Gazzetta n. 68 del 24 marzo 2011 (vai al sommario)
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DECRETO 7 marzo 2011
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'intero territorio comunale di Irsina in provincia di Matera.


IL DIRETTORE REGIONALE
per i beni culturali e paesaggistici di Matera

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004, come modificato e integrato dal decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 157 «Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio» pubblicato nel supplemento ordinario n. 102 alla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 27 aprile 2006 e in particolare gli articoli 136, 141, 157, comma 2, e 183 comma 1, come ulteriormente modificato e integrato dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 63 «Ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2008 - serie generale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233 «Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 1, comma 404, della legge 27 dicembre 2006, n. 296»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91, regolamento recante modifiche ai decreti presidenziali di riorganizzazione del Ministero e di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro per i beni e le attivita' culturali, specificamente le modifiche di cui all'art. 17, comma 3, punto 8), lettera «o-bis»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2010 di nomina del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata;
Considerato che la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata ha trasmesso, con nota n. 5787 del 30 luglio 2009 indirizzata alla Regione Basilicata, la proposta di vincolo paesaggistico dell'intero territorio comunale di Irsina elaborata dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata;
Considerato che, essendo trascorso infruttuosamente il termine di trenta giorni prescritto dall'art. 138, comma 3 del codice, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata ha dato avvio alla procedura di dichiarazione d'interesse pubblico in via surrogatoria ai sensi dell'art. 141 trasmettendo, con nota n. 6725 del 14 settembre 2009 indirizzata al comune di Irsina, alla provincia di Matera, alla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee e alla Regione Basilicata la suddetta proposta di vincolo paesaggistico dell'intero territorio comunale di Irsina in provincia di Matera;
Considerato che la stessa Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata ha comunicato alla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, l'avvenuta affissione della proposta di vincolo all'Albo pretorio del comune di Irsina in data 15 settembre 2009 e l'avvenuta pubblicazione dell'avviso al pubblico sul proprio sito informatico nonche' sui quotidiani a tiratura nazionale e locale: «La Repubblica» del 16 settembre 2009 a pag. 34 e «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 16 settembre 2010 a pag. 2 dell'edizione Basilicata e richiedendo con la stessa nota n. 7049 del 25 settembre 2009 la pubblicazione dell'avviso pubblico sui siti informatici istituzionali degli enti locali (comune di Irsina, provincia di Matera e Regione Basilicata);
Considerato che con nota n. 5247 del 6 ottobre 2009 l'allora Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio ha richiesto alla suddetta Direzione regionale di integrare la proposta di vincolo con una specifica «Disciplina di tutela e valorizzazione» ai sensi di quanto disposto dall'art. 140, comma 2 del codice;
Considerato che la medesima Direzione regionale, con nota n. 9250 del 4 dicembre 2009, ha inoltrato alla citata Direzione generale l'elaborato integrativo richiesto e che con successiva nota n. 3350 del 2 febbraio 2010 la stessa Direzione generale ha ritenuto necessario richiedere un'integrazione anche della documentazione grafica gia' trasmessa;
Considerato che la suddetta Direzione regionale, con nota n. 2508 del 22 aprile 2010, ha inoltrato tutti gli elaborati grafici integrativi richiesti dalla citata Direzione generale che, con nota n. 18062 dell'11 giugno 2010, ha comunicato il proprio formale beneplacito sulla completezza di tutta la documentazione a corredo della proposta di vincolo in epigrafe;
