Gazzetta n. 146 del 25 giugno 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 5 giugno 2012
Determinazione delle scorte obbligatorie di prodotti petroliferi, per l'anno 2012.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Vista la legge 7 novembre 1977, n. 883, che recepisce l'Accordo relativo ad un Programma internazionale per l'energia, firmato a Parigi il 18 novembre 1974, da realizzare attraverso l'Agenzia internazionale per l'energia;
Vista la direttiva 98/93/CE del Consiglio del 14 dicembre 1998 come modificata dalla direttiva 2006/67/CE del 24 luglio 2006, che impone l'obbligo agli Stati membri dell'Unione Europea di mantenere un livello minimo di scorte di petrolio greggio e/o di prodotti petroliferi;
Visto il decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22, che attua la direttiva 98/93/CE sopra citata ed in particolare l'art. 1, comma 1, e l'art. 2, comma 3, i quali dispongono che le scorte di riserva del Paese siano determinate annualmente con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e che, nel medesimo decreto, siano definiti i coefficienti necessari a determinare la ripartizione dell'obbligo tra i soggetti ad esso tenuti;
Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 19 settembre 2002, n. 16995, con il quale si e' data attuazione al disposto dell'art. 4, comma 3, del decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22;
Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239 «Riordino del settore energetico e delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia» ed in particolare l'art. 1, commi 90, 91 e 92, che modifica la disciplina delle scorte obbligatorie di prodotti petroliferi;
Visti i decreti del Ministro dello sviluppo economico 31 luglio 2006, n. 17325, e 14 febbraio 2007, n. 17329, con i quali e' stata modificata la disciplina delle sostituzioni tra prodotti petroliferi finiti da mantenere a scorta fissata dal decreto 19 settembre 2002, n. 16995;
Ritenuta la necessita' di procedere al calcolo delle scorte obbligatorie per il corrente anno ed all'imposizione dell'obbligo ai soggetti ad esso tenuti in virtu' della normativa in premessa;

Decreta:

Art. 1
Determinazione dei quantitativi delle scorte obbligatorie di prodotti
petroliferi per l'anno 2012

1. Le scorte di riserva in prodotti petroliferi finiti appartenenti alle categorie I, II e III di cui all'allegato A del decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22, da costituire e mantenere stoccate per l'Italia sino all'imposizione degli obblighi di scorta per l'anno 2013 ammontano a 11.396.083 tonnellate complessive, di cui 9.749.014 tonnellate derivanti dalle immissioni al consumo e/o dalle esportazioni effettuate nel corso dell'anno 2011 e 1.647.069 tonnellate da detenere come quota aggiuntiva necessaria a conseguire i livelli di scorta fissati a carico dell'Italia dall'Agenzia internazionale dell'energia, come disposto dagli articoli 3 e 10 del decreto legislativo sopra citato.
2. La quota da attribuire alle sole raffinerie sulla base delle esportazioni e/o delle lavorazioni effettuate per conto di committenti esteri nel corso dell'anno 2011, detraibile, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22, dall'ammontare della scorta e' pari a 781.680 tonnellate complessive cosi' suddivise:
categoria I: t. 385.831 tonnellate;
categoria II: t. 318.002 tonnellate;
categoria III: t. 77.847 tonnellate.
3. A seguito della detrazione di cui al comma 2, il quantitativo residuo da ripartire tra i soggetti che nel corso dell'anno 2011 hanno immesso al consumo prodotti petroliferi finiti nel mercato interno ammonta a 8.967.334 tonnellate complessive cosi' suddivise:
categoria I (benzine per autoveicoli, carburanti per aerei, benzina per aerei, carburanti per motori aviazione di tipo benzina): 1.549.077 tonnellte;
categoria II (gasoli, oli per motori diesel, petrolio lampante, carburante per motori a reazione del tipo cherosene): 7.210.202 tonnellate;
categoria III (oli combustibili): 163.055 tonnellate.
4. Ai quantitativi di scorta di cui ai commi 2 e 3 sono aggiunti quelli incrementali da calcolare secondo quanto previsto dagli articoli 3 e 10 del decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22. Tali quantitativi, da ripartire tra i soggetti tenuti all'obbligo sulla base delle percentuali di cui all'art. 2, sono i seguenti:
categoria I: 344.499 tonnellate;
categoria II: 1.271.870 tonnellate;
categoria III: 40.700 tonnellate
 
