Gazzetta n. 5 del 8 gennaio 2011 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 27 dicembre 2010
Approvazione del bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2011.


IL PRESIDENTE

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, ed in particolare l'art.4;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte stessa nell'adunanza del 14 dicembre 2000;
Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto il decreto decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
Visto il decreto presidenziale n. 60 del 30 novembre 2001 con il quale sono stati approvati i nuovi modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 24 del gia' citato regolamento di autonomia finanziaria;
Visto il decreto presidenziale n. 31 del 23 dicembre 2005 con il quale sono state disposte alcune modifiche allo schema di bilancio;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;
Visto il Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla Deliberazione delle Sezioni Riunite in data 26 gennaio 2010;
Vista la legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
Visto il progetto di bilancio preventivo della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2011, predisposto dal Servizio del bilancio sulla base delle indicazioni del Segretario generale, recante una previsione di entrata e di spesa pari ad Euro 316.526.871 in termini di competenza;
Vista la legge di stabilita' 2011, n. 220 del 13 dicembre 2010;
Vista la legge 13 dicembre 2010, n. 221, contenente «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013»;
Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 9 dicembre 2010, nella quale viene espresso parere favorevole in ordine alle previsioni di bilancio formulate per l'esercizio finanziario 2011;
Sentito il Consiglio di presidenza nell'adunanza del 14-15 dicembre 2010;
Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 17 dicembre 2010;

Decreta:

E' approvato il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2011, quale risulta dal testo allegato al presente decreto.
Il presente decreto, unitamente al bilancio di previsione, sara' inviato ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 27 dicembre 2010

Il presidente: Giampaolino
 
Allegato

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA CORTE DEI CONTI
PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2011
Nota illustrativa
Premessa.
Il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2011 e' predisposto secondo i criteri gia' adottati negli ultimi anni; le entrate sono classificate in categorie a seconda della loro provenienza e le spese sono ripartite tra le Unita' previsionali di base.
Le unita' previsionali di base, in numero pari a quello dei centri di responsabilita', sono articolate in quattro livelli. Il primo comprende le spese complessive relative alla U.P.B. di riferimento; il secondo, i titoli che distinguono la spesa corrente da quella in conto capitale; il terzo, le spese considerate per grandi aggregati (ad es. funzionamento, suddiviso a sua volta in spese per il personale e spese per l'acquisizione di beni e servizi); il quarto livello, che individua l'Ufficio che gestisce o e' destinatario delle risorse ovvero la natura economica (o finalita') della spesa.
Tutte le risorse finanziarie sono coerentemente allocate in relazione agli obiettivi che si vogliono conseguire ed in base ad una accorta pianificazione effettuata all'interno di ogni Unita' previsionale di base.
Le risorse finanziarie sono indicate, inoltre, in un quadro riassuntivo, dove compaiono aggregate per funzioni obiettivo di primo e di secondo livello.
Il bilancio prevede tre centri di responsabilita' amministrativa, cui fanno capo altrettante UU.PP.BB.: Segretariato generale, Servizio per gli Affari generali e Servizio per la gestione delle Risorse umane e per la Formazione.
Le spese per il funzionamento degli Organi di governo dell'Istituto e le spese per il personale di magistratura fanno capo all'U.P.B. 1, denominata Segretariato generale, mentre quelle relative al personale amministrativo sono previste nell'U.P.B. 3 - Servizio per la gestione delle Risorse umane e per la Formazione; l'U.P.B. 2 - Servizio Affari generali - comprende le spese di funzionamento degli Uffici centrali, con esclusione di alcune spese assegnate, in ragione della loro specificita', al centro di responsabilita' del Segretariato generale. Il Servizio degli Affari generali provvede, inoltre, previo decreto di approvazione del Segretario generale, all'assegnazione delle risorse ai Funzionari delegati per il funzionamento degli Uffici regionali.
Il Segretario generale e' il vertice dell'organizzazione amministrativa ed e' titolare delle funzioni elencate all'art. 6 del Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli Uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti (Deliberazione n. 1/DEL/2010).
Ancora per l'esercizio finanziario 2011, dunque, si e' ritenuto di mantenere inalterata la struttura del bilancio preventivo.
