Gazzetta n. 215 del 14 settembre 2010 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 13 maggio 2010 |
Relazione sul sistema monitoraggio investimenti pubblici (MIP) e codice unico di progetto (CUP) relativa al primo e secondo semestre 2009. (Deliberazione n. 54/2010). |
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IL CIPE
Visto l'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che prevede, fra l'altro, la costituzione presso questo comitato di un sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e l'invio, sempre da parte di questo comitato, di un rapporto semestrale al parlamento sull'evoluzione del sistema suddetto; Visto l'art. 145 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ed in particolare il comma 10, che integra la dotazione del fondo istituito, ai sensi del comma 7 dell'art. 1 della citata legge n. 144/1999, per le finalita' di cui al medesimo art. 1; Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un codice unico di progetto (CUP), demandando a questo comitato il compito di disciplinarne modalita' e procedure attuative; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche e integrazioni, e visti in particolare: l'art. 161, comma 6-bis - aggiunto dall'art. 2, comma 1, lettera rr) del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 113 - che, per consentire il monitoraggio finanziario delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, stabilisce che i pagamenti relativi alla realizzazione di dette opere debbano essere effettuati con le procedure previste dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE); l'art. 176, comma 3, lettera e) - come integrato dall'art. 3, comma 1, lettera l) del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 113 - che demanda a questo comitato di definire i contenuti degli accordi in materia di sicurezza e prevenzione e repressione della criminalita' sulla base delle linee guida indicate dal comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, istituito ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006); Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce alla Presidenza del Consiglio dei Ministri le funzioni della segreteria di questo comitato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2008, che individua, tra le competenze dell'ufficio investimenti di rete e servizi di pubblica utilita' del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la gestione del sistema MIP, di cui alla citata legge n. 144/1999; Vista la propria delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003), con la quale si e' definito e regolamentato il funzionamento del CUP, e visti, in particolare: il punto 1.1.7, che istituisce la struttura di supporto CUP, che deve riferire, con periodicita' semestrale, alla segreteria di questo comitato sulle attivita' svolte, facendosi carico anche delle proposte di sviluppo e di aggiornamento del sistema MIP - CUP; l'allegato A.1, punto A.1.1, che individua i progetti d'investimento pubblico da assoggettare al CUP; Vista la propria delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 24/2004), con la quale e' stata prevista la possibilita' di richiedere il CUP cumulativo ed e' stato stabilito che il codice CUP debba essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico; Vista la propria delibera 29 settembre 2004, n. 25 (Gazzetta Ufficiale n. 24/2004), concernente lo sviluppo del CUP e l'introduzione del sistema MIP, e visti in particolare: il punto 5, che, al quinto capoverso, prevede la possibilita' di una fase di sperimentazione del MIP da attuare su richiesta della segreteria di questo comitato, in accordo con altre amministrazioni interessate; il punto 6, che da' incarico alla struttura di supporto CUP, opportunamente rafforzata, di operare, nella fase iniziale del sistema MIP, come «Unita' centrale» preposta all'avviamento e alla gestione dello stesso sistema MIP; Vista la propria delibera 17 novembre 2006, n. 151 (Gazzetta Ufficiale n. 14/2007), con la quale questo comitato, in coerenza a quanto gia' deliberato con la citata delibera n. 25/2004, da' mandato alla propria segreteria di attivare una fase di sperimentazione, basata sul collegamento tra il CUP, il SIOPE - operante presso la Ragioneria generale dello Stato (RGS) - e i principali sistemi di monitoraggio che seguono le infrastrutture d'interesse nazionale, stipulando specifici protocolli d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS, con il Ministero delle infrastrutture e con le amministrazioni che gestiscono i predetti sistemi; Visto l'allegato 1 alla delibera n. 151/2006 sopra richiamata che, al punto 1, modifica ed integra la propria delibera n. 24/2004, stabilendo le regole per l'utilizzo del CUP cumulativo; Vista la propria delibera 3 agosto 2007, n. 86 (Gazzetta Ufficiale n. 293/2007), con la quale questo comitato, tra l'altro, nell'approvare la relazione semestrale sul sistema MIP-CUP relativa al 1° semestre 2007 e la allegata relazione congiunta RGS-DIPE relativa allo stesso periodo, dispone che quest'ultima relazione sia predisposta anche per i semestri successivi; Viste le delibere 27 marzo 2008, n. 50 (Gazzetta Ufficiale n. 186/2008), e 18 dicembre 2008, n. 107 (Gazzetta Ufficiale n. 61/2009), con le quali