Gazzetta n. 304 del 30 dicembre 2010 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 dicembre 2010
Approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno finanziario 2011.


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 303, recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo del 5 dicembre 2003, n. 343, recante «Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 303, sull'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
Visto il proprio decreto in data 9 dicembre 2002 concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed, in particolare, l'art. 6, relativo alla procedura di approvazione del bilancio di previsione e successive modificazioni;
Visto il disegno di legge - Atto Camera n. 3779, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013»;
Visto il progetto di bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2011, predisposto dal Segretario generale, sentita la conferenza dei Capi Dipartimento, recante una previsione di entrata e di spesa di euro 2.869.443.278;

Decreta:

E' approvato il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2011, quale risulta dal testo allegato al presente decreto.
Il presente decreto, unitamente al bilancio di previsione, sara' inviato ai Presidenti delle Camere e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 10 dicembre 2010

Il Presidente: Berlusconi
 

NOTA PRELIMINARE AL BILANCIO DI PREVISIONE
DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER L'ANNO 2011
NOTA PRELIMINARE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI PER L'ANNO 2011

INDICE

NOTA PRELIMINARE

SEZIONE I - PARTE GENERALE
1 - Premessa 2 - Contesto economico-finanziario e quadro contabile 3 - Previsioni di spesa per consumi intermedi 4 - Previsioni della spesa per il personale 5 - Fondo di riserva 6 - Bilancio pluriennale

SEZIONE II - MISSIONI E PROGRAMMI
Missione 1 "Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Programma 1.3 "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Cdr 1 "Segretariato generale" - Cdr 2 "Conferenza Stato-Regioni" - Cdr 3 " Rapporti con il Parlamento" - Cdr 4 "Politiche comunitarie" - Cdr 5 "Riforme istituzionali" - Cdr10 "Programma di governo" - Cdr 11 "Progranunazione e coordinamento della politica economica" - Cdr 12 "Digitalizzazione della P.A. e l'innovazione tecnologica" - Cdr 19 "Semplificazione normativa"
Missione 8 "Soccorso civile" - Programma 8.5 "Protezione civile" Cdr 13 "Protezione civile"
Missione 15 "Comunicazioni" Programma15. 4 "Sostegno all'editoria Cdr 9 "Informazione ed. editoria
Missione 24 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma 24.4 "Lotta alle dipendenze" Cdr 14 "Politiche antidroga" - Programma 24.5 "Protezione sociale per particolari categorie (minoranze linguistiche)" Cdr 7 "Affari regionali - Programma 24. 7 "Sostegno alla famiglia" Cdr 15 " Politiche per la famiglia - Programma 24.8 "Promozione dei diritti e delle pari opportunita'" Cdr 8 " Pari opportunita'"
Missione 30 "Giovani e sport" - Programma 30.1 "Attivita' ricreative e sport" Cdr 18 "Sport" - Programma 30.2 "Incentivazione e sostegno alla gioventu'" Cdr 16 "Gioventu'"
Missione 31 "Turismo - Programma 31.1 "Sviluppo e competitivita' del turismo" Cdr 17 "Sviluppo e competitivita' del turismo"
Missione 32 "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" Programma 32.1 "Servizi generali, formativi, assistenza legale e approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche" Ccir 6 "Funzione pubblica"

BILANCIO DI PREVISIONE 2010

BILANCIO TRIENNALE 2010-2012

SEZIONE I

PARTE GENERALE
1. PREMESSA A quasi undici anni dal riconoscimento dell'autonomia organizzativa e contabile, la peculiare posizione ordinamentale della Presidenza del Consiglio dei ministri puo' ritenersi ormai consolidata. Sono trascorsi, infatti, oltre dieci anni dal decreto legislativo n. 303/1999 e piu' di venti dalla legge n. 400188, che ha segnato il primo e piu' rilevante passo verso la configurazione di un assetto organizzativo distinto, rispetto a quello dei ministeri, per l'apparato servente del Premier. Il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri costituisce, del resto, l'espressione piu' tipica dell'autonomia organizzativa e finanziaria che e' stata disegnata dal legislatore per offrire adeguato supporto tecnico-amministrativo all'esercizio delle funzioni istituzionali del Presidente del Consiglio dei ministri. Nel tempo tale assetto peculiare si e' stabilizzato grazie alla coerente azione del legislatore che ha teso a preservare la posizione ordinamentale autonoma della Presidenza sotto diversi profili (cf•. ad es. l'art. 74 del d.lgs. n.15012009), da ultimo anche quello contabile laddove, nel prefigurare la progressiva eliminazione delle gestioni operanti a valere su contabilita' speciali o conti correnti di tesoreria, da attuarsi con la successiva normativa delegata (cfr. art. 40, comma 2, lettera p) 1. n. 196/2009), esclude espressamente la Presidenza. del Consiglio dei ministri dal novero delle amministrazioni interessate. Nonostante persista, quindi, un quadro normativo specifico, l'autonomia finanziaria e contabile e' stata sempre declinata nel rispetto dei principi generali che regolano la contabilita' pubblica, seguendone le evoluzioni, per quanto possibile ed in qualche caso anticipandole(1). Sicche', anche il bilancio di previsione per l'anno 2011 e quello relativo al triennio 2011-2013, risultano redatti tenendo conto degli elementi di novita' conseguenti all'introduzione, nel quadro normativo vigente, della nuova legge di contabilita' (legge n. 19612009) che ha, tra l'altro, definito la nuova struttura funzionale del bilancio statale e l'articolazione in missioni e programmi, che gia' dall'esercizio 2009 aveva visto la Presidenza del Consiglio dei ministri puntualmente adeguarsi (anche per rendere piu' trasparenti i percorsi dei flussi finanziari statali che alimentano il bilancio autonomo).

__________________________________________ 1) Si pensi alla possibilità di variazioni compensative previste dall'art. 60 del decreto legge n. 112r2003 ed all'art. 23, comma 3,della legge n. 196/2009.

Di questo stretto l'accordo ulteriore prova e' il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 novembre 2010 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 286 del 7 dicembre 2010), adottato ai sensi dell'art.8 del d.lgs. n. 30311999, che reca la nuova disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza e la cui efficacia si dispieghera' a partire dal 1° gennaio 2011. Il bilancio di previsione costituisce, come di consueto, lo strumento contabile con cui sono unitariamente rappresentate, in forma previsionale e programmatica, tutte le scelte politico-gestionali di allocazione delle risorse finanziarie disponibili, ivi incluse quelle attribuite al Presidente (e, su sua delega, ai Ministri senza portafoglio ed ai Sottosegretari di Stato) per la realizzazione delle politiche di settore gestite dalla. Presidenza del Consiglio dei ministri in base a previsioni legislative. Nella stesura del documento contabile per il 2011 e' stata posta maggiore attenzione agli stanziamenti degli esercizi futuri in coerenza con il dettato della nuova legge n. 19612009, la quale rafforza la significativita' e il rilievo del bilancio triennale individuato come strumento della pianificazione delle attivita' di medio periodo. Nel formulare le previsioni si e' tenuto debitamente conto anche delle misure di razionalizzazione della spesa discrezionale introdotte con le piu' recenti disposizioni approvate dal Parlamento ed in particolare, di quelle recate dal decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, nonche' degli indirizzi contenuti nella Direttiva adottata dal Segretario generale in data 27 settembre 2010, rivolta ai titolari dei Centri di responsabilita' ed ai Capi delle Unita' organizzative di primo livello del Segretariato generale, responsabili della gestione della spesa. In conclusione, sono di seguito riportate le missioni ed i programmi di spesa facenti capo alle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri con i relativi stanziamenti definiti con i provvedimenti di bilancio dello Stato per l'anno 2011 approvati dalla Camere:
Parte di provvedimento in formato grafico

