Gazzetta n. 76 del 1 aprile 2009 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 1 agosto 2008
1° Programma delle opere strategiche (legge n. 443/2001) interporto di Battipaglia - 2° Lotto funzionale (CUP E71D03000000001) - Progetto definitivo. (Deliberazione n. 80/2008).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, tra l'altro reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative emanate da questo Comitato;
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare il comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato per le infrastrutture strategiche, che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i., e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV, concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente l'«attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche che include, nell'allegato 1, sotto la voce «Hub interportuali», gli interporti di Nola-Battipaglia-Marcianise, con un costo complessivo di euro 361.520.000;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Viste le delibere 5 dicembre 2003, n. 112 (Gazzetta Ufficiale n. 96/2004, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 113/2004), e 27 maggio 2005, n. 67 (Gazzetta Ufficiale n. 272/2005), con le quali questo Comitato ha rispettivamente approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare ed il progetto definitivo del «1° stralcio funzionale dell'interporto di Battipaglia»;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 82 (Gazzetta Ufficiale n. 197/2006), con la quale questo Comitato ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare dell'intervento «Interporto di Battipaglia: lotto di completamento», prevedendo - tra l'altro - che la Commissione VIA procedesse, ai sensi dell'allora vigente art. 20, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002, a verificare l'ottemperanza del progetto definitivo alle prescrizioni del provvedimento di compatibilita' ambientale nonche' ad effettuare gli opportuni controlli sull'esatto adempimento dei contenuti e delle prescrizioni del predetto provvedimento;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 S.O.), con la quale questo Comitato ha operato la rivisitazione del 1° Programma delle infrastrutture strategiche, citando, all'allegato 2, il «lotto di completamento» dell'interporto di Battipaglia;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 14 marzo 2003, e s.m.i., con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora articolo 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 21 luglio 2008, n. 7874, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - nel chiedere l'iscrizione dell'intervento «Interporto di Battipaglia - 2° lotto funzionale: progetto definitivo» all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato - ha inviato la documentazione istruttoria ai fini dell'approvazione, con prescrizioni, del progetto stesso, e vista la successiva nota 24 luglio 2008, n. 8405, con la quale il citato Ministero ha aggiornato la predetta documentazione;
Vista la nota 31 luglio 2008, n. 9260, con la quale l'Amministrazione sopra indicata ha fornito chiarimenti in merito al progetto in argomento;
Considerato che l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006 attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale;
che l'intero progetto concernente l'Interporto di Battipaglia e' stato suddiviso in due lotti di cui, come esposto in premessa;
il primo lotto e' stato sottoposto a questo Comitato per l'approvazione della progettazione preliminare e della progettazione definitiva;
il c.d. «lotto di completamento» e' stato ugualmente sottoposto a questo Comitato per l'approvazione della progettazione preliminare;
che il progetto definitivo ora in esame costituisce uno stralcio del suddetto «lotto di completamento» e che, in particolare, il progetto prevede la realizzazione delle seguenti opere su di un'area di 132.468 mq (di cui 122.710 privati e 9.758 demaniali):
magazzini corrieri con relativi uffici;
magazzino distributori con relativo ufficio;
parziale realizzazione di un ulteriore magazzino;
2° e 3° corpo di Torre Raj, sede degli uffici di gestione;
distributore di carburante;
aree per viabilita', stoccaggio e stalli per parcamento; in questa fase e' prevista l'acquisizione dell'area destinata ai servizi all'uomo, da utilizzare provvisoriamente come parcheggio dei mezzi pesanti e sulla quale, nell'ambito del successivo stralcio, sara' realizzato l'immobile da adibire ai servizi stessi;
aree a verde;
infrastrutture (acquedotti, fognature, reti elettriche, impianti);
che il progetto include inoltre l'acquisizione di alcune aree in una zona classificata dal P.R.G. come «area interporto» e la realizzazione, sulle aree stesse, di opere di urbanizzazione costituite, in particolare, da:
infrastrutture, tra le quali una sacca parcheggio, un parcheggio a lato di un distributore, nonche' un «pacchetto stradale» con sottoservizi;
impiantistica generale, comprendente l'illuminazione e la rete di smaltimento delle acque bianche per le opere sopra indicate;
rete idrica di adduzione;