questo comitato ha attivato una fase di sperimentazione - basata, tra l'altro, sul CUP - del monitoraggio finanziario previsto dall'art. 176, comma 3, lettera e) del decreto legislativo n. 163/2006, individuando quale oggetto della sperimentazione una parte della tratta T5 della Metro C di Roma ed affidando il coordinamento di detta sperimentazione al DIPE, che viene abilitato a stipulare al riguardo uno o piu' protocolli d'intesa con i soggetti interessati; Vista la propria delibera 26 giugno 2009, n. 34, che: al punto 1.1 approva la relazione semestrale presentata dal DIPE sul sistema MIP-CUP relativa al secondo semestre 2008; al punto 3.1 stabilisce che la sperimentazione prevista dalle richiamate delibere n. 50/2008 e n. 107/2008 debba concludersi entro dicembre 2010 e formare oggetto di relazioni semestrali, di cui la prima da presentare entro gennaio 2009; Visti i protocolli d'intesa sottoscritti dalla Presidenza del Consiglio - DIPE, ai sensi della richiamata delibera n. 151/2006, rispettivamente con il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, il Ministero delle infrastrutture, il Ministero dello sviluppo economico, le Regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, la provincia di Milano, il comune di Bologna e ANAS; Viste le relazioni semestrali sul sistema MIP-CUP relative al primo e al secondo semestre 2009, predisposte dal DIPE, per l'invio delle stesse al parlamento, ai sensi dell'art. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999; Tenuto conto che le predette relazioni comprendono anche l'informativa sulle attivita' svolte nei due semestri in questione inerenti la sperimentazione del monitoraggio finanziario di parte della tratta T5 della linea C della Metropolitana di Roma, realizzata dal consorzio E.R.E.A., come previsto dalle citate delibere n. 50/2008, n. 107/2008 e n. 34/2009; Tenuto conto, in particolare, degli allegati tecnici alle predette relazioni semestrali, che, come previsto dalle richiamate delibere n. 151/2006 e n. 86/2007, riferiscono, oltre che sull'attivita' istituzionale svolta dalla Struttura di supporto CUP nei periodi gennaio - giugno 2009 e luglio - dicembre 2009, anche sulle attivita' svolte nei medesimi periodi sulla base dei protocolli firmati con le sopra menzionate amministrazioni per la progettazione del MIP nel settore lavori pubblici e riportano le relazioni congiunte RGS - DIPE sulle attivita' svolte nei due semestri in argomento; Tenuto conto delle dimensioni raggiunte dalla banca dati CUP (che al 31 dicembre 2009 includeva 566.500 progetti d'investimento pubblico, a fronte dei circa 457.000 di fine 2008 e ai 365.000 di fine 2007) e del numero di soggetti accreditati al sistema alla data del 31 dicembre 2009 (oltre 15.300, a fronte dei 14.000 di fine 2008 e ai 9.500 di fine 2007); Considerato lo sviluppo del collegamento della banca dati CUP con il SIOPE, che registra, a fine dicembre 2009, circa 31.300 mandati di pagamento con campo CUP compilato a fronte dei circa 18.000 di fine dicembre 2008; Ritenuto che, qualora un ente - ai sensi della citata legge n. 3/2003 e della richiamata delibera n. 24/2004 - riporti il CUP su un mandato di pagamento cartaceo, sia necessario, per non perdere l'informazione resa ai sensi delle ricordate norme, registrare il codice anche sul relativo mandato di pagamento informatico; Ritenuto comunque opportuno integrare quanto indicato al punto 2.2 della propria delibera n. 24/2004, anche per assicurare l'attuazione di quanto stabilito dall'art. 161, comma 6-bis, del citato decreto legislativo n. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni; Ritenuto opportuno, in coerenza con quanto stabilito al punto 2.1 della propria delibera n. 34/2009, prevedere la possibilita' che i finanziamenti deliberati da questo comitato possano essere erogati in piu' rate, condizionando il versamento delle rate successive alla dimostrazione dell'utilizzo di una quota delle rate precedenti per pagamenti relativi al progetto; la dimostrazione della spesa sostenuta sara' verificata via SIOPE per la pubblica amministrazione o attraverso altri sistemi per gli enti esterni alla pubblica amministrazione; Ritenuto opportuno rivedere le modalita' di richiesta del CUP cumulativo, cosi' come riportate nelle sopra citate delibere n. 24/2004 e n. 151/2006, in coerenza con le esigenze dei principali sistemi di monitoraggio nazionale; Ritenuto opportuno indicare le modalita' di richiesta del CUP in caso di opere realizzate a scomputo di oneri di urbanizzazione, tenuto conto delle modifiche apportate in proposito dal decreto legislativo 11 settembre 2008, n. 152, e della determina in materia dell'autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 7 del 16 luglio 2009, integrando quanto previsto dalla propria delibera n. 43/2002 e fornendo indicazioni sulla modalita' di richiesta del codice in questi casi; Ritenuto necessario confermare la struttura di supporto CUP, oggi utilizzata anche per la progettazione del sistema MIP, rafforzandola - come gia' previsto dalle citate delibere n. 25/2004 e n. 86/2007, dalla propria delibera 21 febbraio 2008, n. 20, e dalla sopra richiamata delibera n. 34/2009 - e dotandola di un'organizzazione piu' stabile in vista delle crescenti necessita' del sistema MIP; Ritenuto di fare proprie le relazioni semestrali sul sistema monitoraggio investimenti pubblici e codice unico di progetto relative al primo e al secondo semestre 2009, presentate dal DIPE a questo comitato, e di trasmetterle al parlamento, ai sensi dell'art. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999; Udita la proposta del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di segretario di questo comitato;
