Gazzetta n. 166 del 19 luglio 2011 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 4 luglio 2011
Invito alla presentazione di progetti di ricerca per l'attuazione del primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura.


IL DIRETTORE GENERALE
della pesca marittima e dell'acquacoltura

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 modificato dal decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, con il quale e' stato istituito il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 22 luglio 2009 n. 129 «Regolamento recante riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'art. 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti;
Vista la legge n. 241 del 7 agosto 1990 e successive modificazioni e integrazioni ed in particolare l'art. 12 secondo il quale la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalita' cui le amministrazioni stesse devono attenersi;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, concernente «modernizzazione del settore pesca e acquacoltura, a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38» che abroga la legge 17 febbraio 1982, n. 41, concernente il «Piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima»;
Visto decreto ministeriale 3 agosto 2007 con il quale e' stato adottato il «Primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2007 - 2009 prorogato, da ultimo, sino al 31dicembre 2011 con l'art. 2, comma 5-novies della legge 26 febbraio 2011 di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225;
Visto il regolamento (CE) n. 800/2008 della commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato;
Vista la raccomandazione GFCM/35/2011/2 sullo sfruttamento del corallo rosso del Mediterraneo, che, fra l'altro, richiede ai paesi membri un incremento di conoscenze sulla stessa specie e sulla gestione della raccolta, prevedendo anche un'attivita' sperimentale da svolgersi con lo strumento ROV;
Vista la comunicazione della commissione al Parlamento europeo e al consiglio n. COM(2008) 40 definitivo relativa a un piano d'azione comunitario per la conservazione e la gestione degli squali, che riporta fra gli obiettivi quello di «approfondire le conoscenze relative sia alla pesca degli squali che alle specie di squali e al loro ruolo nell'ecosistema»;
Vista la nota n. 245424 del 4 marzo 2011 della Commissione europea, avente per oggetto l'implementazione del regolamento Mediterraneo - Regolamento (CE) n. 1967/2006 - nella quale viene evidenziata, fra l'altro, la necessita' di integrare le basi scientifiche per approntare, se del caso, le modifiche alle misure gestionali proposte riguardo ad alcune pesche speciali, attualmente non autorizzate in alcune aree in quanto non accolta dalla stessa Commissione europea la relativa richiesta di deroga;
Considerata la necessita' di disporre di un quadro scientifico aggiornato sulla diffusione delle parassitosi sui prodotti ittici, con particolare riguardo alla diffusione delle specie di Anisakis, potenzialmente patogeno per l'uomo, anche in linea con il regolamento (CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;
Considerata la necessita' di implementare la banca dati sull'acquacoltura attraverso l'integrazione dei dati piu' recenti e la riorganizzazione dei dati relativi alle annualita' precedenti, in linea con quanto dettato dal regolamento (CE) n. 762/2008 al fine di realizzare ulteriori analisi in grado di evidenziare criticita' e/o opportunita' di sviluppo del settore;
Ritenuto opportuno, anche in considerazione delle finalita' del programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura, garantire una opportuna diffusione e dei risultati delle ricerche e trasferimento delle conoscenze scientifiche alle diverse categorie di operatori del settore;
Ritenuto opportuno avvalersi di un supporto tecnico scientifico finalizzato allo sviluppo di metodi statistici idonei a stimare il valore del margine operativo netto della flotta peschereccia italiana, resasi indispensabile al fine di migliorare la qualita' delle statistiche utilizzate per la valutazione del valore economico della flotta nazionale e renderle coerenti con il sistema di contabilita' europea (ESA - European System of Accounts);
Ritenuto necessario determinare, oltre i criteri, le modalita' e le procedure per la concessione dei contributi, anche le tematiche da affrontare, in attuazione del programma triennale della pesca marittima e dell'acquacoltura e in considerazione degli adempimenti comunitari sopra indicati;

Decreta:

Art. 1

1. E' aperto l'invito a presentare progetti di ricerca finanziabili a contributo per le attivita' di ricerca a supporto del I Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura in acque marine e salmastre 2007-2009, prorogato a tutto il 2011 come indicato nelle premesse. La presentazione dei progetti e' riservata ai soggetti pubblici e privati regolarmente iscritti all'anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica.
2. I progetti presentati, dovranno risultare rispondenti agli indirizzi strategici ed agli obiettivi enunciati nel primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura citato nelle premesse. In particolare, i progetti dovranno riguardare i seguenti argomenti, afferenti alla tematica A - risorse biologiche ed alla tematica; C - acquacoltura; D - Igiene e qualita' dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, E - economia della pesca e dell'acquacoltura e G - attivita' funzionale alla ricerca in pesca e acquacoltura:
A1
Stato delle risorse dei piccoli pelagici nelle marinerie interessate alla pesca del novellame di queste specie, ed interessate alla definizione di piani di gestione a supporto della richiesta di deroghe comunitarie al regolamento Mediterraneo. Introduzione di metodi di valutazione innovativi nel rispetto della piena applicazione dell'approccio ecosistemico, sviluppo di modelli di valorizzazione dalla risorsa (quote) nel quadro di dinamiche bioecomiche formalizzate.
A2
Uso del ROV (Remotely Operated Vehicle) nella definizione applicativa di piani di gestione per il corallo rosso. Strategie gestionali per la conservazione della specie, attivita' di monitoraggio e controllo, sicurezza sul lavoro.
A3
Valutazione preliminare degli elasmobranchi dei mari italiani.
C1
Implementazione di una banca dati sull'acquacoltura, riorganizzazione dei dati disponibili per il settore dell'acquacoltura nazionale relativi all'ultimo decennio in un unico database; integrazione del database con i dati produttivi per due annualita', in linea con le esigenze previste dal cogente regolamento UE 762/2008 e da Eurostat, al fine di realizzare analisi per settore, tecnologia e specie allevata in grado di evidenziare eventuali criticita' presenti e/o future opportunita' di sviluppo delle principali realta' produttive.
D1
Valutazione delle parassitosi di Anisakis, valutazione dei rischi ed effetti sulla filiera ittica.
E1
Sviluppo di una metodologia statistica per la revisione delle serie storiche del margine operativo netto (EBIT) nel settore della pesca italiana, al fine di migliorare la qualita' delle statistiche utilizzate per la valutazione del valore economico della flotta nazionale e renderle consistenti con il sistema di Contabilita' europea (ESA - European System of Accounts). Il metodo dovra' risultare applicabile sia alla stima di indicatori afferenti alla contabilita' nazionale che a valutazioni di carattere microeconomico.
G1
Realizzazione di una review sullo stato degli ecosistemi marini italiani soggetti a pesca a traino nelle GSA dei mari italiani.
G2
Iniziative tese a favorire la divulgazione e al trasferimento dei risultati delle ricerche anche con l'utilizzo della rete internet e l'organizzazione di seminari o meeting tematici.
I progetti di cui al precedente comma possono includere anche prestazioni collaborative da parte di soggetti pubblici o privati non in possesso dei requisiti ivi indicati, purche' le stesse risultino funzionalmente necessarie alla realizzazione del progetto, non prefigurino forme di subappalto da parte del proponente del progetto e siano da questo assunte a proprio carico sui fondi richiesti a contributo.
 
Art. 2

1. Le proposte di progetto, a pena di inammissibilita', devono riguardare l'esecuzione di attivita' indicate al precedente art. 1.
2. I progetti devono essere redatti e presentati secondo le istruzioni indicate all'art.7, commi 1, 2 e 3 del presente bando e fornire informazioni chiare, esaurienti e documentate circa:
a) gli obiettivi del progetto in relazione allo stato dell'arte delle problematiche affrontate e delle ricadute applicative dei risultati attesi;
b) le metodologie tecnico-scientifiche previste per lo sviluppo del progetto e la focalizzazione delle attivita' in funzione degli obiettivi;
c) le istituzioni scientifiche ed eventuali altre strutture coinvolte nel progetto;
d) la qualificazione tecnico-scientifica individuale e collettiva degli operatori impegnati nel progetto;
e) l'articolazione gestionale del progetto sotto il profilo delle funzioni delle unita' operative coinvolte e del coordinamento delle relative attivita';
f) le eventuali iniziative previste per la divulgazione, la pubblicazione, il trasferimento dei risultati;
g) la formazione dei costi in relazione alle esigenze di realizzazione del progetto;
h) la tempistica delle fasi di attuazione intermedie e di conclusione del progetto.
3. Ciascun progetto, a pena di inammissibilita', deve riguardare l'esecuzione di attivita' che non costituiscano duplicato di programmi gia' effettuati o in corso di realizzazione e gia' finanziati a totale copertura da altri enti.
4. I costi ammissibili per la realizzazione di ciascun progetto sono quelli indicati all'art. 31 paragrafo 5 del regolamento (CE) n. 800/2008 della commissione del 6 agosto 2008.
 
