Gazzetta n. 158 del 9 luglio 2012 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 19 giugno 2012
Approvazione del Conto finanziario relativo all'esercizio 2011.


IL PRESIDENTE

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, contenente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, ed in particolare l'art. 4;
Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94;
Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle sezioni riunite della Corte stessa nell'adunanza del 14 dicembre 2000 (Deliberazione n. 1/DEL/2001);
Visto il decreto presidenziale n. 60 del 30 novembre 2001 con il quale sono stati approvati i modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti, ai sensi dell'art. 24 del gia' citato regolamento di autonomia finanziaria;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196;
Visto il regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti di cui alla deliberazione delle sezioni riunite in data 26 gennaio 2010 (Deliberazione n. 1/DEL/2010);
Vista la legge 7 aprile 2011, n. 39;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
Visto il decreto presidenziale n. 42 del 27 dicembre 2010, che approva il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2011;
Visti i decreti presidenziali: n. 14 del 6 maggio 2011, n. 34 del 6 luglio 2011 e n. 43 del 22 settembre 2011, relativi a variazioni compensative fra capitoli appartenenti alle stesse unita' previsionali di base;
Visto il decreto presidenziale, n. 51 del 28 ottobre 2011, di approvazione delle variazioni in assestamento al bilancio di previsione 2011;
Visti lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2011 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del servizio bilancio e contabilita' della direzione generale programmazione e bilancio;
Vista la relazione del collegio dei revisori dei conti in data 10 maggio 2012, nella quale viene espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;
Vista la deliberazione del Consiglio di presidenza n. 69 dell'11 giugno 2012;
Sentito il Consiglio di amministrazione nella riunione del 24 maggio 2012;
Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;

Decreta:

E' approvato, ai sensi dell'art. 28, comma 4 del sopra citato Regolamento di autonomia, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2011.
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2012, ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 19 giugno 2012

Il Presidente: Giampaolino
 
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO
SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA'

RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2011

1 - Premessa

Il conto finanziario 2011, redatto secondo il disposto dell'art. 25 del vigente regolamento di autonomia finanziaria (SSRR n. 1/DEL/2001 del 14 dicembre 2000) si inserisce, nell'ambito dell'esperienza di autonomia organizzativa e contabile della Corte dei conti, in un momento di transizione fra la struttura organizzativa disegnata dal vecchio Regolamento di organizzazione del 2001 (SSRR del 18/7/2001) e quella successivamente dettata - con l'introduzione di significativi cambiamenti - dal vigente Regolamento di organizzazione emanato con deliberazione delle SSRR del 26 gennaio 2010 (n. 1/DEL/2010).
Probabilmente, il conto finanziario 2011 e' anche l'ultimo ad essere redatto secondo le vigenti, anche se in parte obsolete, disposizioni del Regolamento di autonomia finanziaria sopra citato.
Infatti, come indicato nella relazione al bilancio di previsione 2012, lo schema del nuovo Regolamento di autonomia finanziaria prodotto, entro il 31 ottobre 2011, dalla Commissione di studio appositamente istituita (d.P.Cdc. n. 11/2011 e dd.SG n. 462 e n. 472/2011), con il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2012, ha iniziato l'iter procedurale per la definitiva approvazione.
In questo mutato quadro organizzativo, la figura del Segretario generale e' confermata al vertice dell'organizzazione amministrativa dell'Istituto. Egli provvede al coordinamento ed al controllo della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali di pertinenza dei singoli dirigenti, nell'ambito delle funzioni attribuitegli ed analiticamente elencate all'art. 6 del vigente Regolamento per l'organizzazione.
2. Conto finanziario 2011 - Parte generale