Considerato che, essendo nel contempo scaduti i termini per l'emanazione del provvedimento di vincolo, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata ha provveduto a riavviare le procedure di pubblicita' di cui all'art. 139 del codice trasmettendo, con nota n. 4563 del 14 luglio 2010 indirizzata al comune di Irsina, alla provincia di Matera, alla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee ed alla Regione Basilicata la stessa proposta di vincolo paesaggistico, unitamente agli elaborati integrativi sopra citati, dell'intero territorio comunale di Irsina in provincia di Matera, il cui perimetro e' delimitato dai confini amministrativi comunali cosi' individuati: «Partendo dalla intersezione della SS. 96/bis con la linea di confine tra Irsina e la provincia di Bari e seguendo il confine comunale oltre il punto di intersezione con i comuni di Grottole, Tricarico, Grassano e Tricarico, fino al punto di intersezione con il confine della provincia di Matera e seguendo il confine comunale di Irsina oltre il punto di interezione con i comuni di Tolve, Oppido Lucano e Genzano di Lucania, sino a ricongiungersi con la SS. 96/bis al punto iniziale»;
Considerato che la stessa Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata ha comunicato alla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, l'avvenuta affissione della proposta di vincolo all'Albo pretorio del comune di Irsina in data 20 settembre 2010 e l'avvenuta pubblicazione dell'avviso al pubblico sul proprio sito informatico, richiedendo con la stessa nota n. 6194 del 27 settembre 2010 la pubblicazione dell'avviso pubblico sui siti informatici istituzionali degli enti locali (comune di Irsina, provincia di Matera e Regione Basilicata);
Considerato che il territorio del comune di Irsina in provincia di Matera, come sopra delimitato, presenta un aspetto tra i piu' omogenei ed inalterati del paesaggio agrario lucano, caratterizzato dall'ampia e ininterrotta distesa di campi di grano che, dalla piana del Bradano, ricoprono senza soluzione di continuita' le dolci colline circostanti punteggiate di ulivi. La scenografia paesisticamente unitaria, ma mai monotona, dei terreni coltivati e' impreziosita dalle alture boscate di alberi di olmo e quercine dei monti Verrutoli (634 m.s.l.m.), S. Marco (563 m.s.l.m.), Serra Montavuto (506 m.s.l.m.), S. Angelo (519 m.s.l.m.) ed Irsi (485 m.s.l.m.), apici orografici della prima zona pedemontana dell'Appennino lucano ed e' connotata dal fitto reticolo idrografico che vede nei fiumi Bradano e Basentello, il secondo affluente del primo ed entrambi tributari del Mar Jonio, gli elementi costitutivi del quadro ambientale. Nella non comune bellezza naturale del territorio si inserisce, in una integrazione tale da risultare una componente essenziale del paesaggio, l'abitato di Irsina, nucleo medioevale di antica fondazione, che, disposto sull'altura allungata a cavallo dei due fiumi ed ancora cinto dalle mura normanne, viene a costituire, assieme al contesto ambientale, un complesso di eccezionale valore paesistico di spiccato pregio estetico e tradizionale.
Considerato che, con la «Relazione tecnico-scientifica», la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata ha evidenziato come «via via che ci si avvicina alle sorgenti del fiume, la valle del Bradano, a partire proprio dal territorio di Irsina, si caratterizza per la scarsezza dell'insediamento sparso, tanto che, sia il fondo valle che le colline circostanti, sono quasi completamente spopolate. L'intervento antropico, che si intuisce solo per la cura dei campi, si limita a pochi insediamenti rurali ed a isolate antiche masserie, alcune disabitate, poste alla sommita' delle alture collinari ed alle case coloniche "della riforma", moltissime abbandonate, distribuite sul territorio in base alla estensione del podere ... L'antica sapienza delle comunita' rurali trova espressione nella fitta rete di cunicoli sotterranei detti "bottini", che, attraverso un razionale sistema di captazione e di decantazione, utilizza senza sprechi la preziosa risorsa idrica del sottosuolo alimentando abbeveratoi e fontane disperse nella campagna irsinese ... L'unico insediamento rurale di una certa consistenza e' il borgo di Taccone realizzato dalla "Riforma" che e' anch'esso in parte abbandonato (oggi vi risiedono appena cinque famiglie). Rilevante e' pero' importanza paesaggistica dell'insieme che spunta inaspettato in mezzo alla desolata distesa dei campi con l'alta torre campanaria della chiesa che emerge dallo skyline del villaggio ... Di straordinaria rilevanza storico-archeologica e' invece il sito di monte Irsi, alla confluenza tra i due fiumi Bradano e Basentello, dove sono stati ritrovati