Gazzetta n. 151 del 1 luglio 2011 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 3 giugno 2011
Approvazione del conto finanziario relativo all'esercizio 2010


IL PRESIDENTE

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l'articolo 4;
Visto il Regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni Riunite nell'adunanza del 14 dicembre 2000 (Deliberazione n. 1/DEL/2001);
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191, contenente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2010);
Visto il proprio decreto n. 77 in data 31 dicembre 2009, che approva il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2010;
Visto il Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla Deliberazione delle Sezioni Riunite in data 26 gennaio 2010 (Deliberazione n. 1/DEL/2010);
Visto il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122;
Visti i propri decreti, n. 8 del 25 marzo 2010, n. 24 del 10 settembre 2010, n. 33 del 17 novembre 2010 e n. 37 del 29 novembre 2010, autorizzativi di variazioni agli stanziamenti di vari capitoli del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010;
Visti lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2010 e la relazione illustrativa, predisposti a cura della Direzione generale programmazione e bilancio, gia' Servizio del bilancio;
Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 4 maggio 2011, nella quale viene espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;
Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n. 123 del 25 maggio 2011;
Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 24 maggio 2011;
Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;

Decreta:

E' approvato, ai sensi dell'art. 28, comma 4 del sopra citato Regolamento di autonomia, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2010.
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2011, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell' Economia e delle Finanze e sara' trasmesso al Ministero della Giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 3 giugno 2011