Il conto finanziario, e' redatto in coerenza con l'impostazione data al corrispondente bilancio di previsione 2011 ed a quelli redatti negli anni precedenti, per i quali e' stata utilizzata la seguente classificazione:
a) le entrate sono distinte in categorie, a seconda della loro provenienza,
b) le spese sono ripartite tra le Unita' Previsionali di Base (UPB).
Per quel che riguarda le modificazioni introdotte dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196, di riforma della normativa di contabilita' e finanza pubblica (disposizioni, peraltro, rivolte alle amministrazioni centrali dello Stato), si precisa che, per l'esercizio finanziario in esame, questo Istituto ha mantenuto strutturalmente inalterati i propri bilanci.
Nell'allegata tabella 1 viene data dimostrazione della ripartizione della spesa per funzioni obiettivo di primo e di secondo livello. Al fine di una migliore comprensione dei dati in essa riportati, si ricorda che le funzioni obiettivo di primo livello sono quattro (indirizzo politico-amministrativo - controllo - giurisdizione - servizi generali), e nove sono quelle di secondo livello (governo dell'Istituto - attivita' di controllo in sede centrale - attivita' di controllo in sede regionale - attivita' giudicante centrale - attivita' giudicante regionale - attivita' requirente centrale - attivita' requirente regionale - gestione delle risorse umane - acquisizione e gestione delle risorse strumentali).
Nella stessa tabella, l'ultima colonna delle funzioni-obiettivo di II livello, evidenzia che le risorse impiegate per la funzione di controllo sono maggiori di quelle utilizzate per la funzione giudicante e per quella requirente. L'aumento di tali somme deriva essenzialmente dal mirato finanziamento previsto dalla legge n. 15/2009.
Una percentuale in aumento e' registrata anche per le risorse destinate all'attivita' giurisdizionale degli Uffici regionali, notevolmente piu' elevata di quella degli Uffici centrali. Per un'obiettiva lettura di questi dati, va precisato che la Sezione di controllo, la Sezione giurisdizionale e la Procura per la Regione Lazio, pur avendo sede a Roma, sono comprese tra gli Uffici regionali.
Il sotto indicato prospetto, nel riportare i dati relativi all'andamento delle spese delegate nel trascorso triennio 2009/2011, da' contezza di un ulteriore generalizzato aumento delle risorse poste a disposizione degli uffici regionali:


|=======|===================|===================|===================| | | Anno 2009 | Anno 2010 | Anno 2011 | |-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------| |Uffici | Stanzia-| Somme | Stanzia-| Somme | Stanzia-| Somme | |Regio- | menti | pagate | menti | pagate | menti | pagate | |nali | | | | | | | |-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------| |Sezioni|1.781.512|1.583.396|2.318.801|1.885.059|2.869.461|2.419.024| |di con-| | | | | | | |trollo | | | | | | | |-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------| |Sezioni|1.829.307|1.656.405|2.351.768|1.822.774|2.677.720|2.286.306| |giuri- | | | | | | | |sdizio-| | | | | | | |nali | | | | | | | |-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------| |Procure|1.522.802|1.380.996|1.833.506|1.345.480|1.990.259|1.791.841| |regio- | | | | | | | |nali | | | | | | | |=======|=========|=========|=========|=========|=========|=========|