che l'intervento in esame e' inserito nell'Accordo di programma quadro «Infrastrutture per la viabilita' nella Regione Campania» - IV Atto integrativo, stipulato il 27 marzo 2007;
che la comunicazione dell'avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilita' e' stata data mediante avviso pubblicato il 13 ottobre 2007 sul quotidiano «La Repubblica - edizione Campania» ed avviso pubblicato il 16 ottobre 2007 sul quotidiano «La Repubblica - edizione nazionale» e che inoltre, con dichiarazione 15 luglio 2008, il responsabile unico del progetto ha attestato la conclusione del suddetto procedimento senza osservazioni;
che Salerno Interporto s.p.a., soggetto aggiudicatore, ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto definitivo dell'«Interporto di Battipaglia - 2° lotto funzionale» e che il progetto stesso - completo di piano di risoluzione delle interferenze - e' stato trasmesso anche ai soggetti gestori delle predette interferenze;
che la relazione dei progettisti, redatta ai sensi dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163/2006 ed allegata alla relazione generale del progetto, attesta la rispondenza del progetto definitivo del lotto in esame al relativo progetto preliminare nonche' alle prescrizioni dettate in sede di approvazione del preliminare stesso, con particolare riferimento alla compatibilita' ambientale;
che con nota 4 dicembre 2007, n. DG.BAP./S02/34.19.04/21551/2007, il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici ha espresso parere favorevole con prescrizioni sul progetto in esame, in conformita' alle valutazioni della Soprintendenza per i beni archeologici di Salerno, Avellino e Benevento e della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Salerno ed Avellino, nonche' in conformita' al parere istruttorio della Direzione generale per i beni archeologici;
che con nota 5 dicembre 2007, n. 2007.1040476, la Regione Campania ha espresso parere favorevole in merito al progetto definitivo del lotto in esame sotto il profilo trasportistico e programmatico;
che il 6 dicembre 2007 il suddetto Ministero ha indetto la Conferenza di servizi;
che con nota 17 luglio 2008, n. DSA/2008/0019862, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato l'esito positivo della verifica di ottemperanza del progetto alle prescrizioni contenute nel parere formulato dalla Commissione speciale V.I.A nella seduta plenaria del 14 dicembre 2004 e riportate nella gia' citata delibera di approvazione del progetto preliminare;
che il Comune di Battipaglia, con nota 20 dicembre 2007, n. 84531, ha rilasciato il parere di conformita' urbanistica dell'intervento e che gli Enti gestori delle interferenze hanno formulato parere positivo, con prescrizioni, sul progetto in argomento;
che il programma di risoluzione delle interferenze e' contenuto nell'elaborato n. «4 - CPI», «censimento e progetto di risoluzione delle interferenze»;
che, alla luce dei pareri espressi, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto - in apposito allegato - le prescrizioni cui condizionare l'approvazione del progetto definitivo in esame;
sotto l'aspetto attuativo:
che - come esposto nelle richiamate delibere concernenti l'interporto e, da ultimo, nella delibera n. 82/2006 - il soggetto aggiudicatore e' individuato in «Salerno Interporto s.p.a.» costituita nell'aprile 1995 quale societa' a partecipazione pubblica maggioritaria ed attualmente a partecipazione pubblica minoritaria (quota di capitale privato 69,40%), societa' che riveste anche il ruolo di soggetto gestore dell'interporto in base alla convenzione stipulata il 17 dicembre 2003 con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi della legge 4 agosto 1990, n. 240, e s.m.i.;
che, visti gli esiti della sopra citata Conferenza di servizi, con verbale n. 96, relativo alla seduta del 22 gennaio 2008, il Consiglio d'amministrazione di Salerno Interporto s.p.a. ha conferito all'Amministratore delegato il mandato ad espletare - dopo l'approvazione, da parte di questo Comitato, del progetto in esame - gli atti e le attivita' connessi alla gara e alla sua aggiudicazione definitiva, nonche' il mandato a stipulare il contratto con l'impresa aggiudicataria;
che la modalita' di aggiudicazione delle opere concernenti la struttura interportuale e' l'appalto integrato;
che i tempi di realizzazione dell'intervento sono previsti in 47 mesi e che, in particolare, le opere dovrebbero essere concluse entro giugno 2012, collaudate entro gennaio 2013 e messe in esercizio intorno ad aprile 2013;
che il CUP assegnato all'opera e' E71D03000000001;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo dell'intero lotto di completamento dell'interporto, come gia' esposto nella richiamata delibera n. 82/2006, e' stato quantificato in euro 74.923.621,26, al netto dell'IVA che costituisce una partita di giro per il soggetto aggiudicatore, e che il costo del 2° lotto funzionale ora in approvazione - stralcio del succitato lotto di completamento - ammonta ad euro 23.571.583,63, di cui euro 16.766.055,87 per lavori, euro 285.692,33 per oneri per la sicurezza ed euro 6.519.835,43 per somme a disposizione;
che il suddetto costo del 2° lotto funzionale, arrotondato all'importo di euro 23.571.600, e' imputato sui seguenti fondi:

(importi in euro)

=====================================================================
TIPOLOGIA FONDI | IMPORTO | % =====================================================================
Contributo statale ex lege n. 376/2003 |2.200.000 | 9,34 ---------------------------------------------------------------------
Delibera Giunta regionale 30.11.2006, n. 2001: - | |
fondi ex delibera CIPE n. 20/2004 - 4.000.000 - | |
fondi ex delibera CIPE n. 35/2005 - 6.000.000 |10.000.000|42,42 ---------------------------------------------------------------------
Risorse di Salerno Interporto S.p.a. |11.371.600|48.24 ---------------------------------------------------------------------
TOTALE |23.571.600|100,00

che - nell'ambito del costo sopra indicato - la spesa di realizzazione dell'interporto, oggetto di gara, ammonta ad euro 21.371.654,29 (arrotondati ad euro 21.371.600) - di cui euro 15.697.714,28 per lavori, euro 269.468,67 per oneri per la sicurezza ed euro 5.404.471,33 per somme a disposizione - e che il relativo finanziamento grava sulle risorse regionali e su quelle di Salerno Interporto s.p.a.;
che il costo residuo, pari ad euro 2.200.000, corrisponde alla spesa per le succitate opere di urbanizzazione ricadenti nella c.d. «area interporto», da realizzare secondo le procedure di «legge obiettivo» in quanto facenti parte del progetto in esame, e che tali opere, unitamente ad un tratto di strada con relativi sottoservizi del costo di euro 500.000 - di competenza esclusiva del Comune in quanto esterno all'area classificata urbanisticamente come «interporto» e non incluso nel progetto in esame - saranno finanziate a carico del contributo statale di euro 2.700.0000 ex lege n. 376/2003, contributo assegnato al Comune di Battipaglia ai sensi della convenzione 25 gennaio 2005, stipulata tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Comune stesso;
che, seppure in assenza di richiesta di finanziamento a valere sulle risorse destinate all'attuazione del Programma delle opere strategiche, e' stato presentato - all'atto dell'approvazione del progetto preliminare - il piano economico-finanziario concernente l'intero lotto di completamento e che in sede di progettazione preliminare il predetto piano prevedeva - a fronte del succitato costo complessivo - un contributo pubblico di euro 6.700.000 (8,94% circa del citato stesso) ed un contributo di Salerno Interporto s.p.a. di euro 68.223.621,26 (91,06% circa del costo medesimo);
che il soggetto aggiudicatore ha imputato la concentrazione sul lotto in esame delle risorse pubbliche - peraltro superiori alle previsioni elaborate in sede di progetto preliminare - a vari motivi, tra cui minori e posposti ricavi di gestione da investire (derivanti, rispettivamente, da concorrenza di strutture analoghe e da ritardi nella messa in esercizio dell'interporto) e che, secondo lo stesso soggetto attuatore, la struttura di finanziamento aggiornata, unitamente alla presumibile prossima entrata in esercizio del 1° lotto (ormai in fase di esecuzione), consentirebbe una concreta operativita' dell'opera e la conseguente produzione di utili da investire per il finanziamento del completamento dell'opera stessa;
che, in seguito all'esame del piano economico-finanziario aggiornato riferito alla vera e propria struttura interportuale, l'Unita' tecnica Finanza di progetto ha valutato necessaria la contribuzione pubblica, costituita dalle citate risorse regionali, ma che peraltro, per garantire un corretto utilizzo della predetta contribuzione, a fronte del limitato utilizzo di fondi privati, la stessa Unita' ha suggerito che:
il soggetto attuatore definisca con chiarezza i tempi di realizzazione di tutte le opere connesse con l'interporto, comprese quindi quelle ancora da realizzare esclusivamente con fondi del soggetto attuatore;
sia valutata la possibile previsione di meccanismi di controllo e di benefit sharing, tali da consentire sia la verifica ex post delle attivita' di gestione - per riscontrare se la gestione dell'opera produca redditi superiori a quelli prudenzialmente stimati - sia il riparto dei benefici derivanti dagli eventuali maggiori redditi tra il soggetto aggiudicatore che percepisce il contributo pubblico e la Regione che lo eroga;

