Gazzetta n. 81 del 7 aprile 2009 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 6 marzo 2009, n. 32
Regolamento recante norme per l'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto e dalle accise per le merci importate da viaggiatori provenienti da Paesi terzi.

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Vista la direttiva 2007/74/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2007, sull'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto e dalle accise delle merci importate da viaggiatori provenienti da Paesi terzi, che, con effetto dal 1° dicembre 2008, abroga e sostituisce la direttiva 69/169/CEE del Consiglio, del 28 maggio 1969;
Visto il regolamento (CEE) n. 918/1983 del Consiglio, del 28 marzo 1983, relativo alla fissazione del regime comunitario delle franchigie doganali e in particolare l'articolo 45 del medesimo regolamento, come sostituito dal regolamento (CE) n. 274/2008 del Consiglio, del 17 marzo 2008, che prevede che le merci contenute nei bagagli personali dei viaggiatori provenienti da Paesi terzi sono ammesse in franchigia dai dazi all'importazione purche' le medesime importazioni siano esenti dall'imposta sul valore aggiunto;
Visto l'articolo 14, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723, che attribuisce al Ministro delle finanze la competenza ad adottare regolamenti per stabilire, al fine dell'adeguamento alle disposizioni adottate dai competenti organi comunitari, condizioni, modalita' e formalita' per l'ammissione alle franchigie dai diritti doganali previste dall'articolo 12 del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 723 del 1965 e dal predetto regolamento (CEE) n. 918/1983;
Visto l'articolo 14, comma 2, del predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 723 del 1965, che stabilisce che gli ulteriori adeguamenti alle disposizioni comunitarie in materia di franchigie dai diritti doganali siano stabiliti con regolamenti approvati con decreti del Ministro delle finanze;
Visto il regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 16 dicembre 1998, n. 500, recante le norme per l'esenzione dai diritti doganali per gli oggetti ed i generi di consumo importati a seguito dei viaggiatori;
Ritenuta la necessita' di adeguare la normativa nazionale alle summenzionate disposizioni comunitarie;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell'organizzazione del Governo, ed in particolare l'articolo 23 che ha istituito il Ministero dell'economia e delle finanze, attribuendogli le funzioni dei Ministeri del tesoro, bilancio e programmazione economica e delle finanze;
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere espresso dal Consiglio di Stato nell'adunanza della Sezione consultiva per gli atti normativi del 15 dicembre 2008;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri effettuata ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con note n. 3-1463/UCL, del 4 febbraio 2009, e n. 3-2141/UCL del 17 febbraio 2009;

Adotta

il presente regolamento:

Art. 1.
Definizioni
1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni previste nel presente regolamento sono adottate le seguenti definizioni:
a) importazioni di natura non commerciale: le importazioni che, contemporaneamente, presentano carattere occasionale e riguardano esclusivamente merci, riservate all'uso personale o familiare dei viaggiatori o destinate ad essere regalate, che non riflettono, per la loro natura o quantita', alcun intento di carattere commerciale;
b) bagagli personali: i bagagli che il viaggiatore e' in grado di presentare all'Ufficio doganale al momento del suo arrivo nonche' quelli che presenta a tale ufficio in un secondo tempo, a condizione che comprovi che sono stati registrati come bagaglio al seguito, al momento della partenza, presso il vettore che ha provveduto al trasporto del viaggiatore;
c) zona di frontiera: fatte salve le relative convenzioni, il territorio dei comuni che ricadono, anche parzialmente, nella zona avente una profondita' in linea d'aria di 15 chilometri dalla frontiera con Paesi non comunitari;
d) lavoratore frontaliero: la persona che, per la sua abituale attivita', deve varcare la frontiera nei suoi giorni di lavoro;
e) viaggiatori aerei e viaggiatori via mare: tutti i passeggeri che effettuano viaggi aerei o marittimi, fatta eccezione per l'aviazione privata da diporto o la navigazione privata da diporto;
f) aviazione privata da diporto e navigazione privata da diporto: l'uso di un aeromobile o di un battello marittimo da parte del proprietario o della persona fisica o giuridica che ha un contratto di locazione o altro titolo, per scopi non commerciali e diversi dal trasporto di passeggeri o merci o dalla prestazione di servizi a titolo oneroso o per conto di autorita' pubbliche.
2. Ai fini dell'applicazione del presente regolamento:
a) il Principato di Monaco non e' considerato Paese terzo e, limitatamente alle accise, la Repubblica di San Marino non e' considerata Paese terzo;
b) l'isola di Man e' considerata territorio in cui si applicano le norme comunitarie in materia di IVA o di accisa.



Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni
sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la
lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato
il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli
atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
- Si riporta il testo dell'art. 45 del regolamento (CEE)
n. 918/83 del Consiglio, del 28 marzo 1983:
«Art. 45.- Le merci contenute nei bagagli personali dei
viaggiatori provenienti da un paese terzo sono ammesse in
franchigia dai dazi all'importazione, purche' tali
importazioni siano esenti dall'imposta sul valore aggiunto
(IVA) a norma di disposizioni del diritto nazionale
adottate in conformita' della direttiva 2007/74/CE del
Consiglio, del 20 dicembre 2007, sull'esenzione
dall'imposta sul valore aggiunto e dalle accise delle merci
importate da viaggiatori provenienti da paesi terzi.
Le merci importate nei territori elencati all'art. 6,
paragrafo 1, della direttiva 2006/112/CE del Consiglio del
28 novembre 2006 relativa al sistema comune d'imposta sul
valore aggiunto sono soggette alle stesse disposizioni in
materia di franchigia doganale delle merci importate in
qualsiasi altra parte del territorio dello Stato membro
interessato.».

- Si riporta il testo dei commi 1 e 2, dell'art. 14, del
decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n.
723:
«1. Con regolamenti approvati con decreti del Ministro
delle finanze, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge
23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite, in conformita' alle
disposizioni comunitarie, condizioni, modalita' e
formalita' per l'ammissione alle franchigie dai diritti
doganali previste dall'art. 12 e dal regolamento (CEE) n.
918/83 del Consiglio, del 28 marzo 1983.
2. Con successivi regolamenti, approvati con decreti del
Ministro delle finanze, sono disposti gli ulteriori
adeguamenti alle disposizioni comunitarie.».
- Si riporta il testo dell'art. 12, del decreto del
Presidente della Repubblica 26 giugno 1965, n. 723:
«Art. 12. - 1. Salvo quanto previsto dal regolamento
(CEE) n. 918/1983 del Consiglio, del 28 marzo 1983, e senza
pregiudizio delle maggiori facilitazioni stabilite dagli
accordi internazionali, e' concessa l'importazione
definitiva in esenzione dai diritti di confine, diversi da
quelli contemplati dal suddetto regolamento, delle merci
per le quali risultano soddisfatte le medesime condizioni
prescritte, per la franchigia daziaria, dal regolamento
stesso.
2. Non sono soggette all'imposta sul valore aggiunto le
importazioni di merci per le quali l'esenzione dal predetto
tributo e' disposta, con carattere di obbligatorieta',
dalle direttive del Consiglio delle Comunita' europee
adottate in materia di armonizzazione delle disposizioni
riguardanti la franchigia dalle imposte sulla cifra di
affari riscosse all'importazione nel traffico
internazionale dei viaggiatori, ovvero le franchigie
applicabili all'importazione delle merci oggetto di piccole
spedizioni a carattere non commerciale, o quelle
applicabili alle importazioni definitive di beni personali
di privati provenienti da uno Stato membro, nonche' dalle
direttive del Consiglio delle Comunita' europee adottate in
materia di determinazione del campo di applicazione
dell'art. 14, paragrafo 1, lettera d), della direttiva
77/388/CEE del Consiglio, del 17 maggio 1977.».

- Si riporta il testo dell'art. 17, comma 3 della legge
23 agosto 1988, n. 400:
«3. Con decreto ministeriale possono essere adottati
regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di
autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge
espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
materie di competenza di piu' Ministri, possono essere
adottati con decreti interministeriali, ferma restando la
necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati
dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente
del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.»

- Si riporta il testo dell'art. 868 del regolamento
(CEE) n. 2454/93 della Commissione del 2 luglio 1993:
«Art. 868. - Gli Stati membri possono dispensare dal
contabilizzare importi di dazi inferiori a 10 ECU.
Non si procede al ricupero a posteriori dei dazi
all'importazione o all'esportazione quando l'importo da
ricuperare sia inferiore, per pratica, a 10 ECU.».



