Gazzetta n. 204 del 1 settembre 2010 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 agosto 2010 |
Scioglimento del consiglio comunale di Nicotera e nomina di una commissione straordinaria. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Nicotera (Vibo Valentia), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 aprile 2008, sussistono forme di ingerenza della criminalita' organizzata; Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'amministrazione comunale di Nicotera; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali; Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Nicotera, per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 agosto 2010;
Decreta:
Art. 1
II consiglio comunale di Nicotera (Vibo Valentia) e' sciolto per la durata di diciotto mesi. |
| Art. 2
La gestione del comune di Nicotera (Vibo Valentia) e' affidata alla commissione straordinaria composta da: dott. Marcello Palmieri - Prefetto a riposo; dott.ssa Eugenia Salvo - Viceprefetto aggiunto; dott.ssa Angela Diano - Direttore amministrativo contabile. |
| Art. 3
La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche. Dato a Roma, addi' 13 agosto 2010
NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 17 agosto 2010 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 11, foglio n. 127 |
| Allegato
Al sig. Presidente della Repubblica
Il comune di Nicotera ( Vibo Valentia), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13 e 14 aprile 2008, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica. A seguito di indagini svolte dai competenti organi investigativi, che hanno evidenziato situazioni di diffusa illegalita' riconducibili a forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nei confronti degli amministratori dell'ente, il Prefetto di Vibo Valentia ha disposto l'accesso presso il suddetto comune ai sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito. All'esito degli accertamenti effettuati, la commissione incaricata dell'accesso ha depositato le proprie conclusioni, sulle cui risultanze il Prefetto di Vibo Valentia, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica e del Procuratore aggiunto distrettuale Antimafia, ha redatto l'allegata relazione in data 19 maggio 2010, che costituisce parte integrante della presente proposta, in cui si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale. Il consiglio comunale di Nicotera e' gia' stato sciolto con d.P.R. del 2 settembre 2005 ai sensi della normativa antimafia e l'attuale amministrazione si e' insediata all'esito delle elezioni amministrative svolte nella primavera del 2008. La relazione del Prefetto mette particolarmente in risalto la circostanza che nelle consultazioni dell'aprile 2008 si sia presentata un'unica lista che annoverava tra i sottoscrittori anche i figli di un fratello del sindaco, da lungo tempo latitante perche' condannato all'ergastolo per omicidio ed altri reati,nonche' molti cittadini con precedenti penali e frequentazioni con affiliati alle locali organizzazioni criminali. Come sintomatiche di un pesante condizionamento nei confronti degli altri candidati sono citate le vicende che hanno condotto alla decisione, maturata appena il giorno prima della scadenza del termine, di non presentare le due liste antagoniste. Viene inoltre posto l'accento sui molteplici e rilevanti collegamenti tra la criminalita' organizzata e gli amministratori locali, a cominciare dal sindaco che oltre al suddetto fratello latitante ha altri due germani con precedenti penali per associazione mafiosa, nonche' frequentazioni con esponenti di spicco ed affiliati della dominante consorteria criminale. Vengono inoltre messi in risalto i suoi rapporti con un ex sindaco di Nicotera eletto consigliere provinciale di Vibo Valentia, la cui elezione si e' rivelata nulla per l'esistenza di una causa ostativa alla candidatura. In particolare,secondo la relazione della commissione d'indagine, risulta che il sindaco in carica abbia sostenuto la candidatura di tale personaggio alle elezioni provinciali, essendone ricambiato con analogo sostegno. Il suddetto ex consigliere provinciale, secondo quanto emerso nell'ambito di un procedimento per l'applicazione di misure cautelari nei confronti di alcuni esponenti del locale clan dominante, risulta legato a soggetti appartenenti alla medesima cosca, dai quali avrebbe ricevuto cospicue somme di danaro e la concessione di un esercizio commerciale all'interno di un villaggio turistico di Nicotera. Tali stretti rapporti risultano confermati anche dalla documentazione consegnata nel 2008 al Prefetto da un componente della Commissione Parlamentare Antimafia. Analoghi rapporti di parentela e frequentazione sono stati riscontrati anche per molti consiglieri comunali, uno dei quali e' stato destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, a seguito dell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa in data 27 aprile 2009, successivamente annullata da una