Gazzetta n. 272 del 20 novembre 2010 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 29 ottobre 2010
Ricostituzione del Comitato provinciale INPS di Pavia.


IL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
di Pavia

Premesso che il Comitato provinciale INPS, gia' ricostituito con decreto direttoriale n. 13 del 3 ottobre 2006 e' di durata quadriennale e che, essendo di prossima scadenza, si rende necessario procedere al suo rinnovo, in ottemperanza a quanto previsto dal combinato disposto degli articoli 44 della legge 9 marzo 1989, n. 88, e del decreto del Presidente della Repubblica n. 639 del 30 aprile 1970, intitolato «Attuazione delle deleghe conferite al Governo con gli articoli 27 e 29 della legge 30 aprile 1969, n. 153, concernente revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale»;
Dato atto dell'avvenuto esperimento degli accertamenti istruttori previsti dall'art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, tramite richiesta dei dati alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Pavia;
Dato atto altresi' dell'avvenuto esperimento degli accertamenti istruttori previsti dall'art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, anche per quanto riguarda la richiesta di dati alle organizzazioni sindacali e datoriali presenti nella provincia e in sede nazionale, ai fini di verificarne la loro maggiore rappresentativita';
Rilevato che sulla base dei dati acquisiti dalla camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura i settori economici maggiormente interessati all'attivita' dell'INPS in provincia di Pavia ed in particolare alle funzioni del comitato provinciale risultano essere, nell'ordine di importanza: commercio, industria, artigianato e agricoltura;
Dato atto che nelle riunioni convocate rispettivamente in data 29 settembre 2010 e 21 ottobre 2010, come previsto dall'art. 35 del citato del decreto del Presidente della Repubblica n. 639 del 30 aprile 1970, si e' dato conto delle richieste di dati inviate dalla direzione provinciale del lavoro, delle risposte pervenute e si e' proceduto ad una prima valutazione circa gli esiti della fase istruttoria specificando che, per parte datoriale, si prendeva in considerazione il numero degli addetti delle aziende associate, e per parte sindacale il quorum risultante dal numero totale degli iscritti suddiviso per il numero dei posti nel comitato, dedotto il rappresentante dei dirigenti di azienda, previsto come obbligatorio dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
Considerato che i criteri per la valutazione del grado di rappresentativita' sono in concorso fra loro e sono riferiti alla consistenza numerica dei soggetti rappresentati, alla partecipazione ai fini della formazione e stipula dei contratti collettivi di lavoro, alla partecipazione e risoluzione di vertenze di lavoro individuali, plurime e collettive, alla rilevanza degli insediamenti produttivi e alla complessita' e diffusione delle strutture organizzative;
Preso atto della nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 9 luglio 2010 della divisione I del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la quale si chiarisce che la rappresentanza da garantire alle organizzazioni sindacali e' pari a sette unita', una delle quali da riservarsi alla rappresentanza dei dirigenti;
Preso atto dei dati pervenuti su base provinciale e della necessita' di individuare, per la parte relativa alle organizzazioni sindacali , una rappresentanza proporzionale alla loro consistenza numerica supportata dalla loro diffusione sul territorio, dal numero di lavoratori assistiti in vertenze di lavoro come peraltro da sentenza TAR Lombardia n. 1276 del 2 maggio 2008;
Accertato che dalla valutazione comparativa dei dati, condotta alla stregua dei suddetti parametri, emerge che tra le organizzazioni datoriali quelle maggiormente rappresentative sono: per i datori di lavoro: l'Unione degli industriali (Confindustria), l'Associazione commercianti (Confcommercio); per i lavoratori autonomi: la Confartigianato imprese federazione pavese e la Federazione provinciali coltivatori diretti (Coldiretti);
Accertato altresi' che il grado di rappresentativita' delle organizzazioni sindacali, considerato su base proporzionale rispetto al dato numerico degli iscritti e tenuto conto dei criteri poco sopra descritti, consente di individuare in C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. le organizzazioni maggiormente rappresentative;
Atteso che i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi devono essere nominati su designazione delle rispettive organizzazioni sindacali piu' rappresentative operanti nella provincia;
Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 14/1995 dell'11 gennaio 1995 sui criteri di individuazione del grado di rappresentativita' delle organizzazioni sindacali;
Vista la circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 31 del 1989 del 14 aprile 1989 contenente istruzioni per la costituzione dei comitati provinciali INPS di cui alla succitata legge n. 88 del 1989;
Visto l'art. 7, comma 10 della legge 31 maggio 2010, n. 78, intitolata «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica» che prevede la riduzione in misura non inferiore al 30% del numero dei componenti dei comitati provinciali dell'INPS;
Vista la nota in data 9 luglio 2010 della divisione I del Ministero del lavoro e delle politiche sociali indirizzata alle direzioni provinciali del lavoro con la quale venivano ridotti da 20 a 14 i componenti del comitati provinciali e venivano fissati i criteri della composizione;
Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 4 agosto 2010, intitolata «Indirizzi interpretativi in materia di riordino degli organismi collegiali e di riduzione dei costi degli apparati amministrativi»;
Preso atto delle designazioni effettuate dalle predette organizzazioni su richiesta di questa direzione;

Decreta:

E' ricostituito il comitato provinciale INPS di Pavia cosi' composto:
componenti di diritto:
1) il direttore della direzione provinciale del lavoro di Pavia;
2) il direttore della direzione territoriale economia e finanze e della ragioneria territoriale dello Stato;
3) il direttore della sede provinciale INPS di Pavia;
componenti in rappresentanza dei lavoratori dipendenti:
1) Bergonzi Agostino, designato da C.G.I.L.;
2) Zanardi Angela, designata da C.G.I.L.;
3) Colombo Anna Maria, designata da C.G.I.L.;
4) Gilardoni Giacomino, designato da CIDA;
5) Vecchio Mario, designato da U.I.L.;
6) Floriano Antonio, designato da C.I.S.L.;
7) Focetola Martino, designato da C.I.S.L.;
componenti in rappresentanza dei datori di lavoro:
1) Zani Gabriele, designato da Unione industriali;
2) Bandinu Paolo, designato da Associazione commercianti della provincia di Pavia (Confcommercio);
componenti in rappresentanza dei lavoratori autonomi:
1) Tiraboschi Ezio, designato da Federazione pavese di Confartigianato imprese;
2) Canobbio Sergio Antonio, designato da Coldiretti.
Il comitato, cosi' composto, avra' durata di quattro anni, come previsto dal combinato disposto dell'art. 1, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, e dell'art. 3 della legge 25 marzo 1999, n. 75, e fatta salva la previsione di cui all'art. 3 della legge 15 luglio 1994, n. 444.
Il direttore della sede provinciale INPS di Pavia e' incaricato dell'esecuzione del presente provvedimento.
Avverso il presente decreto e' proponibile il ricorso al T.A.R. della Lombardia nei termini e con le modalita' previste dalla legge vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ai sensi del decreto Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, art. 35, quarto comma.
Pavia, 29 ottobre 2010

Il dirigente: Gardina
 
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