Gazzetta n. 277 del 26 novembre 2010 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 30 luglio 2010
Ricognizione, per il periodo 2000-2006, dello stato di attuazione degli interventi finanziati dal fondo per le aree sottoutilizzate e delle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (Ob. 1). (Deliberazione n. 79/2010).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il Regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio europeo del 21 giugno 1999;
Vista la Decisione della Commissione europea n. C(2000) 2050, del 1° agosto 2000, recante approvazione del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per gli interventi strutturali comunitari nelle Regioni interessate dall'obiettivo 1 in Italia;
Vista la decisione della Commissione europea n. C (2004) 4689, del 30 novembre 2004, che approva il nuovo testo del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per gli interventi strutturali comunitari nelle Regioni italiane dell'obiettivo 1, modificato sulla base degli esiti della revisione di meta' percorso;
Visto l'art. 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata e prevede l'Intesa istituzionale di programma, quale accordo tra le Amministrazioni centrali e le regioni o le province autonome, con cui tali soggetti si impegnano a collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle risorse finanziarie disponibili, dei soggetti interessati e delle procedure amministrative occorrenti, per la realizzazione di un piano pluriennale di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati;
Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si da' unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese;
Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61;
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria»;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante disposizioni in materia di contabilita' e finanza pubblica;
Visto l'art. 2 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica, che prevede fra l'altro la riduzione degli stanziamenti del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui si dovra' tenere conto nella fase di riprogrammazione delle risorse dello stesso Fondo prevista dalla presente delibera;
Visto il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) per le Regioni dell'obiettivo 1 2000-2006, di cui alle Decisioni della Commissione europea n. C(2000) 2050 del 1° agosto 2000 e n. C (2004) 4689 del 30 novembre 2004;
Visto il Documento di programmazione economica e finanziaria 2007-2011, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 luglio 2006 e recepito dal Parlamento il 26 luglio 2006, che affida al Quadro Strategico Nazionale (QSN) il compito di indirizzare la spesa in conto capitale diretta ad obiettivi di riequilibrio economico-sociale in particolare nel Mezzogiorno, di ridurre la persistente sottoutilizzazione di risorse nel Mezzogiorno e di contribuire alla ripresa della competitivita' e della produttivita' dell'intero Paese;
Visto il Documento di programmazione economica-finanziaria (DPEF) 2008-2011, approvato dal Governo il 28 giugno 2007, che, nel richiamare obiettivi e priorita' della programmazione unitaria comunitaria e nazionale contenuta nel QSN 2007-2013, richiede una forte complementarieta' fra politica regionale e politica economica e la conseguente collaborazione fra i diversi livelli di responsabilita';
Vista la delibera di questo Comitato 22 marzo 2006, n. 14 (Gazzetta Ufficiale n. 256/2006), concernente la disciplina della «Programmazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate mediante le Intese istituzionali di programma e gli Accordi di programma quadro»;
Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (Gazzetta Ufficiale n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato 3 agosto 2007, n. 82 (Gazzetta Ufficiale n. 301/2007) che definisce le procedure e le modalita' di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «obiettivi di servizio»;
Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (Gazzetta Ufficiale n. 123/2008) concernente l'attuazione del QSN e la programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate per il periodo 2007-2013;
Vista la delibera di questo Comitato 18 dicembre 2008, n. 112 (Gazzetta Ufficiale n. 50/2009) con la quale e' stata, fra l'altro, aggiornata la dotazione del FAS per il periodo 2007-2013 alla luce dei provvedimenti legislativi intervenuti dopo l'adozione della citata delibera n. 166/2007;
Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n. 1 (Gazzetta Ufficiale n. 137/2009) che, in conseguenza di vari provvedimenti legislativi, prevede un ulteriore aggiornamento della dotazione del FAS destinata ai Programmi strategici regionali, interregionali e agli obiettivi di servizio di cui alla delibera n. 166/2007;
Viste le Decisioni del Comitato di sorveglianza del QCS del 25 luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009, che dispongono in merito alle modalita' di utilizzo delle risorse liberate nell'ambito dei Programmi comunitari 2000-2006;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione (ora Ministero dello sviluppo economico) del 9 ottobre 2003 relativa al monitoraggio degli interventi inseriti in APQ;
Considerato che, in attuazione della politica di coesione comunitaria, il QSN 2007-2013 ha unificato la programmazione della politica regionale comunitaria e la politica regionale nazionale, a cui e' destinato il Fondo per le aree sottoutilizzate, prevedendo un sistema multilivello di governance, ed in particolare: a) livello della programmazione strategica specifica; b) livello della condivisione istituzionale dell'Intesa istituzionale di programma; c) livello dell'attuazione, attraverso lo strumento dell'accordo di programma quadro, ovvero attraverso lo strumento dell'attuazione diretta;
Attesi gli esiti della preliminare ricognizione avviata dal Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, anche ai sensi dell'art. 6-quater della citata legge n. 133/2008 e considerato che gli esiti di tale ricognizione sono stati gia' forniti alle Amministrazioni interessate ai fini di un riscontro tuttora in corso e suscettibile pertanto di modifiche dei dati relativi alle Amministrazioni regionali e centrali;
Considerato che nell'ambito di tale ricognizione effettuata sulla base dei dati di monitoraggio al 31 dicembre 2009, tratti dal sistema di monitoraggio degli Accordi di programma quadro attivo presso il Ministero dello sviluppo economico, e' stata accertata l'esistenza di:
risorse non specificatamente destinate ad interventi o che comunque non impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte dei soggetti attuatori;
risorse rinvenienti da economie e da accantonamenti;
interventi programmati prima del 31 dicembre 2008, in fase progettuale e con avanzamento economico nullo;
interventi con avanzamento economico inferiore al 10%;
sanzioni maturate a valere sulle assegnazioni 2002, 2003, 2004 e 2005 per le quali non sono state previste modalita' di rientro finanziario nei termini della citata delibera n. 1/2009;
Considerato che il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica impone che le risorse pubbliche, segnatamente quelle destinate a investimenti, siano utilizzate in modo ancor piu' efficiente ed efficace e che, conseguentemente, sia svolta una piu' capillare attivita' di controllo per evitare immobilizzazioni improduttive;
Considerato che, per il consolidarsi della ripresa economica, e' ancor piu' necessario puntare alla ottimizzazione degli investimenti pubblici, garantendo che gli stessi:
siano concentrati per massimizzarne l'impatto;
rispondano a una strategia di crescita dei territori;
siano indirizzati a migliorare la qualita' della vita dei cittadini e a ridurre i divari delle aree in ritardo di sviluppo;
Riaffermata l'esigenza, in attuazione delle previsioni di cui agli articoli 6-quater, 6-quinquies e 6-sexies della legge n. 133/2008, di concentrare su interventi di rilevanza strategica nazionale le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e le risorse ancora disponibili generate, nell'ambito della programmazione comunitaria 2000-2006, da progetti originariamente finanziati con fonti diverse dai Fondi strutturali europei ed oggetto di rimborso a carico del bilancio comunitario (c.d. risorse liberate);
Ritenuta la necessita' di collegare l'attivazione delle risorse FAS relative alla programmazione attuativa regionale 2007/2013 alla preventiva ricognizione dello stato di attuazione dei Programmi regionali FAS 2000-2006;
Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome del 29 luglio 2010, nel quale si fa presente che le regioni, pur essendosi espresse negativamente sulla proposta presentata dal Ministro per gli affari regionali e la coesione territoriale, hanno formulato, in un apposito documento allegato al detto parere, alcuni emendamenti il cui integrale accoglimento consentirebbe di trasformare in favorevole il parere medesimo;
Vista la proposta presentata dal Ministro per gli affari regionali e la coesione territoriale con la nota n. 2174/Gab. F.270/3 del 29 luglio 2010 con la quale viene comunicato il parziale recepimento degli emendamenti presentati dalle Regioni, sottolineando che la proposta in esame costituisce una ricognizione preliminare anche all'attuazione degli articoli 6-quater e 6-sexies della legge n. 133/2008, in relazione ai quali sara' chiesta l'intesa della Conferenza Stato-regioni;
Udito l'intervento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che, in relazione alla destinazione delle risorse liberate a progetti del proprio Dicastero, ha sottolineato l'esigenza di tenere conto del Piano per il Mezzogiorno trasmesso dallo stesso Dicastero al Ministero dello sviluppo economico e delle indicazioni contenute nell'Allegato infrastrutture alla Decisione di finanza pubblica;
Udito altresi' l'intervento del Ministro dell'economia e delle finanze in ordine alla necessita' di una puntuale e contestuale ricognizione degli impegni in essere delle regioni, delle province autonome e delle Amministrazioni centrali, nell'ambito della programmazione 2000-2006, al fine di verificare che le risorse che risulteranno disponibili dal monitoraggio effettuato dal Ministero dello sviluppo economico, siano riprogrammabili compatibilmente con gli stanziamenti di bilancio;
Ritenuto di dover procedere con sollecitudine all'adozione della presente delibera;