 
Art. 2.
Soglie monetarie
1. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 3, sono importate in esenzione dall'imposta sul valore aggiunto, dall'accisa e dai dazi doganali le merci che i viaggiatori, provenienti da Paesi terzi o da un territorio in cui non si applicano le norme comunitarie in materia di IVA o di accisa, portano con se' nel proprio bagaglio personale, a condizione che si tratti di importazioni di natura non commerciale e che il valore delle stesse merci non superi complessivamente 300,00 euro per viaggiatore. L'importo di cui al presente comma e' aumentato a 430,00 euro nel caso di viaggiatori aerei e viaggiatori via mare.
2. Per i viaggiatori di eta' inferiore a quindici anni le soglie monetarie di cui al comma 1 sono ridotte a 150,00 euro per viaggiatore indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato.
3. Ai fini del calcolo delle soglie monetarie di cui al comma 1, il valore delle singole merci non puo' essere frazionato.
4. Ai fini del calcolo delle soglie monetarie di cui al comma 1 non si tiene conto del valore del bagaglio personale di un viaggiatore che viene importato temporaneamente o reimportato a seguito di esportazione temporanea ne' del valore dei medicinali corrispondenti alle sue necessita' personali. Ai fini del calcolo delle soglie monetarie di cui al comma 1 non si tiene conto, altresi', dei prodotti di cui all'articolo 3, commi 1 e 2.
5. Non e' riscossa l'IVA e l'accisa per le merci importate da ciascun viaggiatore qualora l'importo delle imposte da esigere non superi, complessivamente, 10,00 euro; per quanto concerne i dazi doganali trova applicazione l'articolo 868 del regolamento (CEE) n. 2454/1993 della Commissione, del 2 luglio 1993.
 
Art. 3.
Prodotti particolari
1. Relativamente ai prodotti del tabacco e ai prodotti alcolici, l'esenzione dall'IVA, dall'accisa e dai dazi doganali e' accordata entro i limiti dei quantitativi massimi indicati nella tabella A allegata al presente regolamento.
2. Relativamente ai prodotti carburanti, l'esenzione dall'IVA, dall'accisa e dai dazi doganali e' accordata limitatamente ai quantitativi contenuti nel serbatoio normale di qualsiasi mezzo di trasporto oltre al carburante eventualmente contenuto in un recipiente portatile avente capacita' massima di 10,0 litri.
3. I viaggiatori di eta' inferiore a 17 anni sono esclusi dall'esenzione applicabile ai prodotti indicati nella tabella A.
 
Art. 4.
Disposizioni particolari per i residenti delle zone di frontiera
1. Per le importazioni di merci effettuate dalle persone che hanno la loro residenza nelle zone di frontiera, dai lavoratori frontalieri e dal personale dei mezzi di trasporto utilizzati nel traffico da Paesi terzi o da un territorio in cui non si applicano le norme comunitarie in materia di IVA o di accisa verso l'Unione europea, le soglie monetarie di cui all'articolo 2, comma 1, sono ridotte a 50,00 euro.
2. Per i soggetti di cui al comma 1, l'esenzione dall'IVA, dall'accisa e dai dazi doganali sui prodotti del tabacco e sui prodotti alcolici, e' accordata entro i limiti dei quantitativi massimi ridotti indicati nella tabella B allegata al presente regolamento. Per i medesimi soggetti l'esenzione dall'IVA, dall'accisa e dai dazi doganali sui prodotti carburanti e' accordata limitatamente ai soli quantitativi contenuti nel serbatoio normale di qualsiasi mezzo di trasporto.
3. I soggetti di cui al comma 1, di eta' inferiore a diciasette anni, sono esclusi dall'esenzione applicabile ai prodotti indicati nella tabella B.
 
Art. 5.
Abrogazione
1. Il regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 16 dicembre 1998, n. 500, e' abrogato.
 
Art. 6.
Entrata in vigore
1. Le disposizioni contenute nel presente decreto entrano in vigore il primo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 6 marzo 2009
Il Ministro : Tremonti

Visto, il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 25 marzo 2009 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 1
Economia e finanze, foglio n. 357
 
Allegato

----> Vedere da pag. 3 a pag. 4 <----
 
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