Vi e', comunque, la necessita' di armonizzare, in tempi brevi, il vigente Regolamento di autonomia finanziaria della Corte con riguardo tanto alla nuova struttura organizzativa della Corte e all'introduzione della contabilita' economica, quanto ai recenti interventi legislativi in materia contabile e finanziaria e, in primo luogo, alle disposizioni della legge n. 196/2009.
Nel disegno di legge n. 3779/AC, presentato alla Camera dei deputati il 15 ottobre c.a., sono iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per l'esercizio finanziario 2011 (ai sensi della legge n. 196/2009), due capitoli in relazione al fabbisogno occorrente al funzionamento della Corte dei conti. Il cap. 2160, che mantiene la denominazione di «Spese di funzionamento della Corte dei conti» (4.1.1) (1.1.1), con uno stanziamento di € 50.000.000 ed un nuovo capitolo 2162, denominato «Spese di natura obbligatoria della Corte dei conti» (4.1.1) (1.1.1), con uno stanziamento di € 244.202.392.
Lo stanziamento complessivo per il funzionamento della Corte dei conti, per l'anno 2011, e' determinato, quindi, in complessivi € 294.202.392, comprensivo del finanziamento disposto dall'art. 11 della legge n. 15/2009 di € 5.000.000, finalizzato al potenziamento delle funzioni di controllo della Corte dei conti. E', pertanto, sulla base di tale assegnazione, indicata al cap. 110 delle «entrate» del bilancio dell'Istituto, che sono state formulate le conseguenti previsioni per l'esercizio finanziario 2011.
Nella sua impostazione lo schema di bilancio non si discosta dalla linea d'indirizzo strategica seguita dalla Corte dei conti negli ultimi anni - in ossequio ai principi fissati dalle leggi finanziarie via, via succedutesi - diretta al contenimento della spesa e all'oculata iscrizione in bilancio delle risorse disponibili.
A tal proposito, si rappresenta che il finanziamento assegnato alla Corte, per l'esercizio 2011, risulta inferiore di € 6.000.000 rispetto allo stanziamento del fondo di funzionamento dell'anno precedente e che tale riduzione e' stata effettuata dal competente ufficio del Ministero dell'economia e finanze proprio con riferimento a quella quantificazione che, nella richiesta di finanziamento avanzata dalla Corte, riguardava le spese non obbligatorie (oggi definite rimodulabili).
E', poi, in linea generale, da porre in evidenza come i responsabili dei centri di spesa delle varie U.P.B. abbiano presentato richieste di fondi che superano i 307 milioni di euro; considerato che tra tali richieste quelle relative a spese di carattere obbligatorio, come sopra riferito, incidono per circa l'82% sulle entrate complessive previste per il 2011, per i restanti capitoli, relativi a spese non obbligatorie, rimane disponibile un 18% scarso di risorse finanziarie.
Si ribadisce, comunque, che, anche nella programmazione delle spese per l'esercizio 2011, una particolare e rigorosa attenzione e' stata adottata nel mantenere invariate, quanto piu' possibile, le riduzioni operate negli anni precedenti a carico di quei capitoli destinati alle spese da comprimere, come individuate dalle direttive politiche rivolte al risanamento dei conti pubblici e finalizzate ad una futura stabilita' finanziaria del Paese, pur con alcune eccezioni di cui si dira' nel prosieguo.
Complessivamente, gli stanziamenti su capitoli relativi alle spese definite rimodulabili ai sensi della legge n. 196/2009, assommano a complessivi € 53.942.000. E' doveroso precisare che tale importo e' comprensivo delle spese per investimento, pari ad € 14.537.000, delle quali poco piu' di 10.000.000 di euro destinati al potenziamento dell'informatica di servizio.
In sintesi, le spese per il personale magistratuale, dirigenziale ed amministrativo, si attesteranno a circa il 76% del totale previsto in bilancio. Il 12 % circa delle risorse e' destinato all'acquisizione di beni e servizi e intorno al 6% ciascuno si attestano le spese per gli oneri comuni e quelle in c/capitale. Previsioni di bilancio per l'esercizio 2011. A) Entrate.
