l'intervento di cui sopra; Vista la delibera 21 febbraio 2008, n. 21, con la quale questo Comitato ha, tra l'altro, proceduto a definire, in apposito allegato, il quadro delle risorse di cui al citato art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 allocabili da questo Comitato stesso; Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e successive modifiche ed integrazioni, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere; Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del Programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni; Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004; Visto il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2008-2012, sul quale questo Comitato ha espresso parere favorevole con delibera 28 giugno 2007, n. 45, che, con riferimento alla regione Sicilia, include l'opera di cui sopra nella tabella B4, relativa alle «opere da avviare entro il 2012»; Visto il «Contratto di programma ANAS 2007», sul quale questo Comitato si e' espresso con delibera 20 luglio 2007, n. 65, e che all'allegato A riporta il Piano di investimenti da realizzare nell'arco temporale 2007-2011, che include l'itinerario Palermo-Agrigento nella tabella relativa alle «opere infrastrutturali di nuova realizzazione legge obiettivo»; Visto il 1° atto aggiuntivo all'Intesa generale quadro tra Governo e regione Sicilia, sottoscritto il 4 ottobre 2007 e che ricomprende l'intervento di cui sopra; Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato 28 febbraio 2007, n. 15, concernente le procedure da seguire per l'utilizzo di contributi pluriennali ai sensi dell'art. 1, commi 511 e 512, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; Vista la nota 12 marzo 2008, n. 106, integrata con nota 14 marzo 2008, n. 114, con la quale il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso - tra l'altro - la relazione istruttoria su «itinerario Palermo-Agrigento: ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi», chiedendo l'approvazione del progetto preliminare e l'assegnazione di un contributo a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma per il completamento della copertura del costo di uno stralcio funzionale; Considerato che nella seduta del 27 marzo 2008 questo Comitato ha preso atto che, come precisato dal Ministro delle infrastrutture, il citato DPEF ed il Piano degli investimenti ANAS recano per l'intera tratta Palermo-Lercara Friddi impropriamente un importo inferiore all'effettivo e riferibile in realta' al solo lotto funzionale «Bolognetta-Lercara Friddi» e - sulla base della predetta istruttoria e al fine di consentire l'espletamento della gara per contraente generale entro il 31 dicembre 2008 e di utilizzare cosi' per il cofinanziamento dell'opera parte dei fondi FAS assegnati alla regione con delibera 27 maggio 2005, n. 35 (Gazzetta Ufficiale n. 237/2005) - ha approvato, con delibera n. 31, il progetto preliminare dell'«itinerario Palermo-Agrigento (s.s. 121 - s.s. 189): ammodernamento della tratta Palermo-Lercara Friddi» e concesso un contributo per la realizzazione del citato lotto funzionale nel presupposto che regione e Ministero per i beni e le attivita' culturali - nei pareri all'epoca non ancora disponibili - si fossero espressi favorevolmente senza prescrizioni o raccomandazioni; Considerato che tale presupposto non si e' verificato e che conseguentemente, in linea con quanto previsto nella delibera per ultimo citata, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto, con nota 23 luglio 2008, n. 0008144, che l'argomento venga sottoposto nuovamente a questo Comitato; Considerato che, con nota 25 luglio 2008, n. 0008682, il predetto Ministero ha trasmesso una relazione aggiornata sul progetto in questione, inviando poi stesura revisionata della medesima e documentazione di supporto con nota 28 luglio 2008, n. 0008835, e fornendo, con nota 31 luglio 2008, n. 0009260, ulteriori precisazioni sui profili economici; Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»; Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, come aggiornato con delibera n. 130/2006, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento; Ritenuto, per maggior chiarezza espositiva, di reiterare - con le necessarie modifiche ed integrazioni - la citata deliberazione n. 31/2008, che viene a tutti gli effetti sostituita dalla presente delibera; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende atto
delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale: che, a seguito della costruzione dell'autostrada A19 Palermo-Catania, le s.s. 121 e 189 - piuttosto che alla primaria funzione di collegamento da e per Catania - assolvono al diverso ruolo di raccolta e smaltimento di traffici provenienti dai comprensori interni della Sicilia centro-occidentale verso i capoluoghi di Palermo ed Agrigento, collegandoli con direttice Nord-Sud; che l'arteria all'esame risulta a servizio di rilevanti infrastrutture - tra cui segnatamente l'aeroporto di Punta Raisi ed i porti di Palermo, Porto Empedocle e Licata - e rappresenta inoltre l'opera principale per il collegamento degli agglomerati industriali di Porto Empedocle, Aragona, Favara e Casteltermini-Valle del Platano con gli agglomerati industriali di Lercara Friddi e Termini Imerese, garantendo altresi' l'accessibilita' - oltre che ai centri direttamente toccati - anche ad altri importanti agglomerati urbani quali Marineo, Corleone, Baucina, Ciminna, Roccapalumba, Alia ed interessando cosi' un'ampia porzione di un territorio di particolare importanza nell'economia isolana; che il potenziamento dell'itinerario Palermo-Agrigento, inserito in vari documenti programmatici interessanti la regione Sicilia, ha registrato un iter complesso; che in particolare l'ANAS, nel corso del 2003-2004, ha redatto un progetto preliminare, approvato dal proprio consiglio di amministrazione il 13 maggio 2004 e corredato dallo studio di impatto ambientale, che prevede una nuova viabilita' di collegamento tra la A19 Palermo-Catania ed il comune di Lercara Friddi, con prolungamento in direzione di Agrigento e con adeguamento a 4 corsie sia della s.s. 121, per circa 50 km, sia della s.s. 189, per 9 km; che l'ANAS, per la tratta Palermo-Lercara Friddi, in data 14 dicembre 2004 ha avviato la procedura ex «legge obiettivo» e che, nell'ambito dell'istruttoria iniziata a giugno 2005, la Commissione speciale VIA ha richiesto integrazioni concernenti lo studio di un'alternativa progettuale, in considerazione dei mutati indirizzi programmatici della regione correlati anche all'entita' dei carichi gravitanti sulle varie parti dell'asse stradale; che le integrazioni, consegnate dalla societa' nel dicembre 2005 e denominate «alternativa A», presuppongono la suddivisione della suddetta tratta in due subtratte: 1) il tratto A: Palermo (nuovo svincolo A19) - Bolognetta di km 12,2 che costituisce il lotto 1 e per il quale e' previsto l'adeguamento a 4 corsie con conseguente classificazione in «strada extraurbana principale categoria B» ai sensi del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001; 2) il tratto B: Bolognetta-Lercara articolato nei lotti 2 e 3 e per il quale e' ipotizzato l'adeguamento a categoria C1 (lotto 2a) con parti di adeguamento in sede (lotto 2b) e tratti in variante (parte lotto 3), predisposti per il futuro adeguamento alla categoria B allorche' l'evoluzione dei carichi sull'asse imporra' un potenziamento; che la Commissione VIA, in data 17 gennaio 2006, ha espresso parere positivo sul tratto A della predetta «alternativa A», prevedendo lo stralcio della «variante di Marineo» - perche' non inclusa nel programma iniziale ne' costituente opera connessa - e chiedendo la ripubblicazione del progetto per le parti modificate, interessanti il tratto B; che, anche in relazione ad ulteriori indicazioni fornite dalla regione nell'ambito dell'Accordo di programma quadro per il trasporto stradale del 28 dicembre 2006 ed intese a ridurre i costi per il tratto Bolognetta-Lercara, tramite maggiore utilizzo dell'adeguamento in sede della strada esistente, l'ANAS ha elaborato un aggiornamento progettuale per il tratto in questione, limitando l'ammodernamento in variante al 1° lotto da Bivio Manganaro a Lercara Friddi per un'estesa di circa 8,4 km e prevedendo una rotatoria di collegamento di 2,2 km tra il tratto A e l'attuale infrastruttura (s.s. 121, che viene adeguata per uno sviluppo di circa 24,8 km ad una carreggiata in categoria C1 e per altri 8,5 km a due carreggiate in categoria B); che l'ANAS, in qualita' di soggetto aggiudicatore, con nota 28 settembre 2007, n. CDG-0114865-P, ha trasmesso il progetto preliminare cosi' modificato al Ministero delle infrastrutture ed a tutte le altre amministrazioni ed enti interessati, che alla data di redazione della relazione istruttoria non avevano ancora reso i pareri di competenza e che sono stati sollecitati a provvedere al riguardo; che, con nota 14 febbraio 2008, il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso il progetto in questione al Consiglio superiore dei lavori pubblici; che il Consiglio superiore dei lavori pubblici si e' espresso, nell'adunanza dell'11 aprile 2008, con voto 26/08, formulando una serie di considerazioni su cui il Ministero istruttore si sofferma nel «documento di disamina dei pareri ricevuti» e prospettando anche osservazioni sul quadro economico