Il Presidente: Giampaolino
 

Relazione illustrativa al conto finanziario dell'esercizio 2010
1 - Premessa
Il conto finanziario dell'esercizio 2010, come il corrispettivo bilancio di previsione, delinea tre centri di responsabilita' amministrativa coincidenti con altrettante U.P.B.: il Segretariato generale, il Servizio affari generali, il Servizio risorse umane e formazione. Il documento e' stato predisposto in base agli schemi di bilancio approvati con D.P. n. 60 del 30 novembre 2001.
Il Segretario generale e' il vertice dell'organizzazione amministrativa ed e' titolare delle funzioni elencate all'art. 6 del Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli Uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti (Deliberazione n. 1/DEL/2010, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 18 alla G.U. n. 21 del 27 gennaio 2010). Ad esso e' affidato il coordinamento ed il controllo della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali di pertinenza dei dirigenti.
In relazione alle modificazioni introdotte dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196 sulla riforma della contabilita' e finanza pubblica (disposizioni rivolte, peraltro, alle amministrazioni centrali dello Stato), per gli esercizi finanziari 2010 e 2011, l'Istituto ha mantenuto strutturalmente inalterati i propri bilanci per due principali ragioni.
La prima motivazione e' legata all'introduzione, a partire dal mese di luglio 2010, del "Sistema integrato di contabilita' finanziaria ed economico-patrimoniale per centri di costo", la cui sperimentazione richiede che il nuovo applicativo venga monitorato per almeno un intero esercizio finanziario.
La seconda ragione e' legata all'applicazione del nuovo "Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli Uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti", di cui alla Deliberazione delle SS.RR. n. 1/2010 del 26 gennaio 2010, che dispone modifiche relative alle articolazioni strutturali di vari Servizi dell'Istituto e la cui attuazione ha trovato piena applicazione soltanto nel 2011.
Nella tabella 1, viene data dimostrazione della ripartizione della spesa per funzioni obiettivo di primo e di secondo livello; ripartizione che considera le risorse impiegate in ciascun ambito e suddivide la spesa per gli stipendi e per l'acquisizione di beni e servizi. Si ricorda che quattro sono le funzioni obiettivo di primo livello (controllo - giurisdizione - indirizzo politico-amministrativo - servizi generali), mentre nove sono di secondo livello (governo dell'Istituto - attivita' di controllo in sede centrale - attivita' di controllo in sede regionale - attivita' giudicante centrale - attivita' giudicante regionale - attivita' requirente centrale - attivita' requirente regionale - gestione delle risorse umane - acquisizione e gestione delle risorse strumentali).
Nel sottolineare un generalizzato ulteriore aumento delle risorse assegnate agli Uffici regionali, come gia' avvenuto nel 2009, si precisa che relativamente alle funzioni-obiettivo istituzionali la tabella evidenzia un utilizzo equilibrato delle risorse finanziarie, con una leggera prevalenza dell'attivita' giurisdizionale su quella di controllo.
Dall'esame delle singole voci, come sopra evidenziato, risulta che le risorse destinate agli Uffici regionali, per quanto riguarda l'attivita' di controllo, sono superiori rispetto a quelle per gli uffici centrali, cio' in conseguenza, soprattutto delle disposizioni normative del 2009 (legge n. 15/2009). Anche le risorse destinate all'attivita' giurisdizionale degli Uffici regionali, sono notevolmente piu' elevate di quelle destinate agli Uffici centrali. A tal proposito va precisato che la Sezione di controllo, la Sezione giurisdizionale e la Procura per la Regione Lazio, sono incluse tra gli Uffici regionali pur avendo la propria sede in Roma.
Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse mostra che le spese destinate al personale sono assolutamente prevalenti rispetto a tutte le altre tipologie di spesa, attestandosi oltre l'81% delle risorse impegnate e che le spese obbligatorie sono, nel loro complesso, poco al di sotto dell'83% (Tabella 2 degli allegati). 2 - Considerazioni generali sulla gestione di competenza
Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto al capitolo 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (4.1.1) (1.1.1), e' stato quantificato, nel disegno di legge n. 1791 - dello stato di previsione del MEF - Tab. 2 - in € 300.000.000, comprensivo del finanziamento disposto dall'art. 11 della legge n. 15/2009 (€ 5.000.000). E' sulla base di tale assegnazione, indicata al cap. 110 delle "Entrate", che sono state formulate le iniziali previsioni di bilancio.
Si rappresenta, peraltro, che i finanziamenti finali ricevuti nei precedenti tre anni hanno generato consistenti avanzi di amministrazione, € 6.772.542 nel 2007 - € 12.517.284 nel 2008 - € 21.293.427 nel 2009, come indicato nella tabella 3. Circostanza questa che, da un lato, ha consentito di compensare la riduzione delle risorse iniziali messe a disposizione dal MEF, permettendo di operare una agevole ripartizione delle risorse, tra i vari centri di spesa, in sede di previsione del bilancio interno. Di contro, a seguito del confluire della differenza tra l'avanzo di amministrazione definitivamente accertato in sede di consuntivo dell'anno precedente e l'avanzo gia' previsto tra l'entrate del bilancio di previsione dell'anno successivo (art. 3, comma 9 del Regolamento di autonomia finanziaria), e di ulteriori fondi assegnati dal MEF in corso d'esercizio, progressivamente si e' determinata una eccedenza di risorse finanziarie rispetto al fabbisogno manifestato dai Responsabili amministrativi dei centri di spesa. Per tale ragione, i fondi sono rimasti accantonati nel capitolo - Fondo di riserva - che per l'esercizio 2010 presenta, pertanto, una disponibilita' residua di oltre 22 milioni di euro.
Si fa presente, altresi', che e' stata adottata una particolare attenzione nel mantenere invariate, per quanto possibile, le riduzioni gia' operate a carico di quei capitoli destinati a spese da comprimere, come individuate dalle disposizioni normative rivolte al risanamento dei conti pubblici.
La tabella 2, pone in evidenza come l'83% circa delle risorse e' stato assegnato ai capitoli destinati a spese di carattere obbligatorio, l'11% circa delle risorse e' stato destinato alle spese per l'acquisizione di beni e servizi ed un rimanente 6% alle spese in c/capitale, queste ultime rappresentate per lo piu' dall'informatica di servizio.
Da segnalare, altresi', che nel mese di luglio sul capitolo 2160, destinato al funzionamento della Corte dei conti, sono affluite integrazioni di fondi per € 638.639 derivanti dall'applicazione del Contratto collettivo nazionale del personale dirigente - Area I - quadriennio 2006/2009, biennio economico 2006/2007. In conseguenza della suddetta integrazione, in sede di assestamento del bilancio di previsione 2010, e' stata apportata una variazione, di pari importo, in aumento allo stanziamento dell'apposito capitolo della Parte I - Entrate del bilancio di previsione della Corte dei conti.
In data 10 gennaio 2011, inoltre, e' stato comunicato dall'Ispettorato generale per le Pubbliche Amministrazioni (IGEPA) del MEF che sul capitolo 2160, per l'anno 2010, sono affluite ulteriori integrazioni per un totale di € 1.070.231, derivanti dall'applicazione del contratto dei dirigenti per il biennio economico 2008/2009, per l'adeguamento delle indennita' di posizione e di risultato e per l'adeguamento dei canoni di locazione FIP e Patrimonio uno. Queste ultime integrazioni, essendo pervenute oltre i termini di chiusura dell'esercizio, sono certificate tra le entrate accertate ma non riscosse.
Nel contempo sullo stesso capitolo si e' dovuta registrare una variazione in diminuzione, se pure di entita' non rilevante, pari ad € 722.379 per il taglio lineare, operato dal MEF a carico del medesimo fondo, in applicazione del decreto legge 5 agosto 2010, n. 125, convertito in legge 1° ottobre 2010, n. 163, finalizzato alla copertura degli oneri quantificati come mancato introito per il venir meno dell'aumento dei pedaggi autostradali.
Altre poste di minore entita', tra le entrate eventuali, hanno contribuito alla determinazione delle risorse complessivamente disponibili nell'anno di riferimento.
