Gazzetta n. 3 del 5 gennaio 2011 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 dicembre 2010
Proroga dello stato di emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis - Iglesiente e del Guspinese della Regione autonoma della Sardegna.


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 dicembre 2007, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2009, in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis - Iglesiente e del Guspinese della Regione autonoma della Sardegna;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 13 gennaio 2010, recante la proroga del predetto stato di emergenza fino al 31 dicembre 2010;
Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
Vista la nota del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna - Commissario delegato del 4 ottobre 2010 con la quale si chiede di prorogare lo stato d'emergenza al fine di portare a compimento gli interventi gia' programmati;
Tenuto conto che, nella medesima nota, si rappresenta che la Regione Autonoma della Sardegna provvedera' a versare la somma di euro 2.300.000,00, non appena si rendera' disponibile a seguito di apposito provvedimento normativo regionale, nella contabilita' speciale n. 5118 intestata al Commissario delegato da destinare al completamento del piano degli interventi straordinari all'uopo predisposto;
Considerata, quindi, l'esigenza di prevedere una proroga dello stato di emergenza al fine di porre in essere i necessari interventi finalizzati al definitivo rientro nell'ordinario;
Ravvisata la necessita' di mantenere l'assetto straordinario e derogatorio che consente di ricorrere a procedure accelerate per la concreta ed indispensabile prosecuzione delle opere di risanamento ambientale, tenuto conto della complessita' della fasi di progettazione e di approvazione degli interventi;
Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2010 recante: «Indirizzi per lo svolgimento delle attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri da adottare ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225»;
Ritenuto quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della citata legge n. 225/1992, per la proroga dello stato di emergenza;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 17 dicembre 2010

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis - Iglesiente e del Guspinese della Regione autonoma della Sardegna.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 17 dicembre 2010

Il Presidente: Berlusconi
 
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