Le entrate di cui potra' disporre l'Istituto - parte I del bilancio di previsione - per l'esercizio finanziario 2011 sono nel complesso, previste in € 316.526.871.
Dello stanziamento sul cap. 110 (Fondo per il funzionamento), incrementato con le risorse provenienti dal bilancio dello Stato, s'e' gia' detto nella Premessa di questa relazione e a essa si fa, pertanto, rinvio.
Per quanto riguarda il capitolo 120, va precisato che le entrate che confluiscono in questo capitolo sono di entita' minima e riguardano versamenti effettuati da terzi sul c/c postale intestato al MEF - Entrate eventuali della Corte dei conti (importi da trasferire su richiesta al c/c di tesoreria).
In relazione al capitolo 122, si indica l'importo aggiornato a seguito dell'adeguamento del canone di locazione in base alla variazione dei prezzi al consumo accertata dall'ISTAT.
Altri capitoli sono presenti soltanto «per memoria» o perche' non hanno generato, fino ad ora, proventi o per consentire di accertare la continuita' delle previsioni 2011 rispetto a quelle degli anni precedenti. In questo ultimo caso rientra il capitolo 124 - Finanziamento proveniente dalla Commissione Europea - OLAF, che solo nell'anno 2009 era stato alimentato dal cofinanziamento del progetto denominato «Hercule ADV PAY OLAF/2009».
Il capitolo 125 e' proposto con il medesimo stanziamento dell'anno precedente in considerazione del numero dei consiglieri regionali attualmente nominati presso i Collegi delle Sezioni regionali di controllo.
Al capitolo 126, al quale affluiscono le entrate derivanti dal versamento del 50% dei compensi dovuti ai componenti di Collegi arbitrali o Commissioni di collaudo (gia' operanti in virtu' della precedente normativa di settore), in applicazione del comma 9, dell'art. 61, della legge 6 agosto 2008, n. 133, e' previsto uno stanziamento di € 50.000, del tutto indicativo poiche' detta entrata e' subordinata: a) alla ultimazione dei lavori da parte dei Collegi o delle Commissioni in questione; b) all'avvenuto versamento al bilancio dello Stato della quota parte dei compensi dovuti ai dipendenti pubblici; c) alla corrispondente riassegnazione delle quote alle singole amministrazioni di appartenenza.
Per quanto riguarda il capitolo 130, l'avanzo presunto dell'esercizio precedente e' stato determinato in € 19.000.000. La previsione e' formulata tenendo conto anche dell'ammontare raggiunto dal fondo di riserva, iscritto al capitolo 602 del bilancio di previsione assestato per l'anno 2010. La consistenza di tale fondo, infatti, si e' incrementata per il confluire (ai sensi dell'art. 3, comma 9 Reg. aut. fin.) dell'importo dell'avanzo realizzato nella gestione finanziaria 2009 e della somma delle riduzioni operate sui tre capitoli di stipendio ed oneri riflessi del personale di magistratura, per un totale di € 7.000.000. Queste riduzioni sono state conseguenti alle numerose richieste di collocamento a riposo presentate dal personale di magistratura a seguito dell'emanazione del D.L. n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010. Pertanto, i predetti importi, considerando che la manovra in assestamento al bilancio di previsione per l'esercizio 2010 e' stata disposta nel mese di novembre, andranno inevitabilmente ad aggiungersi alle economie di gestione di fine esercizio che contribuiranno, per l'appunto, alla formazione dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio. B) Spese.
Le risorse finanziarie del bilancio di previsione 2011, sono ripartite tra le varie unita' previsionali di base in relazione alle richieste di stanziamento dei fondi proposte dai dirigenti responsabili dei centri di spesa. Le proposte trovano completa copertura nell'importo complessivo delle entrate che si presume affluiranno nell'anno 2011 come sopra descritto.
Si riportano, di seguito, i dati piu' significativi, seguendo la classificazione delle U.P.B. ed i rispettivi codici numerici. 1. Segretariato Generale.
Complessivamente al centro di responsabilita' n. 1, sono assegnati € 153.592.995 (pari al 48,52% dell'intero stanziamento previsto nel bilancio 2011).