2. CONTESTO ECONOMICO-FINANZIARIO E QUADRO CONTABILE
2.1 Le risorse da gestire nel bilancio autonomo, per l'esercizio 2011, risultano iscritte in apposite voci dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Le dotazioni finanziarie per il 2011, nonche' quelle relative al triennio 2011/2013, riflettono le finalita' di rigoroso contenimento della spesa delineato dai provvedimenti legislativi di attuazione delle manovre di bilancio avviate nell'ultimo biennio, ed in particolare: dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; dal decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito dalla legge 3 agosto 2009. n. 102; dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. In presenza di ripetute riduzioni di stanziamenti derivanti dalle predette disposizioni legislative, che hanno sensibilmente inciso sulle spese rimodulabili (e quindi anche su quelle relative al funzionamento), si e' reso necessario il ricorso all'utilizzo dell'avanzo presunto in misura pressoche' doppia rispetto all'esercizio finanziario 2010. Con la prima applicazione dell'articolo 52, comma 1, della richiamata legge n. 196/2009, le spese obbligatorie non rimodulabili (stipendi e altre spese fisse, obblighi comunitari e internazionale, ammortamento di mutui), a partire dall'anno finanziario 2.011, risultano "consolidate" nella legge di bilancio, mentre le spese rimodulabili (fattori legislativi ed oneri di fabbisogno) saranno annualmente determinate con la legge di stabilita' e mantenute nella predetta tabella C. Ad esito di tale processo attuativo e' stato istituito, nello stato di previsioni del MEF, il capitolo 2120 in cui hanno trovato "sistemazione" tutte le risorse finanziarie volte alla copertura delle spese di natura obbligatoria della Presidenza del Consiglio dei ministri che, per il 2011 ed il triennio 2011-2013, risulta quantificato in curo 289.002.402. Con lo stesso processo logico sono state quantificate le spese obbligatorie della Protezione civile e di alcuni enti vigilati (FORIVIEZ, ENIT e SSPA) che sono rifluite in appositi e distinti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Pertanto, nell'anno 2011 continuano a permanere sul capitolo 2115 della tabella MEF le sole spese discrezionali di funzionamento della PCM (sostanzialmente consumi intermedi) e le cd."politiche consolidate" che derivano da fattori legislativi. Gli stanziamenti a legislazione vigente, finalizzati sia alla spesa discrezionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, sia alle politiche di settore, risultano complessivamente definiti in euro 2.802.443.278 (di cui curo 1.895.039.867 per gli interventi di protezione civile ed euro 907.403.411 per le altre politiche di settore e per il funzionamento). Con una riduzione di € 725.985.021 rispetto al precedente esercizio (in cui gli stanziamenti complessivi ammontavano a € 3.528.428.299) pari al 20 % in meno di risorse finanziarie. Pur escludendo dal computo le politiche di settore, che hanno anch'esse complessivamente subito, rispetto al 2010, una decurtazione rilevantissima (oltre il 45%), come si evidenziera'. nei paragrafi della. Sezione 11, emerge comunque un disavanzo di almeno 70 milioni di euro sul complesso della spesa discrezionale; a questa conclusione si perviene, infatti, se si somma il valore medio della spesa storica per il fabbisogno di funzionamento (circa 75 milioni di euro) a quello dei fattori legislativi sottesi al cap. 2115 (circa 74 milioni di euro, al netto delle ultime riduzioni lineari). Il complesso delle due macro voci di spesa rimodulabile presenta. appunto un disallineamento di oltre 70 milioni di euro rispetto all'attuale stanziamento del capitolo MEF che e' di € 74.759.354. Per evitare che tale disavanzo diventi strutturale, riflettendosi in maniera ricorrente sui futuri esercizi, e' auspicabile l'adozione di misure correttive sul piano legislativo. 2.2 Lo schema di riferimento per l'allocazione delle risorse. nell'ambito del bilancio autonomo, e' strutturato per centri cli responsabilita' che sono deputati alla gestione unitaria di singole politiche secondo quanto previsto dalle disposizioni che regolano l'autonomia finanziaria e contabile. Le scelte concernenti l'entita' delle risorse da destinare alle singole politiche di settore risultano ovviamente determinate in sede legislativa; tuttavia, nell'esercizio della discrezionalita' allocativa le Autorita' politiche hanno provveduto a pianificare in modo piu' flessibile l'attivita' di spesa ridistribuendo le risorse sui capitoli del bilancio autonomo nel rispetto delle macrofinalita' gia' definite.
3. PREVISIONI DI SPESA PER CONSUMI INTERMEDI
I principali aggregati della spesa per i consumi intermedi sono rappresentati dalla fornitura di beni e servizi, dai fitti e dalle manutenzioni degli immobili, dagli oneri per organi collegiali, per convegni e rappresentanza, per esperti e studi e per missioni (cfr. grafico n. 1).
Parte di provvedimento in formato grafico

Per il 2011 le previsioni per consumi intermedi si attestano in complessivi euro 71.849.830. La previsione degli oneri di mero funzionamento rimodulabili, al netto quindi della spesa di personale, e' stata elaborata da ogni centro di responsabilita' ridimensionando di circa il 10% gli stanziamenti, rispetto alle risorse gia' definite per l'anno 2.011, della tabella C allegata alla legge finanziaria 2010, in conformita' con quanto richiesto dal Segretario generale con la Direttiva del 27 settembre 2010. In sede previsionale tutti i centri di responsabilita' hanno, di norma, definito i loro stanziamenti nel rispetto dei limiti imposti per talune tipologie di spesa dalla normativa vigente. Pur essendo la Presidenza tenuta rispettare i cd. tetti non in ogni sua singola articolazione ma complessivamente, secondo quanto disposto dall'art. 1, conuna 422, della legge n. 296/2006, la predetta Direttiva del Segretario generale ha scelto la via prudenziale di imporre le decurtazioni relative alle diverse tipologie sui capitoli interessati di ciascun centro. E' da. ricordare che negli ultimi anni la Presidenza ha ripetutamente asseverato agli organi di controllo, con riferimento specifico alla spesa per esperti e consulenze, il rispetto dei vincoli legislativi alle predette spese.
4. PREVISIONI DELLA SPESA PER IL PERSONALE
La spesa per il personale in servizio che, com'e' noto, opera negli uffici della Presidenza Consiglio dei ministri a vario titolo, e' al momento in linea con la previsione di spesa obbligatoria definita d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze (v. stanziamento cap. 2120 tabella IVIEF). Il riparto della spesa e' espresso nel grafico 2.
Parte di provvedimento in formato grafico

E' da osservare che gli stanziamenti dei capitoli riferibili al trattamento economico accessorio del personale inserito negli Uffici di diretta collaborazione non hanno subito ancora le riduzioni conseguenti all'applicazione di quanto disposto dall'art. 9, comma 2, del decreto-legge n. 78/2010. La diminuzione del 10% delle indennita' da corrispondere "ai responsabili" degli Uffici in questione contemplata dall'art. 9 ha sollevato alcuni dubbi di natura interpretativa con specifico riferimento ai destinatari. In considerazione della portata generale della disposizione, che sembra riferirsi a tutte le pubbliche amministrazioni, e dei possibili riflessi finanziari derivanti dalla sua concreta applicazione, il Segretariato generale, con nota del 29 settembre 2010, ha ritenuto opportuno sottopone la questione al Dipartimento della funzione pubblica ed al Ministero dell'economia e finanze. Pertanto, in attesa dei sundicati pareri, gli stanziamenti dei relativi capitoli di bilancio sono stati quantificati sostanzialmente nella medesima misura delle previsioni "assestate" nell'anno 2010.
S. FONDO DI RISERVA
Il Fondo di riserva e' stato determinato in sede di previsione in eliso 5.000.000. Tale somma sara' largamente insufficiente, secondo le proiezioni basate sul dato storico, a coprire le esigenze che potranno emergere nel corso dell'esercizio a fronte di maggiori oneri di funzionamento. Successivamente all'approvazione del bilancio si provvedera' ad integrare il fondo con parte dell'avanzo d'esercizio.
6. BILANCIO PLURIENNALE
Al bilancio di previsione 2011 risulta allegato il bilancio trienniale 2011-2013, come disposto dall'articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 dicembre 2002. La novita' di quest'anno riguarda l'introduzione delle previsioni di cassa anche su base triennale, in ossequio al dettato dell'art. 22. della legge n. 196/2009. A tale proposito la Direttiva del Segretario generale del 27 settembre 2010 ha, quindi. richiamato l'attenzione del Centri di responsabilita' sulla necessita' di tenere conto, ai fini di una coerente rappresentazione nel bilancio pluriennale, delle risorse finanziarie disponibili al netto degli oneri derivanti da eventuali impegni pluriennali gia' assunti. In questa chiave si e', inoltre, raccomandato ai Centri di responsabilita' di procedere ad una corretta valutazione dei residui presunti sulla base dei prevedibili pagamenti da disporre in coerenza con quelli programmati. Nell'elaborazione del bilancio triennale si e' tenuto naturalmente conto delle sole risorse destinate dalla legislazione vigente per ciascuno degli anni di riferimento senza, quindi, l'integrazione che potrebbe derivare dall'avanzo di amministrazione. Questa scelta e' apparsa la piu' corretta, sia sotto il profilo tecnico-contabile, sia dal punto di vista sostanziale, ancorche' il bilancio triennale non costituisca oggetto di specifica approvazione secondo Part. 9, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile. Cio' ha tuttavia determinato, nella proiezione triennale, il momentaneo e drastico ridimensionamento di taluni stanziamenti ovvero, in qualche limitato caso, il loro azzeramento.