Conclusivamente, le entrate accertate ammontano ad € 326.302.085, come indicato nello schema del conto finanziario per il 2010, mentre le somme riscosse ammontano ad € 312.462.035, importo comprensivo dell'avanzo di amministrazione, e quelle rimaste da riscuotere ad € 13.840.050. La somma rimasta da riscuotere e' costituita da € 13.496.713 quale rimanenza dello stanziamento finale del capitolo 2160, e da € 343.337, quale rimanenza di somme affluite per entrate diverse.
In relazione alle spese, le somme impegnate ammontano ad € 296.545.845.=, le somme pagate ad € 237.319.382, le somme rimaste da pagare sono pari ad € 59.226.463 e, di conseguenza, le economie di gestione risultano pari a 29.783.837 euro. Ad esse va sommato l'importo di € 13.171.688, comprensivo delle riduzioni di impegni di anni precedenti e dei residui perenti, per un totale di € 42.955.525.
Per la esatta quantificazione dell'avanzo di amministrazione, occorre ancora detrarre al risultato di € 42.955.525 l'importo di € 27.597 (differenza determinatasi tra le entrate previste e le entrate accertate), l'importo di € 15.730 (per minori accertamenti verificatisi in c/residui), e da ultimo considerare in meno 6 euro quale effetto degli arrotondamenti operati sui decimali.
L'avanzo di amministrazione risulta, pertanto, determinato in € 42.912.192. 3 - Analisi delle singole poste del bilancio
Si illustrano i fatti piu' rilevanti relativi alla gestione delle entrate e delle spese, tenendo conto, per queste ultime, della ripartizione delle risorse per centri di responsabilita', coincidenti, come gia' ricordato, con altrettante Unita' previsionali di base. Parte I - Entrate.
Come gia' accennato in precedenza, il fondo per il funzionamento della Corte dei conti prevedeva uno stanziamento iniziale di € 300.000.000. Nel corso dell'anno, sono state disposte diverse integrazioni di fondi a favore del suddetto capitolo, per un totale di € 1.708.870, con i decreti ministeriali di seguito elencati.
• D.M. n. 28542 registrato alla C.d.c. il 14 luglio 2010 - per adeguamenti stipendiali CCNL - Dirigenti - Area I per il quadriennio normativo 2006/2009 e biennio economico 2006/2007, sottoscritto il 12 febbraio 2010. Integrazione gia' contabilizzata in entrata in fase di assestamento al bilancio di previsione per € 638.639;
• D.M. n. 43806 - registrato alla C.d.c. il 10 dicembre 2010 - per adeguamenti stipendiali CCNL - Dirigenti - Area I per il biennio economico 2008/2009, sottoscritto il 12 febbraio 2010. Integrazione di fondi pari ad € 765.818;
• D.M. n. 83071 - registrato alla C.d.c. il 23 dicembre 2010 - per adeguamento ISTAT dei canoni di locazione relativi ad immobili trasferiti al "fondo immobili pubblici" ed al "fondo patrimonio uno" . Integrazione di fondi pari ad € 304.413.
Le risorse assegnate con gli ultimi due decreti ministeriali sono certificate come accertate ma non riscosse nell'attuale conto finanziario. Inoltre, va tenuto conto del taglio lineare di € 722.379 effettuato ai sensi della legge n. 163/2010. Pertanto, l'importo annuo effettivamente assegnato in aumento al capitolo 2160 e' pari ad € 986.491.
Per quanto innanzi segnalato, le risorse finanziarie finali, messe a disposizione dal MEF, sono state pari ad € 300.986.491, come evidenziato nello schema del conto finanziario nella parte I-Entrate.
L'importo accertato quale entrate eventuali e diverse risulta pari ad € 1.724.972 come indicato anche nella tabella 4 allegata. Le previsioni 2010 indicavano in bilancio un ammontare di € 2.000.000. La differenza e' determinata dal mancato versamento da parte del CNIPA di € 300.000 quale rimanenza derivante da un cofinanziamento (rispetto ad un totale complessivo di € 1.500.000) assegnato per i progetti "L'attivazione della PEC nel processo contabile telematico" e "La posta elettronica certificata per la Corte dei conti". Tale versamento non e' stato effettuato presumibilmente per questioni di organizzazione amministrativa interna all'ex CNIPA, ora DigitPA.
Si precisa che le somme riscosse pari ad € 1.549.668 (Tabella 4) si riferiscono a quelle effettivamente trasferite al conto acceso presso la Tesoreria centrale della Banca d'Italia e la differenza con le entrate accertate determina, anche in questo caso, un residuo attivo di € 175.304.
In relazione alle restanti voci che compongono il quadro delle entrate, si precisa che:
- l'importo iniziale del capitolo destinato al rimborso dei fitti da parte della Regione Siciliana, pari ad € 945.299, relativo all'annualita' 2010 per la locazione dell'immobile sito in Via Cordova, 76 - Palermo, e' stato rideterminato a seguito degli adeguamenti ISTAT in € 965.206, come richiesto con nota prot. n. 5879 del 14 ottobre 2010, ma e' stato rimborsato l'importo, privo di adeguamento, pertanto, anche in questo caso, si registra un residuo attivo di € 9.274;
- come gia' illustrato nella relazione al conto finanziario 2009, il Consiglio di Seminario, con delibera n. 2/2009 del 2 aprile 2009 ha aderito ad un progetto di formazione rivolto a magistrati e funzionari contabili delle amministrazioni pubbliche italiane nell'ambito del "Programma Hercule II", che si e' sviluppato nell'arco del biennio 2009/2010. La convenzione stipulata con la Commissione Europea - OLAF ha previsto un finanziamento da corrispondere in due parti, la prima parte e' affluita nel 2009, la parte residua e' stata corrisposta nel 2010;
- i rimborsi delle competenze anticipate ai Consiglieri di nomina regionale sono stati limitati agli 8 Consiglieri in servizio fino all'8 aprile ed ai 4 in servizio sino al 31 dicembre 2010. Non essendosi verificate ulteriori nomine, l'importo inizialmente previsto si e' rilevato in eccedenza;
- in corso d'anno non sono stati effettuati versamenti, da parte del MEF, al conto di Tesoreria intestato alla Corte relativi a quote di compensi corrisposti ai magistrati per la loro partecipazione a Collegi arbitrali. Si precisa, pero', che con nota prot. n. 5768 del 3 novembre 2010 (la rilevazione, infatti, viene effettuata ogni anno alla data del 30 ottobre) e' stata richiesta la riassegnazione dei fondi affluiti al capitolo di entrata del MEF 3490 - Art. 17 - personale di magistratura - come previsto dal comma 9, dell'art. 61 della legge n. 133/2008, per un totale di € 158.759. Tale importo e' stato riassegnato con D.M. n. 93091 del 30 dicembre 2010 ed e' stato versato al conto di Tesoreria intestato alla Corte soltanto in data 12 febbraio 2011. Pertanto, la somma di € 158.759 e' certificata come accertata, ma non riscossa nell'attuale conto finanziario. Si fa presente, infine, che al medesimo conto di Tesoreria e' affluita anche la somma di € 2.476, quale versamento eseguito dall'Universita' del Salento di Lecce per incarichi di docenza, per effetto dell'applicazione della procedura prevista dal comma 8 dell'art. 53 del D.Lgs n. 165/2001.
Infine, l'avanzo di amministrazione inizialmente previsto pari ad € 8.000.000 e' stato aumentato, dopo la chiusura del conto finanziario relativo all'anno 2009, ad € 21.293.427.
Si sottolinea, altresi', che anche per l'anno 2010 sono state assegnate integrazioni di fondi in corso d'anno, precisamente a luglio e a dicembre. In sede di manovra di assestamento del bilancio di previsione e' stato disposto, oltre alle variazioni conseguenti ai fondi ricevuti in piu' dal MEF nel mese di luglio, il confluire nel pertinente capitolo della differenza fra l'importo, definitivamente quantificato, dell'avanzo di amministrazione dell'anno 2009 e quello iscritto nel bilancio di previsione 2010.
L'importo complessivo delle suddette variazioni e' stato di € 14.028.702. Tali risorse finanziarie sono state destinate in minima parte a favore di alcuni capitoli di spesa ma, per lo piu', sono rimaste allocate al "Fondo di riserva", unitamente ad altre somme rivelatesi eccedenze di stanziamento (€ 7.150.000), in particolare, sui capitoli destinati al pagamento degli stipendi del personale di magistratura ed al versamento dei relativi oneri riflessi. Per il personale di magistratura si e' constato, infatti, che le cessazioni dal servizio sono risultate di un numero ben superiore al previsto e conseguenti, per lo piu', alle disposizioni contenute nel decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122.
Tali accadimenti hanno contribuito, alla formazione di economie di gestione, che per l'anno 2010, si attestano ad € 29.783.837 come indicato nell'aggiunto schema. Parte II - Spese