Gestione di competenza

Nello stato di previsione del MEF per l'esercizio finanziario 2011 sono iscritti i due capitoli relativi al fabbisogno per spese di funzionamento della Corte dei conti:
a) il capitolo 2160, denominato "Spese di funzionamento della Corte dei conti" (4.1.1.)(1.1.1.), con uno stanziamento di Euro 50.000.000;
b) il capitolo 2162, di nuova istituzione, denominato "Spese di natura obbligatoria della Corte dei conti" (4.1.1.) (1.1.1.) con uno stanziamento di Euro 244.202.392.
Tale distinzione deriva dall' applicazione della legge di contabilita' e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39), nella quale si fa espresso riferimento alle spese definite "rimodulabili" (di natura non obbligatoria) ed a quelle "non rimodulabili" (di natura obbligatoria).
L'iniziale stanziamento e', pertanto, complessivamente quantificato in Euro 294.202.392, comprensivo del finanziamento annuale di cui all'art. 11 della legge n. 15/2009 pari ad Euro 5.000.000. Sulla base dell' assegnazione indicata al cap.110 delle entrate del bilancio dell'Istituto, sono state formulate le previsioni 2011, in coerenza con la legislazione di contenimento della spesa e di un piu' generale obiettivo teso al risanamento dei conti pubblici.
Anche per l'esercizio finanziario in esame, la linea di indirizzo strategico scelta dall'amministrazione nell'assegnazione delle risorse, e' stata quella di una oculata iscrizione in bilancio delle risorse disponibili.
Nella tabella 2 relativa alla ripartizione della spesa, e' evidenziato che l'80% circa delle risorse e' assegnato ai capitoli destinati a spese obbligatorie, il 13% circa a quelli relativi alle spese per l'acquisizione di beni e servizi ed il restante 7% alle spese in c/capitale, queste ultime utilizzate per lo piu' nel campo dell'informatica di servizio.
Riguardo alla tabella 3, dimostrativa degli avanzi di amministrazione, particolare attenzione va posta alla circostanza che questi sono in gran parte il risultato dei cospicui finanziamenti ricevuti, in prossimita' della chiusura d'esercizio, negli anni dal 2007 al 2009. Circostanza questa che, se da una parte ha consentito di compensare la riduzione delle risorse iniziali, ha dall'altra, generato una progressiva eccedenza rispetto al fabbisogno rappresentato dai Responsabili amministrativi dei centri di spesa. Per le ragioni esposte, i fondi sono accantonati nel cap. 602 - Fondo di riserva - che, per l'esercizio in esame, presenta una disponibilita' residua di oltre 32 milioni e mezzo di euro.
Particolare attenzione e' stata rivolta, altresi', all'invarianza, per quanto possibile, delle riduzioni sui capitoli destinati a spese da comprimere, come individuate dalla normativa di risanamento dei conti pubblici che, negli ultimi anni, costituisce una costante della normativa di settore.
Per completezza di informazione, si rappresenta che in occasione della manovra di assestamento relativa al bilancio dello Stato 2011, il capitolo 2160 (destinato al funzionamento della Corte dei conti - spese rimodulabili), e' stato ridotto di € 5.163.820, variazione in diminuzione conseguente ai tagli, ritenuti indispensabili per il mantenimento della stabilita' finanziaria del Paese, destinati a tutte le amministrazioni dello Stato.
Infine si segnala che, in prossimita' della chiusura dell'esercizio 2011, l'Ispettorato generale per le Pubbliche Amministrazioni (IGEPA) del MEF ha comunicato, relativamente ai capitoli 2160 e 2162, una integrazioni di fondi per un importo di lieve entita', pari ad Euro 524.259.
Le variazioni in aumento si riferiscono per:
a) euro 273.916 - all'adeguamento dei canoni di locazione FIP e Patrimonio uno,
b) euro 73.728 - al rimborso per oneri relativi a visite per accertamenti sanitari disposti dall'amministrazione nell'anno 2010,
c) euro 176.715 - a compensi percepiti dal personale di magistratura ed amministrativo per la partecipazione a Collegi arbitrali, nei confronti dei quali si applica la procedura di riscossione della quota parte che confluisce nell'apposito "Fondo perequativo" di cui all'art. 61 - 9° comma - della legge n. 133/2008.
L'effettivo trasferimento di detti fondi, avvenuto in data 28 febbraio 2012, e' stato certificato tra le entrate accertate ma non riscosse nell'esercizio 2011.
Dal 1° gennaio 2011 la Corte dei conti ha completato l'iter di adesione al sistema dei pagamenti telematici denominato Service Personale Tesoro (SPT), con l'utilizzo di accrediti diretti ai beneficiari, attraverso le modalita' interbancarie messe a disposizione dalla Banca d'Italia. Nella fase di avvio, le nuove procedure hanno presentato alcune disfunzioni d'ordine tecnico che si sono riversate sulla successiva fase di ripianamento dei conti nei confronti della Banca d'Italia, generando disallineamenti rispetto alle anticipazioni da questa effettuate per conto della Corte.
Tali disallineamenti sono opportunamente riportati nello schema del conto finanziario nei Quadri riassuntivi Parte IV e V - Risultati differenziali, Parte VI - Situazione amministrativa.
Tra le entrate eventuali sono riscontrabili altre poste di minore entita' e di cui si specifichera' piu' avanti, che hanno contribuito alla determinazione delle risorse complessivamente disponibili nell'anno di riferimento.
In conclusione, le entrate accertate ammontano ad € 344.297.643, come indicato nello schema del conto finanziario per il 2011 (Parte I - Entrate), le somme riscosse sono pari ad € 341.814.274, importo comprensivo dell'avanzo di amministrazione e quelle rimaste da riscuotere pari a € 2.483.369. Quest' ultima somma e' costituita da € 2.179.731 quale rimanenza dello stanziamento finale totale dei capitoli 2160 e 2162, e da € 303.638, quale rimanenza di somme affluite per entrate diverse.
In relazione alle spese (Parte II dello schema), le somme impegnate ammontano ad € 294.110.943, quelle pagate ad € 212.556.489, quelle rimaste da pagare sono pari ad € 81.554.454 e, di conseguenza, le economie di gestione risultano essere € 46.386.420.
3 - Analisi delle singole poste del bilancio