SEZIONE II

MISSIONI E PROGRAMMI
Missione 1 "Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri"
Programma 1.3 "Presidenza del Consiglio dei ministri" - C.d.r. 1 "Segretariato generale" Le risorse assegnate al C.d.r. 1, in coerenza con gli indirizzi del Segretario generale contenuti nella direttiva del 27 settembre 2010, ammontano complessivamente ad euro 430.451.553, comprensivi di euro 112.994.800, destinate al finanziamento degli interventi del Servizio civile nazionale (cap. 2185 del bilancio del Ministero dell'economia e delle finanze). La restante quota di curo 317.456,753 assegnata al C.d.r. 1 e' per circa il 77% riferibile alle spese obbligatorie "non rimodulabili", ovvero agli oneri, diretti e riflessi, relativi alle retribuzioni (fondamentali ed accessorie) per il personale in servizio presso tutte le strutture generali. Tale percentuale non comprende, tuttavia, la parte di spesa obbligatoria direttamente gestita dai singoli centri di responsabilita'. La spesa discrezionale per beni e servizi risulta pari a circa il 19%, mentre la spesa derivante da fattori legislativi iscritta nel solo C.d.r. 1 e' di circa 1'1%. La parte residua e' ascrivibile agli oneri comuni. Nel corso dell'esercizio 2.010 e' stato sottoscritto il CCNL del personale dirigenziale relativo al, quadriennio 2006/2009 e quello relativo al personale non dirigenziale (secondo biennio economico 200812009). Tali accordi hanno rispettivamente determinato un onere complessivo a regime di C 4.050.000 e di € 3.740.000. Sulle spese destinate alle risorse strumentali, rappresentate dalla fornitura di beni e servizi, dai fitti, dalle manutenzioni degli immobili, dagli oneri per gli organi collegiali, per convegni, per rappresentanza, per esperti e studi e per missioni, sono state attuate riduzioni, con esclusione dei capitoli su cui gravano spese derivanti da contratti pluriennali elo incomprimibili per la piena funzionalita' degli immobili. Forti contrazioni si registrano sulle spese per convegni e congressi (capitolo 218 -65 %), sulla partecipazione ad attivita' socio-culturale (cap. 115 --100%), sul funzionamento del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie e dell'Osservatorio nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie (cap. 179 - 50%), sulle risorse destinate a consentire la regolare effettuazione dei viaggi aerei del Presidente, dei Vicepresidenti e delle autorita' politiche nonche' dei voli disposti per ragioni sanitarie d'urgenza e per finalita' di sicurezza (cap. 132 -27%). L'aumento delle risorse appostate sul capitolo 195 (+ 8%) "Fitto di locali ed oneri accessori" e' riconducibile all'acquisizione in gestione dell'immobile di via dell'Umilta', sede della Stampa estera, a seguito del dell'accordo intercorso con il Ministero dello sviluppo economico. Si registra, inoltre, una diminuzione del 27% sulla dotazione per l'attivita' di manutenzione ordinaria (capitoli 191 e 199), comprensiva anche degli oneri relativi all'immobile di via dei Laterani 36 destinato agli uffici della Struttura di missione per i 150 anni dell'Unita' d'Italia, ai nuovi uffici realizzati nel padiglione 6 del Centro polifunzionale di Castelnuovo di Porto ed alla nuova sede di via dell'Umilta'. In conseguenza delle misure volte al risparmio energetico risulta diminuita del 20% la previsione di spesa del capitolo 198 relativo alle utenze (di elettricita', gas, acqua e telefoni). Riduzioni si registrano anche sugli stanziamenti relativi ai capitoli per progettazioni e studi, soggetti ai limiti di spesa, (cap. 188 -60%) ed alle spese postali e telegrafiche (cap. 193 -25%). Risultano in diminuzione (-14%), altresi', le spese correlate all'organizzazione dei vertici, delle visite ufficiali e dell'attivita' di rappresentanza (capitoli 120, 121) derivanti dalla molteplicita' degli impegni internazionali del Presidente del Consiglio dei ministri, gia' programmati in agenda. Sugli stanziamenti finalizzati alle spese per investimenti (capp. 901, 902, 905, 909, 910) si registra un alimento del 23% circa. Tale aumento e' correlato: ai lavori di ripristino e di adeguamenti impiantistici di alcuni immobili; alla ristrutturazione dei magazzini in uso agli uffici; allo sviluppo del sistema informativo e alla de-materializzazione degli archivi e la gestione documentale. - C.d.r. 2 "Conferenza Stato-Regioni" Le risorse assegnate al C.d.r. 2 "Conferenza Stato Regioni" ammontano ad euro 184.500 ripartiti esclusivamente su capitoli di spesa attinenti la gestione ed il funzionamento dell'Ufficio di Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. La previsione per l'anno 2011 rispetta la riduzione del 10% delle risorse finanziarie esposte in sede di bilancio di previsione 2010. Le dotazioni previste sono volte al "Coordinamento delle politiche relative agli affari regionali e alle Autonomie locali", attraverso la negoziazione politico-amministrativa tra i vari livelli di Governo (statale, regionale e locale). Dal punto di vista operativo, l'attivita' riguardera' la gestione delle sedute delle Conferenze, dei Comitati e delle numerose riunioni tecnico-politiche. Saranno, in particolare, esaminati i provvedimenti governativi relativi all'attuazione del federalismo fiscale. Dall'analisi delle principali voci di spesa, si rileva che le risorse utilizzate sono in larga misura destinate all'attivita' di mero funzionamento ed hanno, pertanto, carattere strumentale. In conseguenza dei limiti imposti dalla legislazione vigente, non e' previsto alcuno stanziamento sui capitoli 246 "Indennita' e rimborso spese di trasporto per missioni all'estero", 268 " Spese per studi, indagini e rilevazionr e 269 "Compensi agli esperti e per incarichi speciali, ivi comprese le indennita' e il rimborso spese di trasporto per missioni all'interno e ali 'estero". - C.d.r. 3 "Rapporti con il Parlamento" Le risorse appostate sul C.d.r. 3, per l'anno 2011, ammontano ad euro 833.500 e sono destinate ad assicurare la funzionalita' della struttura a supporto del Ministro per i rapporti con il Parlamento. L'attivita' del Dipartimento riguardera' i compiti istituzionali di raccordo degli organi di Governo con il Parlamento: assegnazione e presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa governativa; partecipazione alla programmazione dei lavori delle Assemblee delle Camere; autorizzazione alla presentazione di emendamenti governativi e proposte di legge; coordinamento della presenza governativa durante l'esame dei provvedimenti in Commissione e in Aula; coordinamento delle attivita' inerenti il Question Time e connesse agli atti di sindacato ispettivo. Il Dipartimento perseguira' obiettivi strategici di innovazione e miglioramento, monitorando gli strumenti di raccordo tra l'attivita' del Governo e quella del Parlamento, razionalizzando, semplificando e snellendo l'organizzazione della gestione dei flussi di dati, con incremento del ricorso all'informatizzazione. - C.d.r. 4 "Politiche comunitarie" Le risorse assegnate al C.d.r. 4 "Politiche comunitarie" ammontano ad euro 2.458.660 finalizzate al perseguimento di obiettivi strategici e strutturali coerenti con le priorita' politiche ed i compiti istituzionali che saranno determinati nella Direttiva del Ministro per le politiche europee. Il Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie, in coerenza con la Direttiva del Segretario generale del 27 ottobre 2010, nel prefigurare i propri fabbisogni, ha operato un ridimensionamento della spesa rimodulabile, con esclusione delle cd. spese obbligatorie. In particolare, riduzioni sono state operate sugli stanziamenti relativi ai capitoli per gli incarichi di studi e consulenze, conferiti sia a soggetti estranei all'Amministrazione che a pubblici dipendenti (cap. 318), per l'attivita' di comunicazione istituzionale, ivi compresa la partecipazione a convegni ed altre manifestazioni (cap. 325). Non si e' proceduto, invece, ad operare riduzioni sui capp. 306 e 307 relativi alle spese di missioni, poiche' tali stanziamenti sono riferibili alle eccezioni previste dall'art. 6, comma 12, del decreto-legge n.78/2010. Una contrazione si registra sulle spese per l'informazione comunitaria (cap. 328), sulle spese destinate al funzionamento della Struttura di missione (cap. 334), sulle spese concernenti sondaggi, analisi statistiche, documentazione e monitoraggio (cap. 335) e sugli stanziamenti previsti per la formazione comunitaria (cap. 333). E' stata operata, inoltre, una puntuale revisione dei residui passivi in essere che ha portato al disimpegno delle somme non piu' esigibili. Le previsioni 2011 scaturiscono dall'individuazione delle finalita' strategiche prioritarie, coerenti con i compiti istituzionali, e l'allocazione delle risorse tra le diverse voci di bilancio sono il risultato di un contemperamento fra l'esigenza di promuovere un efficace coordinamento delle politiche europee e l'esigenza di contenimento della spesa degli apparati pubblici delineata con la recente manovra finanziaria. Si illustrano, di seguito, i programmi di spesa ed i criteri seguiti nella quantificazione degli stanziamenti. Le risorse finanziarie imputate sul capitolo 325, spese per l'attivita' di comunicazione istituzionale, ivi compresa la partecipazione a convegni ed altre manifestazioni, saranno destinate, nell'ambito del programma di comunicazione istituzionale del Dipartimento, alla partecipazione a saloni di comunicazione pubblica, a manifestazioni ed a specifici eventi finalizzati a promuovere, diffondere e rafforzare la conoscenza delle politiche dell'Unione Europea e dei diritti fondamentali dei cittadini europei. Le risorse iscritte nel cap. 328 relativo all'informazione comunitaria, saranno impegnate nella prosecuzione della strategia dell'informazione e della comunicazione dell'Unione Europea, con il cofinanziamento della Commissione europea, attraverso il partenariato di gestione con la Commissione stessa, il Ministero Affari Esteri ed il Parlamento europeo. La parte residuale dello stanziamento sara' utilizzata, sempre in cofinanziamento con la Commissione europea, per l'annuale incontro che si svolge a Venezia (Club di Venezia) cui partecipano i responsabili dell'informazione comunitaria degli Stati membri e rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo. Le risorse stanziate nel cap. 333, relative alle spese per la formazione comunitaria di operatori pubblici e privati, saranno utilizzate, nell'ambito dell'attivita' connessa all'attuazione delle