dell'opera; che il Ministero per i beni e le attivita' culturali, con nota 5 maggio 2008, n. DG/PAAC/34.19.04/5276, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, solo per i lotti 2a e 2b, cioe' sulla tratta svincolo di Bolognetta-bivio di Manganaro, mentre ritiene che i lotti 1 e 3 vadano rimodulati alla stregua degli stessi criteri utilizzati per la progettazione del lotto 2; che la regione, con nota 10 giugno 2008, n. 45495, si e' espressa favorevolmente, per quanto concerne i profili urbanistici, solo sulla tratta svincolo di Bolognetta-bivio di Manganaro; che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che gia' si era espresso positivamente sul tratto dallo svincolo con l'autostrada A19 allo svincolo di Bolognetta, con nota 2 luglio 2008, n. GAB/2008/7846/B05, ha trasmesso il parere della speciale Commissione VIA, che ha formulato parere favorevole, con prescrizioni, sul tratto svincolo di Bolognetta-bivio Manganaro e bivio di Manganaro-Lercara Friddi; che il Ministero istruttore dichiara di concordare sulle valutazioni che hanno indotto regione, Ministero per i beni e le attivita' culturali e Consiglio superiore dei lavori pubblici a limitare l'approvazione alla realizzazione della parte centrale dell'intervento, cioe' del citato lotto 2, e rappresenta la necessita' di procedere sollecitamente all'attuazione di tale lotto funzionale, che interessa il tratto tra il km 14,4 e il km 48,0, impegnandosi a comunicare al soggetto aggiudicatore i pareri di cui sopra cui uniformarsi per la sollecita riprogettazione dei lotti 1 e 3; che detto Ministero istruttore, nel citato documento di disamina, esprime le proprie valutazioni sui pareri ricevuti e propone le prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto, mentre, con il menzionato foglio 31 luglio 2008, n. 0009260, precisa che le riserve sui profili economici formulate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici erano riferite al documento originario, redatto nel 2003, e che il quadro economico del lotto in approvazione e' coerente con la normativa vigente e non presenta le problematiche evidenziate dal Consiglio stesso; sotto l'aspetto attuativo: che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006, e' individuato in ANAS S.p.A.; che il codice unico di progetto (CUP) assegnato al lotto Bolognetta-Lercara Friddi e' F12C03000010001; che e' previsto l'affidamento a «contraente generale»; che i tempi per il completamento del suddetto lotto sino alla messa in esercizio, comprensivi anche dei sei mesi necessari per l'espletamento della gara per affidamento, sono stati stimati in settantasei mesi; sotto l'aspetto finanziario: che il costo complessivo dell'intera opera, al netto dell'IVA riportata solo per memoria, e' pari a euro 1.218.410.850,82 ed e' cosi' articolato:
(euro) ===================================================================== VOCE | IMPORTO ===================================================================== Lavori a base di appalto | 947.246.937,47 Somme a disposizione | 12.240.758,89 Oneri di investimento (*) | 158.923.154,45 (*) pari al 15% del totale delle voci precedenti
che l'ANAS gia' nel citato Piano degli investimenti allegato al Contratto di programma 2007 ha previsto di realizzare prioritariamente lo stralcio funzionale dallo svincolo di Bolognetta a Lercara Friddi, il cui costo aggiornato, sempre al netto dell'IVA, e' di euro 832.236.727,40 cosi' suddivisi:
(euro) ===================================================================== VOCE | IMPORTO ===================================================================== Lavori a base di appalto | 643.225.975,86 Somme a disposizione | 80.458.134,93 Oneri di investimento (*) | 108.552.616,62 (*) pari al 15% del totale delle voci precedenti
che la copertura finanziaria del costo del predetto stralcio funzionale era posta, per 420 milioni di euro, a carico delle risorse del fondo FAS assegnate alla regione con la citata delibera n. 35/2005 ed allocate nell'ambito del citato Accordo di programma quadro del 28 dicembre 2006 e, per ulteriori 190.051.200 euro, a carico delle analoghe risorse attribuite alla regione con delibera 23 marzo 2006, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n. 144/2006), ed allocate nell'ambito del 1° atto aggiuntivo a detto Accordo di programma quadro intervenuto il 30 novembre 2007; che con la citata delibera n. 31/2008 questo Comitato aveva assegnato, a valere sulle risorse destinate all'attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche, un contributo quindicennale suscettibile di sviluppare un volume di investimenti di euro 222.185.527,40 in modo da assicurare l'integrazione della copertura del costo