Su alcuni capitoli appartenenti a questa U.P.B. sono effettuate riduzioni, altri capitoli si presentano, invece, con previsioni in aumento rispetto all'anno precedente, ma, in entrambi i casi, le variazioni sono di entita' molto contenuta, salvo poche eccezioni. Complessivamente all' U.P.B. 1, per l'anno 2011, sono assegnate minori risorse, rispetto a quelle delle previsioni assestate per l'esercizio finanziario 2010, pari ad una riduzione del 5,4%.
In relazione al capitolo 101, dove e' imputata la spesa inerente la diretta collaborazione al Presidente, si fa presente che lo stanziamento sul predetto capitolo e' stato riallineato all'importo dell'anno 2009.
La diminuzione di risorse iscritte ai capitoli 201, 202 e 203 e' conseguente al saldo, di segno opposto, dei minori oneri risultanti dalle unita' di personale collocate a riposo nel 2010 (n. 71) e dell'incremento di spesa per l'immissione in ruolo di n. 40 neoreferendari, il cui concorso e' in fase di espletamento. E', comunque, da considerare come il numero dei magistrati che hanno richiesto il collocamento in quiescenza e' aumentato notevolmente dopo l'emanazione del D.L. n. 78/2010, tanto che gli stanziamenti previsti sui predetti capitoli sono stati corrispondentemente diminuiti sia nel corso del 2010, sia nelle previsioni per il 2011.
Riguardo al capitolo 213, destinato al rimborso spese di «missione» del personale di magistratura, si rappresenta che lo stanziamento presenta un lieve incremento rispetto a quello dell'anno precedente, in quanto l'assunzione dei nuovi magistrati che, come prassi, saranno assegnati agli uffici delle sedi regionali, comportera' un aumento di tali spese.
Le risorse assegnate in corrispondenza del cap. 421, destinate all'organizzazione di convegni, congressi, mostre ecc., sono anch'esse in aumento per consentire all'amministrazione di partecipare, come programmato, al FORUM P.A. che ogni anno viene allestito dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta, peraltro, di iniziativa strettamente connessa all'attivita' istituzionale della Corte, perche' finalizzata ad accrescere, presso la collettivita' e la stessa pubblica amministrazione, l'informazione sulla missione affidata all'Istituto.
Il capitolo 423, destinato alle spese per il Seminario di formazione permanente, e' stato congruamente adeguato considerando che con le deliberazioni numeri 116 e 117 del 2010 il Consiglio di Presidenza ha trasferito al Seminario le competenze in materia di formazione del personale di magistratura, anche per le materie inerenti la giurisdizione, a partire dall'anno 2011.
Per quanto riguarda i capitoli gestiti dall'URSIA 437 e 700, che presentano finanziamenti in aumento rispetto all'anno 2010, si ricorda che, relativamente al capitolo in conto capitale (sul quale incide, per Euro 1.500.000, una quota parte del finanziamento di 5.000.000 previsto dall'art.11 della legge n. 15/2009), durante l'anno 2010, sono state poste in essere iniziative, da potenziare nel corso del 2011, sia per quanto riguarda le materie del controllo, sia per le materie della giurisdizione, tra le principali si menzionano: servizio gestione rendiconti MAE; acquisizione rendiconti enti locali; controllo rendiconti; servizio anagrafi centralizzate; sportello telematico URP e ricerca di sentenze per materia.
Relativamente alla spesa corrente in materia d'informatica che comprende, oltre alle spese imputabili al cap. 437 sopra indicato, anche le spese degli altri capitoli iscritti alla U.P.B. 2, ma gestiti sempre dall'URSIA (capitoli 467 - 477 e 487), la previsione tiene conto della conduzione ordinaria, della manutenzione e degli aggiornamenti relativi ai sistemi informativi ed ai servizi gia' in esercizio comprendenti anche tutti quelli utilizzati dall'amministrazione attiva relativi alla gestione del personale e quelli di ausilio alle attivita' istituzionali.
In relazione allo stanziamento del capitolo 600 (Spese per liti, arbitraggi, risarcimenti ecc.), si fa presente che l'aumento e' stato determinato in considerazione dei contenziosi attualmente in atto, proposti dal personale di magistratura, sia in servizio che in quiescenza.