Le richieste di assegnazione delle risorse finanziarie, per il 2010, elaborate dai centri di responsabilita', sono state interamente accolte in fase di previsione di bilancio. Lo stanziamento dei fondi da parte del MEF, infatti, si presentava adeguato alle esigenze manifestate, in varie occasioni, dai vertici dell'Amministrazione circa la necessita' di disporre di uno stanziamento congruo al ruolo rivestito dall'Istituto e ad una corretta valutazione degli oneri derivanti dai nuovi compiti demandati alla Corte dalle recenti disposizioni normative ( legge finanziarie 2007 e 2008; legge 6 agosto 2008, n. 133). Di particolare rilevanza si e' rivelata la disposizione contenuta al comma 9, dell'art. 11, della legge 4 marzo 2009, n. 15, che ha assegnato alla Corte un finanziamento annuo di € 5.000.000.= nel triennio 2009/2011, ai fini del potenziamento delle funzioni istituzionali afferenti all'attivita' di controllo. Per l'anno 2010, tale finanziamento e' stato destinato, in parte, alle spese per l'assunzione, gia' autorizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica, di personale risultato idoneo in precedenti concorsi pubblici (€ 3.500.000) e, in parte, alle spese per l'acquisizione o l'implementazione dei sistemi informativi e tecnologici strumentali all'esercizio della predetta attivita' di controllo (€ 1.500.000).
In corso d'esercizio, sono intervenute ulteriori integrazioni di fondi da parte del MEF e si e' preso atto del verificarsi di un minor fabbisogno di risorse in corrispondenza del capitolo degli stipendi del personale di magistratura e degli altri a questo collegati, unitamente ad un avanzo di amministrazione superiore alle previsioni, come gia' innanzi descritto, per un totale complessivo di € 14.028.702. Tale incremento sommato al totale delle previsioni iniziali di € 312.300.980, come indicato nello "Schema del conto finanziario relativo all'esercizio 2010 - Allegato tecnico - Parte I - Entrate" , ha determinato una disponibilita' finale di € 326.329.682, risorse che sono state assegnate ai vari capitoli di spesa, a seconda delle richieste avanzate dai rispettivi Responsabili amministrativi.
Le considerazioni che seguono riguardano l'utilizzazione delle risorse finanziarie assegnate a ciascuna U.P.B. nel corso dell'esercizio e che presentano aspetti di rilievo. U.P.B. 1 - Segretariato generale
Le risorse messe a disposizione dell'U.P.B. per il funzionamento degli organi di governo dell'Istituto (Ufficio della Presidenza, Consiglio di presidenza, Uffici del Segretariato generale), per il trattamento economico e la formazione del personale di magistratura e per l'Ufficio del responsabile per i sistemi informativi automatizzati, sono state impegnate per circa l'83%, di conseguenza le economie si attestano al 17% delle risorse disponibili per i centri di spesa appartenenti a questa U.B.P.
In relazione alle spese di personale si segnala che, nel corso del 2010, sono stati assunti soltanto n. 7 Consiglieri di nomina governativa a fronte di n. 71 cessazioni dal servizio. Il capitolo, pertanto, presenta economie piuttosto consistenti. A tal proposito si fa presente che nelle previsioni di bilancio erano stati conteggiati gli oneri per l'assunzione di n. 40 nuovi referendari, in base al relativo concorso bandito nel 2009, ancora in fase di svolgimento. Anche le cessazioni dal servizio sono risultate di un numero ben superiore al previsto e conseguenti, per lo piu', alle disposizioni contenute nel decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122. Quest'ultima circostanza, in parte gia' considerata in fase di assestamento del bilancio di previsione con una riduzione apportata pari a 7 milioni di euro, ha determinato ulteriori economie di gestione a fine anno, per circa 4 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore dell'informatica, va sottolineato che la disponibilita' dei fondi ha garantito la prosecuzione e lo sviluppo di tale attivita' in tutte le strutture organizzative della Corte dei conti. In particolare, il capitolo destinato alle spese per lo sviluppo del sistema informativo, ha registrato nel 2009 notevoli integrazioni di fondi indispensabili alle iniziative intraprese negli anni precedenti, che hanno garantito un livello ottimale di funzionalita' dei servizi gia' esistenti. Inoltre, sono state acquisite un numero idoneo di licenze per gli utenti sia degli Uffici di controllo della sede centrale che delle Sezioni di controllo regionali. Come gia' fatto cenno in precedenza, infatti, una parte del finanziamento dei 5.000.000 di euro, assegnato dalla legge n. 15/2009 per l'anno in questione, pari ad € 1.500.000.= e' stata utilizzata per il potenziamento degli applicativi destinati alle attivita' di controllo.
Il capitolo denominato "Fondo di riserva" si presenta a fine esercizio con un importo pari ad € 21.953.144. Tale importo e' costituito dallo stanziamento iniziale di € 3.794.504, nel quale sono stati compresi gli oneri derivanti dal recupero di contributi previdenziali relativi ad anni pregressi (non ancora esattamente quantificabili, essendo ancora in atto un contenzioso in relazione alle richieste avanzate dall'INPDAP), piu' le risorse affluite in fase di assestamento. Tra queste, e' appena il caso di ricordare, sono comprese la differenza dell'avanzo di amministrazione 2009, le riduzioni operate, principalmente sui capitoli destinati alle spese fisse del personale di magistratura come innanzi menzionato e l' integrazione assegnata dal MEF a seguito dell'applicazione del CCNL del personale dirigente per il quadriennio normativo 2006/2009, biennio economico 2006/2007. U.P.B. 2 - Servizio affari generali
A questo centro di responsabilita' sono affidate le risorse finanziarie per provvedere alle esigenze necessarie al funzionamento degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione all'acquisizione di beni e servizi.
Oltre il 95% delle risorse complessivamente attribuite alla U.P.B. e' stato impegnato. Le somme rimaste da pagare si riferiscono, per la maggior parte, a pagamenti che hanno cadenza periodica (bimestrale per le utenze; solitamente trimestrali per i contratti) e le economie, generalmente, sono molto contenute rappresentando soltanto il 5% delle risorse disponibili. Si espongono di seguito alcune considerazioni in relazione alle spese effettuate sui capitoli di maggiore rilevanza.
In merito alle spese di funzionamento degli uffici centrali, va segnalato che, soprattutto per i contratti di prestazioni di servizi e per le utenze, quanto dovuto per gli ultimi ratei dell'anno viene corrisposto nell'esercizio successivo con imputazione al c/residui dell'anno di riferimento. Si fa presente, altresi', che anche le fatturazioni di molti approvvigionamenti di beni sono pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio, di conseguenza la relativa liquidazione verra' imputata al c/residui 2010.
In merito alle spese telefoniche, gia' da tempo oggetto di riduzioni di fondi, per disposizioni normative finalizzate al contenimento di tale tipologia di spesa, sono state intraprese varie iniziative con esiti positivi. Sono state disposte riduzioni nell'uso delle linee esterne dirette per quanto riguarda la telefonia fissa, gia' a partire dall'anno 2008; si e' proceduto, inoltre, alla ricerca di gestori del servizio telefonico che applicassero costi ridotti delle chiamate di telefonia fissa e mobile. Tali provvedimenti hanno consentito di realizzare un accentuato contenimento dei costi, talche', lo stanziamento del capitolo e' stato ulteriormente ridotto in corso d'anno.
In relazione alle spese automobilistiche, il parco autovetture e' stato gradualmente dismesso, attraverso il ricorso a contratti di noleggio, mediante convenzioni CONSIP, ai sensi dell'art. 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488. Permangono, tuttavia, alcuni autoveicoli di proprieta' che verranno a breve dichiarati fuori uso. Lo stanziamento del capitolo in questione, che ha subito notevoli riduzioni negli anni precedenti, e' stato leggermente incrementato in seguito all'aumento delle spese di esercizio delle stesse autovetture (aumenti del carburante, permessi transito centro storico, ecc.). L'intero stanziamento e' stato utilizzato e si e' ritenuto opportuno non operare riduzioni di fondi per non creare situazioni di criticita' al servizio stesso.
