Gazzetta n. 11 del 15 gennaio 2011 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 18 novembre 2010
Ricostituzione del Comitato INPS di Brescia e le speciali commissioni.


IL DIRETTORE
PROVINCIALE DEL LAVORO
di Brescia

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 relativo all'attuazione delle deleghe conferite al Governo con gli artt. 27 e 29 della legge 30 aprile 1969, n. 153, concernente la revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale, con particolare riferimento agli artt. 1, 34, 35 e 38;
Vista la legge 9 marzo 1989, n. 88 riguardante la ristrutturazione dell'INPS e dell'INAIL, con particolare riferimento all'art. 44 che sostituisce il primo comma dell'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 circa la composizione dei Comitati provinciali INPS e art. 46 commi 1, 2 e 3 che attribuisce al predetto Comitato la decisione, in via definitiva, dei ricorsi avverso i provvedimenti dell'Istituto in materia di prestazioni indicate al comma 1, mentre assegna la decisione dei ricorsi concernenti le prestazioni delle gestioni dei lavoratori autonomi, comprese quelle relative ai trattamenti familiari di loro competenza e quelle di maternita' degli stessi lavoratori autonomi, a speciali commissioni del Comitato provinciale INPS;
Considerato che, per il prossimo quadriennio, occorre provvedere alla ricostituzione del Comitato provinciale INPS di Brescia gia' nominato con decreto D.P.L. Brescia n. 2 del 7 giugno 2006;
Tenuto conto che, originariamente, ai sensi dell'art. 44 della legge n. 88/1989, il Comitato provinciale INPS risultava cosi' composto:
1) undici rappresentanti dei lavoratori dipendenti, dei quali uno in rappresentanza dei dirigenti di azienda;
2) tre rappresentanti dei datori di lavoro;
3) tre rappresentanti dei lavoratori autonomi;
4) il direttore della direzione provinciale del lavoro a seguito del D.M. 7 novembre 1996, n. 687;
5) il direttore della locale ragioneria provinciale dello Stato;
6) il dirigente della sede provinciale dell'Istituto;
Visto l'art. 7, comma 10, del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella legge n. 122/2010 recante «misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica» e in virtu' del quale sono state apportate delle modifiche alla disciplina dell'organizzazione degli enti pubblici previdenziali;
Visto che sulla base del predetto art. 7, cosi' come chiarito anche dalla nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - segretariato generale - Divisione I, n. 11/1/0001996 del 9 luglio 2010, la riduzione del numero dei componenti dei Comitati provinciali dell'INPS, di cui all'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 deve risultare in misura non inferiore al 30%;
Considerato che la predetta nota ministeriale precisa che la suddetta riduzione del 30% dovra' essere rapportata alle singole categorie individuate dal legislatore con l'eccezione dei rappresentanti istituzionali la cui partecipazione si ritiene essere essenziale per la specifica funzione di controllo ad essi attribuita nell'ambito del Comitato stesso;
Considerato che la nota ministeriale sopra richiamata ritiene, conformemente a quanto previsto dalla legge, salvaguardare la riserva in seno al Comitato della rappresentanza del dirigente d'azienda tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, per cui, in definitiva i componenti del Comitato provinciale INPS dovranno essere ridotti da venti a quattordici cosi' suddivisi:
sette rappresentanti dei lavoratori dipendenti, compreso quello dei dirigenti di azienda;
due rappresentanti dei datori di lavoro;
due rappresentanti dei lavoratori autonomi;
il direttore della direzione provinciale del lavoro territorialmente competente;
il direttore della direzione provinciale del Tesoro territorialmente competente;
il dirigente della sede provinciale INPS territorialmente competente;
Tenuto conto che, ai sensi dell'art. 46, comma 2, della legge n. 88/1989 i ricorsi concernenti le prestazioni indicate nel comma 1, ad eccezione di quelle di cui alle lett. b) ed e), sono decisi da una speciale commissione del Comitato che e' composta dai membri di cui ai nn. 1), 2), 4), 5) e 6) dell'art. 44 legge n. 88/1989;
Visto che l'art. 44, comma 3 della legge n. 88/1989 attribuisce i tre posti dei lavoratori autonomi nel Comitato provinciale INPS ai rappresentanti dei Coltivatori diretti, degli artigiani e dei Commercianti ed assegna quattro posti, a ciascuna delle suddette categorie, per le speciali commissioni dei ricorsi in materia di prestazioni ai lavoratori autonomi;
Considerato che le suddette riduzioni dovranno applicarsi anche alle speciali commissioni dei Comitati provinciali competenti a decidere i ricorsi avverso i provvedimenti dell'INPS, concernenti le prestazioni di cui all'art. 46 della legge n. 88/1989;
Esperiti gli atti istruttori finalizzati alla determinazione del grado di rappresentativita' a livello provinciale delle OO.SS., delle Associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi sulla base dei seguenti elementi di valutazione, quali:
a) importanza, diffusione e ampiezza delle diverse strutture organizzative esistenti nel territorio provinciale di competenza;
b) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole OO.SS., Associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi;
c) partecipazione effettiva alla stipula dei contratti nazionali di lavoro e degli accordi integrativi provinciali e aziendali;
d) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali, plurime e collettive di lavoro;
e) consistenza delle diverse attivita' produttive nella provincia;
Considerato che sono state interpellate le seguenti associazioni e OO.SS. attive nella provincia di Brescia:
CGIL - CISL - UIL - CONFSAL - FABI - CISAL - UGL - CUB - CIDA - ABI - APINDUSTRIA - Collegio dei costruttori edili - Unione provinciale agricoltori - Coldiretti - Confederazione italiana agricoltori - AIB - ASCOM - Confesercenti - CNA - Confartigianato - Associazione artigiani;