Art. 3

L'ammontare delle risorse destinante al finanziamento dei progetti presentati nell'ambito del presente invito e' stabilito nei seguenti massimali per ciascuno degli argomenti cosi' come dettagliati al precedente art. 1:


Tem. A - risorse biologiche: A1 - € 350.000;
A2 - € 200.000;
A3 - € 200.000;

Tem. C - acquacoltura: C1 - € 450.000; Tem. D - igiene e qualita': D1 - € 150.000; Tem. E - economia: E1 - € 100.000; Tem. G - attivita' funzionale: G1 - € 150.000;
G2 - € 300.000.


2. Gli importi sopra indicati sono da considerarsi come massimali, essendo soggetto a possibili riduzioni derivanti da superiori esigenze di bilancio dello Stato, in seguito a disposizioni del Ministero dell'economia e delle finanze.
 
Art. 4

1. I progetti presentati saranno sottoposti ad un procedimento istruttorio finalizzato alla selezione delle proposte ammissibili a contributo.
2. L'espletamento dell'istruttoria sara' svolto da una commissione di valutazione appositamente costituita presso l'Amministrazione, il cui compenso sara' determinato ai sensi dell'art. 31, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1994, n. 645, sui massimali indicati all'art. 4 del presente decreto. Le spese di funzionamento della commissione sono a carico degli aggiudicatari.
3. La valutazione dei progetti sara' effettuata sotto il profilo della conformita' della proposta ai requisiti formali richiesti per la presentazione dei progetti e della relativa aderenza alle attivita' di cui all'art. 1.
4. Fatta salva l'accertata ammissibilita' delle proposte sotto il profilo formale e della loro aderenza alle richieste del presente invito come indicate all'art. 1, commi 1 e 2 del presente decreto, i singoli progetti verranno classificati secondo graduatorie, sulla base dell'assegnazione di punteggi di merito riferibili ai seguenti aspetti: A) Rilevanza strategica del progetto:
rilevanza degli obiettivi, livello innovativo delle conoscenze acquisibili e suscettibilita' di ricaduta applicativa dei risultati attesi, in termini di sostenibilita' delle attivita' produttive, miglioramento della competitivita' e del benessere socio-economico del mondo produttivo, sostegno all'azione amministrativa, potenziamento del sistema scientifico del settore. In questo ambito di valutazione saranno privilegiate, anche a fini comparativi, le proposte caratterizzate da uno o piu' dei seguenti elementi di merito:
costituzione o consolidamento di gruppi di ricerca coordinati in rete, anche improntati a strategie multidisciplinari tese ad affrontare, in termini sistemici ed integrati, problematiche complesse riconducibili a piu' aree d'intervento;
capacita' di favorire il reclutamento, la formazione e la valorizzazione di giovani ricercatori, all'interno di programmi di ricerca fortemente qualificati sotto il profilo tecnico-scientifico.
B) Qualita' tecnico-scientifica della proposta progettuale:
coerenza e validita' scientifica e tecnica dell'impostazione metodologica e sperimentale delle attivita' di ricerca in rapporto agli obiettivi del progetto (l'eventuale inserimento di linee e metodiche di ricerca fondamentale all'interno del progetto dovra' risultare chiaramente propedeutico e di supporto per il perseguimento di risultati applicativi a sostegno della sostenibilita' delle attivita' produttive);
competenza tecnico-scientifica dei soggetti proponenti, a livello collettivo (organismi scientifici, unita' operative) e individuale (responsabili di progetto e di linee di ricerca), in rapporto alla natura delle ricerche oggetto del progetto;
validita' del sistema interno di coordinamento e monitoraggio esecutivo del progetto;
formazione dei costi finanziari previsti in rapporto alle attivita' in programma.
In questo ambito di valutazione saranno privilegiati, anche a fini comparativi, i progetti presentati da soggetti che sulle tematiche affrontate abbiano gia' prodotto studi settoriali e innovazioni di provata ed efficace ricaduta sul settore.
 
Art. 5

1. I progetti da includere nel programma di intervento e l'ammontare del contributo da concedere a ciascuno di essi saranno stabiliti tenuto conto delle graduatorie di merito che deriveranno dalla valutazione di cui all'art. 5, comma 2.
 
Art. 6

1. L'espletamento del procedimento istruttorio sull'ammissibilita' a contributo e sulla selezione dei progetti da finanziare decorrera' dal giorno successivo alla data fissata come termine per la presentazione delle proposte e si concludera' entro sessanta giorni.
 
