Gazzetta n. 138 del 15 giugno 2012 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 23 marzo 2012
Fondo per lo sviluppo e la coesione. Assegnazione di risorse a favore di interventi prioritari nel settore dei beni e delle attivita' culturali - sedi museali di rilievo nazionale. (Deliberazione n. 38/2012).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993;
Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003 n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61;
Vista la legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha convertito, con modificazioni, il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica e in particolare l'art. 7, commi 26 e 27, che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale e visto in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), e sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, fra l'altro, alla gestione del FAS, ora Fondo per lo sviluppo e la coesione;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera di questo Comitato 20 gennaio 2012, n. 6, in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, recante l'imputazione delle riduzioni di spesa disposte per legge, la revisione della pregressa programmazione e l'assegnazione di risorse in favore di interventi di competenza di varie Amministrazioni centrali e visto in particolare il punto 6 nel quale vengono quantificate in 145,293 milioni di euro le residue disponibilita' del FSC da assegnare in favore delle Amministrazioni centrali, con priorita' per gli interventi di competenza del Ministero per i beni e le attivita' culturali, nonche' il punto 2 in cui, ai sensi dell'art. 33, comma 2, della legge 12 novembre 2011, n. 183 viene indicata l'articolazione pluriennale, in termini di cassa, delle risorse del FSC complessivamente disponibili per la programmazione nazionale, pari a 4.858,883 milioni di euro;
Vista la nota n. 3818 del 2 marzo 2012, con la quale il Ministro per i beni e le attivita' culturali chiede a questo Comitato l'assegnazione di un importo di 70 milioni di euro, da destinare al finanziamento di n. 9 interventi prioritari di competenza del Ministero stesso, che rispondono a requisiti di urgenza e organicita', strategicita' per lo sviluppo dei territori e per l'attrazione di investimenti pubblici e privati su sedi museali di rilievo nazionale (Grande Brera di Milano, Galleria dell'Accademia di Venezia, Palazzo Reale e Museo di Capodimonte a Napoli, Poli museali di Melfi-Venosa, Taranto e Palermo, Museo nazionale di Cagliari, Museo archeologico nazionale di Sassari) e viste le schede tecniche allegate alla detta nota, che illustrano gli obiettivi e le principali caratteristiche tecniche e di realizzazione degli interventi proposti, che presentano tutti un livello di progettazione preliminare;
Vista la successiva nota n. 2890 del 22 marzo 2012, con la quale il Ministero per i beni e le attivita' culturali fa presente che i progetti proposti per il finanziamento costituiscono componente essenziale del programma di rilancio del sistema museale statale e che le priorita' di intervento sono principalmente dettate da obiettivi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e di maggiore attrattivita' turistica, sostenendo l'incremento e la qualificazione del sistema dell'offerta in termini di fruizione, analisi dei fabbisogni, accessibilita', sicurezza, accoglienza, ampliamento e miglioramento degli spazi, modernizzazione degli allestimenti, rendendo piu' competitiva a livello internazionale l'offerta culturale italiana;
Considerato che nella nota da ultimo richiamata viene inoltre fatto presente che i progetti proposti consentono, in alcuni casi, di completare iniziative gia' in corso di realizzazione e di assicurare altresi' la conservazione dei manufatti monumentali in cui sono ubicate le collezioni museali e viene sottolineato che dalla realizzazione degli interventi proposti sono attesi importanti benefici in termini di ampliamento della domanda e, piu' in generale, di sviluppo economico, nonche' significative ricadute territoriali in termini occupazionali e di rafforzamento della coesione sociale, atteso anche il ruolo degli investimenti in cultura come strumento di attrazione di contributi privati aggiuntivi, in particolare per il Museo di Brera;
Considerato che nella medesima nota viene altresi' precisato che la rapida cantierabilita' degli interventi e' assicurata dall'avanzamento progettuale che, pur differenziato, garantisce per tutti i progetti l'attivazione delle procedure di gara entro il mese di dicembre 2012;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 13 maggio 2010, n. 58);
Valutato quanto segnalato dal Ministero dell'economia e delle finanze, Ragioneria generale dello Stato, con la nota n. 24172 del 21 marzo 2012 in ordine al criterio prudenziale nell'utilizzo delle residue disponibilita' del FSC e ritenuto comunque di dover procedere con urgenza, per le motivazioni sopra indicate, alla presente assegnazione;
Vista la nota n. 1229-P del 22 marzo 2012, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le osservazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;

Delibera:

1. A valere sulle residue disponibilita' del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui al punto 6 della delibera n. 6/2012 richiamata in premessa, e' disposta l'assegnazione di un importo complessivo di 70 milioni di euro in favore del Ministero per i beni e le attivita' culturali, per la realizzazione di nove interventi prioritari di competenza del medesimo Ministero su sedi museali di rilievo nazionale, secondo la seguente ripartizione:
Parte di provvedimento in formato grafico



2. Gli interventi sopraindicati saranno attuati mediante lo strumento dell'Accordo di programma, da stipularsi tra il Ministero per i beni e le attivita' culturali, il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e anche la Regione Siciliana, per quanto riguarda il polo museale di Palermo. L' Accordo conterra', tra l'altro, un sistema di indicatori di risultato e di realizzazione, cronoprogrammi di attuazione e appaltabilita', la verifica della sostenibilita' finanziaria e gestionale, nonche' l'individuazione di appropriati sistemi di gestione e controllo anche con riferimento all'ammissibilita' delle spese.
3. L'erogazione delle risorse assegnate con la presente delibera sara' disposta secondo modalita' temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, tenendo conto delle esigenze di completamento, nei tempi stabiliti, degli interventi indicati al precedente punto 1.
4. Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, nella documentazione amministrativa e contabile riguardante i detti interventi.
Roma, 23 marzo 2012

Il Presidente: Monti Il Segretario: Barca

Registrato alla Corte dei conti il 29 maggio 2012 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 283
 
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