Con decreto del Presidente della Repubblica n. 1/2008 datato 30 dicembre 2008, al capitano Aarn (s) pil. Nicola Ferrario, nato il 10 luglio 1972 a Legnano (Milano), e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Capo equipaggio di un velivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», comandato ad effettuare una missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. Dopo avere attentamente valutato la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava tutte le procedure previste per rientrare presso una base degli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. Mantenendo saldo il controllo dell'aeroplano e dell'intero equipaggio, manovrava ed azionava prontamente il sistema di autodifesa. portava cosi' a termine la missione con estremo coraggio e sprezzo del pericolo, dimostrando di possedere grandi capacita' professionali, elevatissimo senso del dovere e notevoli virtu' militari. Con la sua azione dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A..». - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica n. 2/2008 datato 30 dicembre 2008, al tenente Aarn (s) pil. Gianluca Vuturo, nato il 23 settembre 1976 a Venezia, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Secondo pilota di un velivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», comandato ad effettuare una missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. Dopo avere valutato, con il capo equipaggio, la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava, in qualita' di copilota, tutte le procedure necessarie per il rientro presso la base negli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. Avvisando il resto dell'equipaggio della provenienza del tiro nemico e mantenendo costantemente in vista, azionava il sistema di autodifesa del velivolo, permettendo al capo equipaggio di impostare una corretta manovra evasiva. Ha contribuito, con il suo coraggio e sprezzo del pericolo, al completamento della missione assegnatagli, dimostrando un elevato senso del dovere e notevoli virtu' militari. Con le sue azioni dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A.». - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica n. 3/2008 datato 30 dicembre 2008, al tenente aarn (s) pil. Giovanni Chitti, nato il 15 aprile 1976 a Trieste, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Secondo pilota di un velivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», comandato ad effettuare una missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. Dopo avere valutato, con il capo equipaggio, la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava, in qualita' di Augmented Crew Member, tutte le procedure necessarie per il rientro presso la base negli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. con professionale autocontrollo, dopo essersi accertato del corretto funzionamento del sistema di autodifesa del velivolo, garantiva l'immediata comunicazione degli avvenimenti ancora in corso agli enti di controllo, nel tentativo di ottenere un pronto intervento della difesa alleata. Assicurando il necessario supporto per il completamento in sicurezza della missione, ha messo in evidenza il suo coraggio e sprezzo del pericolo, dimostrando di possedere notevoli capacita' professionali, grandissimo senso del dovere e notevoli virtu' militari. Con le sue azioni dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A..». - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica n. 4/2008 datato 30 dicembre 2008, al 1° m.llo eq. volo o.b. Francesco Tosi, nato il 14 marzo 1960 a Perugia, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Load master di un velivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazone «Antica Babilonia», comandato ad effettuare una missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. dopo avere valutato, con il capo equipaggio, la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava, in qualita' di Load Master, tutte le procedure previste per il rientro presso la base negli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. Spostandosi prontamente sul lato da cui proveniva il fuoco nemico, manteneva costantemente il contatto visivo con la minaccia, fornendo un vitale aggiornamento della situazione tattica. Con il suo coraggioso sostegno, assicurava il compimento della missione, dimostrando grandi capacita' professionali ed elevatissimo senso del dovere. Con le sue azioni dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A.». - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica n. 5/2008 datato 30 dicembre 2008, al 1° m.llo eq. volo o.b. Oberdan Castagna, nato l'11 novembre 1960 a Cisterna di Latina (Latina), e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Load Master di un veivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», comandato ad effettuare una missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. Dopo avere valutato, con il capo equipaggio, la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava, il qualita' di Load master, tutte le procedure necessarie per il rientro presso la base negli Emirati Arabi. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. Mantenendo in vista il fuoco nemico, indicava al capo equipaggio una direzione di volo non pericolosa verso cui volare. Con coraggio e sprezzo del pericolo ha coaudiuvato l'equipaggio nel portare a termine la missione, dimostrando elevata professionalita' e notevoli virtu' militari. Con le sue azioni dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A.». - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica n. 6/2008 datato 30 dicembre 2008, al 1° m.llo eq. volo o.b. Paolo Santi, nato l'8 ottobre 1966 a Roma, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico, con la conseguente motivazione: «Load Master di un veivolo C130J impiegato nel teatro operativo dell'Iraq, nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», comandato ad effettuare la missione presso la citta' di Baghdad, si trovava impossibilitato ad effettuare un decollo durante l'arco diurno della giornata. dopo avere valutato, con il capo equipaggio, la minaccia ed il rischio che un decollo oramai comportava, avvalendosi di sistemi di visione notturna, effettuava, in qualita' di Load Master, tutte le procedure necessarie per il rientro presso la base negli Emirati Arabi Uniti. Proprio durante la delicatissima fase di salita a bassa velocita', successiva al decollo, il velivolo veniva fatto oggetto di tiro da parte di una batteria di artiglieria antiaerea. Avvistato il fuoco nemico, avvisava prontamente il capo equipaggio e si prestava immediatamente a controllare l'incolumita' dei passeggeri presenti nel vano di carico. Manteneva informato costantemente l'equipaggio sulla situazione di carico e aiutava al proseguo in sicurezza della missione, mettendo in luce un profondo senso del dovere ed estremo coraggio. Con le sue azioni dava lustro alla 46° brigata aerea ed alla F.A..» - Aeroporto di Baghdad (Iraq), 21 aprile 2004. |