del menzionato lotto funzionale; che il costo del solo lotto 2, di cui ora si propone l'approvazione, e' stato quantificato, sempre al netto dell'IVA, in euro 296.435.132,42 di cui euro 222.659.160,67 per lavori e servizi oggetto di affidamento, 35.110.519,70 per «somme a disposizione» e 38.665.452,05 per oneri di investimento; che, in relazione all'intervenuta modifica del tasso praticato dalla Cassa depositi e prestiti, i contributi concessi con la delibera n. 31/2008 e dei quali si chiede ora la conferma sviluppano un volume di investimenti inferiore a quello allora considerato e che la regione, con delibera di giunta 23 luglio 2008, n. 176, nell'approvare la proposta di modifica del citato 1° atto integrativo del 30 novembre 2007 al fine di rimodulare le quote FAS destinate ai lotti 1 e 3 oggetto dei citati pareri negativi, ha riservato allo stralcio in approvazione l'importo di euro 74.176.473, specificando poi, con nota 25 luglio 2008, n. 555, che il finanziamento finalizzato allo stralcio medesimo e' da rettificare in euro 84.216.651 e riservandosi di sottoporre alla giunta la relativa rettifica; che, stante l'ulteriore variazione del tasso praticato dalla Cassa depositi e prestiti intervenuta nel frattempo, i contributi di cui alla delibera n. 31/2008 sviluppano un volume di investimenti ancora inferiore, quantificabile in euro 211.676.439, e che l'apporto della regione risulta quindi attualmente lievemente inferiore a quello necessario per assicurare il completamento della copertura finanziaria dell'opera; che, nella versione rivisitata della relazione istruttoria, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha riportato il quadro economico aggiornato del lotto in approvazione, precisando che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha prescritto di accantonare il 3 per cento per opere compensative e specificando che detto importo viene scomputato dalla voce «imprevisti», della quale chiede il reintegro - sino all'entita' originaria - a valere sulle «economie di gara»; che la scheda redatta secondo il prototipo della delibera n. 63/2003 riporta il profilo della spesa, che risulta coerente con il cronoprogramma dell'opera, anche se le indicazioni sulla copertura finanziaria non sono aggiornate rispetto agli ultimi sviluppi; che il piano economico-finanziario, redatto ai sensi dell'art. 4, commi 134 e 140, della legge n. 350/2003 e che riporta un costo complessivo di 1.516,43 milioni di euro comprensivo del prolungamento Lercara Friddi-Agrigento, non evidenzia un potenziale «ritorno economico» derivante dalla gestione, non essendo previste forme di pedaggiamento in relazione alla rilevata configurazione dell'infrastruttura quale strada extraurbana principale; Delibera:
1. Approvazione progetto preliminare. 1.1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 165 e 183 del decreto legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare dell'«itinerario Palermo-Agrigento (s.s. 121 - s.s. 189): ammodernamento della tratta Palermo-Lercara Friddi. 1° stralcio funzionale: lotto 2 - sublotti 2a e 2b dal km 14,40 (rotatoria di Bolognetta inclusa) al km 48,00 (svincolo di Manganaro incluso)». E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico e edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. 1.2. Ai sensi del citato art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006, l'importo di euro 296.435.132,42 - fissato in relazione all'ammontare del costo del lotto funzionale in approvazione, come quantificato nel quadro economico sintetizzato nella precedente «presa d'atto» - costituisce il limite di spesa del progetto preliminare approvato al punto 1.1. 1.3. Le prescrizioni richiamate al punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella parte 2ª del citato allegato. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Concessione contributo. 2.1. Per la realizzazione del primo stralcio funzionale in approvazione sono assegnati a ANAS S.p.A.: un contributo quindicennale di euro 9.880.277 a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 con decorrenza dal 2008; un contributo quindicennale di euro 4.421.154 a valere sul contributo pluriennale autorizzato dall'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007 con decorrenza dal 2009; un contributo di 6.544.044, per la durata di quattordici anni, a valere sul contributo pluriennale di cui all'alinea precedente, considerato al netto della prima annualita' destinata alle voci specificate nell'allegato 3 alla delibera n. 21/2008. Detti contributi, suscettibili di sviluppare, al tasso attualmente praticato dalla Cassa depositi e prestiti, un volume di investimenti pari a circa 211.676.440 euro, sono stati quantificati includendo, nel costo di realizzazione dell'investimento, anche gli oneri derivanti dal reperimento di eventuali finanziamenti necessari. 