Fa parte della U.P.B. 1 anche il capitolo 602, denominato «Fondo di riserva», nel quale viene allocata la somma di € 19.261.495. L'importo, sostanzialmente, rispecchia quello indicato al cap. 130 dell'entrate, corrispondente all'avanzo presunto dell'esercizio di cui si e' gia' detto in precedenza. 2. Servizio Affari Generali.
Alla U.P.B. n. 2, intestata al Servizio Affari generali, sono assegnate, complessivamente, risorse finanziarie per € 36.164.000, pari all'11,43% del budget totale. Complessivamente a questa U.P.B., per l'anno 2011, sono assegnate minori risorse di quante stanziate nelle previsioni assestate per l'esercizio finanziario 2010 pari ad una diminuzione del 5,4%.
Pur tuttavia, sul capitolo 443 (Spese di funzionamento degli uffici centrali) lo stanziamento e' proposto in aumento. L'incremento della spesa e' da imputare, soprattutto, a esigenze indifferibili quali l'onere per il trasloco degli uffici di controllo, dalla sede di via Talli alla riqualificata sede di l.go D. Morosini, 1, previsto entro l'anno 2011 e, inoltre, il costo di trasporti e facchinaggio interno ed esterno conseguenti anche ad una diversa distribuzione di spazi agli Uffici ubicati a Via Baiamonti, 25. Per il restante fabbisogno lo stanziamento e' invariato rispetto a quello degli anni precedenti che, si ricorda, era stato, nell'ultimo triennio, costantemente diminuito.
La riduzione del capitolo 446 (spese telefoniche) e' conseguente alle disposizioni di contenimento della spesa, emanate negli anni precedenti, che hanno ridotto l'uso delle linee esterne della telefonia fissa e limitato l'utilizzo della telefonia mobile; interventi che, unitamente ad altre misure di carattere strutturale, hanno permesso di riportare lo stanziamento al livello del 2009.
Un limitato incremento si e' reso necessario sul capitolo 450 (spese automobilistiche), per fronteggiare l'onere del nuovo contratto triennale di noleggio delle autovetture e degli automezzi e per l'aumento dei costi di carburante.
I capitoli indicati nell'U.P.B 2. destinati agli «Uffici centrali», sia in conto/competenza, sia in conto/capitale, sono finalizzati alla copertura delle spese di funzionamento delle strutture aventi sede in Roma.
Inoltre, nella medesima U.P.B. sono allocate le spese per l'acquisizione di beni e servizi, rispettivamente, per le Sezioni di controllo regionali, per le Sezioni Giurisdizionali regionali e per le Procure regionali. A tal proposito si rileva che in tali articolazioni sono presenti anche i tre capitoli destinati alla gestione dei sistemi informativi automatizzati (467 - 477 - 487) che vengono gestiti direttamente dall'URSIA, di cui si e' gia' detto in precedenza, per un totale di € 9.000.000. Pertanto, l'assegnazione che il Servizio degli Affari generali avra' effettivamente a disposizione per l'acquisizione di beni e servizi per il funzionamento degli Uffici centrali e regionali della Corte ammonta ad € 27.164.000.
Gli stanziamenti dei capitoli utilizzati dai Funzionari delegati, con l'esclusione di quelli a carico dell'URSIA, sono stati previsti complessivamente in aumento rispetto agli ultimi anni, cio' conferma la particolare cura e attenzione rivolta alle articolazioni territoriali della Corte.
Si fa presente, altresi', che le diminuzioni indicate in corrispondenza di alcuni capitoli sono di minima entita' e riscontrabili, soprattutto, nella suddivisione inerente alle Sezioni regionali di controllo. E' appena il caso di ricordare che nell'anno 2010 le risorse finanziarie messe a disposizione di tali strutture erano state aumentate a seguito delle innovazioni recate dalla legge n. 15/2009 in relazione ai nuovi compiti attribuiti all'attivita' di controllo.