politiche comunitarie generali e settoriali e degli impegni assunti, per l'esecuzione del Protocollo d'intesa con l'Universita' di Perugia ed il coinvolgimento dell'Universita' di Teramo per la gestione di un progetto didattico editoriale denominato "Una finestra sull'Europa" volto a favorire la promozione della cultura europea sul territorio per la formazione dei futuri operatori dell'informazione relativamente all'Europa. Le risorse residue verranno impiegate: per attivita' formativa dei dipendenti degli Enti Locali in relazione al processo di integrazione europea ed in particolare alla definizione della nuova Strategia "Europa 2020" (gia' Strategia di Lisbona) che ha modificato gli obiettivi e gli strumenti di Governance; e per l'attivita' fonnativa sulla Direttiva Servizi, indirizzata a dirigenti e funzionati regionali, anche mediante la realizzazione di una piattaforma e-learning. Le somme stanziate per le spese per sondaggi ed analisi statistiche (cap.335) saranno utilizzate per la realizzazione di documentazione anche su supporti multitnediali, per far conoscere al grande pubblico, soprattutto ai giovani al fine di sensibilizzarli sulle grandi tematiche europee, i nuovi assetti Istituzionali dell'Unione europea, i cambiamenti delle procedure legislative, nonche' le novita' riguardanti i diritti connessi alla cittadinanza europea. Sul cap. 334, relativo al funzionamento della Struttura di Missione -istituita presso il Dipartimento con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 giugno 2008 - con il compito di prevenire l'insorgere del contenzioso comunitario e rafforzare il coordinamento delle attivita' volte alla risoluzione delle procedure d'infrazione, e' prevista una riduzione di stanziamento pari al 18% rispetto all'esercizio 2010. - C.d.r. 5 "Riforme istituzionali" Le risorse previste per il C.d.r. 5 "Riforme istituzionali" ammontano complessivamente ad euro 903.500 con una riduzione complessiva del 10 % rispetto alla previsione 2010. Tra le priorita' della propria azione istituzionale, il Dipartimento porra' il supporto alle funzioni di coordinamento, indirizzo e promozione di iniziative, anche normative, in materia di riforme istituzionali ed elettorali, nonche' alla riforma delle autonomie locali ed all'attuazione della legge n. 4212009 in materia di federalismo fiscale. Nel corso del 2011 dovrebbe essere portato completamento il percorso di approvazione dei decreti di attuazione della legge n. 42/09 per il quale il Dipartimento curera' anche studi ed analisi degli ambiti di competenza nonche' ogni altro supporto necessario. Sulla spesa complessiva, riferita essenzialmente al funzionamento, e' stata effettuata la riduzione degli stanziamenti dei singoli capitoli di spesa rimodulabile secondo quanto prescritto dalla direttiva del Segretario generale emanata per la formulazione delle previsioni 2011. La previsione per consumi intermedi, e' stata, infatti, strettamente correlata alle esigenze minime di funzionamento con la finalita' di assicurare il regolare svolgimento dei compiti istituzionali. Lo stanziamento per missioni nel territorio nazionale (capitolo 339) e' stato rapportato al fabbisogno minimo per permettere lo svolgimento dei confronti di approfondimento sul territorio nazionale con i rappresentanti dei vari livelli di governo. Le previsioni concernenti la spesa per esperti e per incarichi speciali (capitolo 352), per studi, indagini e rilevazioni (capitolo 361), al pari di quella per oneri di rappresentanza (capitolo 353) sono giustificate dall'esigenza di permettere il minimo supporto all'Autorita' politica. Gli stanziamenti previsionali di cui ai capitoli 363 e 367 verranno utilizzati per la sola comunicazione istituzionale e per il forum telematico sulle riforme istituzionali. - C.d.r. 10 "Programma di Governo" Le risorse assegnate al C.d.r. 10 "Programma di Governo", per il 2011, ammontano ad euro 2.695.080, cosi quantificate secondo la direttiva del Segretario generale del 27 settembre 2010. I fondi attribuiti sono sostanzialmente destinati alla realizzazione degli obiettivi istituzionali e strategici del Dipartimento per il programma di Governo, tra cui, in particolare:
• predisposizione di elaborati riassuntivi dello stato di attuazione del programma di Governo e raccolta delle informazioni fornite dalle singole Amministrazioni mediante verifica sia in sede legislativa che amministrativa; • elaborazione di periodici rapporti e pubblicazioni sullo stato di attuazione del programma di Governo; • predisposizione della direttiva annuale a tutte le PP.AA. con la quale vengono formulati gli indirizzi per la programmazione strategica e le linee guida delle direttive generali dei Ministri; • analisi comparata dei sistemi di valutazione adottati dalle Amministrazioni pubbliche attraverso l'attivita' del "Comitato tecnico scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato"; • attivita' di informazione, comunicazione e promozione dell'attivita' governativa per la realizzazione del programma, per garantire la massima conoscenza dell'attivita' svolta.
Presso il Dipartimento opera l'organismo permanente denominato "Governinconfra" che ha lo scopo di assicurare, con carattere di continuita', Pinformazione, la comunicazione e la promozione dell'attivita' e delle iniziative del Governo e di cogliere, nel corso delle varie iniziative, le istanze che pervengono dalle specificita' territoriali, anche al fine di avvicinare le istituzioni alla popolazione. Governincontra opera prevalentemente attraverso l'organizzazione di convegni illustrativi che si tengono in collaborazione con gli organismi istituzionali territoriali. Questi i principali interventi:
a) saranno predisposti report su tutta l'attivita' posta in essere dall'esecutivo, in attuazione del programma di Governo, comprese le emergenze verificatesi, per dar conto ai cittadini dei risultati ottenuti e delle risorse impiegate per raggiungerli. b) saranno individuate nuove modalita' e sistemi di analisi del programma di Governo in connessione con gli impegni assunti in sede parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea o derivanti da accordi internazionali.
- C.d.r. 11 "Programmazione e coordinamento della politica economica" La dotazione finanziaria complessivamente assegnata al C.d.r. ammonta ad euro 12.846.075, destinati per euro 8.161.294 ad interventi e per euro 4.684.781 a spese di funzionamento. L'allocazione delle risorse tra le diverse voci di bilancio riflette l'organizzazione del Dipartimento, finalizzata al supporto tecnico e amministrativo del CIPE e volta al coordinamento degli interventi per il sostegno alla competitivita' del Paese. La predisposizione del bilancio di previsione 2011 e' stata, quindi, elaborata al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, quali la gestione del "Fondo Strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale", istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con particolare attenzione al rafforzamento del supporto tecnico e amministrativo; il coordinamento tra le diverse Amministrazioni centrali e regionali dello Stato, al fine di fornire al Presidente del Consiglio dei ministri il supporto strategico necessario per le scelte di Governo; le attivita' di supporto alla "Programmazione, valutazione e monitoraggio degli investimenti pubblici", che vede il coinvolgimento delle Amministrazioni centrali e regionali oltre che delle apposite strutture del Dipartimento, dedicate anche al Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici "CUP/MIP" (Codice unico di progetto e Monitoraggio investimenti pubblici) per la raccolta e l'elaborazione di informazioni sull'evoluzione dei progetti d'investimento pubblico (lavori pubblici, incentivi, ricerca, formazione ecc.) di particolare interesse per il CIPE. Saranno, inoltre, forniti gli approfondimenti tecnico-giuridico ed economici di scelta strategica, di supporto al CIPE, attraverso gli organismi tecnici operanti nel Dipartimento, quali l'Unita' tecnica finanza di progetto, la Segreteria tecnica della Cabina di regia, il Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' ed il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, che si caratterizzano per la presenza di personale di particolare specializzazione. Alla luce di quanto sopra, le previsioni di bilancio 2011 realizzano un ridimensionamento di ben € 3.448.565 della spesa rispetto al 2010, in linea con quanto disposto dalla Direttiva del 27 settembre 2010, fatti salvi i costi relativi alle Strutture tecniche, sostanzialmente non comprimibili. Gli stanziamenti sono stati, altresi', formulati in coerenza con i limiti imposti dal decreto legge. n. 78/2010. E' stato previsto uno stanziamento di euro 200.000 per il CAP. 642 "Spese per il potenziamento delle attivita' e degli stnimenti di analisi e monitoraggio del Dipartimento", a seguito delle novita' introdotte con la legge n. 136/2010 sulla tracciabilita' degli investimenti pubblici per i riflessi che questa avra' sulle attivita' di monitoraggio realizzate dall'apposita Struttura di supporto prevista in capo allo stesso DIPE. C.d.r. 12 "Digitalizzazione della P.A. e l'innovazione tecnologica" L'attivita' del centro si avvarra', per l'espletamento dell'attivita' istituzionale, delle rilevanti risorse rivenienti dagli esercizi precedenti. In sede previsionale sono state appostate soltanto le risorse finanziarie per il funzionamento della Struttura di missione "Unita' tecnica per re-governinent per lo sviluppo" operante presso il Dipartimento (€ 330.000 cap. 669), nonche' quelle per la documentazione e l'informazione delle attivita' istituzionali (€ 22.410 cap. 655) e per l'organizzazione della giornata dell'innovazione (€ 18.360 cap.425). In ottemperanza a quanto disposto con la Direttiva del Segretario generale del 27 settembre 2010, le previsioni 2011 sono state adeguate alle prescrizioni di cui al ripetuto decreto-legge n. 78/2.010. Gli obiettivi strategici del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l'innovazione tecnologica, nonche' la programmazione delle relative attivita', sono stati stabiliti sulla base delle competenze istituzionali come ridefinite con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 aprile 2009. Il Dipartimento continuera' nel completamento dei progetti innovativi e di rilevanza strategica intrapresi nel corso dei precedenti esercizi, incrementando le iniziative volte alla riduzione del digital-divide, alla