Delibera:
1. Approvazione relazioni primo e secondo semestre 2009. 1.1. Sono approvate le relazioni presentate a questo comitato dal dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul sistema monitoraggio investimenti pubblici (MIP) e codice unico di progetto (CUP) relative al primo e al secondo semestre 2009, comprensive della relazione sulla sperimentazione del monitoraggio finanziario di parte della tratta T5 della linea C della Metropolitana di Roma, realizzata dal consorzio E.R.E.A., e degli allegati tecnici di cui alle premesse. 1.2. Le relazioni di cui al punto 1.1 sono trasmesse al parlamento ai sensi dell'art. 1, comma 6, della legge 17 maggio 1999, n. 144. 2. Misure per lo sviluppo del sistema MIP CUP. 2.1. Sono approvate le integrazioni e le modifiche alle delibere di questo comitato n. 143/2002, n. 24/2004 e n. 151/2006 che, riportate nell'allegato 1 alla presente delibera, costituiscono parte integrante della stessa. 2.2. Il punto 2.2 della delibera di questo comitato n. 24/2004 - secondo cui le amministrazioni e gli istituti finanziatori devono riportare il codice CUP su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, anche al fine di garantire la tracciabilita' finanziaria coerentemente con l'art. 161, comma 6-bis, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche e integrazioni - va applicato anche nel caso in cui l'ente che dispone un pagamento presenti il relativo mandato solo su supporto cartaceo; pertanto, ove su tale supporto sia indicato il CUP, tale codice deve essere riportato sul correlato mandato di pagamento informatico. 2.3. Il DIPE provvedera' a individuare progetti di investimento pubblico che possano essere finanziati in piu' rate e a proporre a questo comitato di condizionare il versamento delle rate successive alla dimostrazione dell'utilizzo di una significativa quota delle rate precedenti per pagamenti relativi al progetto, a tal fine utilizzando SIOPE per la pubblica amministrazione o altri sistemi per gli enti esterni alla pubblica amministrazione. Invita gli istituti bancari, operanti come tesorieri delle varie amministrazioni, in coerenza con quanto stabilito dall'art. 11 della legge n. 3/2003, dall'art. 161, comma 6-bis, del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni e dal punto 2.2 della propria delibera n. 24/2004 come sopra integrato, a registrare il CUP sui mandati di pagamento informatici anche quando tale informazione sia resa loro disponibile dalle amministrazioni competenti solo su supporto cartaceo. Roma, 13 maggio 2010
Il vice Presidente: Tremonti Il segretario del CIPE: Micciche'
Registrato alla Corte dei conti il 1° settembre 2010 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 4 Economia e Finanze, foglio n. 372 |
| Allegato 1 1. In caso di opere realizzate a scomputo di oneri di urbanizzazione, tenuto conto delle modifiche apportate in materia dal decreto legislativo n. 152/2008 e della determina dell'autorita' di vigilanza sui contratti pubblici n. 7 del 16 luglio 2009, la responsabilita' della richiesta del CUP e' posta in capo ai soggetti privati solo nel caso in cui dette opere siano realizzate tramite gara ad evidenza pubblica. In tutti gli altri casi la responsabilita' e' del comune interessato. 2. Il punto 1 dell'allegato 1 della delibera n. 151/2006, che detta modalita' sull'utilizzo del cosiddetto «CUP cumulativo», e' cosi' sostituito: «Nei casi in cui i detti progetti d'investimento pubblico siano parte di un unico complesso di interventi e siano rispettate le condizioni di seguito indicate, l'amministrazione responsabile puo' richiedere un solo codice, e non tanti codici quanti sono i singoli progetti. Tale codice prende il nome di CUP «cumulativo». Il CUP cumulativo puo' essere richiesto quando i progetti consistono nella concessione di contributi a soggetti che non sono unita' produttive e l'amministrazione responsabile ha adottato un unico apposito provvedimento amministrativo, relativo al complesso di interventi, quale ad esempio una delibera, un provvedimento dirigenziale, un decreto, un provvedimento di approvazione di una o piu' graduatorie, e simili. All'atto della richiesta del CUP cumulativo, i dati di costo e di finanziamento pubblico da inserire sono i valori complessivi di costo e di finanziamento dei progetti in questione, come risultanti dall'atto amministrativo citato, che va esplicitato nella descrizione del progetto. Il CUP cumulativo non puo' comunque essere utilizzato in tutti i casi in cui i sistemi di monitoraggio «Monit web» della Ragioneria generale dello Stato e «Sistema gestione progetti» del Ministero dello sviluppo economico richiedano che ciascun singolo intervento sia monitorato a livello di singolo destinatario.». |
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