Sono riportati di seguito i fatti piu' rilevanti relativi alla gestione delle entrate e delle spese, con la precisazione che queste ultime tengono conto della ripartizione delle risorse per centri di responsabilita', coincidenti con altrettante Unita' previsionali di base.
Parte I - Entrate.

Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto nei due capitoli 2160 e 2162 dello stato di previsione del MEF, prevede uno stanziamento totale iniziale di € 294.202.392.
Come precedentemente illustrato, nel corso dell'anno il MEF ha effettuato diverse integrazioni di fondi a favore dei suddetti capitoli per un totale di € 524.259.
Per contro va registrato il taglio di € 5.163.820, effettuato in fase di assestamento del bilancio dello Stato, a carico del capitolo 2160 destinato alle spese rimodulabili della Corte, come anticipato nel paragrafo precedente.
Si registra, pertanto, una diminuzione di € 4.639.561 (differenza tra le riduzioni subite e le integrazioni ricevute) rispetto allo stanziamento iniziale e l'accertamento delle entrate si riduce ad € 289.562.831. Le somme riscosse sono pari ad € 287.383.100 e quelle da riscuotere ammontano ad € 2.179.731.
L'importo accertato a titolo di entrate eventuali e diverse risulta pari ad € 9.883.122, come indicato nell'allegata tabella 4. Le previsioni 2011 indicavano in bilancio un ammontare di € 1.000.000, ma la differenza si e' verificata per fattori di natura imprevista.
In primo luogo, va precisato che sul conto di tesoreria e' confluito l'importo di € 6.825.433 per l'erroneo duplicato di contabilizzazione degli stipendi del mese di gennaio 2011, situazione ripianata con la contabilita' del mese di giugno.
In secondo luogo, va ricordato che nel 2011 hanno iniziato ad operare i Servizi amministrativi unici regionali (SAUR - come da disposizioni contenute nella circolare del Segretario generale n. 7 del 26 gennaio 2011) e di conseguenza dal 1° luglio 2011, nelle realta' regionali, la gestione delle spese di funzionamento e' affidata ad un funzionario delegato unico, in sostituzione dei tre previsti per ciascuna struttura dalla precedente organizzazione. L'importo totale non utilizzato dai funzionari delegati, cessati alla data del 30 giugno 2011, e' pari ad € 1.294.130.
Da ultimo occorre considerare l'importo relativo ai rimborsi pervenuti da altre Amministrazioni presso le quali il personale della Corte dei conti presta servizio in posizione di comando, per gli emolumenti a questo corrisposti, pari ad € 1.410.492.
Le somme riscosse ed indicate nell'allegata tabella 4, pari ad € 9.883.122 si riferiscono a quelle effettivamente trasferite al conto acceso presso la Tesoreria centrale della Banca d'Italia a favore della Corte e la differenza con le entrate accertate determina, anche in questo caso, un residuo attivo di € 20.462.
Per quanto riguarda il rimborso dei canoni di locazione da parte della Regione Siciliana, si precisa che l'importo iniziale, pari ad € 974.479, relativo all'annualita' 2011 per la locazione dell'immobile sito in Via Cordova, 76 - Palermo, e' stato rideterminato a seguito degli adeguamenti ISTAT in € 981.904. Detto importo chiesto in restituzione alla Regione Siciliana con nota del 5 ottobre 2011, da questa e' stato rimborsato limitatamente ad € 965.204, determinando un residuo attivo di € 16.700.
Relativamente ai rimborsi dovuti dalle Regioni per gli emolumenti corrisposti dalla Corte ai Consiglieri di nomina regionale, si fa presente che le entrate iscritte in fase previsionale tengono conto dei rimborsi che avrebbero dovuto affluire per le competenze anticipate ai 4 Consiglieri in servizio al 1° gennaio 2011. In corso d'anno si sono verificate 3 cessazioni, non bilanciate da nuove nomine, di conseguenza l'importo inizialmente previsto si e' rilevato in eccedenza. Le entrate accertate ammontano ad € 780.878, le somme riscosse ad € 691.118 con una differenza di € 89.760 rimasta da riscuotere.
Per quanto riguarda il capitolo di entrata 126, si fa presente che in corso d'anno il MEF non ha effettuato alcun versamento a favore della Corte, in relazione alle quote dei compensi corrisposti ai magistrati per la loro partecipazione a Collegi arbitrali. Con nota del 14 novembre 2011 (la rilevazione viene effettuata ogni anno alla data del 30 ottobre) e' stata richiesta la riassegnazione dei fondi affluiti al capitolo di entrata del MEF n. 3490 - Art. 17 - personale di magistratura - e Art. 18 - personale amministrativo - come previsto dal comma 9, dell'art. 61 della legge n. 133/2008, per un totale di € 176.716. Tale importo e' stato riassegnato con D.M. n. 116686 del 19 dicembre 2011 ed e' stato versato in data 28 febbraio 2012. Pertanto, la somma di € 176.716 e' certificata come accertata, ma non riscossa nel presente conto finanziario.
L'ultima voce dell'entrata e' rappresentata dall'avanzo di amministrazione che, previsto inizialmente in € 19.000.000, e' stato aumentato dopo la chiusura del conto finanziario 2010 ad € 42.912.192. In occasione della manovra di assestamento del bilancio di previsione, su detto capitolo infatti e' stata apportata una variazione in aumento di € 23.912.192.
L'ammontare finale delle risorse finanziarie accertate e' determinato, pertanto, in 344.297.643 euro.
Parte II - Spese