2.2. Il soggetto aggiudicatore e' autorizzato ad utilizzare i «ribassi d'asta» per la ricostituzione della voce «imprevisti», decurtata a seguito dell'accantonamento per opere compensative richiesto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sino all'importo previsto nell'originario quadro economico (euro 12.525.913,21). 3. Clausola sospensiva. L'efficacia della presente delibera e' subordinata alla trasmissione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e a questo Comitato - da parte della regione ed entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della medesima nella Gazzetta Ufficiale - di un atto formale da cui risulti l'impegno a cofinanziare l'opera, a carico dei fondi attribuiti alla regione stessa con delibera n. 35/2005, sino alla differenza tra il costo indicato al precedente punto 1.2 ed il volume di investimenti di cui al punto 2.1. 4. Clausole finali. 4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare approvato con la presente delibera. 4.2. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 4.3. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dall'importo. 4.4. Il CUP assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera. Roma, 1° agosto 2008
Il vice Presidente: Tremonti
Il segretario del CIPE: Micciche'
Registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 2009 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 43 |
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PARTE I - PRESCRIZIONI
1. Per le Opere d'Arte migliorare l'interazione visiva con il paesaggio interessato attraverso soluzioni architettonico-strutturali studiate sulla base di adeguate analisi di inserimento puntuale nel contesto ambientale secondo le indicazioni del «Design Manual for Roads and Bridges» vol. 10, pubblicato da «The Highways Agency» del Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e supportate da opportuni strumenti di visualizzazione grafica dei risultati; confermare l'utilizzo di rivestimenti in pietra locale per spalle, muri di sostegno ed imbocchi delle gallerie. 2. Sviluppare gli interventi di mitigazione e le opere di compensazione, cosi' come proposti nello Studio d'impatto ambientale, ed integrarli alla luce delle successive prescrizioni, dettagliandone la localizzazione, la tipologia, le modalita' di esecuzione e i costi analitici. Inoltre prevedere la realizzazione di interventi di compensazione ambientale per un importo almeno pari al 3% dell'importo complessivo dei lavori. 3. Nei Capitolati d'appalto inserire le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attivita' di cantiere. 4. Prevedere, per il ponte romano sulla s.s. 121, immediatamente dopo la rotatoria di Bolognetta (compreso il ponte sul braccio est della rotatoria), uno specifico «Progetto di riqualificazione ambientale e sistemazione idrogeologica» tenendo conto della frana di Bolognetta, comprendente anche le sistemazioni a verde dell'area della rotatoria, anche al fine di valorizzare l'elemento «Ponte Romano»: detto intervento, da considerare quale intervento compensativo, dovra' essere concordato con la competente Soprintendenza. 5. Prevedere - anche in relazione alle caratteristiche fortemente impattanti dello svincolo di Bolognetta inserito nel lotto 1a ed evidenziate con la prescrizione n. 4 contenuta nel parere della CSVIA - che la problematica dello svincolo di Bolognetta venga risolta in un unico sito (la nuova rotatoria) studiando, a partire da quest'ultima, lo smistamento dei traffici complessivi da e per Bolognetta e da e per la s.s. 118, tenendo conto delle infrastrutture esistenti ed intervenendo su di esse per risolvere le eventuali criticita'. 6. Approfondire lo studio di dettaglio dei nuovi svincoli nel lotto 2a individuando le soluzioni in rapporto alle effettive esigenze di traffico, limitando il consumo di territorio ed evitando l'impegno di aree pregiate e/o utilizzate per attivita' economiche di rilievo. 7. Prevedere per il nuovo viadotto «Agliastrazzo» una soluzione meno impattante dal punto di vista paesaggistico che eviti l'inserimento di un viadotto molto basso, considerando soluzioni in rilevato o con opportuno mascheramento del manufatto, e supportando la soluzione con opportuni strumenti di visualizzazione grafica del risultato. 8. Approfondire lo studio dell'inserimento paesaggistico nei tratti del lotto 2b in cui si devono realizzare nuovi viadotti affiancati a quelli esistenti, individuando soluzioni omogenee, coerenti con il contesto territoriale di riferimento e supportate da idonei strumenti di simulazione visiva. 