valorizzazione degli strumenti orientati a favorire la percezione unitaria della pubblica amministrazione, al potenziamento della qualita' dei servizi pubblici ed agli strumenti diretti alla loro misurazione, dando attuazione alla politica di avvicinamento delle pubbliche amministrazioni ai cittadini tramite il progressivo miglioramento delle prestazioni erogate soprattutto nei settori di preminente interesse nazionale: sanita', istruzione, giustizia. Nell'ambito dell'attivita' internazionale, saranno sostenute le azioni finalizzate a ricercare e promuovere le eccellenze tecnologiche italiane. Tramite la struttura di missione "Unita' per l' e-Government e l'innovazione per lo sviluppo", istituita al fine di promuovere la cooperazione in materia di e-government e innovazione con i Paesi in via di sviluppo e con quelli con economie in transizione, saranno organizzate e sviluppate, anche con il supporto di qualificati esperti del, settore della cooperazione allo sviluppo internazionale, in particolare nel settore delle ICT, iniziative di formazione a distanza, di promozione dell'innovazione e di sostegno ai processi di riforma e di digitalizzazione del settore pubblico nei Paesi interessati. Le spese di parte corrente necessarie al funzionamento del Dipartimento risultano imputate, per scelta organizzativa adottata fin nel 2006, sui capitoli del C.d.r. n. 6 - Dipartimento per la funzione pubblica. In conformita' a quanto richiesto dalla Direttiva, la spesa corrente e' stata complessivamente ridotta. - C.d.r. 19 "Semplificazione normativa" Al C.d.r. 19 "Semplificazione normativa" sono assegnate risorse per euro 2.013.010. Le previsioni per P esercizio 2011 sono state elaborate tenendo conto del contenimento della spesa previsto dalla richiamata direttiva del Segretario generale. Le risorse sono destinate, in coerenza con la delega al Ministro per la semplificazione normativa, alla realizzazione dei seguenti obiettivi: - coordinamento ed indirizzo nelle politiche di semplificazione normativa e qualita' della regolazione di cui all'art. 1 della legge n. 80/2006; - coordinamento delle attivita' di riordino normativo in attuazione dell'art. 14 della legge n. 246 /2005 ( cd. taglia-leggi); - predisposizioni delle iniziative dirette al riordino della normativa attraverso l'adozione di codici e testi unici o regolamenti previsti da disposizioni normative anche comunitarie; - definizione del Piano di azione per la semplificazione attraverso le iniziative di semplificazione normativa ed amministrativa; - definizione delle linee guida per la predisposizione dei piani di riduzione degli oneri amministrativi, ai sensi dell'art. 1, Gomma 1, della legge 6 agosto 2008, n. 133, attraverso programmi di misurazione e forme di raccordo e partecipazione alle iniziative ed ai programmi presso l'Unione Europea, l'OCSE ed altri organismi internazionali, per la riduzione del 25% di tali oneri entro il 31 dicembre 2012. Per il raggiungimento degli obiettivi il Ministro si avvale anche della Struttura di missione a supporto del Ministro di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 giugno 2008 e della Struttura di missione Segreteria tecnica dell'Unita' per la semplificazione e la qualita' della regolazione di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2008 di supporto all'Unita' per la semplificazione e la qualita' della regolazione costituita ai sensi della legge 17 luglio 2006, n. 233.
Missione 8 "Soccorso civile " Programma 8.5 "Protezione civile" - C.d.r. 13 "Protezione civile" La dotazione finanziaria assegnata al Centro di responsabilita' n. 13 "Protezione civile", ammonta ad E 1.891.846.340, al netto di euro 3.193.127 quale risparmio derivante dall'applicazione delle riduzioni di spesa previste dal decreto legge n. 78/2010, appostato sul cap. 227 per il successivo versamento al bilancio dello Stato. Il Dipartimento sara' impegnato nelle seguenti attivita', che si collocano tra le priorita' prefigurate dal Governo: Emergenza sisma Abruzzo Proseguiranno il completamento degli interventi di competenza del Dipartimento nella gestione dell'emergenza sisma Abruzzo (progetti C.A.S.E., MAR MUSP) e le azioni di coordinamento e di affrancamento finalizzate ad assistere il Commissario Delegato -Presidente della Regione Abruzzo e le altre autorita' coinvolte negli interventi di ricostruzione. Attivita' di previsione e prevenzione delle varie emergenze Sono previsti l'implementazione ed il potenziamento del sistema delle reti di monitoraggio e dei "centri funzionali" organizzati a livello nazionale e locale. Gli interventi correlati prevedono, tra l'altro, la raccolta di informazioni sul territorio, la loro interpretazione sulla base dei modelli e delle simulazioni di eventi, al fine di valutare le possibili situazioni di rischio, per allenare il sistema di intervento con il massimo anticipo utile fornendo alle autorita' preposte gli elementi necessari. In questo contesto si inquadra anche la recente revisione della carta sismica nazionale. Grandi eventi Il Dipartimento pianifica, gestisce e coordina le azioni necessarie a realizzare i cosiddetti "Grandi eventi'', ovvero quelli che richiedono interventi urgenti, un coordinamento complesso, una rapida esecuzione e misure straordinarie per prevenire possibili rischi e per assicurare la tutela della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente. La gestione dei Grandi eventi e' regolata dalla legge 9 novembre 2001, n. 401. Nell'ambito del 2011, il Dipartimento, attraverso Commissari delegati specifici, seguira' parte delle celebrazioni del 1500 Anniversario Unita' d'Italia 2011 ed il Congresso Eucaristico Nazionale "Ancona-Osimo, 2011", per il quale Commissario delegato e' il Capo del Dipartimento della Protezione civile. Le previsioni di bilancio sono state formulate tenendo conto delle disposizioni previste dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica", convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e delle indicazioni contenute nella direttiva del Segretario generale. L'effetto delle citate disposizioni ha necessariamente ridimensionato l'entita'. di alcuni stanziamenti. Nella determinazione dei valori sono stati, pertanto, considerati i limiti imposti dalla suddette nonne, finalizzate alla riduzione dei costi degli apparati amministrativi, alla razionalizzazione, ai risparmi di spesa delle anuninistrazioni pubbliche ed al contenimento degli oneri in materia di impiego pubblico cosi' come previsto dagli artt. 6, 8 e 9 del cennato decreto. Dal raffronto con lo stanziamento previsto per l'esercizio finanziario 2010 emerge un progressivo decremento di circa il 9% delle risorse per il 2011, che dovrebbe ascendere al 22% nel 2012 ed al 23% nel 2013. Tale ridimensionamento deriva anche alla cessazione dei finanziamenti straordinari previsti per l'emergenza sismica dell'Abruzzo. Nel merito finanziario deve rilevarsi che piu' del 70% delle risorse assegnate e' destinato alla copertura degli oneri di ammortamento di mutui contratti dalle Regioni per finanziare interventi di ricostruzione e riparazione dei danni provocati dalle maggiori calamita' naturali. Si tratta di eventi verificatesi negli anni scorsi che sono rimasti a carico del Dipartimento per effetto di specifiche disposizioni legislative: - la riconversione, ricostruzione e bonifica delle acciaierie di Genova-Cornigliano; - l'adeguamento antisismico degli edifici scolastici; - il finanziamento del Fondo di solidarieta' nazionale per gli indennizzi in agricoltura di cui all'art. 15, comma 3 del decreto legislativo n. 102/04 come modificato dall'art. 1, comma 84, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. Si tratta di risorse destinate ad indennizzare gli agricoltori per i danni cagionati dalle calamita'. naturali alle attivita' agricole e zootecniche. Per legge, le risorse sono ricomprese nel Fondo per la protezione civile. Il Dipartimento trasferisce queste risorse al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali; - il finanziamento del Fondo emergenza rifiuti Campania ai sensi dell'art. 7, comma a 6, del D.L. n. 195/2009; - il finanziamento del Fondo per la prevenzione del rischio sismico ai sensi dell'art. 11, comma 5 del D.L. n. 39/09. Le risorse non assorbite dal pagamento dei ratei di mutuo sono destinate agli interventi e alle attivita' istituzionali quali: - la gestione della lotta agli incendi boschivi, mediante l'utilizzo della flotta aerea del Dipartimento ed il concorso delle altre Amministrazioni dello Stato; - la prevenzione, previsione e monitoraggio dei rischi naturali ed antropici; - lo sviluppo del sistema tecnologico integrato di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze; - l'erogazione dei contributi ai datori di lavoro ed alle associazioni di volontariato previsti dalla normativa vigente; - la eventuale copertura degli oneri previsti da specifiche ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri per il superamento della prima fase emergenziale, il ripristino delle normali condizioni di vita e per la ripresa delle attivita' produttive; - il funzionamento della struttura dipartimentale con i connessi oneri di personale e di funzionamento. Per avere un quadro di sintesi delle risorse gestite nell'ultimo quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di seguito si riporta.
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Missione 15 "Comunicazioni " Programma 15.4 "Sostegno all'editoria" - C.d.r. 9 "Informazione ed editoria" Le risorse finanziarie assegnate al Dipartimento per l'informazione e l'editoria per l'implementazione di specifiche politiche di settore, al netto di euio 1.436.715 relativi alle spese di funzionamento, ammontano, a legislazione vigente, ad euro 237.033.100. Nella formulazione del bilancio di previsione per l'anno 2011 tali risorse sono destinate, in particolare, ad interventi a favore delle imprese editoriali e delle emittenti radiofoniche e televisive per euro 146,183.100; alla diffusione all'estero di notizie italiane attraverso agenzie di informazione per curo 7.850.000; ai servizi speciali aggiuntivi a quelli in convenzione realizzati dalla RAI per euro 40.000.000 ed ai servizi di stampa e d'informazione per euro 40.000.000. In coerenza con le disposizioni della legge n. 150/2000, euro 3.000.000 saranno finalizzati a progetti di comunicazione istituzionale ritenuti di particolare utilita' sociale o di interesse pubblico ai sensi dell'articolo 12 della stessa legge. Per quanto riguarda le spese di funzionamento, sono state applicate le riduzioni previste dall'articolo 2, comma 1, e dall'articolo 6, commi 7, 8, 12 e 13, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Per avere un quadro di sintesi delle risorse gestite nell'ultimo quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di seguito si riporta.