Per quanto riguarda le spese postali, anche queste sempre oggetto di tagli per ottenere riduzioni di costi, preme sottolineare che risparmi nella spesa si sono realizzati attraverso un maggiore utilizzo del protocollo informatico e della posta trasmessa per e-mail; inoltre, sono stati attuati interventi per ridurre all'indispensabile l'invio di ingenti e costose spedizioni di volumi. Si ricorda, tuttavia, che tale spesa non e' facilmente programmabile ne' controllabile in quanto strettamente connessa alle attivita' istituzionali e, infatti, in corso d'anno e' stato necessario aumentarne la relativa assegnazione di fondi.
In relazione alle spese per interventi e convenzioni in materia di sicurezza si precisa che i fondi disponibili sono stati utilizzati per vari interventi di risanamento della sede centrale e delle sedi regionali, alcuni dei quali ancora in fase di realizzazione. Tra questi, gli interventi finalizzati al raggiungimento di una maggiore sicurezza degli ambienti di lavoro, anche mediante opere per la prevenzione di incendi e per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Relativamente ai capitoli di funzionamento degli Uffici regionali, sono stati adottati modelli gestionali finalizzati al contenimento dei costi e si sono osservate le disposizioni dettate dalla normativa in materia di contratti pubblici. Si rileva che i costi dei vari centri di spesa, nell'esercizio in questione, sono diminuiti e che sono state realizzate delle economie, se pure, di importi non rilevanti. Si fa presente, altresi', che i pagamenti sostenuti per le varie utenze e per le obbligazioni contrattuali derivanti dalla manutenzione delle apparecchiature e dal servizio di pulizia hanno assorbito la maggior parte delle risorse destinate alle spese di funzionamento degli Uffici stessi. Da segnalare, inoltre, che per quanto riguarda i capitoli destinati al pagamento dei fitti, le variazioni in aumento, apportate in corso d'anno, sono conseguenti all'aumento dei canoni di locazione per adeguamenti ISTAT e ad oneri condominiali relativi ad annualita' pregresse. Gli stanziamenti finali sui capitoli in questione sono stati pressocche' interamente utilizzati.
Per quanto riguarda le spese sostenute per la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria degli edifici, l'intero stanziamento di € 7.200.000 (piu' che dimezzato rispetto al 2009) e' stato impegnato. Come gia' fatto presente in altre circostanze, il programma degli interventi da attuare, sia per la sede centrale, sia per alcune sedi regionali, essendo molto complesso ed impegnativo, richiede diversi anni per essere realizzato. Nel corso dell'esercizio sono stati completati i lavori di riqualificazione e di adeguamento di vari piani dell'edificio di Via Baiamonti, con interventi relativi al rifacimento dell'impiantistica a norma, climatizzazione centralizzata, controsoffitti con cambio dei corpi illuminanti anche all'interno delle stanze, tinteggiatura corridoi e lucidatura dei marmi ecc. Detti lavori, tra l'altro, proseguono a tutt'oggi nei rimanenti piani. Naturalmente altri numerosi interventi sono stati realizzati e molti sono in corso di realizzazione. U.P.B. 3 - Servizio risorse umane e formazione
Alla U.P.B. 3 sono assegnate le risorse finanziarie occorrenti per il trattamento economico fondamentale (Stipendi ed altri assegni fissi) del personale amministrativo, per gli oneri a carico dell'amministrazione, nonche' per il trattamento economico accessorio di tutto il personale. Le risorse sono state impegnate oltre al 99% del totale destinato a questo centro di spesa, le conseguenti economie si attestano, pertanto, al di sotto dell'1%.
In relazione al personale si rileva che in corso d'anno si sono verificate n. 87 cessazioni dal servizio (tra cui n. 2 dirigenti di 1^ fascia, n. 2 dirigenti di 2^ fascia) a fronte di n. 114 immissioni in ruolo; di queste, n. 29 unita' provenienti da altre amministrazioni sono transitate nei ruoli della Corte per provvedimenti di mobilita'; n. 83 assunzioni di idonei di precedenti concorsi (tra cui n. 11 dirigenti, di cui 7 gia' in servizio alla C.d.c.) e n. 2 unita' a seguito della procedura di stabilizzazione di cui all'art. 1, comma 519, della legge n. 296/2006.
Le somme rimaste da pagare si riferiscono ai versamenti da effettuare per le ritenute IRPEF e corrispondenti addizionali, per i contributi previdenziali relativi all'ultima mensilita' di dicembre comprensiva della XIII, nonche', per i rimborsi da effettuare a favore delle Amministrazioni del comparto Stato per il personale comandato a prestare servizio presso la Corte.
Nel I semestre dell'anno, e' stata effettuata l'attribuzione della fascia economica superiore al personale amministrativo in applicazione del contratto integrativo sottoscritto il 30 dicembre 2009. Le variazioni, apportate in aumento agli stanziamenti dei capitoli dedicati alla corresponsione delle competenze fisse al personale e dei conseguenti oneri riflessi, sono state eseguite con contestuale diminuzione dello stesso importo a carico del capitolo del "Fondo unico di amministrazione". Si ricorda, altresi', che il precitato accordo tiene conto sia delle procedure che disciplinano la materia dell'ordinamento professionale introdotte dal CCNL 2006/2009, sia dei protocolli d'intesa che la parte pubblica ed i sindacati hanno sottoscritti in data 17 ottobre 2007, 22 gennaio 2009 e 5 marzo 2009, ed e' stato attuato seguendo le disposizioni ed i criteri previsti dagli articoli 17 (Sviluppi economici all'interno delle aree) e 18 (Procedure e criteri di selezione per lo sviluppo economico all'interno delle aree) del precitato CCNL 2006/2009.
Anche per quanto riguarda il personale dirigenziale sono stati applicati i nuovi trattamenti stipendiali, a seguito dell'applicazione del CCNL - Personale dirigente - Area I - per il quadriennio normativo 2006/2009 e per i bienni economici 2006/2007 e 2008/2009, unitamente alla corresponsione dei relativi conguagli ed a quelli conseguenti alla rideterminazione del FUA per l'attribuzione dell'indennita' di risultato
Relativamente ai capitoli destinati agli emolumenti accessori, si precisa che l'importo pagato per lo straordinario si riferisce al periodo gennaio/ottobre; per l'indennita' ai centralinisti non vedenti, invece, il pagato va da gennaio a settembre; pertanto, le somme impegnate si riferiscono alle liquidazioni dei restanti periodi, stante il rispetto dell'obbligo dei termini di chiusura dell'esercizio finanziario, fissato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze al 7 dicembre dell'anno di riferimento (ultimo giorno utile per l'accettazione dei titoli di pagamento da parte degli uffici centrali di bilancio).
In relazione alla liquidazione dei premi di produttivita' imputabili al Fondo unico di amministrazione, si precisa che la materia e' soggetta alla stipula di appositi accordi integrativi tra l'Amministrazione e le Rappresentanze sindacali circa i criteri da adottare nella ripartizione delle risorse. La stessa procedura e' applicata ad altri istituti gravanti sul medesimo capitolo, come le varie indennita' per lavori disagiati ed i compensi per le posizioni organizzative. Per l'anno di cui trattasi, l'accordo definitivo e' stato siglato in data 22 novembre; non e' stato possibile, pertanto, procedere alle liquidazioni delle spettanze agli interessati ed i relativi pagamenti avverranno nel 2011 con imputazione al c/residui 2010. A tal proposito si fa presente che i titoli registrati in corso d'anno, sono quelli emessi a favore dell'Erario, per ottemperare alla disposizione contenuta al comma 5 dell'art. 67 del D.Lgs. n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008.
Infine, in relazione alle spese per l'attuazione di corsi e seminari, ecc., il pertinente capitolo si presenta con uno stanziamento fortemente diminuito rispetto all'anno 2009. Nel corso di questo esercizio lo stanziamento, pero', era stato notevolmente incrementato nella prospettiva di attuare un articolato piano triennale di formazione specialistica del personale amministrativo da impiegare nello svolgimento delle funzioni di controllo come modificate dalla legge n. 15/2009. Piano che e' in fase di realizzazione secondo le linee programmatiche tracciate a suo tempo.