9. Prevedere, per il tratto interessato dal nuovo viadotto «S. Giorgio», una soluzione alternativa che realizzi il miglioramento geometrico della curva con una soluzione «esterna», inserendo eventualmente una galleria artificiale. 10. Prevedere, in tutti i casi in cui le rettifiche di tracciato determinano l'abbandono dell'attuale sede, appositi interventi di rinaturazione della sede abbandonata e delle aree eventualmente intercluse. 11. Approfondire lo studio della cantierizzazione dell'opera fornendo la dettagliata configurazione delle aree di cantiere, delle attivita' in esse svolte, dei tempi previsti, delle misure di mitigazione adottate, del piano di approvvigionamento idrico, delle modalita' di raccolta e smaltimento delle acque reflue nonche' la progettazione delle sistemazioni post operam. 12. Dettagliare la localizzazione delle aree di stoccaggio provvisorio delle terre di scavo e del terreno vegetale e delle aree di smaltimento definitivo dei materiali di risulta, indicando i tempi di stoccaggio e le quantita' massime da stoccare, predisponendo apposite progettazioni per le sistemazioni delle aree utilizzate; commisurare le quantita' alle effettive disponibilita' dei siti individuati coordinando il piano di stoccaggio e smaltimento con altre opere in appalto nell'area di Palermo e con le previsioni temporali di realizzazione degli altri tratti dell'intervento di riqualificazione dell'itinerario Palermo-Agrigento. Verificare se i siti di deposito temporaneo e/o definitivo possano avere interferenze sui siti protetti della rete natura 2000 e, nel caso, ottemperare a quanto richiesto dall'art. 6 della direttiva 92/43/CE come recepito dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357/1997, e successive modifiche e integrazioni. 13. Predisporre, nell'ambito del Progetto, un piano di circolazione dei mezzi d'opera in fase di costruzione, sia per l'approvvigionamento dei cantieri in termini di terre, manufatti, acqua, e quant'altro necessario, che per il trasporto a discarica, nonche' per il trasporto dei materiali di risulta dal cantiere ai siti di stoccaggio provvisori e da questi a quelli definitivi, con la indicazione degli accorgimenti per la mitigazione degli impatti, che abbia valenza contrattuale e che contenga i dettagli operativi di quest'attivita' in termini di: percorsi impegnati; tipo di mezzi; volume di traffico, velocita' di percorrenza, calendario e orari di transito; percorsi alternativi in caso di inagibilita' temporanea dei percorsi programmati; percorsi di attraversamento delle aree urbanizzate; messa in evidenza, se del caso, delle misure di salvaguardia degli edifici sensibili. 14. Approfondire le stime delle emissioni in atmosfera, del rumore e delle vibrazioni in fase di cantiere con riferimento alle quantita' ed ai tempi e metodi individuati al punto precedente per il trasporto ed in relazione alle aree di cantiere puntuali e distribuite, anche sulla base di ulteriori indagini ante operam, nelle zone interessate da tali attivita'; valutare la presenza di eventuali ricettori sensibili e prevedere apposite misure di mitigazione al fine di evitare il superamento dei limiti di legge. 15. Prevedere, per la fase di realizzazione dei viadotti e/o dove siano presenti falde superficiali, che le attivita' di perforazione e di esecuzione delle fondazioni di pile e spalle non determinino diffusione di sostanze inquinanti dovute ai fluidi di perforazione e che l'utilizzazione dei fanghi di perforazione non pregiudichi la permeabilita' delle formazioni litologiche interessate. 16. Approfondire la caratterizzazione ante operam e le stime previsionali relative alle emissioni in atmosfera in fase di esercizio sulla base di misurazioni in situ e di parametri emissivi piu' aderenti alla realta' locale (caratterizzazione meteoclimatica, parco veicolare e sua evoluzione, etc.) ed ai tempi di realizzazione dell'opera, in assenza di ipotesi di riduzione delle emissioni sulla base di evoluzioni tecnologiche troppo cautelative: i risultati delle modellazioni dovranno essere riportati in forma tabellare in confronto ai limiti di legge. 17. Approfondire la caratterizzazione ante operam e le stime previsionali relative alla componente rumore sulla base dei medesimi flussi di traffico da applicare alle valutazioni di cui al punto precedente e prevedere gli interventi di mitigazione atti a riportare tutti i ricettori all'interno dei limiti della normativa assumendo esclusivamente quelli piu' restrittivi per strade di nuova realizzazione (anche nei tratti 2a e 2b in cui l'intervento consiste nella riqualificazione in sede) comprendendo, se necessari, anche interventi di mitigazione di tipo passivo. 