Per l'anno 2011, le richieste di assegnazione delle risorse finanziarie formulate dai responsabili dei centri di responsabilita', sono state interamente accolte in fase di previsione di bilancio. I fondi stanziati dal MEF, infatti, si presentavano sufficienti alle esigenze piu' volte manifestate dai vertici dell'Amministrazione, relativamente alla necessita' di disporre di finanziamenti adeguati al ruolo, confermato ed anzi potenziato dalla normativa piu' recente, che la Corte dei conti riveste nel quadro istituzionale del Paese.
Il terzo finanziamento annuale di euro 5.000.000, che il comma 9, dell'art. 11, della legge 4 marzo 2009, n. 15, assegna all'Istituto con l'obiettivo specifico di potenziare l'esercizio della funzione di controllo, e' stato destinato all'assunzione, gia' autorizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica, di personale risultato idoneo in precedenti concorsi pubblici (€ 3.533.100) e per la parte residua, all'implementazione dei sistemi informativi e tecnologici strumentali all'esercizio del controllo (€ 1.466.900).
In occasione dell'assestamento al bilancio di previsione e' stata registrata la variazione in aumento - pari alla differenza scaturita dal calcolo definitivo dell'avanzo di amministrazione, come descritto nella parte delle Entrate - e contestualmente quella in diminuzione relativa al minor fabbisogno di risorse sui capitoli relativi agli stipendi, e corrispondenti oneri erariali e contributivi, del personale di magistratura (capitoli 201, 202 e 203), per un totale di € 3.300.000. Le maggiori disponibilita' finanziarie sono state utilizzate in parte per l'incremento di alcuni capitoli di spesa e, per il restante maggior importo, sono rimaste allocate al "Fondo di riserva".
Qui di seguito saranno illustrate le procedure di utilizzazione delle risorse finanziarie assegnate a ciascuna U.P.B., con la descrizione di alcuni significativi aspetti, che non esauriscono tuttavia, l'intera gestione dell'anno.
U.P.B. 1 - Segretariato generale

