IL DIRETTORE PROVINCIALE del lavoro di Ancona
Vista la legge n 183 del 4 novembre 2010 recante: «Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonche' misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro»; Visto in particolare l'art. 31 della suddetta legge che, in riforma dell'art. 410 del codice di procedura civile (Tentativo di conciliazione), cosi' dispone «Le commissioni di conciliazione sono istituite presso la Direzione provinciale del lavoro. La commissione e' composta dal direttore dell'ufficio stesso o da un suo delegato o da un magistrato collocato a riposo, in qualita' di presidente, da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei datori di lavoro e da quattro rappresentanti effettivi e da quattro supplenti dei lavoratori, designati dalle rispettive organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello territoriale»; Visto il decreto n. 4573 dell'8 aprile 1975, del direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione con il quale e' stata originariamente costituita la suddetta Commissione provinciale di conciliazione e le sue successive modificazioni; Considerato che, alla luce della nuova normativa intervenuta, si rende necessaria la ricostituzione della Commissione stessa; Vista la nota del Ministero del lavoro e della previdenza sociale del 1º settembre 1987, nonche' la circolare n. 45/95 dell'11 gennaio 1995 sui criteri di individuazione del grado di rappresentativita' delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi; Preso atto degli esiti dell'istruttoria svolta in occasione della ricostituzione del Comitato provinciale INPS di cui alla legge n. 88 del 1999 avvenuta con decreto del 6 maggio 2010 nell'ambito dei quali sono stati esperiti gli atti finalizzati alla determinazione del grado di rappresentativita' a livello provinciale delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi sulla base di appositi elementi oggettivi di valutazione; Ritenuto opportuno ribadire tali criteri in quelli di seguito specificati: 1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole organizzazioni sindacali e associazioni datoriali e dei lavoratori autonomi; 2) importanza, ampiezza e diffusione delle strutture organizzative nel territorio provinciale; 3) partecipazione alla formazione e stipula dei contratti collettivi, integrativi e aziendali; 4) partecipazione alla trattazione di vertenze individuali, plurime e collettive di lavoro; 5) partecipazione alle procedure di attivazione e gestione degli ammortizzatori sociali; 6) partecipazione all'attivita' di assistenza sociale svolta dai patronati; 7) partecipazione a commissioni e comitati istituiti presso pubbliche Amministrazioni; 8) consistenza delle diverse attivita' produttive nel territorio provinciale. Preso atto, per quanto riguarda il settore del pubblico impiego, delle considerazioni svolte nella nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2010; Accertato pertanto che, da una valutazione comparativa condotta alla stregua dei suddetti parametri riconosciuti idonei e necessari per la determinazione della rappresentativita' di una associazione sindacale, le organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative sono risultate essere, rispetto alle concorrenti in ambito provinciale: per i datori di lavoro l'Associazione degli Industriali, l'Unione provinciale del commercio del turismo e dei servizi, la Confartigianato e l'Unione provinciale agricoltori; per i lavoratori dipendenti la CGIL, la CISL, la UIL. Preso atto, delle designazioni effettuate dalle predette organizzazioni sindacali individuate come maggiormente rappresentative; Ritenuto di dover provvedere; Tutto cio' esposto e valutato quale presupposto logico posto a fondamento dell'emanando decreto anche per l'effetto previsto dell'art. 3, commi 1 e 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241;
Decreta:
E' ricostituita presso la direzione provinciale del lavoro di Ancona la commissione provinciale di conciliazione cosi' composta: Presidente: 1) Direttore della direzione provinciale del lavoro di Ancona o suo delegato. Componenti in rappresentanza dei lavoratori: 1) Oriana Fiara designata dalla C.G.I.L. 2) Marco Marchetti designato dalla C.G.I.L. 3) Carla Binci designata dalla C.I.S.L. 4) Bruna Barchiesi designata dalla U.I.L. Componenti supplenti in rappresentanza dei lavoratori: 1) Claudia Silvestri designata dalla C.G.I.L. 2) David Visani designato dalla C.G.I.L. 3) Leonardo Lenci designato dalla C.I.S.L. 4) Matteo Catalani designata dalla U.I.L. Componenti in rappresentanza dei datori di lavoro: 1) Stefano Sansonetti designato dall'Associazione degli Industriali 2) Roberto Taddioli designato dall'Unione Provinciale Agricoltori 3) Fabrizio Fabiani designato dalla Confcommercio 4) Claudia Connestari designata dalla Confartigianato Componenti supplenti in rappresentanza dei datori di lavoro: 1) Claudio Andreatini designato dall'Associazione degli Industriali 2) Flavio Natalucci designato dall'Unione Provinciale Agricoltori 3) Monia Centanni designata dalla Confcommercio 4) Cascia Maila designata dalla Confartigianato Avverso il presente decreto e' proponibile ricorso al TAR Marche entro i termini e con le modalita' previste dalla legge da chiunque vi abbia interesse. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nel Bollettino Ufficiale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ancona, 31 gennaio 2011
Il direttore provinciale: Damiani |