Tenuto conto dei dati scaturiti dalla attivita' istituzionale propria della direzione provinciale del lavoro di Brescia nelle materie di competenza;
Visti i dati forniti dalla CCIAA di Brescia nonche' quelli provenienti dalla provincia di Brescia, limitatamente al settore osservatorio mercato del lavoro, in ordine all'indice di occupazione nei singoli settori produttivi;
Ritenuto che la normativa citata, oltre ad affermare il principio della maggiore rappresentativita', accoglie anche, indirettamente, il principio del pluralismo partecipativo della rappresentanza dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi, attraverso la piu' ampia partecipazione degli stessi onde includere quelle organizzazioni rappresentative che siano maggiormente attive nella provincia competente;
Ritenuto che, a seguito delle sopravvenute modifiche legislative, non si potra' non tener conto della circostanza relativa alla sopravvenienza dei predetti limiti numerici nella formazione del consesso in questione, a detrimento, pertanto, del principio del pluralismo partecipativo
Esaminati, inoltre, per quanto concerne i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, i dati direttamente acquisiti dall'Ufficio e quelli forniti dalle organizzazioni sindacali interessate dai quali si evince che quelle maggiormente rappresentative, considerando i criteri sopra esposti, sono nell'ordine: CGIL, CISL, UIL, avendo queste:
a) stipulato un numero congruo di contratti integrativi provinciale e aziendali; a tal fine si precisa che la quasi totalita' dei contratti integrativi a livello provinciale sono stati sottoscritti unicamente dalle predette organizzazioni sindacali nel settore privato;
b) strutture organizzative ramificate e presenti in tutto il territorio provinciale;
c) un numero totale di lavoratori e pensionati iscritti che risulta, dalla documentazione pervenuta, essere cosi' composto: CGIL: 130.180 di cui 3.178 delegati eletti, CISL: 108.400 di cui 1.712 delegati eletti; UIL: 23.108 di cui 1018 delegati eletti;
Considerato che le competenze del Comitato in questione concernono esclusivamente le gestioni previdenziali e assicurative a favore dei lavoratori appartenenti al settore privatistico;
Considerato che, dalla documentazione pervenuta, sempre nel settore privatistico, la quasi totalita' dei lavoratori dipendenti aderiscono alle predette tre Confederazioni mentre le restanti organizzazioni sindacali risultano avere una rappresentativita' limitata;
Ritenuto, ad ogni buon conto, a seguito di integrazione agli atti, di prendere in considerazione la possibilita' di consentire la partecipazione nel Comitato in questione, anche alla organizzazione sindacale CONFSAL, stante una consistenza numerica superiore rispetto alle organizzazione sindacali diverse dalla CGIL, CISL e UIL;
Considerato che il numero totale degli iscritti si aggira pur sempre intorno alle 21.000 unita', dato comunque coincidente con quello riportato in occasione della costituzione del Comitato INPS precedente e che, per quanto concerne la struttura organizzativa territoriale, unica variazione di rilievo consiste nel fatto che e' stato costituito un ulteriore centro servizi individuato nel Patronato INPAS sede zonale di Brescia;
Constatato che, pur considerando tale ultima modifica nella struttura territoriale della CONFSAL di Brescia, di fatto non sono mutati i requisiti di rappresentativita' rispetto ai dati gia' in possesso della direzione provinciale del Lavoro in occasione della formazione del precedente Comitato, i quali, tra l'altro, dimostrano perlopiu' una forte presenza nel settore pubblico e, piu' specificatamente, in rappresentanza dei lavoratori impiegati presso gli istituti di pubblica istruzione le cui posizioni non sono di pertinenza del costituendo Comitato;
Considerato, oltretutto, alla luce di quanto sopra, che l'eventuale inserimento di una ulteriore organizzazione sindacale , in rappresentanza dei lavoratori dipendenti, verrebbe a confliggere con la riduzione, corrispondente nel caso di specie, a ben il 40 % dei posti assegnati a tale categoria;
Considerato, ancora, che l'organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa dei dirigenti di azienda risulta essere la CIDA;
Ritenuto che, per quanto riguarda i due rappresentanti dei datori di lavoro, sia opportuno garantire la presenza nel Comitato provinciale dei due settori produttivi maggiormente sviluppati nel territorio di competenza, consistenti in quello industriale e in quello terziario nonostante il fatto che anche il settore primario, pur avendo una incidenza, in termini occupazionali, inferiore rispetto agli altri due settori, mantiene tuttavia allo stato un ruolo complessivo nel tessuto produttivo della provincia, non trascurabile, stante la destinazione di gran parte del territorio a coltivazioni agricole di rilievo e ad attivita' di allevamento, ma comunque pur sempre inferiore rispetto ai due settore predetti;
Valutata la rappresentativita' delle organizzazioni datoriali nell'ambito dei singoli settori produttivi sopra richiamati: secondario e terziario, per cui i due seggi spettanti ai datori di lavoro vengono cosi' ripartiti: uno alla AIB, uno alla Associazione Commercianti;
Tenuto conto che, per quanto concerne i lavoratori autonomi, le Organizzazioni maggiormente rappresentative, sulla scorta dei dati acquisiti, risultano essere: la Confederazione dei coltivatori diretti, per i lavoratori autonomi dell'agricoltura e l'Unione provinciale artigianato, aderente alla Confederazione generale dell'artigianato, per gli artigiani,
Viste le designazioni effettuate dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi;
Considerati, pertanto, i suddetti criteri basilari posti a sostegno della individuazione delle organizzazioni sindacali piu' rappresentative ex artt. 34 e 35 decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 finalizzati alla composizione del Comitato in questione;

Decreta:

Per la durata di quattro anni, decorrenti dalla data di insediamento dell'Organo Collegiale (ai sensi del decreto-legge 26 gennaio 1999 convertito con modificazioni nella legge 25 marzo 1999, n. 75) col presente decreto sono ricostituiti il Comitato provinciale INPS di Brescia e le speciali commissioni, previsti, rispettivamente dagli artt. 44 e 46, comma 3 della legge n. 88/1989 cit. in premessa:
Il Comitato provinciale INPS di Brescia e' composto dai sigg.:
A) in rappresentanza dei lavoratori:
Per le Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL:
1 - Alghisi Giuseppe;
2 - Belletti Giovanni;
3 - Bertoli Alessio;
4 - Borgogna Carlo;
5 - Ravelli Damioli Roberto;
6 - Rebuschi Romano;
per la Organizzazione sindacale CIDA:
7 - Ottaviano Claudio;
B) in rappresentanza dei datori di lavoro:
1 - Nolli Rubina (AIB) - Settore industria;
2 - Nulli Aurelio (ASCOM) - Settore commercio e servizi;
C) in rappresentanza dei lavoratori autonomi:
1 - Zanetti Antonio - Coltivatori diretti;
3 - Metallo Marco - Artigiani;
D) direttore pro tempore della direzione provinciale del lavoro di Brescia o un suo delegato ai sensi dell'art. 44 legge n. 88/1989;
E) direttore pro tempore della Ragioneria provinciale dello Stato di Brescia o un suo delegato ai sensi dell'art. 44 legge n. 88/1989;
F) direttore pro tempore dell'INPS di Brescia.
In applicazione dell'art. 46, comma 3 della legge n. 88/1989, accertato, altresi', il grado di rappresentativita' di ciascuna organizzazione che consente di effettuare, secondo un rapporto di proporzionalita', una ripartizione dei posti;
Richieste, pertanto, alle associazioni maggiormente rappresentative le designazioni dei nominativi, Viste le designazioni effettuate dalle organizzazioni interpellate;
Sono costituite, per una eguale durata di quattro anni, le speciali commissioni del Comitato provinciale presso la sede INPS della Provincia di Brescia che sono presiedute, rispettivamente, dal rappresentante dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, dal rappresentante degli artigiani e dal rappresentante degli esercenti attivita' commerciali in seno al Comitato stesso e sono costituite, rispettivamente, oltre che dai membri di cui ai numeri 4, 5 e 6 del primo comma dell'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, come sostituito dall'art. 44 legge n. 88/1989, dai sigg.:
Commissione Speciale Coltivatori diretti mezzadri e coloni:
1) Nulli Giovanni - (UPA);
2) Bertoglio Luigi - (Confederazione Italiana Agricoltori);
3) Polsini Roberto - (Coltivatori diretti);
Commissione Speciale Artigiani:
1) Orlandi Antonio - (Rappresentante Associazione Artigiani);
2) Lombardi Giovanna - (Rappresentante Confartigianato);
3) Maccarinelli Elsa - (Rappresentante CNA);
Commissione Speciale Esercenti attivita' commerciali:
1) Gosetti Roberto - (Rappresentante ASCOM);
2) Faini Daniela - (Rappresentante ASCOM);
3) Lupi Luigi - (Rappresentante Confesercenti).
Si precisa che ai sensi dell'art. 34, comma 2 decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 il membro piu' anziano di eta' del presente Comitato provvedera' alla convocazione dello stesso Comitato per la seduta di insediamento entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale. L'INPS di Brescia provvedera' all'esecuzione del presente provvedimento alle persone designate tutte domiciliate presso i rispettivi Uffici, Associazioni ed OO.SS. di appartenenza.
Brescia, 18 novembre 2010

Il direttore reggente: Vettori
 
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