Art. 2
Determinazione dei coefficienti di cui all'art. 2, comma 3, del
decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22

1. La ripartizione dei quantitativi di cui all'art. 1 tra i soggetti tenuti all'obbligo e' effettuata sulla base di coefficienti cosi' definiti:
a) per la parte di scorta derivante dalle immissioni al consumo: dal rapporto tra l'ammontare della scorta a carico dell'Italia, al netto delle detrazioni delle quote attribuite alle sole raffinerie come specificato all'art. 1, e le immissioni al consumo avvenute nel mercato interno nel corso dell'anno 2011:
categoria I: 16,852%;
categoria II: 22,171%;
categoria III: 9,965%;
b) per la parte di scorta costituente la quota aggiuntiva ai sensi dell'art. 3 e dell'art. 10 del decreto legislativo 31 gennaio 2001, n. 22: dal rapporto tra il quantitativo di scorta fissato per l'anno in corso dall'Agenzia internazionale dell'energia in oli greggi, opportunamente trasformato in prodotti finiti delle tre principali categorie, e la scorta in categorie derivante dalle immissioni al consumo e/o esportazioni avvenute nel Paese nell'anno 2011: 16,895% per ciascuna categoria di prodotto.
2. La Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche comunichera' la ripartizione delle scorte di cui all'art. 1 a ciascun soggetto tenuto all'obbligo.
 
Art. 3

Sostituzioni e conversioni tra i prodotti soggetti a scorta

1. E' consentito sostituire con prodotti finiti e/o con oli greggi e/o con semilavorati le scorte di cui agli articoli 1 e 2 secondo le modalita' previste dall'art. 7 del decreto del Ministro delle attivita' produttive 19 settembre 2002, n. 16995, come modificato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 14 febbraio 2007, n. 17329.
2. La scorta derivante da immissioni al consumo e da esportazioni potra' essere sostituita con oli greggi e/o con semilavorati a condizione che ciascuna tonnellata di prodotto finito sia sostituita da 1,325 tonnellate di materia prima.
3. La scorta costituente la quota destinata a raggiungere il livello fissato dall'Agenzia internazionale dell'energia puo' essere sostituita con oli greggi e/o semilavorati a condizione che ogni tonnellata sia sostituita con 1,2 tonnellate di materia prima. La scorta puo' altresi' essere sostituita con pari quantita' di prodotti appartenenti alle altre categorie e con prodotti petroliferi non appartenenti alle tre categorie principali a condizione che il quantitativo da sostituire sia prima convertito in oli greggi moltiplicandolo per il fattore di conversione di 1,2 e poi diviso per il coefficiente di 1,065.
 
Art. 4

Decorrenza e validita' dell'obbligo e dislocazione delle scorte

1. Le scorte di cui all'art. 1 devono essere costituite a decorrere dalle ore 0.00 del giorno 1° luglio 2012. Entro tale data i singoli operatori devono confermare la costituzione delle scorte e rendere nota la loro dislocazione.
2. Ogni diversa successiva dislocazione delle scorte puo' essere disposta soltanto previa comunicazione al Ministero dello sviluppo economico secondo le procedure operative contenute nella circolare ministeriale del 19 novembre 2002 n. 271, e sue successive modificazioni ed integrazioni.
3. La misura delle scorte obbligatorie di prodotti petroliferi, definita nell'art. 1, rimane valida sino all'entrata in vigore degli obblighi per l'anno successivo.
 
Art. 5

Ulteriori disposizioni

1. Contro il presente decreto e' ammesso ricorso al Tribunale amministrativo regionale o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica rispettivamente entro sessanta o centoventi giorni a decorrere dalla data in cui se ne sia avuta piena ed integrale conoscenza.
2. Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito internet del Ministero dello sviluppo economico.
Roma, 5 giugno 2012

Il Ministro: Passera
 
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