Delibera:

1. Approvazione progetto definitivo
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della contestuale dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo dell'«interporto di Battipaglia - 2° lotto funzionale».
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
1.2. Nell'ambito del limite di spesa di euro 74.923.621,26 di cui alla richiamata delibera n. 82/2006, l'importo di euro 23.571.600 costituisce il limite di spesa del lotto da realizzare ed e' fissato in relazione all'ammontare del costo dell'intervento, come quantificato nel quadro economico sintetizzato nella precedente «presa d'atto».
1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera.
1.4 E' approvato il piano di risoluzione delle interferenze, riportato nel citato elaborato progettuale n. «4 - CPI».
1.5. I beni di cui e' prevista l'espropriazione sono riportati negli elaborati del progetto definitivo n. «8 PE» e n. «C 376-PE».
2. Altre disposizioni
2.1. Entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale, il soggetto aggiudicatore del progetto di cui al precedente punto 1.1 comunichera' al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ne dara' a sua volta notizia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, i tempi certi di realizzazione di tutte le opere connesse con l'interporto, nonche' di quelle concernenti l'ulteriore lotto funzionale da realizzare esclusivamente con fondi del soggetto aggiudicatore stesso.
2.2. La Regione Campania - d'intesa con il citato soggetto aggiudicatore ed entro il medesimo termine sopra indicato - provvedera' ad individuare meccanismi di controllo e di benefit sharing, che dovranno consentire sia la verifica ex post delle attivita' di gestione - per riscontrare se la gestione dell'opera produca redditi superiori a quelli prudenzialmente stimati nel piano economico-finanziario citato nella precedente «presa d'atto» - sia il riparto dei benefici derivanti dagli eventuali maggiori redditi tra detto soggetto aggiudicatore, percettore del contributo pubblico, e la Regione stessa. La medesima Regione provvedera' inoltre ad individuare opportune misure in caso di inottemperanza da parte del richiamato soggetto aggiudicatore.
La Regione stessa provvedera' infine a comunicare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di aver assolto gli adempimenti posti a proprio carico ed il predetto Ministero, a sua volta, provvedera' a darne notizia al menzionato Dipartimento.
3. Clausole finali
3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo approvato al punto 1.1 della presente delibera.
3.2. La verifica di ottemperanza alle prescrizioni riportate nel menzionato allegato n. 1 e da assolvere nella fase di redazione del progetto esecutivo sara' effettuata dai soggetti indicati in calce ad ogni prescrizione, soggetti che procederanno, prima dell'inizio dei lavori, a dare comunicazione dell'esito della succitata verifica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale - a sua volta - ne informera' la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica.
3.3. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
3.4. In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, il bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'opera dovra' contenere una clausola che - fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 118 del decreto legislativo n. 163/2006 - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari, indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori: i contenuti di detta clausola sono riportati nell'allegato 2, che forma parte integrante della presente delibera.
3.5. Il CUP assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante il progetto stesso.
Roma, 1° agosto 2008

