Gazzetta n. 86 del 12 aprile 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Concessione di ricompense al valore e al merito dell'Esercito



Con il decreto presidenziale n. 285 in data 29 settembre 2011 al maresciallo ordinario Enrico Mercuri, nato il 21 agosto 1977 a Treia (MC), e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di sezione ranger, in occasione di ripetuti atti ostili perpetrati contro la propria unita', coordinava con fredda determinazione la reazione e lo sganciamento dalla minaccia incombente. Successivamente, nel corso di uno scontro a fuoco, veniva colpito mentre tentava di raggiungere un collega isolato e, seppure ferito, persisteva nell'intento sostenendo con l'esempio il proprio personale e dimostrando straordinarie doti di lucidita' e disciplina». Surobi (Kabul, Afghanistan), 3, 4 e 13 febbraio 2008.
Con il decreto presidenziale n. 286 in data 29 settembre 2011 al primo caporal maggiore Manuel Corda, nato l'8 luglio 1980 a Cagliari, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: «Operatore ranger, reagiva prontamente ad azioni ostili perpetrate contro la propria unita', dimostrando eccezionali doti di lucidita', prontezza e intelligenza. Animato da un altissimo senso di altruismo, sotto il fuoco nemico e a rischio della vita sbarcava dal proprio mezzo e provvedeva a soccorrere un collega ferito. Pur consapevole del pericolo cui andava incontro, perseguiva tenacemente il suo obiettivo». Qalleh - Ye Kallam (Surobi, Kabul, Afghanistan), 13 febbraio 2008.
Con il decreto presidenziale n. 287 in data 29 settembre 2011 al primo caporal maggiore Matteo Locatelli, nato il 24 aprile 1981 a Novara, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: «Pilota di veicolo blindato leggero, nel corso di azioni ostili perpetrate contro la propria unita', a rischio della vita si poneva alla guida di un blindato cingolato per soccorrere un collega ferito. Senza esitare e con assoluta precisione, effettuava ardite manovre su un terreno direttamente battuto dal fuoco avversario portando a termine la missione». Qalleh - Ye Kallam (Surobi, Kabul, Afghanistan), 13 febbraio 2008.
Con il decreto presidenziale n. 288 in data 29 settembre 2011 al primo caporal maggiore Mario Perri, nato il 13 agosto 1979 a Cosenza, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: «Volontario ranger capo arma di reparto, in occasione di un'azione ostile perpetrata contro la propria unita', sotto il fuoco nemico e a rischio della vita soccorreva un collega ferito. Nel corso di un altro scontro, mettendo nuovamente a repentaglio la propria incolumita', fissava le postazioni nemiche erogando un preciso ed efficace fuoco, consentendo il disimpegno delle forze amiche». Surobi (Kabul, Afghanistan), 13 febbraio e 22 marzo 2008.
Con il decreto ministeriale n. 1033 in data 21 settembre 2011 al caporal maggiore Fabrizio Cinus, nato il 28 febbraio 1981 a Ghilarza (OR), e' stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Impiegato nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia» in Iraq, durante il tragitto verso il villaggio di Al Fahud per svolgere un'attivita' di distribuzione di aiuti umanitari, veniva investito dagli effetti di una dirompente esplosione, provocata da un ordigno proditoriamente occultato su un lato della sede stradale da una cellula terroristica. Sebbene ferito da una scheggia metallica al braccio sinistro, incurante dei rischi personali, in qualita' di fuciliere in ralla del mezzo colpito continuava a effettuare la necessaria copertura consentendo lo sganciamento del veicolo e dei suoi occupanti dalla zona di pericolo. Fulgido esempio di elette virtu' militari e mirabile perizia, contribuiva con il suo operato ad esaltare il prestigio dell'Esercito italiano nel contesto internazionale». An Nasiriyah (Iraq), 30 gennaio 2006.
