Gazzetta n. 89 del 16 aprile 2012 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 20 gennaio 2012 |
Presa d'atto del programma attuativo regionale (PAR) della Regione Veneto nell' ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, (Delibere nn. 166/2007, 1/2009 e 1/2011). (Deliberazione n. 9/2012). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si da' unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese; Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate; Vista la legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"; Visto l'art. 6-quinquies della medesima legge n. 133/2008 che istituisce nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009, un Fondo per il finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale e visto in particolare il comma 3 che, ai sensi del principio fondamentale stabilito dall'art. 117, terzo comma, della Costituzione, prevede la concentrazione, da parte delle Regioni, su infrastrutture di interesse strategico regionale delle risorse del Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013 in sede di predisposizione dei programmi finanziati dal Fondo per le aree sottoutilizzate e di ridefinizione dei programmi finanziati dai Fondi strutturali comunitari; Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge n. 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, che attribuisce, tra l'altro, al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, attuativo dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, che reca disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali e visto in particolare l'art. 4 il quale dispone, tra l'altro, che il FAS assume la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) ed e' finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, tra l'altro, alla gestione del FAS, ora Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G. U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U. n. 123/2008), recante "Attuazione del quadro strategico nazionale (QSN) 2007-2013 - Programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate" che, con riferimento al periodo di programmazione 2007-2013, ripartisce le risorse del Fondo per un importo complessivo pari a 63.273 milioni di euro, nel rispetto del consolidato criterio di ripartizione tra le macroaree del Centro-Nord e del Mezzogiorno nella misura, rispettivamente, del 15 e dell'85 per cento e che prevede altresi' la presa d'atto, da parte di questo Comitato, dei Programmi Attuativi Regionali (PAR); Vista la delibera di questo Comitato 18 dicembre 2008, n. 112 (G.U. n.50/2009) con la quale, alla luce dei provvedimenti legislativi intervenuti dopo l'adozione della citata delibera n. 166/2007, viene fra l'altro aggiornata in 52.768 milioni di euro la dotazione del FSC per il periodo 2007-2013; Vista inoltre la propria delibera 6 marzo 2009, n. 1 (G.U. n. 137/2009), con la quale, a seguito delle suddette riduzioni, e' stata aggiornata la dotazione del FSC per il periodo di programmazione 2007-2013, rideterminando conseguentemente anche l'assegnazione relativa ai Programmi Attuativi Regionali; Considerato, inoltre, che con la citata delibera n. 1/2009 vengono introdotte anche alcune modifiche a principi e procedure previsti dalla citata delibera n. 166/2007 e viene, fra l'altro, prevista al punto 2.11 la presa d'atto da parte di questo Comitato dei Programmi attuativi di interesse regionale FSC, ai fini degli adempimenti di propria competenza anche alla luce di quanto disposto dall'art. 6-quinquies della legge n. 133/2008; Vista la propria delibera 30 luglio 2010, n. 79 (G.U n. 277/2010) concernente la ricognizione, sullo stato di attuazione degli interventi finanziati dal FSC per il periodo 2000-2006 e sulle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (obiettivo 1) e che individua le risorse disponibili ai fini della relativa riprogrammazione prevedendo a tal fine l'adozione di una successiva delibera di individuazione degli obiettivi, dei criteri e delle modalita' da seguire; Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (G.U. n. 80/2011), concernente gli obiettivi, i criteri e le modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e di selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013, con la quale, per effetto della riduzione della dotazione finanziaria della missione di spesa "Sviluppo e riequilibrio territoriale" alla quale afferisce il FSC, ai sensi dell'art. 2 della citata legge n. 122/2010, si e', tra l'altro, provveduto ad assegnare nuovi valori ai Programmi Attuativi Regionali (PAR) 2007-2013, come da tabella allegata alla delibera stessa, rideterminando conseguentemente anche l'assegnazione in favore della Regione Veneto in 513,419 milioni; Vista la proposta del Ministro per la coesione territoriale n. 5120 del 15 dicembre 2011, con la quale viene sottoposto all'esame di questo Comitato il Programma attuativo regionale (PAR) della Regione Veneto, per la relativa presa d'atto di cui al punto 3.1.3 della delibera n. 166/2007 e successive modifiche e integrazioni; Considerato che nel Programma presentato le risorse destinate alle azioni cardine, come individuate nel medesimo Programma, ammontano a circa il 61,4 % del valore complessivo del Programma stesso (315,177 milioni di euro su 513,419 milioni di euro); Vista la nota del 19 gennaio 2012, n. 245, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato; Ritenuto di dover prendere atto del richiamato Programma attuativo della Regione Veneto, al fine di consentirne il sollecito avvio, formulando alcune osservazioni di cui l'Amministrazione centrale proponente dovra' tenere conto per dare seguito agli adempimenti di propria competenza;
Prende atto ai sensi delle delibere di questo Comitato richiamate in premessa, del Programma Attuativo Regionale (PAR) della Regione Veneto 2007-2013, presentato dal Ministro per la coesione territoriale, finanziato a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione per un valore complessivo di 513,419 milioni di euro, di cui alla tabella allegata alla delibera di questo Comitato n. 1/2011.
Formula le seguenti osservazioni di cui l'Amministrazione centrale proponente dovra' necessariamente tenere conto ai fini dei successivi adempimenti di competenza di cui alle citate delibere n. 166/2007, n. 1/2009 e n. 1/2011: Raccordo strategico. Acquisizione della valutazione ex ante del Programma e delle azioni cardine (allegato 5 delibera CIPE 166/2007). Esigenza di un maggiore dettaglio di alcune linee di intervento (come nel caso di quelle previste nell'ambito dell'Asse prioritario 3 "Beni culturali e naturali") in occasione della redazione dei documenti attuativi e in sede della eventuale predisposizione degli APQ e/o dei Contratti istituzionali di sviluppo. Concentrazione strategica. Per talune azioni cardine (Asse 4 "Piste ciclabili", Asse 5 "Sviluppo locale"), caratterizzate da interventi diffusi e a basso livello di definizione progettuale, necessita' di procedere ad una attenta verifica dei criteri di selezione e di ammissibilita' dei finanziamenti, anche in relazione ai riferimenti normativi e programmatici vigenti. Governance e assistenza tecnica. Con riferimento alle modalita' di attuazione, si fara' ricorso allo strumento dell'Accordo di Programma Quadro (APQ) e, ove necessario, del Contratto istituzionale di sviluppo di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 88/2011 e al punto 5 della delibera CIPE n. 1/2011, con particolare riferimento agli interventi in materia di difesa del suolo (Asse 2.), di beni culturali (Asse 3) e per quelli relativi al sistema metropolitano ferroviario regionale. E' inoltre necessario, in analogia con quanto previsto per i programmi comunitari. prevedere l'autorita' di audit del Programma. Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica dovra' verificare l'efficace funzionamento dei sistemi di gestione e controllo del Programma, anche con riferimento all'ammissibilita' e alla congruita' delle spese.
Stabilisce
che non sono oggetto della presa d'atto, da parte di questo Comitato, coperture finanziarie anche di natura programmatica diverse dalle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione assegnate al PAR in esame, ne' eventuali riferimenti al finanziamento di perizie/atti aggiuntivi relativi ad affidamenti in essere, dal momento che, in tali casi, la presa d'atto e' riferita esclusivamente alla necessita' di completare una determinata opera/fornitura in relazione agli obiettivi di sviluppo che la Regione intende conseguire attraverso la sua realizzazione. Roma, 20 gennaio 2012
Il Presidente: Monti Il segretario: Barca
Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2012 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Economia e finanze, foglio n. 321 |
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