Il vice presidente: Tremonti

Il segretario del Cipe: Micciche'

Registrata alla Corte dei conti il 19 marzo 2009 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 1
Economia e finanze, foglio n. 328
 
Allegato 1

Prescrizioni ambientali

1. Lo scarico del surplus delle acque di pioggia provenienti dai piazzali e dalle aree carrabili nel canale S. Chiarella dovra' avvenire secondo modalita' che scongiurino ogni forma di erosione o instabilizzazione del canale stesso, laddove esso sia un canale naturale. La verifica di ottemperanza e' a cura dell'Autorita' di Bacino regionale in destra Sele.
2. Eventuali ulteriori richieste per derivazioni e/o captazioni idriche dovranno seguire le procedure previste nell'apposito disciplinare tecnico approvato dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino regionale in destra Sele, a seguito di preventiva istanza da rivolgere alla competente amministrazione provinciale. La verifica di ottemperanza e' a cura dell'Autorita di Bacino regionale in destra Sele.
3. Nella comunicazione di cui al d.lgs. n. 163/2006, art. 185, comma 7, il proponente dovra' comunicare:
lo stato di realizzazione delle strade provinciali e comunali interagenti con l'interporto e le previsioni di effettiva piena funzionalita' (se non ancora conseguita) in relazione alle ipotesi effettuate nel progetto preliminare e nel progetto definitivo;
lo stato di realizzazione del 1° lotto funzionale dell'interporto e le previsioni di effettiva piena funzionalita' (se non ancora conseguita) in relazione alle ipotesi effettuate nel progetto preliminare e nel progetto definitivo del 2° lotto funzionale quanto ad interazioni con lo stesso;
lo stato di avanzamento dell'iter tecnico ed autorizzativo del completamento dell'interporto.
La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
4. Dovra' essere realizzato un Progetto di monitoraggio ambientale unificato per tutti i lotti funzionali, sviluppato criticamente nel tempo, tenendo anche conto delle consistenze nell'ambito dell'intero «complesso interporto» di aree e fasi coinvolte da esercizio ordinario/cantiere e delle conseguenti coesistenze di impatti di diversa natura, con estensione cronologica fino all'operativita' di regime coerente con quanto ai precedenti punti. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
5. Dovra' essere verificata la necessita' di eventuali opere speciali di protezione derivanti dalle predette coesistenze. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
6. Per i lavori del 2° lotto funzionale, dovranno essere effettuate le verifiche sul materiale rimosso durante la fase di scavo. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
Prescrizioni tecniche

7. Dovra' essere eseguito il restauro conservativo delle masserie insistenti nell'area interessata dal progetto in quanto, pur non essendo l'area medesima sottoposta a vincolo di tutela ex d.lgs n. 42/2004, le stesse rappresentano significativi esempi di architettura rurale riconosciuti meritevoli di tutela dalla legge n. 378/2003. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
8. In corso d'opera personale archeologo appositamente incaricato dovra' controllare i lavori di scavo previsti, mentre dovranno eseguirsi saggi di scavo all'interno del vecchio fabbricato denominato Torre Ray, a suo tempo rimandati in attesa del consolidamento delle murature esterne dello stesso. La verifica di ottemperanza e' a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
9. In riferimento agli aspetti igienico-sanitari il progetto dovra' essere istruito nel rispetto delle norme di piano e dei regolamenti edilizi e comunque nel rispetto della normativa vigente. La verifica di ottemperanza e' a cura della Azienda sanitaria locale Salerno 2 - Distretto 102 Battipaglia.
Programma interferenze

10. Il soggetto aggiudicatore dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze, ai seguenti enti:
amministrazione provinciale di Salerno;
amministrazione comunale di Battipaglia;
autorita' di Bacino destra Sele;
consorzio area per lo sviluppo industriale di Salerno;
A.S.L. SA 2;
S.N.A.M. Rete Gas S.p.A.;
A.N.A.S. S.p.A. Salerno;
E.N.E.L. Distribuzione S.p.A.;
Terna S.p.A.
Le interferenze, ove non diversamente indicato, saranno risolte seguendo la normativa di settore.
 
