Gazzetta n. 94 del 21 aprile 2012 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 2012
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di San Procopio.


IL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 23 dicembre 2010, registrato alla Corte dei conti il 30 dicembre 2010, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 marzo 2012;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.

Dato a Roma, addi' 22 marzo 2012

NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei
Ministri

Cancellieri, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 2 aprile 2012 Registro n. 2, Interno, foglio n. 333
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 23 dicembre 2010, registrato alla Corte dei conti il 30 dicembre 2010, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita', operando in uno dei territori piu' difficili della provincia di Reggio Calabria, al confine tra la Piana di Gioia Tauro e l'Aspromonte.
Come rilevato dal Prefetto di Reggio Calabria nella proposta di proroga della gestione commissariale datata 29 febbraio 2012, nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione per il recupero della credibilita' dell'amministrazione comunale, e' necessario consolidare le diverse iniziative avviate dalla stessa finalizzate ad assicurare la riaffermazione dei principi di buon andamento e di imparzialita'.
Quanto sopra e' emerso anche nel corso della riunione di coordinamento delle Forze di Polizia del 16 febbraio 2012 ove e' stato concordemente ritenuto che l'opera di bonifica svolta dalla commissione non e' ancora completata.
Per la commissione risulta prioritario il completamento del risanamento finanziario dell'ente in considerazione della particolare condizione di dissesto in cui versa il comune, dichiarato dal consiglio comunale al tempo in carica, ai sensi dell'art. 244 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, con deliberazione del 3 gennaio 2008, n. 46.
Tale particolare situazione non ha consentito, infatti, che l'attivita' di risanamento finanziario potesse avvenire in tempi normali in quanto l'amministrazione commissariale ha dovuto operare in presenza dei vincoli posti dalla normativa relativa agli enti che si trovano nella condizione di dissesto.
L'attivita' posta in essere dalla commissione nel settore finanziario manifesta i primi effetti positivi sia in relazione alla riscossione di tributi degli anni pregressi sia perche' e' stato attivato un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
La scelta della commissione di procedere ad una riscossione progressiva dei tributi e' stata operata per evitare che la richiesta di tributi riferiti a piu' annualita' potesse suscitare malcontento nella popolazione, con conseguente perdita di affidabilita' nelle istituzioni.
L'operazione di recupero delle entrate deve essere, quindi, completata e la commissione straordinaria ha fatto presente che tale delicata attivita', in pieno svolgimento, potrebbe essere compromessa ove non sia espletata dalla stessa, disattendendo le aspettative dei cittadini consapevoli di fruire servizi migliori.
Tra l'altro la commissione ha posto in essere la revisione dell'assetto gestionale ed il controllo delle fasi dei procedimenti amministrativi, operazioni queste che pongono le basi per scongiurare, anche per il futuro, l'attenzione della criminalita' in merito all'affidamento di incarichi e lavori.
Risulta, altresi', necessario consentire alla commissione di seguire le procedure avviate, congiuntamente ai comuni limitrofi, per l'attivazione dei contributi regionali che mirano a realizzare opere per favorire lo sviluppo turistico di quella zona.
La commissione ha evidenziato, inoltre, di aver inciso sull'organizzazione dell'ufficio tecnico che presentava numerose criticita', fra cui gli appalti che risultano fermi a seguito di contenzioso sorto con le ditte. Tale contenzioso sta volgendo ad una soluzione e, pertanto, si rende necessario che la gestione degli appalti sia seguita dall'organo commissariale per evitare da un lato che venga vanificata l'opera fin qui svolta dallo stesso e dall'altro che l'ente possa essere esposto a condizionamenti esterni, dai quali non appare ancora pienamente affrancato.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Procopio (Reggio Calabria), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Roma, 14 marzo 2012

Il Ministro dell'interno: Cancellieri
 
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