Prende atto
degli esiti della preliminare ricognizione di cui alle premesse, svolta dal Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, in merito a:
l'utilizzo delle risorse FAS ripartite da questo Comitato con delibere antecedenti la delibera n. 166/2007, ricognizione effettuata anche sulla base dei dati al 31 dicembre 2009 tratti dal sistema di monitoraggio degli Accordi di programma quadro;
l'ammontare delle risorse liberate nell'ambito dei programmi operativi 2000-2006 dell'Obiettivo 1, cofinanziati dai Fondi strutturali, accertate e comunque da rideterminare sulla base dei rapporti finali di esecuzione da presentare, a corredo delle domande di saldo finale, entro il 30 settembre 2010.
I risultati di tale preliminare ricognizione sono sinteticamente riportati nei seguenti punti:
risorse FAS assegnate a regioni e province autonome non programmate, non impegnate, o risultanti da economie ed accantonamenti per un valore pari a 1.443,9 milioni di euro, al lordo dei disimpegni automatici maturati;
risorse FAS assegnate a regioni e province autonome relative a interventi con avanzamento inferiore al 10%, per un valore pari a 6.870,2 milioni di euro;
risorse FAS assegnate ad Amministrazioni centrali non impegnate o non inserite in Accordi di programma quadro alla data del 31 maggio 2008 per un valore pari ad oltre 4.043,7 milioni di euro, al lordo delle destinazioni gia' operate per legge e delle assegnazioni disposte con delibere di questo Comitato prima dell'esame della presente ricognizione;
risorse liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB.1, 2000 - 2006) disponibili, per un valore pari a 10.978,5 milioni di euro;
risorse liberate sui Fondi comunitari (QCS, OB 1, 2000 - 2006) soggette a impegni giuridicamente vincolanti, per un valore pari a 5.642,4 milioni di euro.
Le risorse FAS assegnate a Regioni e Province autonome sono cosi sinteticamente suddivise:

Descrizione Importo

Fas assegnato (*) 20.649,0

FAS programmate in Intese a) 19.815,4

FAS stato d' avanzamento b) 43,4%

FAS risorse in sanzione c) 628,5

FAS risorse non programmate in APQ d) 557,7

FAS economie e accantonamenti e) ed f) 886,2

FAS risorse associate a interventi 6.870,2 potenzialmente critici g) e h)

(*) Importo comprensivo del finanziamento di ordinanze di protezione civile.
Nelle tavole allegate sono individuate per ciascuna regione e provincia autonoma (allegato 1) e Amministrazione centrale (allegato 2):
a) le risorse FAS programmate nell'ambito delle Intese istituzionali di programma;
b) lo stato di avanzamento delle Intese istituzionali di programma;
c) l'entita' delle sanzioni maturate per ogni Intesa istituzionale di programma a valere sulle assegnazioni 2002, 2003, 2004 e 2005 per le quali non sono state previste modalita' di rientro finanziario nei termini della delibera CIPE n. 1/2009;
d) le risorse non programmate attraverso Accordi di programma quadro;
e) le risorse programmate attraverso Accordi di programma quadro senza puntuale destinazione ad interventi specifici;
f) le economie riprogrammabili generate dagli interventi finanziati;
g) gli interventi programmati prima del 31 dicembre 2008, in fase progettuale e con avanzamento economico nullo;
h) gli interventi con avanzamento economico inferiore al 10%;
i) le risorse FAS di competenza regionale non impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti;
j) le risorse FAS di competenza delle Amministrazioni centrali non impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti;
k) le risorse liberate inerenti il QCS, come sopra definite;