Parte III - Gestione dei residui
Per quanto riguarda la gestione dei residui attivi, va osservato che, in fase di riscossione, sia delle risorse relative alla quarta rata del finanziamento dovuta dal MEF, sia per le entrate eventuali, si sono verificati dei minori accertamenti anche se di entita' non rilevante.
Per quanto riguarda il capitolo relativo al cofinanziamento proveniente dalla Commissione Europea - OLAF, si precisa che la seconda quota e' limitata all'importo di € 28.750. La convenzione stipulata nel 2009, come gia' descritto nella parte della competenza, prevedeva un cofinanziamento dei costi ammessi, per lo svolgimento dei corsi stessi, pari ad € 87.524. Il 50% dell'intero importo e' stato versato dall'OLAF dopo la firma della convenzione, mentre la parte residua, limitata all'importo di € 28.750, e' stata versata nel 2010, previa presentazione di apposita rendicontazione dei costi effettivamente sostenuti dalla Corte, come previsto nell'accordo stesso. Pertanto, anche in questo caso si registrano minori accertamenti per € 15.012.
In relazione alla gestione dei residui passivi, si rileva nel 2010 una utilizzazione degli stessi che si attesa intorno al 47% delle risorse impegnate. All'inizio dell'anno, infatti, l'importo complessivo dei predetti residui risultava essere di € 113.003.636; considerate le somme pagate nel corso dell'anno, pari ad € 52.452.497, le riduzioni derivanti dai minori impegni per € 992.= e dai residui perenti per € 13.170.696, le somme rimaste da pagare, per € 47.379.451, rappresentano circa il 42% dell' importo impegnato.
Puo' osservarsi come i residui passivi siano aumentati a partire dall'anno 2007, quando in fase di assestamento del bilancio di previsione dello Stato (legge 6 novembre 2007, n. 211) sono stati assegnati alla Corte dei conti fondi per 25.800.000. Negli anni successivi, integrazioni di fondi sono state ugualmente assegnate a ridosso della chiusura d'esercizio favorendo, in tal modo, un progressivo aumento sia degli impegni di fine anno, sia delle economie di gestione; economie che hanno alimentato un crescente avanzo di amministrazione. Le risorse finanziarie ancora disponibili alla fine dei suddetti precedenti esercizi, per la maggior parte, sono state allocate nei tre capitoli relativi agli emolumenti fissi del personale amministrativo ed a quello destinato al FUA in riferimento alle disposizioni contenute nel CCNL - Comparto Ministeri- per il quadriennio normativo 2006/2009 - che prevede, agli articoli 12 e seguenti, le progressioni dei dipendenti all'interno del sistema di classificazione del nuovo ordinamento professionale. Le procedure di attuazione delle predette progressioni, mediante l'attribuzione della fascia retributiva superiore a quella attribuita in sede di prima applicazione del precitato CCNL, come gia' indicato, si sono concretizzate nel 2010. Rimangono, tuttavia, da ultimare le procedure selettive relative allo sviluppo economico all'interno delle aree, aventi decorrenza 1° gennaio 2009, per il personale che ne risultera' destinatario, secondo gli accordi integrativi del 17 ottobre 2007, del 22 gennaio e 5 marzo 2009 siglati nell'osservanza dei criteri previsti dal comma 6, dell'art. 18 del CCNL firmato il 14 settembre 2007.
Nell'analizzare le risultanze delle singole Unita' previsionali di base si osserva che, in relazione ai residui passivi individuati a carico dei capitoli riferiti allaU.P.B. 1-Segretariato generale, le somme pagate rappresentano circa il 69% dell'importo impegnato e che le somme rimaste da pagare per un totale di € 8.693.065 (pari al 28% dell'impegnato) sono in generale molto contenute in corrispondenza dei rispettivi capitoli, con l'eccezione di quelli destinati alle spese per l'informatica ed alle spese per la formazione, per i quali valgono le medesime motivazioni gia' indicate nella parte relativa alla competenza. Gli importi indicati quali minori impegni e residui perenti, in totale, si attestano al 3% delle somme impegnate.
Per i residui passivi riferiti alla U.P.B. 2 -Servizio affari generali, le somme pagate durante l'esercizio raggiungono circa il 34% degli impegni assunti, le somme rimaste da pagare si attestano intorno al 65%. Le rimanenti somme indicate come minori impegni e residui perenti sono, quindi, di modesta entita' e dovute all'applicazione di clausole penali, a miglioramenti delle condizioni contrattuali od anche a riduzioni di eccedenze per cifre minime (rappresentano poco piu' dell'1%).
L'importo piu' consistente, tra le somme rimaste da pagare, si registra in corrispondenza del capitolo destinato alle spese per ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici. Per tali residui, pari ad € 20.041.866, valgono le stesse considerazioni gia' espresse in precedenza in merito alla complessita' e durata dei lavori cui si riferiscono. In particolare va segnalato che alcuni interventi di adeguamento - gia' programmati nel 2009, sia per le sedi di Roma, sia per gli Uffici di Firenze, Campobasso, Ancona, Napoli, Cagliari e L'Aquila - sono stati avviati nel corso del 2010, dopo l'elaborazione della relativa progettazione esecutiva.
Per quanto riguarda i residui passivi indicati alla U.P.B. 3- Servizio risorse umane e formazione, le somme pagate si attestano al 42% del totale impegnato, quelle rimaste da pagare si aggirano intorno al 33%, mentre tra i minori impegni ed i residui perenti l'importo totale rappresenta circa il 25%.
Le somme piu' rilevanti rimaste da pagare si riscontrano in corrispondenza del capitolo degli stipendi e degli altri a questo collegati. Si fa presente, a tale proposito, che debbono essere effettuati vari rimborsi alle Amministrazioni del comparto Stato per il personale comandato, relativi ad annualita' pregresse, non ancora richiesti dalle Amministrazioni stesse e che devono essere effettuati conteggi per il completamento delle liquidazioni dei trattamenti di fine rapporto dei dipendenti cessati dal servizio nell'ultimo biennio.
Va segnalato, altresi', che i rigorosi limiti posti al turn over e le riduzioni delle dotazioni organiche, disposte dalle ultime leggi finanziare e dall'art. 74 della legge n. 133/2008, non hanno consentito negli anni 2007 e 2008 di attuare il piano delle assunzioni gia' programmate per il triennio 2007/2009. Anche il capitolo del "Fondo unico di amministrazione" mostra residui perenti in ragione della non inclusione (per effetto di sopravvenute disposizioni normative) del personale cessato nel 2007 e del 2008 tra quello destinatario delle progressioni all'interno del sistema di classificazione del nuovo ordinamento professionale.
Per quanto riguarda i residui imputati al capitolo destinato alla formazione del personale amministrativo, essi sono in massima parte conseguenti al progetto, approvato nel 2009, con riferimento ai corsi che debbono essere espletati dal FORMEZ nell'arco di un triennio. Per detti corsi, che hanno avuto inizio nei primi mesi del 2010, la Corte rimborsa i costi sostenuti previa presentazione di rendicontazione semestrale da parte del medesimo FORMEZ, come previsto dalla relativa convenzione. 4 - Considerazioni finali
E' preliminarmente da rilevare come l'ammontare delle risorse finanziarie dell'Istituto, provenienti in massima parte dalle assegnazioni per il funzionamento disposte dal MEF, in notevole aumento negli anni 2007 e 2008 sul 2006, subisca una lieve flessione nel 2009, per tornare a crescere nel 2010. A quest'ultimo risultato concorre, pero', in maniera determinante l'avanzo di amministrazione del 2009.
Le entrate accertate nel 2010 si attestano su 326 milioni, su una cifra, cioe', superiore a quella dei precedenti esercizi. Le spese impegnate, invece, raggiungono poco piu' di 296,5 milioni, con una pur lieve contrazione sul 2009 (- 3,2 per cento) e una conseguente diminuzione dei residui passivi.
Si conferma, dunque, nel 2010 la tendenza, gia' manifestatasi con evidenza negli ultimi due esercizi - in corrispondenza anche di finanziamenti aggiuntivi (all'ordinario stanziamento di funzionamento) disposti da leggi specifiche o legati a particolari progetti - di una potenziale eccedenza delle risorse accertate rispetto a quelle impegnate.