vari insediamenti che ne attestano la millenaria frequentazione: dal villaggio dell'eta' del ferro (III-II secolo a.c.), ai resti di una villa romana di eta' imperiale (I secolo d.c.); dalle tracce dell'abitato medioevale con evidenti resti della cinta muraria, alla preziosa struttura benedettina (XII secolo) costituita dalla chiesa ancora supersite, dai ruderi dell'annessa grancia e dall'interessante impianto dell'antico "Jazzo" poco piu' a valle; elementi essi stessi che contribuiscono a definire la fisionomia ambientale del sito ... Alla riscontrata omogeneita' dei valori naturali del territorio corrisponde la molteplicita' dei valori estetico-tradizionali del centro abitato che, ancora cinto dalle mura medioevali, e' collocato in posizione dominante su un rilievo posto a 548 m.s.l.m. a controllo della valle e delle vie di comunicazione che collegano la Puglia con la Basilicata, e tanto nella struttura urbana quanto nell'architettura porta impresso le tracce di un passato florido ... Tutte le epoche, da quella longobarda a quella bizantina, dalla normanna alla sveva, all'eta' barocca hanno infatti lasciato dei segni sempre raffinati che si concentrano ed esaltano nelle numerose emergenze storico-monumentali. Multiforme e' il complesso della cattedrale arroccata sul costone roccioso di nord-est, che presenta la facciata tardo-barocca e il campanile romanico e che custodisce veri tesori d'arte tra cui varie tele di scuola napoletana del XVI e XVII secolo oltre alla splendida statua di S. Eufemia attribuita al Mantegna ... Il centro abitato, gia' ricco di numerosi quadri paesaggistici di eccezionale pregio, e' dotato di punti di vista e di belvedere accessibili al pubblico dai quali e' possibile godere lo spettacolo delle colline, delle alture circostanti, e di manufatti rurali in cui l'opera dell'uomo si fonde mirabilmente con gli elementi della natura»;
Considerato che, con la «Disciplina di tutela e valorizzazione», la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata ha esplicitato le prescrizioni d'uso intese ad assicurare la conservazione dei valori paesaggistici rappresentati dalle componenti geomorfologiche, naturalistiche, agricole, insediative, storiche e culturali del territorio comunale di Irsina che «sono espresse dalla conformazione dolce dei rilievi, dagli ambiti vegetazionali spontanei, dalle colture estensive delle colline e della piana, dai nuclei rurali, dall'abitato storico-monumentale e dagli elementi antropici tradizionali sparsi nel territorio. L'insieme di tali componenti definiscono un paesaggio di notevole intensita' emotiva e di forte valore identitario che risulta meritevole della massima salvaguardia»;
Considerato che la medesima Direzione regionale, con nota n. 495 del 24 gennaio 2011, ha inoltrato alla citata Direzione generale tutta la documentazione necessaria ai fini del riconoscimento di notevole interesse pubblico dell'intero territorio comunale di Irsina trasmettendo anche le quattro osservazioni formulate ai sensi dell'art. 139, comma 5 (comune di Irsina (nota n. 385 del 13 gennaio 2011), Regione Basilicata (nota n. 6159 del 17 gennaio 2001 con allegata documentazione relativa alla proposta alternativa formulata dal competente D.to regionale); sig. Eugenio Valluzzi (lettera del 17 gennaio 2011); provincia di Matera (Deliberazione del 17 gennaio 2011 trasmessa con nota del 20 gennaio 2011) nonche' il proprio parere in merito a dette osservazioni;
Considerato che il Comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici e paesaggistici, valutati gli atti, con parere reso nella seduta del 31 gennaio 2011, di cui al verbale n. 42, ha, tra l'altro, espresso parere favorevole in ordine alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico sull'intero territorio comunale di Irsina «condividendo pienamente le motivazioni esplicitate dalla competente Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata a supporto della stessa»;
Considerato che il Comitato tecnico-scientifico, nel citato parere del 31 gennaio 2011, ha concordato con la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata di accogliere favorevolmente quanto manifestato dall'Amministrazione comunale di Irsina, circa l'opportunita' di rinviare la redazione ed approvazione dei singoli piani particolareggiati previsti nella «Disciplina di tutela e valorizzazione» ai punti 5.1 e 5.2 (abitato di Irsina) ed al punto 4.1 (Borgo Taccone);
