Gazzetta n. 39 del 17 febbraio 2010 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 gennaio 2010
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Rosarno.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 15 dicembre 2008, registrato alla Corte dei conti il 19 dicembre 2008, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Rosarno (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 gennaio 2010;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Rosarno (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 29 gennaio 2010

NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri

Maroni, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 3 febbraio 2010 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 1, foglio n. 288
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Rosarno (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 15 dicembre 2008, registrato alla Corte dei conti il 19 dicembre 2008, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa di una manifestata disaffezione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'.
Infatti, come rilevato dal Prefetto di Reggio Calabria con relazione in data 12 gennaio 2010 che costituisce parte integrante della proposta, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibilita' dell'amministrazione comunale, le attivita' istituzionali dell'ente civico continuano a riflettersi in un contesto socio-economico in grado di esprimere una capacita' di interferenza e di condizionamento che rallenta l'azione protesa al completo recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di buon andamento. Vengono peraltro evidenziati, in vista della prossima campagna elettorale, preoccupanti segnali di avvio della formazione di alcuni movimenti politici composti da personaggi molto vicini ad ambienti malavitosi che negli anni hanno instillato nel contesto ambientale un vincolo di assoggettamento ed intimidazione. L'effettiva presentazione di tali liste, ove il rinnovo degli organi avvenisse in occasione delle prossime elezioni comunali, rischierebbe di pregiudicare il lavoro svolto dalla commissione straordinaria per restituire l'azione amministrativa dell'ente ad un percorso di legalita' ed estraneita' ai condizionamenti di tipo mafioso.
Nella menzionata relazione inoltre, nel dare conto dell'intensa attivita' finora svolta dall'organo straordinario nei diversi settori di competenza dell'amministrazione comunale, viene rappresentato il permanere di una diffusa illegalita' ed inefficienza nella struttura amministrativa percepibile da vari fattori oltreche' dalla tangibile presenza di un preoccupante contesto ambientale, elementi che impongono la necessita' di mantenere alto il livello di attenzione.
Per quanto attiene l'attivita' di riorganizzazione dell'ente viene messa in rilievo la necessita' di portare a compimento una serie di progetti gia' avviati, come quello concernente gli ulteriori adempimenti connessi al piano di alienazione e di valorizzazione del patrimonio immobiliare.
In ordine ai lavori di riqualificazione dell'area urbana, l'organo di gestione straordinaria ha messo in rilievo alcuni episodi, come l'abbandono dei lavori da parte della societa' aggiudicataria non appena assunta la consegna del cantiere, che evidenziano il condizionamento criminale cui sono tuttora sottoposte alcune ditte.
Deve inoltre essere riesaminata, nel suo complesso, l'anomala gestione, condotta dalla precedente amministrazione, dei procedimenti amministrativi concernenti i beni confiscati alla criminalita' organizzata, per i quali non e' stata formalizzata la relativa trascrizione degli atti di destinazione e conseguentemente non sono state avviate le necessarie procedure per il riutilizzo dei beni.
A seguito di verifiche incrociate con l'Agenzia del demanio, che hanno permesso di appurare l'effettiva consistenza del patrimonio confiscato, e' stata accertata la necessita' di un intervento di ristrutturazione dei suddetti beni per i quali sono stati richiesti appositi finanziamenti alla Regione Calabria L'esecuzione dei descritti progetti ha richiesto l'avvio di procedure volte a garantire la massima trasparenza, atteso che le ingenti somme necessarie per la realizzazione dei relativi lavori suscitera' certamente un forte richiamo per gli imprenditori locali legati ad ambienti controindicati.
Devono inoltre essere portate a termine alcune procedure volte al recupero di entrate tributarie ed extratributarie che, nonostante si siano rivelate di non semplice praticabilita', potrebbero restituire agibilita' finanziaria all'ente.
Va infine rilevato che, in considerazione dei recenti disordini posti in essere da parte della comunita' straniera e della situazione di grave tensione creatasi con la popolazione di Rosarno, si pone l'esigenza che l'organo di gestione straordinaria prosegua la sua attivita' di mediazione con la comunita' locale.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, sussistano i presupposti per l'adozione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Rosarno (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, tenuto conto che ove non intervenisse detta proroga, l'ente dovrebbe rinnovare i propri organi nel turno elettorale di imminente svolgimento.
Roma, 27 gennaio 2010