Infine, e' doveroso sottolineare che nella U.P.B. 2 e' iscritto il capitolo 550 (Spese per i servizi sociali), dedicato ad interventi per il benessere del personale, sul quale vengono stanziate risorse per € 2.000.000, in previsione della estensione anche al personale amministrativo della Corte, sulla base di una comune disciplina normativa, della convenzione sanitaria recentemente stipulata a favore del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e approvata con DPCM 20 gennaio 2010 (registrato dalla Corte dei conti il 4 febbraio 2010, Registro n. 1, Foglio n. 254 - Ministeri istituzionali). Peraltro, la realizzazione dell'intervento e' subordinata all'esito del parere che sulla questione e' atteso dal Consiglio di Stato. 3. Servizio per le risorse umane e la formazione.
Le somme assegnate alla U.P.B. n. 3 , per l'esercizio 2011, ammontano complessivamente ad euro 126.769.876, corrispondenti al 40,05% delle risorse di bilancio.
Gli stanziamenti relativi al capitolo destinato al pagamento degli stipendi del personale amministrativo ed a quelli ad esso collegati (251 - 252 - 253) presentano contenute diminuzioni. I relativi fabbisogni sono iscritti in aderenza al piano per l'assunzione di personale attuato nel corso del 2010, il cui onere a regime, a partire dall'anno 2011, comporta una spesa di circa 3.500.000 di euro, finanziati con l'utilizzo dei fondi disposti dalla legge n. 15/2009 a favore dell'Istituto.
Sono stati, altresi', considerati i rimborsi da effettuare per i compensi del personale comandato del comparto Stato attualmente in servizio presso la Corte, e, infine, detratti gli oneri derivanti dalla cessazione del personale collocato a riposo (87 unita'). La previsione della spesa per la corresponsione degli stipendi al personale amministrativo, considerando quanto sopra riportato, e' comunque in diminuzione.
Quanto ai rimborsi dovuti alle Amministrazioni pubbliche per i compensi corrisposti al personale comandato non appartenente al comparto Stato, lo stanziamento decresce, rispetto a quello dell'anno precedente, per la ridotta presenza di questo personale.
Nella U.P.B. 3 sono inseriti, inoltre, tutti i capitoli concernenti le spese relative al trattamento economico accessorio (compensi per lavoro straordinario, indennita' e compensi finanziati dal F.U.A., rimborsi delle spese di missione e buoni pasto) e la formazione.
Per quanto riguarda il capitolo 261 (fondo unico di amministrazione), si precisa che lo stanziamento riportato nel presente schema di bilancio e' indicativo, in quanto la determinazione dell'ammontare del fondo potra' avvenire soltanto dopo l'approvazione del conto finanziario 2010.
Riguardo al capitolo 270 (spese per accertamenti sanitari), si fa presente che e' stato ripristinato un congruo stanziamento, in quanto, sebbene l'art. 17 del decreto-legge n. 78/2009, convertito con legge n. 102/2009, abbia disposto che gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti per malattia rientrino nei compiti istituzionali del Servizio sanitario nazionale, varie sentenze dei Tribunali regionali amministrativi o dei giudici di pace hanno accolto ricorsi presentati da alcune AA.SS.LL. e riconosciuto a queste ultime il diritto di richiedere la corresponsione delle spese sostenute per gli accertamenti sanitari eseguiti sui dipendenti delle singole amministrazioni pubbliche. In attesa che la materia venga ulteriormente disciplinata si deve, comunque, ottemperare alle sentenze che ingiungono il pagamento.
Il capitolo 491 (spese per l'aggiornamento e la formazione del personale amministrativo), presenta uno stanziamento pari a quello indicato nel 2010, quest'ultimo, pero', fortemente diminuito rispetto all'anno 2009.
Per quanto riguarda il capitolo 650 (spese per liti, arbitraggi, risarcimenti, ecc.) il notevole incremento di fondi ad esso assegnato e' determinato dai numerosi contenziosi pendenti in sede giudiziale, che si riferiscono soprattutto a ricorsi collettivi che vedono coinvolti un totale di n. 141 dipendenti, oltre ad altre 29 cause presentate da singoli. Considerazioni finali sulla programmazione della spesa.