18. Definire l'ubicazione delle vasche di trattamento delle acque di piattaforma e i punti di recapito finale sulla base di uno studio dettagliato degli elementi di vulnerabilita' delle acque superficiali interessate. 19. Adottare soluzioni tecniche, con riferimento sia agli sbancamenti che alle opere da realizzare, atte ad evitare interferenze con le acque di falda, consentendo il loro regolare deflusso e scongiurando il depauperamento delle stesse. In particolare laddove si presenti, in fase di scavo o di getto, una interferenza significativa con la falda superficiale e qualora il pompaggio temporaneo non sia possibile o sufficiente, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici piu' opportuni per arginare le venute di acqua e per evitare l'inquinamento dei corpi idrici. 20. Definire le sistemazioni idrauliche non in modo tipologico, finalizzate esclusivamente alla protezione del manufatto stradale, ma considerare gli aspetti ambientali, facendo specifico riferimento alle condizioni ecologiche e paesaggistiche del tratto di corso d'acqua interessato. 21. Prevedere la realizzazione di sistemazioni a verde che abbiano come scopo precipuo l'integrazione ecosistemica, privilegiando pertanto l'impianto di specie che garantiscano la diversita' biologica e l'integrazione dell'opera nell'ambiente circostante, tenendo conto in ogni caso delle diverse zone intercettate dal tracciato. In particolare adottare specie vegetali scelte nelle rispettive serie della vegetazione potenziale. 22. Sviluppare le opere di sistemazione a verde di ripristino ambientale e di rinaturazione previste in progetto assumendo come riferimento: «Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero dell'ambiente - Servizio VIA, settembre 1997; «Atlante delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002; «Manuale di ingegneria naturalistica» vol. I, II, III della regione Lazio, 2001. 23. Prevedere la presenza di corridoi protetti di attraversamento della fauna in numero, forma e dimensioni adeguati. 24. Approfondire l'analisi dell'intervisibilita' dell'opera riferendola ai gruppi di percettori piu' significativi (residenti, transitanti sulle infrastrutture di trasporto, fruitori degli spazi agricoli, spazi panoramici) per consentire l'adeguata integrazione/modifica delle misure mitigatrici previste in progetto. I punti da approfondire mediante apposito studio di inserimento paesaggistico, fotosimulazioni e scelte progettuali e di mitigazione/compensazione specifiche sono: la nuova rotatoria di Bolognetta e il ponte romano vincolato dalla Soprintendenza; i nuovi viadotti, le sistemazioni fluviali e gli svincoli previsti nel tratto 2a; i nuovi viadotti previsti in affiancamento a quelli esistenti nel tratto 2b; lo svincolo di Borgo Manganaro (Roccapalumba). 25. Inserire in Progetto, come prescritto dalle norme tecniche, un Programma di monitoraggio ambientale, redatto seguendo le linee guida redatte dalla Commissione speciale VIA, il cui costo deve essere inserito nel quadro economico dell'intervento. 26. Coordinare la progettazione definitiva delle opere dei lotti oggetto del presente «foglio condizioni» con la progettazione definitiva del lotto 1a oggetto del parere della CSVIA del 17 gennaio 2006 in modo da ricomporre il progetto definitivo dell'intervento originario, dall'innesto sulla A19 fino a Lercara Friddi, ottemperando alle prescrizioni di cui al citato parere della CSVIA e alle prescrizioni di cui al presente allegato, e fornire il cronoprogramma, adeguatamente motivato, degli sviluppi progettuali inerenti il rimanente tratto dell'itinerario, da Lercara Friddi fino ad Agrigento. 27. Anticipare, per quanto possibile, la realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto al completamento dell'infrastruttura. 28. Predisporre quanto necessario affinche' sia adottato, entro la consegna dei lavori, un Sistema di gestione ambientale dei cantieri conforme alla norma ISO 14001 o al Sistema EMAS (regolamento CE 761/2001). 29. Redigere gli elaborati, anche successivi al progetto definitivo, in conformita' alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento. 30. Portare integralmente a buon fine le mitigazioni previste nel progetto preliminare, in particolar modo per gli interventi relativi alla rinaturazione dei corsi d'acqua interferiti e con l'utilizzo, ove possibile, di tecniche di ingegneria naturalistica per la realizzazione di attraversamenti, di tombini e di qualunque altra opera d'arte si renda indispensabile, limitando le opere in cls, armato e non, a quelle strettamente necessarie. 