Gazzetta n. 68 del 24 marzo 2011 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 marzo 2011 |
Proroga dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria); Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria). |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2004, n. 139, ed in particolare gli articoli 1 e 2 del predetto decreto-legge, ove si dispone che alla definizione degli interventi per la messa in sicurezza delle grandi dighe si provvede su indicazione del Registro italiano dighe e previa emanazione della deliberazione di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2004 di dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria); Molinaccio (Marche); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2005 di estensione della predetta dichiarazione di stato di emergenza alla diga di Muro Lucano nella regione Basilicata; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 gennaio 2006, di proroga dello stato di emergenza in argomento, fino al 31 dicembre 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2007, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza, fino al 31 dicembre 2007; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2008, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza in relazione alle messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), fino al 31 dicembre 2008; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 aprile 2008, con il quale e' stato prorogato lo stato d'emergenza in relazione alle messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata), Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana), fino al 31 dicembre 2008; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2009, lo stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Zerbino e La Spina (Piemonte); Molinaccio (Marche); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria); Figoi e Galano (Liguria), Muro Lucano (Basilicata); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana), e dichiarato lo stato di emergenza con riferimento alle dighe di Sterpeto ( Lazio) e La Para e Rio Grande (Umbria), fino al 31 dicembre 2009, nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2010, con il quale il predetto stato di emergenza e' stato prorogato fino al 28 febbraio 2011; Vista la nota del 16 febbraio 2011 con la quale il Commissario delegato, nel trasmettere una relazione dettagliata in ordine agli interventi posti in essere ed alle iniziative programmate per la messa in sicurezza delle dighe in argomento, chiede la proroga dello stato di emergenza; Viste le note delle regioni Piemonte, Marche, Sicilia, Calabria, Liguria, Basilicata, Toscana, Umbria e Lazio; Vista la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 17 dicembre 2010; Considerato che permane per le grandi dighe poste nel territorio delle regioni Piemonte, Marche, Sicilia, Calabria, Liguria, Basilicata, Toscana, Umbria e Lazio la impellente necessita' di provvedere alla relativa messa in sicurezza; Considerato che si rende necessario assicurare, per le grandi dighe poste nel territorio delle predette regioni, il compimento di tutti gli interventi di carattere straordinario ed urgente ancora in corso di realizzazione previsti per il definitivo superamento della situazione di criticita' in rassegna; Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2010 recante: «Indirizzi per lo svolgimento delle attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri da adottare ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225»; Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della citata legge n. 225/1992, per la proroga dello stato di emergenza; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 10 marzo 2011;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, ed in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato fino al 29 febbraio 2012, lo stato di emergenza per la messa in sicurezza delle dighe di Zerbino - comune di Molare (Alessandria), La Spina - comune di Pralormo (Torino); Molinaccio - comune di Cessapalombo (Macerata); Pasquasia - comune di Enna e Cuba - comune di Centuripe (Enna) e Gigliara Monte - comune di Chiaravalle centrale (Catanzaro); di Figoi e Galano (Genova), Muro Lucano - comune di Muro Lucano (Potenza), Muraglione - comune di Montecatini Val di Cecina (Pisa), Montestigliano - comune di Sorciville (Siena), Fosso Bellaria - comune di Civitella Paganica (Grosseto); Sterpeto - comune di Civitavecchia (Roma); La Para e Rio Grande - comune di Amelia (Terni). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 marzo 2011
Il Presidente: Berlusconi |
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