Gazzetta n. 62 del 16 marzo 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 25 febbraio 2009
Riconoscimento, al sig. Tonini Alberto, di titolo di studio estero, quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di avvocato.

IL DIRETTORE GENERALE
della giustizia civile

Visti gli articoli 1 e 8 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea;
Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali;
Visto il decreto ministeriale 28 maggio 2003, n. 191, che adotta il regolamento di cui all'art. 9 del decreto legislativo sopra citato, in materia di prova attitudinale per l'esercizio della professione di avvocato;
Vista l'istanza del sig. Tonini Alberto, nato il 30 agosto 1977 a Milano (Italia), cittadino italiano, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento del titolo professionale di «Abogado» rilasciato dal «Ilustre Colegio de Abogados» di Madrid (Spagna), presso cui e' iscritto dal maggio 2008, ai fini dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di «avvocato»;
Considerato che il richiedente e' in possesso del titolo accademico di «dottore in Giurisprudenza» conseguito presso la Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'aprile 2001, omologato in Spagna nel febbraio 2008;
Considerato inoltre che ha documentato con opportune certificazioni di aver completato la pratica forense in Italia nel luglio 2003;
Viste le determinazioni della Conferenza di servizi nella seduta del 16 gennaio 2009;
Sentito il conforme parere del rappresentante di categoria nella seduta sopra indicata;
Visto l'art. 22, n. 2, del decreto legislativo n. 206/2007;

Decreta:
Art. 1.
Al sig. Tonini Alberto, nato il 30 agosto 1977 a Milano (Italia), cittadino italiano, e' riconosciuto il titolo professionale di «Abogado» di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli «avvocati».
 
Art. 2.
Detto riconoscimento e' subordinato al superamento di una prova attitudinale orale da svolgersi in lingua italiana. Le modalita' di svolgimento sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.
Roma, 25 febbraio 2009
Il direttore generale: Frunzio
 
Allegato A

a) Il candidato, per essere ammesso a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per le prove e' data immediata notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda.
b) La prova orale e' unica e verte su: 1) discussione di un caso pratico su una a scelta tra le seguenti materie: diritto processuale civile, diritto processuale penale o diritto amministrativo (processuale); 2) elementi su una a scelta del candidato tra le seguenti materie: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo (sostanziale); 3) elementi di deontologia e ordinamento professionale;
c) La commissione rilascia all'interessato certificazione dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo degli avvocati.
 
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