Con il decreto ministeriale n. 1037 in data 7 settembre 2011 al colonnello Michele Brandonisio, nato il 19 gennaio 1959 a Bari, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del nucleo di ricostruzione provinciale, assicurava con assoluta efficacia e tempestivita' il fondamentale supporto alle complesse attivita' di progettazione, realizzazione e sviluppo di opere pubbliche. Fortemente determinato, imprimeva un notevole impulso a tutto il settore nell'ambito di un area vasta e insidiosa. Animato da spiccato senso del dovere e grande perizia, riscuoteva unanimi consensi per i risultati conseguiti, ricevendo dal governatore di Herat la «residenza onoraria» della provincia. Brillante esempio di ufficiale, con la sua profonda dedizione al servizio contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Esercito in un contesto multinazionale e internazionale». Herat (Afghanistan), 3 aprile - 14 ottobre 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1038 in data 7 settembre 2011 al colonnello Luca Covelli, nato il 9 agosto 1963 a Sondrio, e' stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del nucleo di ricostruzione provinciale, grazie a una lungimirante e tenace azione di comando riusciva a estendere il controllo su tutta l'area di responsabilita'. Operando con costante abnegazione a favore del consolidamento delle istituzioni locali, realizzava numerosi e importanti progetti di cooperazione civile-militare che facilitavano la delicata opera di ricostruzione nell'intera regione. Magnifica figura di ufficiale, contribuiva a dar lustro e prestigio all'immagine dell'Esercito nel delicato contesto dell'area occidentale afghana». Herat (Afghanistan), ottobre 2008 - aprile 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1039 in data 7 settembre 2011 al colonnello Gaspare Giammarinaro, nato il 24 novembre 1959 a Campobello di Mazara (TP), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del nucleo di supporto nazionale e vice comandante della regione ovest, assicurava con perizia, efficacia e tempestivita' tutto il sostegno necessario alle complesse attivita' del contingente italiano. Animato dalle migliori qualita' militari, appassionato, fortemente motivato e determinato, con ferma volonta' realizzatrice sapeva imprimere un eccezionale impulso al settore logistico, suscitando unanimi consensi. Alto esempio di ufficiale, con la sua dedizione al servizio contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Esercito italiano in un contesto multinazionale e internazionale». Herat (Afghanistan), 3 aprile - 21 ottobre 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1040 in data 7 settembre 2011 al colonnello Giuseppe Poccia, nato il 15 maggio 1965 a Santa Maria Capua Vetere (CE), e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di reggimento genio impiegato nell'operazione «Leonte 6» in Libano, guidava l'unita' con eccezionali slancio, passione e professionalita'. In particolare, attuava un oneroso piano di rafforzamento delle infrastrutture che prevedeva la realizzazione di molteplici interventi campali e di importanti assi stradali. Con somma perizia eseguiva, a tutela delle truppe e della popolazione civile, la rischiosa opera di bonifica da residuati di ordigni bellici unitamente allo sminamento, di notevole importanza a livello internazionale, di un tratto di confine tra Libano e Israele. Splendido esempio di ufficiale, rendeva lustro all'Esercito italiano in un contesto internazionale». Shama (Libano), 2 maggio - 4 novembre 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1041 in data 7 settembre 2011 al colonnello Fabio Polli, nato il 30 luglio 1963 a Viterbo, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di reggimento bersaglieri, guidava la sua unita' con slancio, passione e professionalita' durante l'intero periodo di permanenza nel teatro operativo libanese. In seguito a un incidente stradale in cui un suo bersagliere rimaneva intrappolato sotto un veicolo tattico ribaltatosi, interveniva per primo sul luogo e, consapevole che la natura impervia del terreno non avrebbe consentito l'intervento tempestivo dei soccorsi, riusciva a far sollevare il ruotato con mezzi di fortuna, adottando ogni possibile accorgimento per stabilizzare il militare gravemente ferito. Magnifica figura di ufficiale, con il suo operato contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Esercito». Al Qulaylah (Libano), 31 luglio 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1043 in data 7 settembre 2011 al colonnello Alberto Zamboni, nato l'11 settembre 1963 a Roma, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Capo ufficio operazioni del Comando regionale ovest, pianificava con professionalita' numerose e delicate attivita' volte a estendere il controllo sull'intera area di responsabilita'. Con la sua personale presenza sul terreno durante le azioni caratterizzate da maggiore esposizione alla minaccia, infondeva fiducia e sicurezza ai militari dell'intero contingente. Grazie al suo costante impegno, risultava possibile attivare e mantenere operativo un elevato numero di basi avanzate per tutto il periodo invernale. Fulgido esempio di ufficiale, dava lustro all'Esercito italiano nel difficile