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Missione 24 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" Programma 24.4 "Lotta alle dipendenze" - C.d.r. 14 Politiche antidroga La dotazione attribuita, per l'anno 2011, al C.d.r. 14 ammonta ad euro 10.400.931. Il Dipartimento costituisce un riferimento per i Ministeri e per le altre Amministrazioni dello Stato competenti in materia, per il coordinamento delle azioni atte a contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e dell'uso di sostanze stupefacenti, delle alcooldipendenze correlate, della incidentalita' stradale e in ambito lavorativo. Il Dipartimento provvede anche al coordinamento del flusso dati e dell'archiviazione integrata delle diverse basi di dati istituzionali; con la collaborazione di enti pubblici predispone i rapporti statistico-epidemiologici sull'andamento del fenomeno, al fine della "Relazione animale al Parlamento" prevista dal DPR n. 309/90 e successive integrazioni e modificazioni; cura la definizione del Piano di Azione Nazionale Antidroga, concertando, nel contempo, le strategie con le Regioni e le Province Autonome; cura, inoltre, le attivita', di informazione e di comunicazione istituzionale del Governo nella materia di riferimento; mediante i sistemi di allerta precoce ed il coordinamento delle altre amministrazioni centrali coinvolte, realizza la sorveglianza epideiniologica delle caratteristiche delle sostanze stupefacenti circolanti, dei comportamenti di abuso e dei fenomeni droga correlati, per l'evidenziazione dei rischi e delle conseguenze sulla salute della popolazione; assicura la presenza del Governo negli organismi nazionali, comunitari e internazionali competenti in materia di droga, gestendo le relazioni con gli altri Paesi europei ed extraeuropei e con gli organismi comunitari ed internazionali. A seguito degli indirizzi emersi dai lavori della VA Conferenza Nazionale di cui all'art. 15 del DPR n. 309 del 1990, svoltasi a Trieste nel 2009, ed in considerazione delle numerosissime attivita' che, conseguentemente, si sono realizzate nel 2.009 e nel 2010, sono state definite, per l'anno finanziario 2011, le seguenti priorita' strategiche:
• Prevenzione • Epidemiologia e valutazione • Trattamento, supporto SERT e comunita', prevenzione patologie correlate • Riabilitazione e reinserimento socio lavorativo • Sistema di allerta e innovazione tecnologica • Programmazione e organizzazione • Formazione e aggiornamento • Attivita' internazionali • Supporto e ricerca per l'attivita' di controllo e contrasto • Studi e indagini
Nell'ambito della "prevenzione" si prevedono rilevanti interventi in partnership con pubbliche amministrazioni nazionali ed enti internazionali. Quanto alla priorita' "epidemiologia e valutazione", si intende implementare l'attivita' progettuale iniziata nel 2009 e nel 2010 con enti pubblici nazionali ed internazionali finalizzata allo studio delle fenomenologie connesse alle droghe, al monitoraggio sui decessi correlati, all'incidentalita' stradale notturna in conseguenza dell'uso di sostanze stupefacenti. La particolare natura del fenomeno, in continua evoluzione sia con riferimento alle sostanze assunte sia nelle modalita' di assunzione e nelle caratteristiche dei consumatori, rende necessaria una costante rilevazione di informazioni aggiornate, al fine di definire idonee strategie di politica socio - sanitaria. Quanto alla priorita' "trattamento, supporto SERI e comunita', cura prevenzione patologie conciate", sono previste attivita', a supporto degli operatori pubblici e privati del settore, finalizzate alla diagnosi precoce ed al monitoraggio delle patologie correlate all'uso di sostanze stupefacenti. Per la "riabilitazione e reinserimento socio lavorativo", il Dipartimento politiche antidroga ha programmato, come gia' avvenuto nei due anni precedenti, di proseguire gli investimenti nelle attivita' di reinserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti in trattamento/riabilitazione nelle comunita' terapeutiche e nei Ser.T. attraverso nuovi modelli di intervento. A tal fine e' stato attivato, in collaborazione con la Regione autonoma Sardegna, un progetto nazionale denominato Progetto RELI, riguardante il reinserimento lavorativo delle persone ex tossicodipendenti o tossicodipendenti in trattamento/riabilitazione. Lo scopo e' quello di creare concrete opportunita'. lavorative attraverso il supporto delle Comunita' Terapeutiche, delle Cooperative sociali di tipo B e dei loro Consorzi, delle Fondazioni, delle Associazioni Onlus, delle Associazioni di promozione sociale e dei SerT (definite "Unita' Produttive") che abbiano unita' operative interne o programmi specifici di reinserimento e che, nel contempo, sappiano coniugare imprenditorialita' e solidarieta', sociale per creare nel tempo condizioni virtuose di autofinanziamento. Con riferimento alla priorita' "sistema di allerta e innovazione tecnologica", si intende provvedere al rafforzamento del sistema per la rilevazione precoce di fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e l'attivazione di segnalazioni alle strutture deputate alla promozione e alla tutela della salute. Verra' potenziata la strategia di azione integrata (accoglienza, presa in carico e cura) tra i protagonisti del sistema nazionale di intervento agendo principalmente in zone in cui le strutture in materia di contrasto all'uso di droghe e sostanze stupefacenti presentano particolari problematiche, favorendo il coordinamento con le programmazioni regionali. Verra'. altresi' assicurata la presenza del Governo negli organismi nazionali, comunitari e internazionali competenti in materia di lotta alla droga e la collaborazione con i Paesi esteri nella realizzazione di progetti di ricerca/interventi e nello scambio di best practices anche per lo studio delle nuove tecniche di monitoraggio e contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nonche' di nuovi supporti diagnostici per il controllo dell'uso di sostanze da parte dei guidatori. Per quanto riguarda gli oneri di funzionamento, le previsioni ottemperano alle disposizioni della direttiva del Segretario generale del 27 settembre 2010 in materia di contenimento massimo delle spese. Per avere un quadro di sintesi delle risorse gestite nell'ultimo triennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di seguito si riporta.
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Programma 24.5 "Protezione sociale per particolari categorie (minoranze linguistiche)" -C.d.r. 7 "Affari regionali" Le risorse a.ssegnate nel bilancio di previsione 2011 al C.d.r. 7 "Affari regionali" ammontano complessivamente a euro 23.476.741, di cui curo 21.492.557 finalizzati a politiche di settore derivanti da specifici fattori legislativi. E' da evidenziare che al Ministro, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 giugno 2010, e' stato conferita, a norma dell'articolo 7, commi 26 e 27 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, una nuova funzione da svolgersi con l'avvalimento del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico. Va sottolineato che gli stanziamenti finalizzati ex lege alle politiche attive hanno subito, nell'ultimo quinquennio, un ridimensionamento molto rilevante di cui offre il quadro sintetico il grafico che segue.
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Programma 24. 7 "Sostegno alla famiglia" - C.d.r. 15 "Politiche per la famiglia" Le risorse assegnate al C.d.r. 15 ammontano, al netto di curo 165.232 per la spesa di mero funzionamento, ad curo 52.466.151 destinati alle politiche di settore. Le previsioni di bilancio sono state definite in conformita' alle prescrizioni del Segretario generale e nel rispetto della recente normativa che prevede "tetti" agli stanziamenti per talune tipologie di spesa. L'elaborazione dei programmi di spesa per il prossimo esercizio finanziario e' stata fortemente influenzata dalle consistenti riduzioni del Fondo per le politiche della famiglia, il cui forte dimensionamento e' stato legato, secondo le indicazioni del ME.F, alla necessita' di alimentare il costituendo Fondo per il federalismo. Infatti, in considerazione di tali riduzioni non si procedera', nel corso del 2011, ad alcun trasferimento di risorse nei confronti del sistema delle autonomie. Di conseguenza, le somme disponibili saranno utilizzate per la sola realizzazione delle iniziative di competenza statale. Si segnalano di seguito i principali obiettivi strutturali nonche' le conseguenti articolazioni in obiettivi operativi, che si prevede di realizzare nel corso del triennio 2011/2013 a sostegno della famiglia:
A - Obiettivi strutturali: - Sostegno alla famiglia complessivamente intesa. - Supporto alla genitorialita'. - Cura dell'infanzia. - Contenimento della crisi demografica. Al - Obiettivi operativi di articolazione di obiettivi strutturali: - Supporto all'Osservatorio nazionale sulla famiglia. - Promozione e sostegno di iniziative per la conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia. - Realizzazione del premio annuale "Amico della famiglia". - Supporto alla realizzazione del Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking. - Partecipazione alla 55 Conferenza sullo stato delle donne - CSW (ONU - New York). - Partecipazione al progetto OECD "The Future of the Family in OECD Countries". - Partecipazione a negoziazioni di normativa europea, a commissioni, gruppi di lavoro e di studio presso istituzioni comunitarie ed internazionali. - Supporto all'Osservatorio nazionale per l'infanzia. - Realizzazione di un piano di prevenzione antidroga all'interno delle scuole. - Supporto allo sviluppo delle "Sezioni primavera". - Sostegno alle adozioni internazionali ed al funzionamento della CAI. - Stipula di una convenzione per l'approfondimento di tematiche connesse all'infanzia e all'adolescenza con il Centro di documentazione nazionale previsto dal D.P.R. n. 103 del 14 maggio 2007 (art. 3, comma 1). - Gestione del Fondo di credito per i nuovi nati (per questa unica attivita' e' possibile inserire una esatta previsione di spesa all'interno delle tabelle allegate, posto che la 1. n. 2 del 28 gennaio 2009 stabilisce in 25 milioni di euro annui l'ammontare di risorse da dedicare al finanziamento della misura).