Le risorse finanziarie messe a disposizione per il funzionamento dell'Istituto dal Ministero dell'economia e delle finanze, come indicato nel disegno di legge n. 3779/AC, consentono, in definitiva, l'idonea programmazione della spesa per l'anno 2011. L'importo di € 294.202.392 si mostra, infatti, sufficiente a fronteggiare le richieste che i Responsabili amministrativi dei centri di spesa hanno inviato nel mese di ottobre u.s. e che, unitamente alle altre voci previste in entrata (compresa la posta indicata in corrispondenza del capitolo 130 quale avanzo presunto dell'esercizio precedente, quantificata in € 19.000.000) consente di determinare un totale delle entrate pari ad € 316.526.871.
L'analisi della Parte I - Entrate - dello schema allegato, comunque, mostra come le risorse finanziarie a disposizione dell'Istituto seguano un trend in flessione, passando dai 326 milioni di euro del 2010, ai 316 milioni di euro del 2011. La diminuzione e' riconducibile in larga quota agli importi stanziati dal MEF per il fondo destinato al funzionamento della Corte e, con minore incidenza alle altre poste in entrata, quali quelle che prevedono rimborsi di compensi al personale.
E' appena il caso di ricordare che, con l'emanazione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122, si e' verificato un consistente aumento delle domande di collocamento a riposo da parte del personale, sia di magistratura, sia amministrativo. A tale circostanza e' conseguito, sotto il profilo finanziario, il notevole ridimensionamento delle previsioni di spesa gia' nell'esercizio finanziario 2010; riduzioni operate in fase di assestamento di bilancio.
Per quanto riguarda le previsioni 2011, l'assegnazione indicata nel disegno di legge del bilancio di previsione dello Stato per il medesimo anno finanziario e per il triennio 2011/2013 e' inferiore di ben 13 milioni di euro rispetto alla richiesta del fabbisogno inviata al MEF con nota prot. n. 2733 del 21 maggio 2010 e quantificato antecedentemente all'emanazione delle disposizioni normative sopra citate. Tuttavia, come gia' fatto presente, gli stanziamenti finali assegnati dal MEF negli anni precedenti (a partire dal 2008), ed una gestione comunque osservante delle limitazioni alle cosiddette «spese discrezionali», contenute nelle leggi finalizzate al risanamento dei conti pubblici e alla stabilita' finanziaria del Paese, hanno consentito di realizzare avanzi di amministrazione di una qualche rilevanza. Risparmi, questi, che sono anche la conseguenza del fenomeno ben noto per cui le integrazioni disposte dal MEF in corso d'esercizio - sia per disposizione di legge, sia per provvedimenti in assestamento al bilancio di previsione dello Stato - sono disposte nella seconda parte dell'anno (spesso a ridosso della chiusura dell'esercizio) favorendo la formazione di economie di gestione.
Le circostanze innanzi indicate, infatti, hanno permesso di quantificare, tra le entrate previste per il 2011, un avanzo presunto dell'esercizio precedente di € 19.000.000 che compensa, pertanto, la diminuzione dei fondi disposta dal MEF per il funzionamento della Corte.
Sul fronte delle uscite, in sostanziale armonia con le disposizioni normative indirizzate al contenimento della spesa pubblica, si e' operato, da una parte, riconducendo gli stanziamenti di alcuni capitoli destinati alle cosiddette spese «rimodulabili» agli stessi livelli di quelli del 2009 (gia' ridotti rispetto al 2008) e, dall'altra, eseguendo su altri capitoli di spese, ove possibile, ulteriori riduzioni.
Le risorse finanziarie assegnate alla U.P.B. 1 - Segretariato generale - complessivamente subiscono una diminuzione di oltre 8.000.000 di euro rispetto al 2010. Una notevole incidenza su questo risultato hanno le riduzioni operate sul capitolo destinato agli stipendi del personale di magistratura e sugli altri ad esso collegati, per effetto dei collocamenti a riposo del personale.
Nella medesima U.P.B. sono compresi anche i capitoli destinati alle spese correnti ed alle spese in conto capitale da utilizzare per il funzionamento e lo sviluppo dei sistemi informativi automatizzati che, per quanto riguarda l'esercizio 2011, ricevono, come gia' precedentemente segnalato, una parte del finanziamento (pari a 1.500.000) disposto dalla legge n. 15/2009, da utilizzare per il potenziamento dei sistemi informatici di supporto all'esercizio della funzioni di controllo. Di conseguenza, tali capitoli si presentano in aumento rispetto all'esercizio precedente.
