Gazzetta n. 270 del 19 novembre 2009 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 31 luglio 2009
Programma delle infrastrutture strategiche. Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici (Articolo 80, comma 21, legge n. 289/2002). (Deliberazione n. 61/2009).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante «Norme per l'edilizia scolastica» che, all'art. 3, ha individuato le competenze degli enti locali in materia;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; adempimento che questo Comitato stesso ha assolto con delibera 21 dicembre 2001, n. 121;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, ha autorizzato limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed ha previsto che, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, vengano individuati i soggetti autorizzati a contrarre mutui o ad effettuare altre operazioni finanziarie;
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, e, in particolare, l'art. 80, comma 21, che ha previsto, nell'ambito del programma delle infrastrutture strategiche di cui alla citata legge n. 443/2001, la predisposizione - da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - di un «Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici» (di seguito denominato «Piano»), con particolare riguardo a quelli insistenti nelle zone soggette a rischio sismico, e che ha disposto la sottoposizione di detto «Piano» a questo Comitato che, sentita la Conferenza unificata, e' chiamato a ripartire le risorse, tenuto conto di quanto stabilito dall'art. 3 della citata legge n. 23/1996;
Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare l'art. 3, comma 91, che ha destinato al «Piano» un importo non inferiore al 10 per cento delle risorse di cui all'art. 13, comma 1, della citata legge n. 166/2002, che risultavano disponibili al 1° gennaio 2004;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, intitolato «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i., e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV concernente «lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi»;
l'art. 256 che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Vista la delibera 20 dicembre 2004, n. 102 (Gazzetta Ufficiale n. 186/2005), con la quale questo Comitato ha approvato un primo Programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici per un importo pari a euro 193.883.695, programma la cui attuazione ha formato oggetto di un'Intesa istituzionale raggiunta dalla Conferenza unificata nella seduta del 13 ottobre 2005;
Vista la delibera 2 dicembre 2005, n. 157 (Gazzetta Ufficiale n. 117/2006), con la quale, anche in relazione ai contenuti della menzionata Intesa, sono state apportate alcune modifiche alla delibera sopra citata e, in particolare, per quanto concerne i profili regolatori, e' stato previsto che le «economie» realizzate nelle varie fasi procedimentali restino vincolate alla realizzazione degli interventi inclusi nel «Piano» sino al completamento degli stessi e sono state fornite indicazioni sugli adempimenti a carico degli istituti finanziatori;
Vista la delibera 17 novembre 2006, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 104/2007), con la quale questo Comitato ha approvato un secondo Programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici, per un costo complessivo di euro 295.199.000, e ha definanziato alcuni interventi inclusi nel primo Programma stralcio, per complessivi euro 14.932.419, prevedendo l'utilizzo delle relative disponibilita' per la realizzazione di 32 interventi localizzati nelle medesime regioni nelle quali le disponibilita' si sono realizzate;
Vista la delibera 21 febbraio 2008, n. 17 (Gazzetta Ufficiale n. 5/2009), con la quale questo Comitato ha approvato il Programma stralcio di rimodulazione del «Piano», procedendo al definanziamento, totale o parziale, di alcuni interventi ed alla riprogrammazione delle risorse cosi' liberatesi, prevedendo che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedesse, con appositi prospetti, a specificare:
l'annualita' su cui sono imputate le quote di limite d'impegno revocate dalla medesima delibera per i «definanziamenti parziali»;
l'annualita' su cui vengono imputate le quote di limite di impegno attribuite in sede di «riprogrammazione»;
Vista la nota 10 giugno 2009, n. 23927, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso i prospetti allegati alla citata delibera n. 17/2008 - rispettivamente, sub 2 (definanziamenti parziali) e sub 3 (riprogrammazioni) - integrati con le richieste indicazioni sulle annualita' di riferimento e corretti relativamente ad alcuni limitati errori di trascrizione;
Vista la nota 30 luglio 2009, n. 9489, con la quale lo stesso Ministero ha segnalato una rettifica all'allegato 1 dei definanziamenti integrali relativamente all'intervento «Scuola infanzia di via Aldo Moro» sita nel comune di Romanengo (Cremona), in relazione al quale il limite di impegno di euro 1.607,64 e' stato erroneamente imputato all'anno 2006 anziche' all'anno 2005, come assegnato con riprogrammazione di cui alla delibera n. 143/2006;
Rilevato che lo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per quanto concerne le riprogrammazioni relative alla regione Campania, ha ricalcolato le quote dei limiti di impegno assegnate ai vari interventi, indicando importi marginalmente diversi rispetto a quelli gia' riportati nella citata delibera n. 17/2008;
Su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:

1. E' approvato il prospetto allegato sub 1 alla presente delibera, della quale forma parte integrante e che sostituisce l'allegato 1 (definanziamenti integrali) alla delibera di questo Comitato n. 17/2008 - rettificato esclusivamente nella parte relativa al limite di impegno di euro 1607,64, erroneamente imputato all'anno 2006 anziche' 2005 - per l'intervento «Scuola infanzia di via Aldo Moro», sita nel comune di Romanengo (Cremona).
2. E' approvato il prospetto allegato sub 2 alla presente delibera, della quale forma parte integrante, e che sostituisce l'allegato 2 alla delibera di questo Comitato n. 17/2008: il prospetto specifica, per i definanziamenti parziali, le annualita' su cui sono state imputate le quote di limite d'impegno parzialmente revocate con la richiamata delibera n. 17/2008.
3. E' altresi' approvato il prospetto allegato sub 3 alla presente delibera, della quale forma del pari parte integrante, e che sostituisce l'allegato 3 alla delibera di questo Comitato n. 17/2008: il prospetto precisa le annualita' cui sono state imputate le quote di limite di impegno attribuite in sede di riprogrammazione agli interventi specificati nel prospetto medesimo e reca le rettifiche richieste dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Roma, 31 luglio 2009

Il Presidente: Berlusconi Il segretario del CIPE: Micciche'
Registrato alla Corte dei conti l'11 novembre 2009 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5, Economia e finanze, foglio n. 260
 
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