Siffatto andamento - che richiede, comunque, interventi correttivi - non pare assumere, in ogni caso, aspetti patologici, in quanto e' in larga parte da ricondurre a due diversi profili, l'uno di origine interna, connesso all'autonomia riconosciuta alla Corte dall'ordinamento, l'altro esterno, riferibile alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili, peraltro, tra loro strettamente connessi.
Quanto al primo profilo e' da considerare come l'autonomia finanziaria dell'Istituto, in base alla quale le risorse che provengono dal bilancio dello Stato sono dalla Corte distribuite e modulate nel proprio documento di previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali secondo gli indirizzi da essa determinati, ha come corollario la conservazione nel bilancio medesimo delle spese non impegnate che vengono mantenute per le esigenze finanziarie degli esercizi successivi.
Il secondo fattore e' costituito dal succedersi, negli anni piu' recenti, di disposizioni normative (per lo piu' contenute nelle diverse leggi finanziarie) che pongono limiti, diretti o indiretti, alla spesa delle pubbliche amministrazioni in molti suoi settori di intervento: dai consumi intermedi, al personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare. La Corte dei conti ha sempre responsabilmente operato nel quadro delle disposizioni legislative di contenimento della spesa, ispirando i propri documenti previsionali di bilancio alle disposizioni di legge anche ad essa applicabili, ma nel contempo facendo salvi i propri ambiti di autonomia, qualora, ad esempio, i tagli orizzontali sul proprio stanziamento di funzionamento venissero duplicati da ulteriori misure di riduzione della spesa, cosi' da incidere sulla possibilita' stessa di corrispondere ai propri compiti istituzionali.
Al congiungersi dei profili cui s'e' fatto cenno e', dunque, da ricondurre il fenomeno in parola e il determinarsi di un avanzo di amministrazione via, via crescente.
Nell'analizzare i dati presenti nella Tabella n. 2, inoltre, si osserva che le spese obbligatorie, oggi definite non rimodulabili dalla legge n. 196/2009, rappresentano una percentuale di circa l'83% dell'importo impegnato. Relativamente all'utilizzazione delle risorse si precisa che le spese per il personale risultano prevalenti rispetto alle altre spese, con una percentuale dell'81% sul totale.
Nel 2010 si e' realizzato il piano delle assunzioni del personale amministrativo finanziato con quota parte delle risorse stanziate dalla legge n. 15/2009. Tali assunzioni hanno, in parte, bilanciato le cessazioni verificatesi nel corso dell'anno, mentre sulla spesa per il personale hanno influito l'attribuzione allo stesso personale della fascia economica superiore, dal 1° gennaio 2010, in applicazione del contratto integrativo sottoscritto il 30 dicembre 2009 e gli adeguamenti stipendiali e relativi conguagli al personale dirigenziale in applicazione del CCNL per il quadriennio normativo 2006/2009 e dei conseguenti contratti per i bienni economici 2006/2007 e 2008/2009.
Le spese non obbligatorie, fortemente decurtate negli anni fino al 2006, rimangono pressocche' stabili negli anni 2008/2009 e si incrementano nel 2010 attestandosi su poco meno dell' 11% dei finanziamenti disponibili.
Come gia' posto in evidenza nelle relazioni dell'ultimo triennio, l'aumentata disponibilita' delle risorse ha consentito la realizzazione di vari programmi destinati ad indifferibili lavori di adeguamento e risanamento degli ambienti dell'edificio centrale di Via Baiamonti, 25, oltre ad interventi per la messa in sicurezza dei locali e degli impianti della medesima sede centrale e della sede di Via Talli, come anche di alcune sedi regionali. Significativi risparmi si sono realizzati nell'ambito del servizio per la telefonia e del servizio postale, soprattutto da parte degli Uffici regionali. In relazione alle spese postali, l'aumento di circa il 20% delle tariffe non ha, pero', consentito di evidenziare alcun beneficio in relazione alla spesa complessivamente sostenuta nell'anno, sia per gli Uffici centrali, sia per gli Uffici regionali.
Per quanto riguarda gli investimenti si registra un progressivo incremento delle risorse disponibili nel triennio 2007/2009 ed una notevole diminuzione nel 2010. In questo ultimo esercizio, infatti, lo stanziamento si attesta a poco piu' del 6% del totale impegnato, ritornando ai livelli del 2007. Quanto ai capitoli di maggiore incidenza, destinati alle spese d'investimento, che negli anni trascorsi vedevano incrementati notevolmente i propri stanziamenti per le motivazioni gia' espresse nella parte II - Spese, nel 2010 sono stati ridotti di ben 13 milioni e mezzo di euro. E' superfluo segnalare che le opere di maggior rilievo ed i programmi intrapresi, in entrambi i settori, saranno completati con le risorse gia' impegnate in c/residui e, pertanto, nell'anno 2010 si e' tornati ad una gestione normalizzata rispetto all'eccezionalita' degli anni passati.
Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese - dello schema allegato, suddivisi per classificazione economica, i valori degli impegni relativi alle spese per il personale (comprendenti emolumenti fissi ed accessori), assommano ad € 241.767.195 euro; mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili che non rimodulabili) si attestano a 36.098.101 euro; quelli in c/capitale, risultano pari ad € 18.654.045, mentre € 26.504 sono relativi ad interventi ed oneri comuni. Le economie della gestione finanziaria 2010 sono quantificate in € 29.756.240, risultante dalla differenza tra le entrate accertate e le spese impegnate e vanno ad alimentare l'avanzo di amministrazione.
Il predetto avanzo, nel 2010, raggiunge l' importo complessivo di € 42.912.192, sulle cui modalita' di gestione dispone l'art. 3, comma 9, del Regolamento di autonomia finanziaria della Corte.
Ancorche' siano in corso iniziative strategiche e di ampio respiro per ricondurre l'avanzo di amministrazione a valori piu' contenuti, e' indubbio che esso rappresenta strumento di compensazione di ulteriori riduzioni dello stanziamento iniziale sul fondo di funzionamento per gli anni futuri.
Inoltre, e' da tener presente che tale avanzo consente alla Corte di disporre di una riserva finanziaria che potra' essere utilizzata per specifici programmi di ammodernamento dell'Istituto, finalizzati sia ad adeguare progressivamente tutte le sedi regionali della Corte alla vigente normativa in materia di sicurezza, sia a proseguire nell'opera di risanamento degli edifici della sede centrale.
Occorre, tra l'altrto, considerare che, nel corso del 2011, in ottemperanza alla direttiva del Presidente di cui alla nota n. 7 del 26 gennaio 2011 ed alla Direttiva generale per l'azione amministrativa emanata il 31 marzo u.s., dovranno essere concluse tutte le operazioni logistiche, tecniche ed amministrative per garantire l'attivazione delle nuove strutture regionali, previste dal "Regolamento di organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti" (Deliberazione n, 1/DEL/2010). I Servizi amministrativi unici regionali sono divenuti operativi presso le rispettive sedi, a partire dal 1° febbraio. Per l'organizzazione degli uffici e per lo svolgimento dei compiti demandati alle nuove strutture, e' ipotizzabile un iniziale aumento dei costi di gestione, allo stato attuale, difficilmente quantificabile.
Altre spese che la Corte dovra' sostenere nel corso dell'anno e che, fino ad ora, non erano state previste riguardano l'onerosita' delle visite fiscali di controllo per le assenze del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni, in esecuzione dei principi affermati dalla sentenza n. 207/2010 della Corte Costituzionale e dalla deliberazione delle Sezioni Riunite della Corte n. 62/CONTR/2010 del 14 dicembre 2010.
Da ultimo, occorre tener presente che all'Istituto e' stata comunicata di recente, da parte dell'UNEP di Roma, l'esigenza di porre a carico del bilancio della Corte le spese per l'attivita' da questo svolta in relazione alle richieste di notifica degli atti della Corte dei conti in materia pensionistica. Tale richiesta consegue all'indirizzo assunto dal Presidente della Corte d'Appello di Roma (con riferimento agli articoli 28 - 158 e 167 del D.P.R. n. 115/2002). Sulla materia sono, peraltro, in corso approfondimenti all'esito dei quali sara' possibile quantificare gli eventuali oneri a carico dell'Istituto. PATRIMONIO