Gli stanziamenti finalizzati alle politiche di sostegno alla famiglia hanno registrato, nell'ultimo quinquennio, una considerevole riduzione come evidenziato nel grafico che si riporta.
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Programma 24. 8 "Promozione dei diritti e delle pari opportunita'" - C.d.r. 8 "Pari opportunita'" Le risorse assegnate, nell'esercizio 20011, al C.d.r. 8 "Pari opportunita'" ammontano ad euro 7.270.941 di cui euro 6.297.800 per le politiche di settore. Anche per il 2011, in coerenza con quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 giugno 2008 di delega di finzioni, il Dipartimento sara' impegnato nella promozione della parita' di genere, nel contrasto alle discriminazioni e nella difesa dei diritti della persona. Le dotazioni finanziarie relative agli interventi risultano notevolmente contratte, rispetto agli anni precedenti, per effetto dei ripetuti tagli lineari. Si fornisce di seguito un dettaglio delle azioni previste per ciascuno degli obiettivi strategici sopra delineati. Per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere e allo stalldng e per il sostegno alle vittime, il Dipartimento nel corso dell'anno completera'. l'implementazione del Piano Nazionale ed in particolare: realizzera' una mappatura costante dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza pubblici e privati; potenziera' i servizi di sostegno, protezione e reinserimento delle vittime e gli sportelli di ascolto; individuera'. le strutture in grado di fornire ospitalita' ed assistenza immediate alle vittime in condizioni di pericolo imminente; realizzera', grazie allo sviluppo di un sistema informativo, la completa messa in rete dei centri antiviolenza, collegati tra di loro, con gli altri servizi presenti sul territorio di riferimento, con il Dipartimento e con il numero di pubblica utilita' 1522; sosterra' i centri antiviolenza e le strutture pubbliche e private, al fine di ampliare il numero di servizi offerti alle vittime la cui incolumita' sia particolarmente a rischio: ospitalita', assistenza giuridica, psicologica e sanitaria. Queste azioni saranno realizzate sul cap. 496 "Somme da destinare al Piano contro la violenza sulle donne" con risorse provenienti dal cap. 493 "Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'" nonche' con quelle riportate da esercizi precedenti, per un totale di circa 24 milioni di euro. Per il miglioramento della capacita' di intervento delle Istituzioni nel contrasto alla tratta di esseri umani, saranno realizzati: progetti dedicati in specifico all'inclusione sociale e all'occupazione nonche' alla c.d. assistenza di secondo livello; progetti dedicati all'attivita' di assistenza sanitaria e di primo livello, di carattere urgente e temporaneo; unita' territoriali operative che, oltre ad assorbire le funzioni gia' svolte dai numeri verdi locali (azioni proattive, mediazione culturale etc.), saranno dedicate alle attivita' di emersione del fenomeno, di presa in carico delle vittime e di gestione dei rapporti con le forze dell'ordine e con le altre istanze coinvolte (strutture sanitarie, centri di prima accoglienza etc.); numero verde centrale antitratta con finzioni di raccordo dell'intero sistema di dispositivi; attivazione dell'Osservatorio nazionale arati tratta, con compiti di monitoraggio e raccolta dati. Queste azioni, che prevedono una spesa di euro 9,8 milioni, saranno finanziate utilizzando gli stanziamenti di competenza per il 2011 e le somme derivanti da riporti di esercizi precedenti (capp. 520 e 535). Per la protezione e la tutela dei minori dai maltrattamenti e dai crimini sessuali, cosi come per l'attivita' di formazione relativa alla prevenzione ed al contrasto delle pratiche di mutilazioni genitali femminili e la realizzazione di un portaleinumero verde MG-F, e' prevista una spesa di 2,8 mln di euro da coprire facendo ricorso al riporto di somme da esercizi precedenti. Per quanto concerne il contrasto alle discriminazioni razziali e ad ogni altra forma di discriminazione, saranno utilizzate le risorse di competenza pari ad € 2.035.357, stanziate in forza dell'art. 29, collima 2, della legge comunitaria 1 marzo 2002 n. 39. L'azione del Dipartimento sara', inoltre, rivolta a sostenere il principio delle pari opportunita'. di genere ed a promuovere lo sviluppo lavorativo e professionale delle donne, sia nella pubblica amministrazione, sia nel lavoro privato, ove i fenomeni della precarieta' e dell'atipicita' interessano soprattutto l'occupazione femminile. Infine, risorse per 1,15 mln di euro saranno destinate ai progetti selezionati trimestralmente in base all'avviso pubblico - emanato a fine 2010, per la concessione di contributi del valore unitario di 10.000 euro, per iniziative finalizzate alla promozione delle politiche a favore delle pari opportunita' di genere e dei diritti delle persone e delle pari opportunita' per tutti. Per avere un quadro di sintesi delle risorse gestite nell'ultimo quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di seguito si riporta.
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Missione 30 "Giovani e sport" Programma 30.1 "Attivita' ricreative e sport" - C.d.r. 18 "Sport" Le dotazioni finanziarie per l'anno 2011 del C.d.r. 18 ammontano ad euro 60.101.170. Per la parte corrente curo 2.000.000 costituiscono il contributo al Comitato Italiano Paralimpico (decreto-legge n. 112/2008, art. 63, comma 9) ed euro 589.449 il contributo all'Agenzia Mondiale Antidoping (legge n. 281/2003), mentre euro 545.000 sono destinati ai vitalizi "Giulio Onesti" (legge n. 86/2003). Per la parte in conto capitale, euro 55.080.000 sono destinati all'ammortamento dei mutui accesi per la realizzazione dell'impiantistica sportiva (n. 65/1987 e successive integrazioni e modificazioni) ed euro 1.800.000 al Fondo Eventi Sportivi di rilevanza internazionale (legge n.296/2006, art. 1 comma 1291). Le previsioni delle spese di funzionamento sono state allineate alle prescrizioni della Direttiva del Segretario generale. Gli stanziamenti finalizzati alle politiche attive hanno avuto, nell'ultimo quinquennio, un andamento decrescente come evidenziato dal grafico che segue.
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Programma 30.2 "Incentivazione e sostegno alla gioventu'" - C.d.r. 16 "Gioventu'" Le risorse complessivamente assegnate al C.d.r. ammontano ad euro 34.001.300. In virtu' dei vincoli ex art. 6 del decreto-legge n. 7812010, sui capitoli di funzionamento risultano allocate risorse per un importo complessivo di euro 1.091.523 che e' appena sufficiente ad assicurare l'ordinario funzionamento. Tra le voci di spesa e' stato istituito un nuovo capitolo denominato "Spese per la vigilanza sull'Agenzia Nazionale Giovani (decisione 171912006/CE), per dare evidenza contabile al vincolo comunitario nascente dalla citata decisione che impone ad ogni Stato-membro di dotarsi di un apposito organismo di attuazione nazionale (per l'Italia appunto l'Agenzia Nazionale Giovani), necessariamente estraneo ed autonomo rispetto all'organizzazione dell'Amministrazione centrale dello Stato, qualora ci si voglia avvalere delle risorse comunitarie del programma "Gioventu' in Azione". Per quanto concerne gli stanziamenti iscritti fra gli Interventi si fa presente quanto segue. Nel Fondo per il credito ai giovani (cap. 848), non sara' possibile allocare alcuna nuova disponibilita'. Infatti, ai sensi della Legge istitutiva (art. 15, comma 5, del decreto-legge n. 81/2007, convertito dalla legge n. 127/2007), le relative risorse gravano sul Fondo per le politiche giovanili, che sconta a sua volta -a seguito delle riduzioni operate gia' a partire dalla Legge Finanziaria 2009- progressive riduzioni di stanziamento, tali da conferire al Fondo medesimo una capienza appena sufficiente a far fronte agli obbligatori trasferimenti alle Regioni e agli Enti Territoriali. Il mantenimento del capitolo medesimo trova, tuttavia, ragione nella necessita' di gestire i residui passivi dei precedenti esercizi. Il Fondo per le politiche giovanili (cap. 853) risulta ridotto legislativamente e, pertanto, la sua quantificazione, per l'anno 2011, e' pari ad € 32.909.777. Le risorse in questione, ai sensi della nonna istitutiva (art. 19, comma 2, del decreto-legge 4 luglio 2.006, n. 223 convertito dalla legge 4 agosto 2006 n. 248) sono assegnate "al fine di promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e all'inserimento nella vita sociale, anche attraverso interventi volti ad agevolare la realizzazione del diritto dei giovani all'abitazione, nonche' a facilitare l'accesso al credito per l'acquisto e l'utilizzo di beni e servizi". Il Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa (cap. 893) e' stato istituito dall'art. 13, comma 3 bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, e non risulta rifinanziato per l'anno 2011. E' da rilevare, tuttavia, che la normativa in materia e' stata profondamente modificata dalla legge finanziaria n. 19112009 . Ne sono derivati nuovi oneri procedimentali, in particolare con la prevista necessita' di emanare un decreto, di natura regolamentare, "di concerto con il Ministro dell'economia e delle fi.nanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 3, conuna 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281". Una situazione sostanzialmente identica presenta il cap. n. 884 "Fondo nazionale per le comunita' giovanili". In generale, si intende finalizzare l'utilizzo delle risorse stanziate nel 2011 alle priorita' politiche che incidono sulla valorizzazione e sulla tutela dei diritti delle giovani generazioni, sulla corretta analisi dei loro fabbisogni e conseguente definizione di efficaci politiche attive, sullo sviluppo delle potenzialita' dei giovani quali protagonisti della societa'. In tal senso, le linee prioritarie di intervento si concretizzeranno: - nel sostegno alle giovani coppie in cerca di alloggio, anche con forme di facilitazione all'accesso al credito agevolato; - nell'individuazione di modelli di vita alternativa per i giovani che versano in oggettive situazioni di disagio prefigurando percorsi individuali e collettivi di superamento delle situazioni di marginalita'; - nell'attivazione di incentivi a favore di quei giovani che intendano avviare un'attivita' autonoma di tipo imprenditoriale o professionale; - nella promozione e diffusione di una cultura della legalita'. In considerazione della significativa riduzione dei nuovi stanziamenti di legge destinati, per il triennio, alle policies di settore (legge n. 191/2009; decreto-legge n. 78/2010-, disegno di legge di stabilita' "2011"), si e' scelto di concentrare l'allocazione sul capitolo 853 "Fondo per le politiche giovanili". Cio', se da un lato e' apparso compatibile con il quadro normativo di riferimento, dall'altro consentira' una programmazione piu' aderente ad eventuali emergenze sociali e contingenze non pienamente prevedibili. E', peraltro, sin d'ora prefigurabile la destinazione di una quota significativa delle risorse a disposizione all'ulteriore implementazione di quelle che sono state considerate, nella presente legislatura, con positivo riscontro nell'utenza e nei beneficiari filiali, policies prioritarie (v. Decreti Ministeriali in data 29 ottobre 2008 e 2 novembre 2009), ovvero:
a) "Diritto alla prima casa", finalizzata a sostenere iniziative sperimentali, o a carattere innovativo, per favorire l'accesso dei giovani al diritto alla prima casa di abitazione; b) "Imprese future", finalizzata a sostenere iniziative sperimentali, o a carattere innovativo, per favorire l'accesso dei giovani a forme di credito agevolato e garantito, per l'avvio di iniziative imprenditoriali o a carattere professionale; c) "Sostegno alla diffusione della cultura fra i giovani", finalizzata all'obiettivo di una piu' completa crescita giovanile; d) "Cittadinanza consapevole", finalizzata a favorire un profondo recupero di identita' dei giovani nel loro essere cittadini; e) "Diritto al futuro", finalizzata a sostenere le iniziative rivolte ad agevolare l'accesso al lavoro delle giovani generazioni, al sostegno alle giovani coppie e alla natalita'., alla facilitazione dell'accesso al credito per le finalita' in questione, con particolare attenzione ai giovani lavoratori atipici; f) "Protagonismo generazionale", finalizzata a valorizzare le forme di rappresentanza giovanile nei diversi ambiti e la partecipazione giovanile al mondo politico, imprenditoriale; g) "La meglio gioventu'", finalizzata a dare risalto e visibilita' alle storie positive delle giovani generazioni e a dare esempi di buon comportamento da contrapporre alle diverse forme di devianza anche attraverso il sostegno alla progettualita' e la creativita' dei giovani; h) "La rivoluzione del merito", finalizzata a garantire a tutti i giovani pari condizioni di partenza in ambito formativo e lavorativo e a rimuovere gli ostacoli che impediscono l'emergere delle qualita' e delle eccellenze.
Gli stanziamenti finalizzati alle politiche di incentivazione e sostegno alla gioventu' hanno registrato, nell'ultimo quinquennio, l'andamento esposto nel grafico che segue.
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Missione 31 "Turismo " Programma i "Sviluppo e competitivita' del turismo" - C.d.r. 17 "Sviluppo e competitivita' del turismo" Le risorse iscritte nel C.d.r. 17 ammontano complessivamente ad curo 46.274.035. Di questi, euro 39.735.993 sono destinati a finanziare le politiche di settore. Il Dipartimento si inserisce nel contesto istituzionale quale soggetto attuatore delle politiche turistiche nazionali ed e' la struttura di riferimento per la cura degli interessi unitari anche nei confronti dell'Unione Europea e nei rapporti con gli Stati esteri. I principali obiettivi strategici ed operativi riguardano l'armonizzazione, valorizzazione e promozione del Sistema Italia per fronteggiare il declino di competitivita' sullo scenario turistico internazionale. La crescita qualitativa del sistema turistico nazionale nel suo complesso e' strettamente collegata all'esigenza dell'armonico sviluppo del sistema stesso sull'intero territorio nazionale, realizzabile attraverso un insieme di interventi sinergici che mirano soprattutto all'innalzamento della qualita' dei servizi turistici e dell'offerta turistica dei territori ed all'elaborazione e attuazione di strategie di sviluppo turistico competitive sul mercato interno e internazionale. In tale quadro si proseguira' nella campagna di sensibilizzazione sul Codice Etico del Turismo e saranno avviate iniziative volte a definire standard e criteri di qualita'. In questa fase congiunturale l'altro profilo strategico riguarda la promozione del Made in Italy per imprimere una svolta positiva all'industria turistica italiana, integrando il fenomeno turistico con gli altri sistemi economici e facendo penetrare le logiche del mercato turistico negli obiettivi e nelle strategie perseguite dalle politiche di altri settori. Il Dipartimento per lo sviluppo e la competitivita' del turismo provvedera' altresi' a svolgere le funzioni di indirizzo e vigilanza sull' ENIT e sugli enti del sistema ACI nonche' sul Club Alpino Italiano -CAI . Per la promozione ed assistenza alla domanda turistica saranno poste in essere azioni rivolte a migliorare la qualita' del turismo del nostro Paese, anche promuovendo la tutela dei consumatori. A tal fine saranno realizzati prodotti informativi idonei ad accrescere la consapevolezza dei consumatori in ordine ai loro diritti, quali fruitori di servizi turistici, in conformita' a quanto previsto dall'art. 3 del trattato di Maastricht. dalla legge n. 135/2001 e Ball' art. 4 della "Carta dei diritti del turista". Inoltre, si dara' continuita' ad iniziative finalizzate alla tutela dei diritti dei consumatori (Fondo Nazionale di Garanzia per il consumatore di pacchetto turistico) e che offrano assistenza ed informazioni al turista. Per queste finalita' sara' curata l'organizzazione ed il coordinamento di pronto intervento sii tutto il territorio nazionale e di un contact center multi lingue. Per il rilancio dell'immagine dell'Italia, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 30 settembre 2008, e' stata istituita un'apposita Struttura di missione. Tale Struttura e' stata istituita presso il Dipartimento ed opera alle strette dipendenze del Ministro per il turismo. Gli stanziamenti finalizzati alle politiche attive hanno avuto, nell'ultimo quinquennio, l'andamento esposto nel grafico che segue.
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Missione 32 "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche" Programma 32.1 "Servizi generali, forviativi, assistenza legale e approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche" - C.d.r. 6 "Funzione pubblica". Le risorse assegnate al C.d.r. 6 ammontano ad giuro 52.21 3.974. L'azione del Dipartimento della funzione pubblica per l'anno 2011 avra' come obiettivi prioritari, tra gli altri, l'accessibilita'. della pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese, la semplificazione amministrativa, la riduzione dei costi della burocrazia, la trasparenza e l'informatizzazione dell'azione amministrativa. Con riferimento ai predetti obiettivi, si espongono di seguito i programmi operativi e le relative iniziative. Quanto all'accessibilita', l'intervento previsto si riferisce al servizio Linea Amica, gia' avviato ne/ 2009, operante grazie ad un gruppo di front office che risponde inunediatamente alle richieste di facile risoluzione e ad un gruppo di back office che analizza le domande piu' complesse, contatta la P.A. competente e richiama il cittadino. Linea Amica e' anche il piu' grande Network europeo di relazioni con il pubblico ed ha messo in rete oltre centinaia di strutture di contatto, che ogni giorno collaborano con gli esperti di Linea Amica alla risoluzione dei problemi dei cittadini. Fanno parte del Network INPS, INPDAP, Agenzia delle Entrate, Comune di Roma, Comune di Milano, Centri di Prenotazione Sanitaria del Lazio e dell'Emilia Romagna, molti Ministeri, Regioni ed Enti locali. Linea Amica ha attivato diversi servizi specializzati. Sin dai primi giorni dopo il terremoto e' operativo il canale informativo Linea Amica Abruzzo per fornire assistenza ai cittadini colpiti dal sisma. La spesa prevista per il 2011 e' di circa € 3.000.000. Quanto al supporto alle amministrazioni pubbliche nella gestione del ciclo di performance 2011/2013, l'iniziativa prefigurata si colloca nell'ambito PON Governance 2007-2013 rivolto alle amministrazioni territoriali dell'obiettivo convergenza. Essa prevede la diffusione di strumenti e la produzione di know how per la gestione del ciclo delle performance e per il controllo diffuso della qualita' dell'azione amministrativa per una spesa prevista di € 750.000. Quanto alla diffusione delle pratiche di autova lut a zione delle performance e di miglioramento continuo, e' prevista la gestione del Centro risorse nazionale CM, che opera in collegamento con quello europeo, fornendo alle amministrazioni servizi di informazione e assistenza a distanza attraverso il sito internet dedicato e la diffusione settoriale del CAF. In particolare, in raccordo con il Ministero della pubblica istruzione, sara' avviata un'iniziativa volta a supportare gli Uffici scolastici regionali e i Poli Qualita' nella promozione del modello europeo "CAF education"; saranno inoltre realizzate azioni, in raccordo con CRUI/MIUR/CODAU, per promuovere l'utilizzo del "CAF universita'" 2011. La spesa prevista e' di € 80.000. Nello stesso ambito strategico si colloca la W^ edizione del Premio nazionale "Qualita' PP.AA.", finalizzato a valorizzare l'adozione di modalita' di gestione che mirano all'eccellenza, attraverso la pratica sistematica dell'autovalutazione e del miglioramento pianificato e continuo anche certificato dall'esterno mediante il "CAF external feedback" . La spesa prevista e' di € 450.000. Quanto alla semplificazione amministrativa sara' completata la misurazione dell'entita' della riduzione degli oneri nelle aree Sicurezza sul Lavoro, Disabilita', Politiche Agricole, Trasporti, Sviluppo Economico e avviate quelle relative a Salute e Statistica. La spesa complessiva stimata e' di € 435.000. Quanto, infine, alla trasparenza e informatizzazione dell'azione amministrativa si proseguira' nella realizzazione del progetto PERLA PA volto alla gestione integrata di tutti gli adempimenti di competenza del Dipartimento (anagrafe delle prestazioni, GEDAR CONSOC, rilevazione delle assenze, rilevazione del lavoro flessibile ed altro). La spesa prevista, nel triennio, e' di € 888.686 e verra' coperta con il ricorso all'istituto del riporto.
 

BILANCIO DI PREVISIONE 2011
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