31. Corredare, ai sensi dell'allegato XXI del decreto legislativo n. 163/2006, il Progetto preliminare da porre a base di gara, per affidamento a Contraente generale, dei seguenti elaborati: capitolato speciale prestazionale; elementi preliminari monitoraggio ambientale; schema di contratto e capitolato speciale; cronoprogramma delle fasi attuative, relative al solo stralcio in appalto; relazione sul piano di gestione delle materie (relativamente allo stralcio in appalto). 32. Redigere il progetto definitivo, per quanto possibile, ai sensi del decreto ministeriale 5 novembre 2001, e successive modifiche ed integrazioni, e produrre la prescritta documentazione ex art. 4, relativa alle analisi di sicurezza, in cui dovra' essere dimostrato come risulti raggiunto lo scopo di innalzare i livelli di funzionalita' e di sicurezza dell'infrastruttura: qualora si ravvisi l'impossibilita' di applicare il citato decreto ministeriale, si evidenzi con richiesta al C.S.LL.PP. di opportuna deroga. 33. In relazione agli interventi di mitigazione ambientale, e nello specifico relativi alle opere a verde previste lungo il margine interno (lotto 2b) e ai margini laterali (lotti 2a, 2b), coniugare - nel progetto definitivo - la presenza di tali interventi con la contemporanea esigenza di prevedere adeguati franchi laterali per garantire le distanze di visibilita' richieste. 34. Qualora a seguito della redazione della relazione ex art. 4 si manifestasse la necessita' di ridurre, in alcuni tratti, la velocita', per evitarne il superamento prevedere l'adozione di appositi apprestamenti tipo autovelox, sistema tutor, etc., che possano indurre al rispetto delle velocita' prescritte: dovra' essere calcolato il diagramma delle velocita'. 35. Costruire i diagrammi di velocita' in funzione degli elementi geometrici del tracciato come indicato nel citato decreto ministeriale del 2001, esaminandone congiuntamente gli aspetti relativi alla visibilita', nel rispetto: dei condizionamenti territoriali esistenti; senza modifiche delle tipologie di sede previste; di tutte le altre prescrizioni di cui al presente «foglio condizioni». Tale approfondimento dovra' comunque essere contenuto all'interno della fascia di rispetto individuata dall'opera, come attualmente rappresentata sugli elaborati progettuali, e da tutti gli interventi previsti comprese le eventuali mitigazioni, e si dovra', inoltre, valutare i conseguenti, eventuali adeguamenti in termini di svincoli, viabilita' minore, accessi, ulteriori interferenze, etc. 36. Per le intersezioni a livelli parzialmente sfalsati prevedere l'adozione delle corsie specializzate per le manovre di uscita. 37. Nello sviluppo del progetto definitivo: valutare i valori di scalzamento per le pile in alveo; svolgere le verifiche di dimensionamento dei tombini in condizioni di moto permanente o vario; per i tombini minori valutare la necessita' di prevedere dispositivi a monte per la trattenuta di materiali galleggianti; per lo smaltimento delle acque di piattaforma giustificare le altezze di precipitazione assunte; per le difese idrauliche realizzate con gabbioni valutare l'idoneita' nei confronti della durabilita'. PARTE II - RACCOMANDAZIONI a) Avvalersi, per il monitoraggio ambientale, del supporto dell'ARPA Sicilia, anche attraverso la definizione di specifici protocolli e/o convenzione. b) Integrare, al fine delle verifiche di cui all'art. 185, comma 4, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, il progetto definitivo con tavole, sovrapponibili con le corrispondenti del progetto preliminare, in cui siano indicate ed evidenziate le opere, le particolarita' progettuali, le misure mitigatrici e compensative con le quali sono state rispettate, applicate ed ottemperate le prescrizioni di cui al presente «foglio condizioni», con relativa redazione della prescritta relazione specifica. Allegare, inoltre, agli stessi elaborati planimetrie - profili - sezioni. c) Valutare il tracciato esecutivo considerando la possibilita' di un futuro raddoppio della carreggiata nel tratto 2a. d) Limitare, anche con tecniche di riuso, l'utilizzo di acqua nella fase di cantiere, mentre i reflui civili ed industriali dovranno essere allontanati secondo le norme di legge, non interferendo con i corsi d'acqua. e) Considerare per gli svincoli ubicati in curva, ed in particolare per quelli di Tumminia, Villafrati sud e Manganaro, la possibilita' di modificare la geometria delle rampe relative alle immissioni ubicate in interno curva, al fine di migliorarne le condizioni di visibilita' studiando i relativi triangoli di visibilita'. Per tale fine si richiamano le indicazioni di cui al 2° periodo della prescrizione n. 35. |
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