IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 19 febbraio 2010, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio della provincia di Messina nei giorni dall'11 al 17 febbraio 2010, nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2011 con il quale il predetto stato di emergenza e' stato prorogato, da ultimo, fino al 29 febbraio 2012; Considerato che a fronte delle complessive risorse finanziare assegnate al commissario delegato, pari a circa 129 milioni di euro, e' stata trasferita solo la somma di circa 73 milioni di euro, per cui non e' stato possibile completare il piano predisposto per il superamento del contesto emergenziale; Preso atto che il sopra citato piano degli interventi per la messa in sicurezza dell'area in questione prevede 164 interventi, di cui 48 conclusi, 13 in corso di realizzazione e 103 ancora da realizzare, cui vanno aggiunti altri 85 rientranti nel programma per la mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione siciliana; Tenuto conto inoltre, che le risorse PARFAS 2007-2013 non sono state ancora rese disponibili e che le risorse a valere sui fondi del Dipartimento regionale della protezione civile non sono ancora confluite nella contabilita' speciale intestata al commissario delegato; Considerato, altresi', che sono ancora in corso le iniziative di carattere urgente necessarie alla rimozione delle situazioni di pericolo per il ritorno alle normali condizioni di vita; Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; Ravvisata la necessita' di prevedere una proroga dello stato di emergenza al fine di porre in essere i necessari interventi finalizzati al definitivo rientro nell'ordinario; Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2010 recante: «Indirizzi per lo svolgimento delle attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri da adottare ai sensi dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225»; Ritenuto che la predetta situazione emergenziale persiste, e che ricorrono, quindi, i presupposti previsti dall'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la proroga dello stato di emergenza; Viste le note del 9 e del 27 febbraio 2012 con cui il Presidente della Regione siciliana - Commissario delegato chiede una proroga dello stato di emergenza; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 marzo 2012;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in premessa, e' prorogato, fino al 28 febbraio 2013, lo stato di emergenza in ordine ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio della provincia di Messina nei giorni dall'11 al 17 febbraio 2010. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 16 marzo 2012
Il Presidente: Monti |