Delibera:
1. Risorse disponibili per la riprogrammazione.
1.1 Le risorse del FAS assegnate dal CIPE con delibere di riparto antecedenti la delibera n.166/2007, che alla data dell'entrata in vigore della manovra finanziaria di cui al decreto-legge n. 78/2010, attualmente in corso di conversione, risultino:
a) non programmate e non impegnate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti;
b) derivanti da economie e accantonamenti a qualunque titolo prodottisi:
sono oggetto di riprogrammazione secondo regole, indirizzi e criteri da definire con successiva delibera di questo Comitato, di cui al seguente punto 3, da adottare entro il mese di settembre 2010, compatibilmente con gli stanziamenti di bilancio, restando sospese le attivita' di programmazione, riprogrammazione e rimodulazione delle risorse FAS assegnate dal CIPE con delibere di riparto del Fondo di cui alle premesse, fatta eccezione per quelle risorse finalizzate alla copertura di sanzioni maturate, nell'ammontare individuato per ciascuna Amministrazione nelle tavole allegate.
1.2 Le risorse liberate che, alla data di assunzione della presente delibera, risultino non impegnate attraverso assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti sono altresi' oggetto della riprogrammazione secondo le medesime modalita' di cui al punto 1.1. e, comunque, in conformita' con le disposizioni del QCS, obiettivo 1, paragrafo 6.3.6, cosi' come integrate dalle decisioni del Comitato di sorveglianza del 25 luglio 2008 e dell'8 ottobre 2009.
Tale disposizione non si applica alla quota parte delle suddette risorse destinata a finanziare il completamento dei progetti non conclusi inseriti nelle certificazioni finali di spesa dei programmi operativi 2000-2006 e indicati nei rapporti finali di esecuzione, secondo quanto disposto con decisione della Commissione europea COM(2006) 3424, del 1° agosto 2006, recante «Orientamenti sulla chiusura degli interventi (2000-2006) dei Fondi strutturali». 2. Attivita' di monitoraggio e verifica per interventi critici.
Gli interventi finanziati con risorse FAS il cui stato di avanzamento rilevato dal monitoraggio evidenzi la potenziale presenza di criticita' in fase di attivazione e/o attuazione saranno oggetto di un apposito programma di verifiche da parte dell'Unita' di verifica degli investimenti pubblici (UVER) del citato Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, sulla base di un piano di lavoro condiviso dal detto Dipartimento e dalle Amministrazioni interessate.
In particolare le verifiche saranno eseguite su campioni di interventi comunicati alle Amministrazioni interessate e verteranno prioritariamente su:
interventi con un avanzamento economico (costo realizzato) nullo o inferiore al 10%;
interventi con un avanzamento economico superiore al 10% ma che denotano lentezze o ritardi nella prosecuzione dell'investimento.
Le verifiche accertano:
le cause del mancato avanzamento dell'intervento;
le azioni necessarie, con la stima dei conseguenti tempi, per la rimozione delle criticita'.
L'UVER entro il 31 ottobre 2010 procedera' a effettuare le predette verifiche con riferimento a un primo campione di interventi. Gli esiti di tali verifiche saranno definiti dall'UVER, congiuntamente con un rappresentante del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro il 31 gennaio 2011.
Sulla base degli esiti di tali verifiche, le Amministrazioni titolari delle risorse valutano l'eventuale definanziamento, ovvero l'assunzione di azioni correttive. In mancanza di tali adempimenti viene sottoposta al CIPE la proposta di riduzione delle assegnazioni alle Amministrazioni per un importo pari alle risorse FAS allocate sugli interventi, che verranno riprogrammate ai sensi del successivo punto 3.
L'UVER sottoporra' altresi' ad accertamento documentale la natura delle obbligazioni giuridicamente vincolanti assunte sulle risorse liberate anteriormente alla data della presente delibera, fermi restando i controlli a campione sul corretto reimpiego delle risorse stesse gia' previsti in conformita' con le disposizioni del Quadro comunitario di sostegno, obiettivo 1, paragrafo 6.3.6, cosi' come integrate dalle richiamate decisioni del Comitato di sorveglianza. 3. Indirizzi e criteri generali per la programmazione delle risorse.
Con delibera di questo Comitato, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni nelle ipotesi di cui agli articoli 6-quater e 6-sexies del decreto-legge n. 112/2008, da adottarsi entro il mese di settembre, saranno definiti gli obiettivi, i criteri e le modalita' della riprogrammazione delle risorse FAS e delle risorse liberate riprogrammabili ai sensi del precedente punto 1, compresi gli ulteriori rimborsi generati da progetti con diversa copertura finanziaria rendicontati sui Programmi comunitari 2007-2013, nonche' delle risorse derivanti dal definanziamento di interventi di cui al precedente punto 2, nel rispetto della originaria destinazione settoriale e territoriale.
La riprogrammazione terra' inoltre conto dell'insieme delle risorse ordinarie, nazionali e regionali, disponibili per investimenti pubblici su ciascun territorio, ivi comprese quelle previste dai contratti di servizio degli Enti nazionali, che dovranno assicurare il loro pieno coinvolgimento nelle modalita' di attuazione. 4. Aggiornamento degli esiti della ricognizione.
Qualora nel corso delle attivita' di cui ai punti precedenti dovessero emergere, anche in conseguenza del confronto con le regioni, le province autonome e le Amministrazioni centrali, dati diversi da quelli riportati nelle tavole allegate alla presente delibera, il Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, provvedera' ad aggiornare le tavole e ad informarne questo Comitato per la formale presa d'atto.
Resta ferma la necessita' di una puntuale e contestuale verifica della compatibilita' delle risorse riprogrammabili risultanti dal monitoraggio effettuato dal Ministero dello sviluppo economico con gli stanziamenti di bilancio.

Roma, 30 luglio 2010

Il Presidente: Berlusconi
Il segretario: Micciche'
Registrato alla Corte dei conti il 12 novembre 2010 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 7, Economia e finanze, foglio n. 249
 
Allegato 1
Parte di provvedimento in formato grafico

 
Allegato 2
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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