Gazzetta n. 105 del 7 maggio 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 5 marzo 2012
Liquidazione coatta amministrativa della «Soc. coop. L.M.G. Logistic Management Group - Soc. coop. in liquidazione», in Bologna e nomina del commissario liquidatore.


IL DIRETTORE GENERALE
per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi

Visto il D.P.R. 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Viste le risultanze della revisione ordinaria in data 28 settembre 2011, dalla quale si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata;
Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro delle imprese;
Visto che in data 13 dicembre 2011 e' stato comunicato, ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n. 241/90, l'avvio del procedimento di liquidazione coatta amministrativa al legale rappresentante della societa' e al Tribunale competente per territorio;
Visto che il termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'Amministrazione siano pervenute comunicazioni da parte degli interessati;
Visto l'art. 2545-terdecies c.c. e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1

La «Soc. coop. L.M.G. Logistic Management Group - Soc. coop. in liquidazione», con sede in Bologna (codice fiscale 02842201200) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c.
Considerate le specifiche e plurime competenze in materia e' nominato il dott. Donato Marchesano, nato a Roccadaspide (SA) il 2 settembre 1941, con studio in Medicina (BO), via Marzabotto n. 118/C.
 
Art. 2

Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 5 marzo 2012

Il direttore generale: Esposito
 
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