Il Ministro dell'interno: Maroni
 
Allegato AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ROSARNO - PROPOSTA DI APPLICAZIONE DEL
COMMA 10 DELL'ART. 143 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N.
267.
Con D. P. R. 15 dicembre 2008 l'Amministrazione comunale di Rosarno e' stata affidata ad una Commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, che scadranno il 15 giugno 2010.
L'attivita' svolta dalla Commissione ha certamente consentito di raggiungere risultati nella gestione della cosa pubblica e per il ripristino della legalita'.
Tuttavia, poiche' l'opera di bonifica e risanamento non sembra ancora completata, cosi' come emerge nell'allegato rapporto della stessa Commissione, si ritiene necessaria la proroga della gestione straordinaria.
Preliminarmente, vale la pena ricordare il contesto di riferimento.
La cittadina di Rosamo, importante snodo ferroviario ed autostradale, si trova al centro di due comprensori, la provincia di Reggio Calabria e quella di Vibo Valentia; e' centro agricolo e commerciale, con produzione e lavorazione di agrumi, olio d'oliva e kiwi, ospita ancora famiglie di immigrati di numerose nazionalita',
In tale ambito, la criminalita' organizzata tenta d'inserirsi nel flusso finanziario cercando connivenze con il potere politico amministrativo locale; cio' e' comprovato da numerose operazioni di polizia ed anche dalla circostanza che. dagli anni novanta, proprio nella Piana sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa ben nove Comuni, tra i quali (D.P.R. 28 gennaio 1992) anche Rosarno.
Attualmente sono gestiti da Commissioni straordinarie i vicini Comuni di Gioia Tauro, San Fernando e Taurianova e da un Commissario straordinario il Comune di Rizziconi, contigui territorialmente.
L'originaria richiesta di scioglimento, seguita alla sospensione degli organi elettivi, disposta con d. p. del 7 ottobre 2008, ... omissis ..., era fondata su un duplice ordine di motivi, essenzialmente riferiti al collegamento ... omissis ... ed all'andamento ed al funzionamento dei servizi di quell'Ente.
...omissis...
La Commissione straordinaria, insediatasi il 20 ottobre 2008, in virtu' del D. P. nr. 1632 del 7 ottobre, cui e' seguito il D.P.R. del 15 dicembre successivo, con apposita relazione, ha dato conto dell'intensa attivita' svolta su vari fronti, ma ha anche rappresentato il permanere di una situazione di diffusa illegalita' ed inefficienza di quell'Ente, percepibile da vari fattori, oltre che dalla tangibile presenza sul territorio di un'intimidazione ambientale persistente.
Numerosi provvedimenti ed iniziative sono stati posti in essere per migliorare l'organizzazione dell'attivita' amministrativa delle varie unita' operative; e' stata svolta un'intensa attivita' deliberativa, connessa a competenze essenziali per lo Ente e, in quest'ambito, e' stato in particolare adottato il Piano di alienazione e di valorizzazione del patrimonio immobiliare, che ha consentito una ricognizione completa del patrimonio comunale; e' stato pure arginato il notevole contenzioso, che affligge quel Comune, assicurando la difesa dell'Amministrazione e ponendo in essere procedure per il recupero di crediti; risultano in corso lavori di riqualificazione urbana e notevole impegno e' stato pure proftiso relativamente a beni confiscati, assegnati a quel Comune.
Di contro, il percorso per il recupero della legalita' e dell'efficienza e' ancora lungo; a mero titolo esemplificativo si evidenziano il mancato introito di cospicue risorse, nonche' il degrado di quel territorio ed il susseguirsi di atti intimidatori, danneggiamenti, furti, compiuti ai danni del Comune stesso. nonche' gravi intimidazioni ... omissis ...
Forti stanziamenti di' bilancio per lavori pubblici ed altri finanziamenti con il PON e con il POR Calabria potrebbero risvegliare appetiti da parte delle locali consorterie mafiose.
Il tentativo della Commissione straordinaria di dialogare con la cittadinanza ha cominciato a dare qualche frutto; sono state incoraggiate iniziative di collaborazione avanzate da associazioni culturali e da cittadini volenterosi a concorrere al decoro della citta', «adottando» qualche spazio verde.
Al quadro complessivo fin qui delineato deve aggiungersi l'incidenza, sull'odierna proposta di proroga, dei recentissimi gravi disordini, accaduti a Rosarno tra il 7 e 1'8 gennaio appena decorsi; omissis ..., la' stanziata nel periodo tra ottobre e marzo per raccogliere gli agrumi. in seguito al ferimento di un cittadino ... omissis ... manifestazione di protesta, creando intralcio alla libera circolazione stradale e ponendo in essere numerosi danneggiamenti. Peraltro, la cittadinanza rosarnese ha inteso manifestare animatamente il proprio dissenso per la presenza cosi' massiccia di stranieri, Cio' ha creato una frattura grave tra le due comunita', con forte tensione e serie minacce all'ordine ed alla sicurezza pubblica; si contano numerosi arresti. tra i quali ... omissis .... Nonostante gli sforzi profusi dalle Forze di Polizia per la normalizzazione della situazione, nonche' il trasferimento di oltre 1000 immigrati verso centri di accoglienza, permane lo stato di tensione per i fatti accaduti che sono al vaglio dell'A. G.: la presenza della Commissione Straordinaria, anche in termini di mediazione con la comunita' rosarnese, potra' costituire un prezioso supporto.
Quanto precede, unitamente al contesto di riferimento, caratterizzato dalla presenza di cosche pervasive e fortemente radicate nel territorio, ... omissis ..., che dagli enti locali ha tratto profitti e potere, nonostante il contrasto che le Forze di Polizia e l'Autorita' Giudiziaria pongono in essere.
Proprio questa mattina all'alba e' stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ... omissis ..., nei confronti di 14 persone su 17 complessive della ... omissis ....
Appare, tuttora, difficile ritenere ripristinata la garanzia della libera determinazione degli organi elettivi, ... omissis
....
Per quanto sopra esposto, si ritiene necessario proporre la proroga degli effetti del decreto di scioglimento del 15 dicembre 2008 dell'Amministrazione comunale di Rosarno, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, anche al fine di consolidare ulteriormente i risultati raggiunti dalla Commissione, stante la complessita' della siutazione, che richiede un lungo periodo di «risanamento», con interventi finalizzati a riportare l'azione amministrativa nell'alveo dell'efficienza e della legalita', unitamente ad una forte azione volta alla creazione di occasioni di crescita generale del vivere civile, imprescindibile per segnare la svolta in un territorio ad alto inquinamento mafioso, gia' destinatario di analogo provvedimento di rigore.
 
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