contesto internazionale». Herat (Afghanistan), ottobre 2008 - aprile 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1044 in data 7 settembre 2011 al tenente colonnello Alessandro Albamonte, nato il 14 luglio 1970 a Taranto, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione:«Comandante della «Task force- Centro», in supporto al Comando regionale ovest per le attivita' connesse con le elezioni politiche in Afghanistan, dimostrava elevata competenza e ferma determinazione. Dedicava ogni sua energia a gestire e condurre personalmente, nell'area di Shindand, importanti e delicate operazioni in un settore di elevato interesse strategico conseguendo, con sagacia e intelligenza, risultati di primissimo piano e l'efficace, pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati. Limpida figura di ufficiale, con il suo operato elevava significativamente l'immagine dell'Esercito italiano». Shindand (Afghanistan), 3 luglio - 20 ottobre 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1045 in data 7 settembre 2011 al tenente colonnello Salvatore Paolo Radizza, nato il 27 aprile 1967 a Taranto, e' stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del battaglione multinazionale «Ambrosio de Spinola» inquadrato nel Comando regionale ovest, guidava con coraggio, instancabile energia e ferma determinazione la propria unita' nella difficile opera di pacificazione dell'area. Con professionalita' e spirito di sacrificio si prodigava per estendere efficacemente il controllo su un vasto settore di responsabilita', conseguendo brillanti risultati e contribuendo significativamente alla delicata azione di sostegno alle istituzioni locali. Magnifica figura di ufficiale, teneva alto il prestigio dell'Esercito italiano in un contesto internazionale». Herat (Afghanistan), ottobre 2008- aprile 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1046 in data 7 settembre 2011 al tenente colonnello Marco Schinzari, nato il 6 gennaio 1968 a Lecce, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di battaglione genio, guidava la sua unita' con slancio, passione e professionalita' durante l'intero periodo di permanenza in teatro libanese. In particolare, dimostrava somma perizia nel dirigere l'importante sminamento operativo del confine tra Libano e Israele, attuando con successo nuove procedure previste da un innovativo studio finalizzato a ridurre il rischio di perdite di vite umane. Fulgido esempio di ufficiale, contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Esercito nel contesto operativo internazionale». Shama (Libano), 2 maggio-4 novembre 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1047 in data 7 settembre 2011 al capitano Luigi Carla', nato il 16 luglio 1980 a Lecce, e' stata concessa la croce d'oro al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di compagnia, venuto a conoscenza che l'equipaggio di un mezzo cingolato rimasto isolato era stato aggredito da una folla ostile, alla testa dei propri soldati riorganizzava il dispositivo, ristabiliva il contatto e autorizzava l'effettuazione di tiri di avvertimento in aria per disperdere gli assalitori, dimostrando fermezza, acume e intelligenza. Con esemplare iniziativa, dirigeva poi lo sganciamento della sua unita', preservando nel contempo l'incolumita' di donne e bambini radunatisi attorno ai veicoli militari. Ammirevole figura di ufficiale che, per abnegazione e alto senso del dovere, dava lustro e prestigio alla Forza armata». Khirbat Silim (Libano), 18 luglio 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1048 in data 7 settembre 2011 al capitano Matteo Epifani, nato il 1° febbraio 1979 a Roma, e' stata concessa la croce d'oro al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di compagnia bersaglieri, piu' volte impegnato in duri scontri contro forze ostili, si offriva volontario con la propria unita' per l'assolvimento di missioni in supporto all'Esercito afghano, intervenendo personalmente con assoluta prontezza al fine di prevenire attentati lungo una via di comunicazione di rilevante importanza. In particolare, con autorevole e incisiva azione di comando, determinazione e felice iniziativa contribuiva, in modo decisivo, alla cattura di un attentatore e al rinvenimento di ordigni esplosivi. Chiaro esempio di elevate virtu' militari e profondo attaccamento alle istituzioni, con il suo operato teneva alto il prestigio dell'Esercito italiano». Shewan - Farah (Afghanistan), 9 - 20 giugno 2009.
Con il decreto ministeriale n. 1049 in data 7 settembre 2011 al capitano Ciro Parisi, nato il 18 giugno 1974 a Napoli, e' stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione: «Assistente militare del comandante del settore ovest durante l'operazione «Leonte 6» in Libano, in seguito all'esplosione di un deposito illegale di armi e munizioni presso un centro abitato veniva coinvolto in un violento confronto fisico con una folla di facinorosi. In tale frangente, compiva atti di coraggio, anche a rischio della propria incolumita', dapprima fronteggiando un dimostrante particolarmente violento, poi proteggendo con il proprio corpo un sottufficiale intento a documentare i fatti. Eccezionale figura di
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone