IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2010 con cui veniva prorogato, con la limitazione degli ambiti derogatori alla sola normativa in materia ambientale, fino al 31 dicembre 2010, lo stato di emergenza nel territorio della regione Puglia nel settore della tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010 con cui e' stata revocata la dichiarazione dello stato di emergenza; Considerato che tale revoca e' stata disposta non essendo stato comunicato tempestivamente dalla regione Puglia il permanere dell'esigenza del mantenimento dello stato di emergenza; Considerato che con la nota del Presidente della Regione Puglia del 29 dicembre 2010 e' stata rappresentata nuovamente la necessita' di fruire di un limitato ambito derogatorio dell'ordinamento giuridico vigente, al fine di consentire il completamento di tutti gli interventi finalizzati al definitivo ritorno nell'ordinario; Ritenuto che, sia pure nella parte residua, permane una situazione di grave criticita' ambientale nel territorio della regione Puglia che comporta l'autorizzazione a scaricare le acque reflue depurate sul suolo e nel sottosuolo; Considerato che sono in via di ultimazione i lavori necessari all'adeguamento alla vigente normativa di rango comunitario di alcuni impianti di depurazione delle acque presenti nel territorio della regione Puglia; Tenuto conto delle gravi ripercussioni di carattere sanitario ed ambientale derivanti dall'interruzione del servizio di depurazione delle acque; Ravvisata, pertanto, la necessita' di assicurare la prosecuzione del servizio di depurazione delle acque, in deroga alla normativa ambientale, nelle more del completamento degli interventi sugli impianti finalizzati al rilascio di un refluo rispondente alle qualita' volute dal legislatore di adeguamento degli impianti; Ritenuto quindi, che, nel caso di specie, ricorrono i presupposti di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la dichiarazione dello stato di emergenza; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 gennaio 2011
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e sulla base delle motivazioni di cui in premessa, e' dichiarato, con la limitazione degli ambiti derogatori alla sola normativa in materia ambientale, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza nel territorio della regione Puglia nel settore della tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 28 gennaio 2011
Il Presidente: Berlusconi |