Gazzetta n. 55 del 8 marzo 2011 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 3 febbraio 2011
Ricostituzione della Commissione provinciale di conciliazione di Lecce.


IL DIRETTORE
provinciale del lavoro di Lecce

Visto l'art. 410 del c.p.c., cosi' come modificato dall'art. 31, comma 3 della legge n. 183 del 4 novembre 2010, con il quale viene reso facoltativo il tentativo di conciliazione dinanzi alla Commissione costituita presso questo ufficio;
Considerato che il citato articolo individua i soggetti che dovranno comporre la nuova Commissione di conciliazione, prevedendo che la stessa debba essere presieduta dal direttore, da un suo delegato, o da un magistrato collocato a riposo e formata da quattro rappresentanti effettivi e quattro supplenti dei datori di lavoro ed altrettanti rappresentanti dei lavoratori designati rispettivamente dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello territoriale;
Letta la nota del superiore Ministero del 25 novembre 2010, n. 3428 che, ai fini di una obiettiva valutazione del grado di rappresentativita' territoriale delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali, fa espresso rinvio ai criteri forniti con la propria precedente circolare n. 14 dell'11 gennaio 1995;
Considerato che per la corretta formulazione del grado di rappresentativita' a livello territoriale, cosi' come previsto dalla citata circolare ministeriale, occorre valutare, in via preventiva, i criteri di seguito indicati:
1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole organizzazioni sindacali;
2) consistenza numerica dei soggetti rappresentati dalle singole organizzazioni professionali dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi;
3) ampiezza e diffusione delle strutture organizzative;
4) partecipazione alla trattazione delle vertenze individuali, plurime e collettive di lavoro;
5) partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti provinciali di lavoro;
Invitate le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali presenti sul territorio, con nota del 15 dicembre 2010, a fornire tutte le indicazioni necessarie per operare la valutazione della rappresentativita' di cui innanzi;
Visti i riscontri pervenuti dalle sottoindicate associazioni datoriali e organizzazioni sindacali;
Visti i dati del proprio ufficio - Servizio politiche del lavoro, riguardanti in particolare l'attivita' di conciliazione delle vertenze di lavoro individuali e plurime;
Riepilogati i dati acquisiti cosi' come riportati nelle tabelle sottostanti:
Parte di provvedimento in formato grafico


Considerato che il criterio della maggiore rappresentativita' agli specifici fini comporta una valutazione dei dati numerici acquisiti in funzione dei criteri innanzi evidenziati;
Vista la rilevanza degli interessi collettivi di cui e' espressione la Confindustria;
Considerato che i suoi 800 iscritti dispongono di una forza lavoro di 30.000 lavoratori, si ritiene dover designare un rappresentante in seno a questa associazione;
Tenuto conto altresi', che il criterio della maggiore rappresentativita' deve essere integrato con quello «pluralistico» con conseguente necessita' di attribuzione dell'ultima designazione a favore dell'associazione che, benche' minoritaria sotto il profilo quantitativo, deve essere preferita in base alla specialita', qualita' e rilevanza degli interessi collettivi espressi (Cons. Stato Sez. VI del 7 marzo 2007, n. 1067);
Considerato che in forza del principio di cui al punto che precede, atteso che gli interessi collettivi del settore agricolo sono gia' rappresentati dalla Confederazione generale dell'agricoltura italiana - UPA, si ritiene necessario dover attribuire l'ultima designazione all'associazione CNA che, pur essendo quantitativamente minoritaria rispetto alla Confederazione italiana agricoltori-CIA, alla Coldiretti e alla UNSIC, e' espressione degli interessi collettivi espressi dal settore artigianato e piccola e media impresa che, diversamente risulterebbero non rappresentati;
Viste le designazioni effettuate dalle citate associazioni interessate;

Decreta:

Di considerare la premessa narrativa quale motivazione di fatto e di diritto del presente decreto.
Di istituire presso la Direzione provinciale del lavoro di Lecce la Commissione di conciliazione prevista dall'art. 410 c.p.c., cosi' come modificato dall'art. 31, comma 3 legge n. 183/2010, composta come segue:
dott. Giocondo Lippolis (o suo delegato) - Presidente;
Manieri Giovanni - Membro effettivo designato da CGIL;
Gagliardi Antonio - Membro supplente designato da CGIL;
Zonno Renna Alberto - Membro effettivo designato da UGL;
D'Antoni Pierluigi - Membro supplente designato da UGL;
Florio Salvatore - Membro effettivo designato da UIL;
Fioretti Mauro - Membro supplente designato da UIL;
Durante Francesco - Membro effettivo designato da CISL;
Mazza Andrea - Membro supplente designato da CISL;
Costantini Angelo - Membro effettivo designato da Confindustria;
Trifance Flavia - Membro supplente designato da Confindustria;
Cantoro Rosario - Membro effettivo designato da UPA;
Lazzari Diego - Membro supplente designato da UPA;
Paladini Enio - Membro effettivo designato da Confcommercio;
Pastore Federico - Membro supplente designato da Confcommercio;
Carico Sergio - Membro effettivo designato da CNA;
De Giorgi Marcello - Membro supplente designato da CNA.
Il presente provvedimento, efficace a decorrere dalla data odierna, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Avverso lo stesso potra' essere proposto ricorso dinanzi al T.A.R. nel termine di giorni 60 o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 dalla pubblicazione.
Roma, 3 febbraio 2011

Il direttore provinciale: Lippolis
 
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