Art. 7

1. Ciascun progetto di ricerca dovra' pervenire all'amministrazione centrale in un unico plico sigillato. Ciascun plico, che dovra' risultare anonimo, riportera' in evidenza solo la dicitura: «Invito alla presentazione di progetti per l'attivita' di ricerca in per l'attuazione del primo programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura» l'indicazione del codice dell'argomento, fra quelli specificati nell'art. 1 comma 2, e il titolo del progetto.
2. La stesura della proposta di progetto dovra' essere conforme allo schema di cui all'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto e dovra' essere indirizzata a:
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali direzione generale della pesca marittima e dell'Acquacoltura - «Ufficio PEMAC I» - Viale dell'Arte n.16 - 00144 Roma.
3. La suddetta documentazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o mediante consegna diretta presso l'ufficio di segreteria della direzione generale (dal lunedi' al venerdi', dalle ore 9 alle ore 13), entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Questa amministrazione prendera' in considerazione, esclusivamente per la tematica G2, le domande pervenute oltre il termine sopra descritto, nel caso in cui, terminata l'istruttoria dei progetti inviati entro il termine, sia accertata l'ulteriore disponibilita' dei fondi di cui all'art. 3 comma 1 e sia completabile l'iter procedimentale per l'adozione del provvedimento concessorio. Con successivo provvedimento sara' comunicato, con le stesse modalita' del presente invito, l'esaurimento dei fondi disponibili per i progetti della tematica G2.
4. I proponenti sono tenuti a fornire in qualsiasi momento tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari e richiesti dal Ministero. Tutto il materiale documentale fornito dai proponenti sara' gestito dal Ministero con la massima riservatezza nel rispetto della normativa vigente e verra' utilizzato esclusivamente per l'espletamento degli adempimenti tecnici ed amministrativi di propria competenza.