Allegato 2

Clausola Antimafia

Contenuti della clausola antimafia, da inserire nel bando di gara, indicati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere di cui ai DD.II. 14 marzo 2003 e 8 giugno 2004.
L'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, prevede l'acquisizione di informazioni antimafia, oltre che nei confronti del soggetto appaltatore, anche nei confronti dei subcontraenti quando l'importo del subappalto superi i limiti di valore precisati al comma 1 dello stesso articolo 10, mentre l'articolo 118 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, e s.m.i., pone a carico dell'appaltatore l'obbligo di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti.
La necessita' di analoga estensione delle verifiche preventive antimafia, ad esse applicando le piu' rigorose informazioni del Prefetto, deriva dalla constatazione della particolare pericolosita', sotto il profilo del rischio di infiltrazione criminale, dei sub-appalti e dei cottimi, nonche' di talune tipologie esecutive attinenti a una serie di prestazioni (trasporto e movimento terra, noli a caldo e a freddo, ecc.) comunque ricorrenti nella fase realizzativa a prescindere dalla finalizzazione dell'intervento (di tipo viario, ferroviario, acquedottistico, ecc.).
Pertanto nel bando di gara per l'appalto dei lavori di cui al progetto definitivo approvato con la presente delibera dovra' essere inserita apposita clausola che - oltre all'obbligo di conferimento dei dati relativi a tutti i sub-contratti di cui al citato art. 118 del d.lgs. n. 163/2006 - preveda che:
1) tutti gli affidamenti a valle dell'aggiudicazione principale siano subordinati all'espletamento delle informazioni antimafia e sottoposti a clausola risolutiva espressa, in maniera da procedere alla revoca dell'autorizzazione del sub-contratto e alla automatica risoluzione del vincolo, con conseguente estromissione dell'impresa, in caso di informazioni positive. A fini di accelerazione potra' prevedersi che per i sub-contratti oggetto dell'estensione - vale a dire di importo inferiore a quello indicato nel richiamato art. 10, comma 1, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998 - l'autorizzazione di cui all'articolo 118 del d.lgs. n. 163/2006 possa essere rilasciata previa esibizione del certificato camerale con l'apposita dicitura antimafia, ferma restando la successiva acquisizione delle informazioni prefettizie con gli eventuali effetti rescissori sopra indicati. Tenuto conto dell'ulteriore estensione di tali verifiche anche a tipologie di prestazioni non inquadrabili nel sub-appalto, ai sensi delle norme richiamate, si potra' inoltre prevedere una fascia di esenzione dall'espletamento delle verifiche antimafia per gli acquisti di materiale di pronto reperimento fino all'importo di 50.000 euro (fermo restando l'obbligo di conferimento dei dati del fornitore);
2) nel caso di attivazione della clausola risolutiva espressa, l'appaltatore principale applichi, quale ulteriore deterrente, una penale, a titolo di liquidazione forfettaria dei danni, pari al 10% del valore del sub-contratto, salvo il maggior danno;
3) il soggetto aggiudicatore valuti le cd. informazioni supplementari atipiche - di cui all'art. 1 septies del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726, e successive integrazioni - ai fini del gradimento dell'impresa sub-affidataria, per gli effetti di cui all'art. 11, comma 3, del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998;
4) vengano previste apposite misure di monitoraggio relative alla fase di cantierizzazione dell'opera dirette a:
a) controllare gli assetti societari delle imprese sub-affidatarie, fino a completamento dell'esecuzione dell'opera stessa, fermo restando che, in caso di variazioni, dovranno essere aggiornati i dati gia' forniti in attuazione dell'obbligo di comunicazione di cui si e' detto;
b) assicurare, anche attraverso apposite sanzioni che possono arrivare fino alla revoca degli affidamenti, che i tentativi di pressione criminale sull'impresa affidataria e su quelle sub-affidatarie, nella fase di cantierizzazione (illecite richieste di denaro, «offerta di protezione», ecc.), vengano immediatamente comunicati alla Prefettura, fermo restando l'obbligo di denuncia all'Autorita' giudiziaria.
 
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