ordinanza del tribunale del riesame. Sintomatica di un condizionamento dell'amministrazione comunale derivante dai suddetti collegamenti e' la vicenda della societa' appositamente costituita per la realizzazione di un porto turistico, tra i cui soci e componenti del consiglio di amministrazione risultano l'attuale sindaco, il vice sindaco, un assessore ed alcuni consiglieri comunali. Nella relazione del Prefetto si rileva come il mutamento di ubicazione del porto turistico sia stato deciso dall'amministrazione comunale al fine di produrre un rilevante vantaggio economico a favore del proprietario dei terreni adiacenti al nuovo sito scelto, terreni di cui risulta titolare un figlio del fratello del sindaco, attualmente latitante. Nel settore delle concessioni comunali l'attivita' di accertamento svolta dalla commissione d'indagine ha fatto emergere che il comune non ha incassato, in alcuni casi, il canone di concessione relativo all'anno 2009 e che tra i beneficiari di tale comportamento omissivo dell'ente figurano soggetti con precedenti di polizia e dediti a frequentazioni con persone socialmente pericolose. Tale settore e' stato peraltro oggetto di un noto processo che ha prodotto diverse ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di alcuni esponenti del suddetto clan, e dai cui atti appare evidente l'interesse della medesima consorteria mafiosa su alcune specifiche attivita' turistico-ricreative di Marina di Nicotera. Ulteriore sintomo di sviamento dell'attivita' dell'ente dal perseguimento dei suoi fini istituzionali e' rinvenibile nel settore degli appalti, ove e' stato riscontrato un eccessivo e talora illegittimo ricorso all'affidamento diretto ed alla trattativa privata d'urgenza,in carenza dei necessari presupposti, nelle procedure relative a lavori pubblici, a forniture ovvero all'erogazione di servizi pubblici, prassi che ha favorito spesso gli stessi soggetti economici che, in alcuni casi, si trovano in situazioni di conflitto d'interesse con l'amministrazione comunale e spesso collegati alla criminalita' organizzata. Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del Prefetto hanno infatti rivelato una serie di condizionamenti nell'amministrazione comunale di Nicotera, volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali, con pregiudizio dei principi di buon andamento, imparzialita' e trasparenza. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Nicotera (Vibo Valentia) ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con l'affidamento della gestione dell'ente locale ad una commissione straordinaria, per rimuovere gli effetti delle predette anomalie, anche in virtu' degli speciali poteri di cui all'art. 145 del medesimo decreto legislativo. In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Roma, 4 agosto 2010
Il Ministro: Maroni |
| Allegato
Prefettura di Vibo Valentia Al Ministro dell'interno
Comune di Nicotera (VV) . Relazione ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 come modificato dall'art.2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n.94
L'amministrazione comunale attualmente in carica e' stata eletta a seguito di elezioni effettuate nei giorni 15 e 14 aprile 2008, In precedenza, il consiglio comunale di Nicotera era stato sciolto con decreto del Presidente della, Repubblica del 2 settembre 2005, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 148 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata (recependo in tal modo le conclusioni formulate dalla commissione di accesso in data 7 luglio 20051). Successivamente, prima della scadenza dei diciotto mesi, il Presidente della Repubblica, constatato che non risultava esaurita Fazione di recupero e complessivo risanamento dell'ente, decretava la proroga del commissariamento per un ulteriore periodo di tempo, fino a giungere all'aprile 2008, data delle nuove elezioni amministrative. Alle consultazioni dell'aprile 2008 si e' presentata un'unica lista, denominata «Nicotera Democratica», (omissis), con una lista che annoverava tra i sottoscrittori anche i figli di un fratello del Sindaco, latitante perche' condannato all'ergastolo per omicidio ed altro. Lo spoglio in quelle consultazioni di ben 755, tra schede nulle e bianche, e' sintomatico di un malessere manifestato da una parte della popolazione comunale che non ha avuto la possibilita' di esprimere un voto in alternativa all'unica compagine presentatasi. La maggioranza consiliare, composta dal sindaco e da i sei consiglieri, e' espressione di' un'unica lista civica, denominata «Nicotera Democratica». Molte sono state le perplessita' ed i dubbi sorti in relazione a tale situazione, conseguenti anche alle circostanze per cui altre due liste si sarebbero sciolte appena il giorno prima del termine ultimo ed utile per la presentazione delle medesime. (Omissis). A cio' si deve aggiungere, per un quadro piu' ampio dello scenario di collusione criminale determinatosi sin dalla nascita della unica lista «Nicotera Democratica»: che anche gran parte dei sottoscrittori sono risultati interessati da precedenti penali e frequentazioni con affiliati alle dominanti consorterie criminali. L'analisi svolta sull'andamento dei rapporti tra amministratori e criminalita' organizzata ha evidenziato la sussistenza, sotto una pluralita' di aspetti, di significative, circostanziate, oggettive e concludenti condizioni idonee a configurare fenomeni di condizionamento e di «collegamenti» che vincolano la vita amministrativa dell'ente locale a dinamiche riconducibili alle mire espansionistiche delle consorterie criminali gravitanti sul territorio. In primis, i collegamenti diretti degli amministratori con la criminalita' organizzata risultano, per tabular, dai rapporti di parentela e di frequentazione, rilevati dall'attivita' investigativa delle forze dell'ordine, esposti dettagliatamente nella relazione e che qui succintamente richiamiamo. (Omissis). Rapporti di parentela e frequentazione, sono stati riscontrati nei confronti di molti consiglieri comunali, alcuni dei quali con incarichi in giunta, sono gravati da pregiudizi e/o precedenti penali (Omissis). Anche i dipendenti comunali non sono immuni da frequentazioni e da vincoli di parentela con persone socialmente pericolose dell'onnipresente clan Mancuso. Ulteriori aspetti significativi dell'intreccio di interessi tra apparato amministrativo ed ambienti malavitosi si rinviene anche in materia di assunzione di personale a tempo determinato e parziale. (Omissis). Sintomatica di' un fenomeno di' diffusa illegalita', collusioni, collegamenti e condizionamenti di organizzazioni della malavita organizzata, e' la vicenda della societa' «Porto Nicotera S.r.l.», finalizzata alla realizzazione di un porto turistico. (Omissis). In data 15 luglio 2009, a poco piu' di' un anno dall'insediamento della nuova amministrazione comunale, la societa' presenta ancora tra i propri soci buona parte del consiglio comunale e della giunta, a cominciare dal sindaco e dal vice sindaco nonche' sottoscrittori della lista «Nicotera Democratica» per le elezioni amministrative dell'aprile 2008, di cui molti con precedenti di polizia e dediti ad associarsi e frequentarsi con persone socialmente pericolose. (Omissis). Anche relativamente al capitolo analizzato delle concessioni demaniali, sono emersi notevoli e concludenti indizi di intrecci clientelari-mafiosi. (Omissis). L'attivita' di accertamento svolta ha fatto emergere che il comune a tutt'oggi, non ha incassato, per diversi titoli concessori, il canone di concessione relativo all'anno 2009 e che tra i beneficiari delle concessioni demaniali emesse dal comune di Nicotera, si' segnalano titolari concessionari con precedenti di polizia e dediti a frequentazioni con persone socialmente pericolose o in rapporti di parentela con gli stessi pregiudicati. (Omissis). Altrettanto sintomatica della gestione discrezionale e clientelare della cosa pubblica sono le risultanze afferenti il settore dell'attivita' contrattuale, lavori pubblici e incarichi professionali, condotti in dispregio della normativa sul testo unico degli appalti pubblici e delle specifiche norme regolamentari statutarie comunali. (Omissis). Le stesse situazioni di diffusa illegalita' riconducibili ad intrecci diretti ed indiretti con le locali consorterie la commissione di indagine ha, a vario livello di ingerenza, rilevato nei diversi settori delle attivita' produttive, commercio, servizi pubblici ed appalti, rilevando, tra l'altro, l'eccessivo ricorso all'affidamento diretto dei lavori o alla trattativa privata d'urgenza che, ha finito per favorire sempre gli stessi soggetti economici, in molti casi anche in conflitto di interesse con l'amministrazione e spesso collegati alla criminalita' organizzata. (Omissis). Si osserva che, sebbene riferite a un limitato periodo di tempo, le indagini hanno consentito evidenziare, con elementi univoci, rilevanti e concreti, che, fin dai primissimi momenti di vita l'amministrazione comunale di Nicotera (la quale - si ricorda - usciva da una gestione commissariale durata circa tre anni per infiltrazioni mafiose) e' stata pesantemente condizionata dalle presenza di consorterie criminali di tipo mafioso. (Omissis). Alla luce dei fatti sopra riferiti il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato dal procuratore aggiunto distrettuale antimafia, dal Procuratore della Repubblica, nella seduta del 12 maggio 2010, ha ritenuto di dover esprimere parere favorevole a che la scrivente avanzasse proposta di scioglimento del consiglio comunale di Nicotera, per infiltrazioni della criminalita' organizzata . Per i motivi suddetti si ritiene di dover proporre lo scioglimento del consiglio comunale di Nicotera ex art. 145 del decreto legislativo n. 267/2000, cosi' come modificato dalla legge n. 94 del 15 luglio 2009. Vibo Valentia, 19 maggio 2010.
Il Prefetto: Latella |
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