Roma, 4 luglio 2011

Il direttore generale: Abate
 
Allegato A

PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROGETTO

1. E' di seguito descritto lo schema di riferimento per la redazione dei progetti da presentare di cui all'art. 1 del presente decreto, al fine di uniformare e facilitarne la presentazione e di favorire la trasparenza, l'imparzialita' e l'efficacia dell'istruttoria e della gestione del decorso dei progetti.
2. L'illustrazione del progetto va articolata nelle seguenti quattro parti, di cui le prime tre redatte in forma cartacea, la quarta in formato elettronico:
Parte 1. «Anagrafe del proponente e sintesi del progetto»;
Parte 2. «Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico- scientifica della ricerca» (anonima in ordine alla identita' degli enti e dei ricercatori partecipanti);
Parte 3. «Competenza collettiva ed individuale degli operatori e gestione del progetto»;
Parte 4. «Copia informatica complessiva del progetto».
3. Le informazioni relative alle diverse Parti devono essere fornite secondo i seguenti schemi e sezioni relativi al frontespizio e al successivo sviluppo descrittivo della specifica parte.
Parte 1. «Anagrafe del proponente e sintesi del progetto».
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
denominazione dell'ente proponente;
programma nazionale di riferimento;
titolo del progetto;
nome, cognome e firma dei responsabili scientifico e amministrativo;
e a seguire:
1.1 titolo di ammissibilita' all'invito ( ai sensi dell'art.1 dell'invito);
1.2 indirizzario (telefono, telefax, e-mail della sede amministrativa e operativa dell'ente);
1.3 piano finanziario di spesa (articolato per singole voci e costo complessivo, riguardanti investimenti, funzionamento, collaboratori, viaggi e missioni, borse di studio e di soggiorno - vedi anche circolare n. 7/0640 dell'11 febbraio 2003);
1.4 elenco del personale partecipante (cognome e nome, codice fiscale, titolo di studio qualifica professionale, ente di appartenenza, funzione del progetto, tempo di impegno mesi/uomo, eventuale retribuzione);
1.5 sommario del progetto (illustrare per punti sintetici: inquadramento innovativo nel contesto dello stato dell'arte della problematica affrontata, obiettivi strategici e specifici, risultati attesi sotto il profilo metodologico o/e applicativo e relativa rilevanza, diretta o indiretta, ai fini degli obiettivi di sostenibilita' nel breve, medio e lungo periodo, natura degli eventuali benefici prevedibili per gli utilizzatori finali dei risultati);
1.6 durata del progetto (mesi);
1.7 autocertificazione (vedi dell'art. 2, comma 3, dell'invito);
1.8 anagrafe fiscale e bancaria;
indicare:
codice fiscale e partita IVA;
numero di conto contabilita' speciale presso la Tesoreria centrale e provinciale dello Stato ai sensi della
legge 29 ottobre 1984, n. 720 (obbligatorio per gli enti pubblici e le universita');
numero di conto corrente postale ovvero numero di conto corrente bancario completo di coordinate ABI e CAB (per i Dipartimenti universitari, ai sensi della circolare n. 44 dell'8 ottobre 1999 del Ministero del tesoro);
numero di conto corrente bancario completo di coordinate ABI e CAB (per i soggetti privati). Parte 2. «Rilevanza strategica e articolazione dell'attivita' tecnico-scientifica».
(Anonima: il contenuto di questa parte non deve fornire elementi atti ad identificare l'identita' dei soggetti partecipanti al progetto).
Va fornita una descrizione chiara e dettagliata della ricerca, segnatamente in relazione agli aspetti richiamati all'art. 2 e all'art. 4, comma 4 del bando di invito, con indicazione dei seguenti elementi.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
titolo del progetto;
piano triennale di riferimento;
e a seguire:
2.1 obiettivi generali e specifici;
2.2 rilevanza strategica (ai fini degli obiettivi del programma nazionale di riferimento);
2.3 stato delle conoscenze ed elementi progettuali innovativi (in relazione alle tematiche affrontate);
2.4 piano del lavoro tecnico-scientifico (descrizione generale del programma, della struttura del piano operativo e dell'articolazione delle fasi esecutive delle diverse linee di ricerca in termini di obiettivi specifici, connesse metodologie, tecnologie e attivita', e relativi prodotti finali funzionali al perseguimento degli obiettivi della ricerca);
2.5 eventuali modalita' di divulgazione, trasferimento, o pubblicazione dei risultati;
2.6 diagramma temporale delle attivita' (con riferimento allo sviluppo delle diverse fasi e linee esecutive);
2.7 benefici diretti o indiretti attesi (nel breve, medio o lungo termine per i potenziali fruitori dei risultati);
2.8 bibliografia specifica di riferimento. Parte 3. «Competenza tecnico-scientifica degli operatori e gestione del progetto».
Vanno forniti i seguenti dati.
In frontespizio:
numero e titolo della parte;
titolo del progetto;
e a seguire:
3.1 competenze dell'istituzione proponente e degli altri organismi che operano nel progetto (denominazione, afferenza istituzionale, compiti statuali, principali campi di attivita', ruolo nell'ambito del progetto, da illustrare in una pagina per ciascun soggetto);
3.2 competenza dei responsabili scientifici (curriculum professionale del responsabile scientifico del progetto e dei responsabili delle relative linee di ricerca, comprensivo di informazioni circa i principali incarichi svolti, campi di ricerca affrontati e lavori scientifici pubblicati, a livello nazionale e internazionale, segnatamente in ordine ad argomenti attinenti al progetto da illustrare in una pagina per ciascun soggetto).
3.3 Articolazione della gestione del progetto (sotto il profilo di eventuali collegamenti coordinati con altri progetti, delle funzioni delle unita' operative interne e delle modalita' sia di coordinamento delle relative attivita' che di monitoraggio degli stati di avanzamento delle ricerche). Parte 4. «copia informatica del progetto».
E' costituita da una copia delle Parti 1, 2 e 3 su supporto elettronico (CD-Rom).
4. Si raccomanda vivamente di illustrare il contenuto delle parti utilizzando il numero ed il titolo della parte e delle sue sezioni (escluse le indicazioni in parentesi) e di contenerne l'ampiezza entro il seguente numero massimo di pagine:
Parte 1: sette pagine;
Parte 2: dieci pagine;
Parte 3: tre pagine (con esclusione di quelle relative alla sezioni 3.1 e 3.2).
5. Tre copie per ciascuna delle Parti 1,2 e 3 ed una copia della Parte 4 andranno chiuse in quattro distinte buste sigillate anonime, ciascuna delle quali recante all'esterno solamente il numero della Parte contenutavi ed il titolo del progetto.
Tutto il materiale cosi' raccolto verra' imbustato in un unico plico, da trasmettere al Ministero secondo le modalita' indicate all'art. 7 del bando d'invito.
Le facciate esterne del plico e delle buste interne non dovranno evidenziare l'identita' del soggetto proponente del progetto.
6. Ulteriori informazioni in materia, la modulistica, le successive modalita' di presentazione dei risultati e di rendiconto amministrativo potranno essere acquisite presso il sito web: http://www.politicheagricole.it/ sezione pesca e acquacoltura - ricerca scientifica.
 
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