Per quanto riguarda l'inventariazione dei beni patrimoniali, e' stato eseguito il quinquennale rinnovo inventariale dei beni mobili di pertinenza della Corte, ai sensi dei principi generali dettati dal D.P.R. n. 254/2002 e delle indicazioni contenute nelle successive circolari applicative. In particolare, la circolare n. 4 del 26 gennaio 2010, emanata dalla Ragioneria generale dello Stato, che ha disposto le regole per l'esecuzione delle operazioni da seguire in vista della predetta scadenza. Questa Amministrazione, con circolare prot. n. 1335 del 9 marzo 2010, redatta dalle competenti Direzioni generali, ha impartito proprie istruzioni, per lo svolgimento delle conseguenti operazioni amministrativo-contabili ed i Consegnatari hanno concluso, nei termini prestabiliti, le attivita' che hanno consentito la formazione dei nuovi inventari.
A completamento di quanto illustrato nella presente relazione, in sintesi, la gestione finanziaria dell'esercizio 2010 si e' conclusa con i seguenti risultati:




1) Fondo per il funzionamento della C.d.c. € 300.986.491.= 2) Altre entrate € 4.022.167.= 3) Avanzo di amministrazione dell'anno 2009 € 21.293.427.=
- 4) Spese impegnate € 296.545.845.= 5) Somme pagate € 237.319.382.= 6) Somme rimaste da pagare € 59.226.463.= 7) Somme rimaste da riscuotere € 13.840.050.=
- 8) Economie di competenza € 29.783.837.=


Le economie di competenza, unitamente alle riduzioni degli impegni di anni precedenti per € 992, ai residui perenti pari ad € 13.170.696 (in totale € 42.955.525), ai minori accertamenti delle entrate per € 27.597, ai minori accertamenti per € 15.730 registrati nei residui attivi, ed agli arrotondamenti operati sui decimali per - € 6 (in totale € 43.333), determina l'avanzo di amministrazione che risulta definitivamente quantificato in € 42.912.192 (42.955.525 - 43.333).
Si dichiara, altresi', che la gestione della spesa si e' mantenuta nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.

Tabella 1
Parte di provvedimento in formato grafico


Tabella 2
Parte di provvedimento in formato grafico


Tabella 3
Parte di provvedimento in formato grafico


Tabella 4
Parte di provvedimento in formato grafico


CORTE DEI CONTI

CONTO FINANZIARIO RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2010
Parte di provvedimento in formato grafico


ALLEGATO TECNICO PER CAPITOLI
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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