Si precisa, infine, che in questo centro di responsabilita' amministrativa e' inserito il capitolo 602 - Fondo di riserva - che, come gia' segnalato, presenta uno stanziamento di € 19.261.495.
Relativamente alla U.P.B. 2 - Servizio Affari generali - occorre precisare anche in questo caso che le risorse messe a disposizione della stessa struttura sono inferiori di € 2.068.181 rispetto a quelle del 2010. Il predetto importo e' il risultato di un aumento delle spese correnti (fortemente ridotte negli anni precedenti), piu' che compensato da diminuzioni delle spese d'investimento che, al contrario, avevano ottenuto rilevanti integrazioni di fondi negli ultimi tre anni. In particolare per il cap. 790 (spese per ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici), lo stanziamento risulta ridotto del 80,55% rispetto al 2010, a sua volta gia' ridotto del 55,27% rispetto al 2009.
Tutti i capitoli ricadenti nella responsabilita' della predetta U.P.B. sono ascrivibili alla categoria delle spese non obbligatorie (oggi definite rimodulabili); ulteriori riduzioni comporterebbero inevitabili difficolta' nella gestione ordinaria dell'Istituto con conseguenti gravi pregiudizi anche sulle funzioni che la Costituzione demanda alla Corte dei conti.
Pertanto, nell'impiego delle risorse strumentali e dei servizi, permangono valide le linee di indirizzo, gia' adottate in passato, finalizzate a determinare uniformita' di comportamenti gestionali per tutti gli uffici e che investono, in particolare, i consumi dei settori della telefonia, delle autovetture, delle spese per utenze, delle spese postali ed in generale per l'acquisizione di beni e servizi.
E' da aggiungere che notevole importanza assumono i programmi finalizzati al completamento della riqualificazione, ristrutturazione ed alla manutenzione sia ordinaria, sia straordinaria degli edifici di proprieta' pubblica utilizzati dalla Corte dei conti nella capitale e nelle sedi regionali. Alcuni di questi lavori sono effettuati con il concorso del competente Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, altri a carico esclusivamente del bilancio dell'Istituto.
Per quanto riguarda la situazione della U.P.B. 3 - Servizio risorse umane e formazione - si rileva un aumento dei fondi assegnati per il 2011 rispetto all'anno precedente di circa 1.000.000 di euro. Va precisato, tuttavia, che l'incremento piu' elevato si registra in corrispondenza del capitolo destinato alle spese per liti, in considerazione dei numerosi contenziosi pendenti in sede giudiziale, come gia' descritto in precedenza ( +1.462.205). Al netto di tale incremento, anche i fondi disponibili per l'U.P.B 3. sarebbero stati in diminuzione. Infatti, le riduzioni operate sui capitoli per la corresponsione delle competenze fisse al personale (anche in posizione di comando), per le motivazioni gia' espresse, ammontano complessivamente ad € 875.300.
Relativamente al capitolo della formazione, si precisa che i corsi per il personale amministrativo sono indirizzati ad una formazione di tipo specialistico mirata ad accrescere le diverse professionalita' che operano all'interno dell'Istituto.
Si ricorda, altresi', che le competenze del personale amministrativo sono stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro e che le assunzioni di personale sono pianificate e preventivamente autorizzate dal Dipartimento della pubblica amministrazione e l'innovazione. Valutazione di cassa.
Il fondo cassa, alla data del 31 dicembre 2010, si attestera' intorno ai 200 milioni di euro, mentre le somme ancora rimaste da versare alla Banca d'Italia per pagamenti effettuati durante l'esercizio 2010, saranno circa 90 milioni di euro, ai quali dovranno sommarsi i pagamenti da rimborsare per ulteriori impegni assunti alla stessa data per 70 milioni di euro calcolati in via presuntiva.
L'andamento della gestione di competenza determinera' l'ulteriore effettivo fabbisogno sulla base dei rimborsi da effettuare nel corso del 2011, per circa 300 milioni di euro.
Parte di provvedimento in formato grafico



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