Gazzetta n. 296 del 21 dicembre 2009 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
DECRETO 9 dicembre 2009 |
Riconoscimento, al sig. Mancev Vlatko, di titolo di studio estero abilitante all'esercizio in Italia della professione di ingegnere. |
|
|
IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 recante norme di attuazione del Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 e successive integrazioni; Visto il decreto 9 novembre 2007, n. 206 di attuazione della direttiva n. 2005/36/CE del 7 settembre - relativa a riconoscimento delle qualifiche professionale; Vista l'istanza del sig. Mancev Vlatko nato Kocani il 18 febbraio 1965, cittadino macedone, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/99 in combinato disposto con l'art.16 del decreto legislativo n. 206/2007, il riconoscimento del titolo professionale di «Ingegnere», di cui e' in possesso, conseguito in Macedonia, ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio in Italia della professione di «Ingegnere» sez. A, settore civile-ambientale; Preso atto che il richiedente e' in possesso del titolo accademico di «Laurea in Ingegneria civile» conseguito presso l' «Universita' SS. Cirillo e Metodio» di Skopje, in data 24 maggio 1991; Preso atto che il titolo in possesso del sig. Mancev cositutisce condizione necessaria e sufficiente per l'esercizio della professione di Ingegnere in Macedonia come dichiarato dall'Ambasciata d'Italia a Skopjie; Viste le conformi determinazioni della Conferenza di servizi nella seduta del 27 ottobre 2009; Sentito il conforme parere del rappresentante del Consiglio Nazionale di Categoria nelle conferenze sopra citata ; Considerato che la formazione accademico professionale dell'istante e' carente di un'intera parte di attivita' che l'ingegnere civile-ambientale iscritto all'Albo in Italia e' abilitato a svolgere, ossia quella in comune con gli architetti, si ritiene necessario applicare misure compensative; Considerato che il richiedente possiede una carta di soggiorno, rilasciata dalla Questura di Asti, con scadenza il 27 febbraio 2013; Visto l'art. 16 n. 1 del decreto legislativo n. 206/2007; Visto l'art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394;
Decreta:
Art. 1
Al sig. Mancev Vlatko nato Kocani il 18 febbraio 1965, cittadino macedone, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli «Ingegneri» sez. A settore civile-ambientale e l'esercizio della professione in Italia. |
| Art. 2
Il riconoscimento di cui al precedente articolo e' subordinato , al superamento di una prova attitudinale scritta e orale; le modalita' di svolgimento delle prove sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. |
| Art. 3
La prova attitudinale, ove oggetto di scelta del richiedente, vertera' sulle seguenti materie (scritte e orali): 1) architettura tecnica e composizione architettonica; 2) urbanistica e pianificazione territoriale; 3) tecnica delle costruzioni - ingegneria sismica e norme tecniche sulle costruzioni (solo orale); 4) deontologia e ordinamento professionale. Roma, 9 dicembre 2009
Il direttore generale: Saragnano |
| Allegato A
a) Prova attitudinale: il candidato, per essere ammesso a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente, per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per la prova e' data immediata notizia all'interessata, al recapito da questi indicato nella domanda. b) La prova attitudinale, volta ad accertare la conoscenza delle materie indicate nel testo del decreto, si compone di un esame scritto ed un esame orale da svolgersi in lingua italiana. L'esame scritto consiste nella redazione di progetti integrati assistiti da relazioni tecniche concernenti la materia individuata nel precedente art. 3. c) L'esame orale consiste nella discussione di brevi questioni tecniche vertenti sulle materie indicate nel precedente art.3, e altresi' sulle conoscenze di ordinamento e deontologia professionale del la candidata. A questo secondo esame il candidato potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto. d) La commissione rilascia all'interessato certificazione dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo degli ingegneri sez. A settore civile-ambientale. |
|
|
|