Considerato che, da quanto sopra esposto, appare indispensabile l'adozione del provvedimento di tutela paesaggistica, e quindi sottoporre a vincolo, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Parte terza, l'area sopra descritta, al fine di garantirne la conservazione e di preservarla da interventi che potrebbero comprometterne irreparabilmente le pregevoli caratteristiche paesaggistiche di un'area di eccezionale interesse, dove la profonda fusione fra natura, architettura e territorio va preservata e tutelata, rispettandone anche le prospettive e le vedute d'insieme;
Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela e ad una specifica disciplina di tutela, ai sensi dell'art. 140, comma 2 del codice, intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli aspetti e caratteri peculiari del territorio considerato;
Viste le osservazioni presentate dalle amministrazioni interessate e da privati cittadini e valutata la zona soggetta a nuova edificazione e completamento gia' adeguatamente salvaguardata dal vigente Regolamento urbanistico, si e' ritenuto di escludere la redazione di apposito «Piano particolareggiato» per la zona di nuova edificazione del centro abitato di cui al punto 5.2 della «Disciplina di tutela e valorizzazione», unitamente alla necessita' di differire dei tempi tecnici necessari l'elaborazione e l'approvazione degli altri singoli piani particolareggiati di dettaglio;
Ritenuto, in parziale accoglimento delle osservazioni prodotte dall'amministrazione comunale, di escludere l'obbligo, inizialmente previsto, di sottoporre la zona di nuova edificazione del centro abitato al «Piano particolareggiato» di cui al punto 5.2 della «Disciplina di tutela e valorizzazione»;
Considerato che il vincolo comporta, in particolare, l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla regione o all'ente dalla stessa subdelegato la richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 146, 147 e 159 del predetto decreto legislativo n. 42/2004 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, secondo la procedura prevista rispettivamente dalle citate disposizioni;
Ritenuto, inoltre, in considerazione di quanto espressamente evidenziato dal Comitato tecnico scientifico di settore, di considerare tale iniziativa quale prima azione di salvaguardia di «un sistema paesaggistico piu' esteso» da attuarsi anche con la redazione dello strumento di pianificazione paesaggistica regionale;

Decreta:

1. La zona corrispondente all'intero territorio del comune di Irsina in provincia di Matera, cosi' come sopra delimitata, nei limiti sopradescritti, perimetrati e indicati nell'allegata planimetria, che costituisce parte integrante del presente decreto, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi degli articoli 136, lettera d) e 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed e' quindi sottoposta ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella Parte terza del medesimo decreto legislativo.
2. Il suddetto territorio e' pertanto sottoposto alla specifica disciplina redatta ai sensi dell'art. 140, comma 2 del codice e contenuta nell'allegato «Disciplina di tutela e valorizzazione», che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. La procedura per la redazione ed approvazione del «Piano di recupero» per la localita' «Borgo Taccone» di cui al punto 4.1 del sucitato allegato, e del «Piano particolareggiato per la citta' storica» di cui al punto 5.1 del su citato allegato, dovra' essere avviata entro 36 mesi dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, e conclusa nei successivi 24 mesi.
4. Per la localita' «Borgo Taccone» e per la «citta' storica», fino all'approvazione dei singoli piani sucitati, si applicano i principi, i criteri e le prescrizioni generali contenute nell'allegato «Disciplina di tutela e valorizzazione».
5. Il punto 5.2 contenuto nella Disciplina di tutela e valorizzazione, relativo alla «Zona di nuova edificazione», e' annullato.
Copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto verra' affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'Albo del comune di Irsina con deposito della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria e «Disciplina di tutela e valorizzazione» presso i competenti uffici del suddetto comune.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, cosi' come modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.
Potenza, 7 marzo 2011

Il direttore regionale: Maurano
 
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