IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 agosto 2006, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza determinatosi nella citta' di Roma nel settore del traffico e della mobilita'; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 dicembre 2010, con il quale il predetto stato d'emergenza e' stato prorogato, da ultimo, fino al 31 dicembre 2011; Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che, per intensita' ed estensione, richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; Vista la nota del 3 novembre 2011 con la quale il sindaco del Comune di Roma - Commissario delegato chiede di prorogare lo stato d'emergenza, al fine di consentire la prosecuzione delle iniziative programmate; Considerato che sono tuttora in corso le attivita', in deroga alla normativa vigente, relative all'attuazione del piano di interventi per la riqualificazione delle infrastrutture viarie e per la mobilita', nonche' del piano parcheggi, finalizzati anche al contenimento dei livelli di inquinamento atmosferico; Considerata l'esigenza di prevedere la proroga dello stato di emergenza al fine di porre in essere i necessari interventi occorrenti per il definitivo rientro nell'ordinario; Visto altresi' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio 1999 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza per la citta' di Roma e provincia in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, i successivi decreti volti a prorogare lo stato di emergenza, nonche' le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3283 del 18 aprile 2003, n. 3313 del 12 settembre 2003, n. 3375 del 10 settembre 2004 e n. 3473 del 2 settembre 2005 e n. 3648 del 23 gennaio 2008, recante: "Disposizioni per superare definitivamente la situazione di criticita' nel settore della gestione delle attivita' di delocalizzazione dei centri di autodemolizione e rottamazione presenti nel territorio del comune di Roma; Ritenuta altresi' la stretta connessione tra le criticita' concernenti il traffico e la mobilita' urbana con quelle riguardanti l'assetto dei centri di autodemolizione e rottamazione; Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2010, recante: "Indirizzi per lo svolgimento delle attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri da adottare ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225"; Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la proroga dello stato di emergenza; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 dicembre 2011
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza determinatosi nella citta' di Roma nel settore del traffico e della mobilita' e per le attivita' di delocalizzazione dei centri di autodemolizione e rottamazione presenti nel territorio del comune di Roma. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 4 dicembre 2011
Il Presidente: Monti |