Le risorse a disposizione dell'U.P.B. per il funzionamento degli organi di governo dell'Istituto (Presidenza, Consiglio di presidenza, Segretariato generale), per il trattamento economico e la formazione del personale di magistratura e per la DGSIA ( ex URSIA fino al 30 giugno 2011), sono state impegnate per circa il 76%, le economie si attestano al 24% delle risorse disponibili ed ammontano complessivamente ad € 40.011.960, le somme pagate, a fronte degli impegni assunti, sono circa il 77%.
Nell'ambito di tale UPB si precisa che il solo capitolo 602 - Fondo di riserva - per il quale si e' ampiamente detto nella prima parte della relazione, presenta un importo di 32.774.687 euro, quindi le economie di gestione 2011 per questa U.P.B., al netto del predetto fondo, assommano ad € 7.237.273. Le rimanenze piu' significative si riscontrano in corrispondenza dei capitoli destinati al pagamento delle competenze fisse del personale di magistratura, alle spese per la formazione dello stesso personale ed al capitolo in c/capitale intestato allo sviluppo dei sistemi informativi, gestito dalla DGSIA.
Le ragioni che hanno determinato tale situazione sono da ricercare in primo luogo nel rinvio al 24 ottobre 2011 delle assunzioni di 36 neoreferendari, gia' previste per l'intero anno con oneri calcolati per 40 unita', ed in secondo luogo in un maggior numero di cessazioni dal servizio, rispetto alle previsioni iniziali. Da tener presente, infine, che su detti capitoli operano, a decorrere dal 1° gennaio 2011, le riduzioni disposte dal comma 2, dell'art. 5 del d.l. 78/2010.
Sui capitoli per la formazione del personale gravano anche le spese per i viaggi del personale docente e discente e poiche' le richieste di rimborso, per corsi frequentati nell'ultimo trimestre dell'anno, vengono avanzate a ridosso della chiusura dell'esercizio finanziario, le corrispondenti liquidazioni sono imputate al conto residui 2011.
Per i capitoli relativi alla DGSIA, va osservato che gli importi stanziati sui vari capitoli, sia di parte corrente, sia in conto capitale sono stati interamente impegnati.
Nel corso dell'anno, la Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati (ex URSIA), e' stata oggetto di un importante processo innovativo derivante dall'applicazione del Regolamento di organizzazione, di cui alla Deliberazione n. 1/DEL/2010. Essa ha continuato, tuttavia, senza alcuna interruzione ad erogare corsi di formazione sui sistemi gestionali, conoscitivi e documentali a supporto delle attivita' degli uffici di controllo che utilizzano l'applicativo "ConosCO". Si da, di seguito, descrizione di alcune delle attivita' piu' rilevanti.

• Nell'ambito della "reingegnerizzazione del sistema SIRGS/Cdc", sono state avviate fasi progettuali che investono le tematiche della Finanza statale, del Bilancio, delle Entrate e delle Spese. Sempre in tema di controllo, sono state eseguite implementazioni di nuove funzioni per sistemi gia' esistenti, come il SIQUel, il SIRTEL e SICOFIP.
• L'avvio delle attivita' dei SAUR, ha comportato l'adeguamento dei sistemi informativi a supporto dell'amministrazione (SIAP - Protocollo - SICOGE) ed ha richiesto anche una nuova organizzazione dei referenti informatici nelle sedi regionali.
• Per quanto riguarda la gestione documentale, sono stati utilizzati prodotti commerciali in alternativa ad "applicazioni custom" che hanno permesso, in generale, di ridurre i costi ed aumentare l'efficienza complessiva dei processi.
• Sono stati definiti accordi per la stipula di una specifica Convenzione con il Ministero dell'Interno, con l'ISTAT e con l'AVCP per disciplinare l'accesso alle relative banche-dati con l'intento di migliorare l'attendibilita' e la tempestivita' di acquisizione dei dati piu' siginificativi.
U.P.B. 2 - Servizio affari generali

A questo centro di responsabilita' sono affidate le risorse finanziarie necessarie al funzionamento degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione all'acquisizione di beni e servizi.
Gli Uffici di questa Direzione generale hanno impegnato risorse per circa il 94% degli stanziamenti disposti sui vari capitoli, con una percentuale di somme pagate che sfiorano il 49%. Le economie di € 2.897.868 rappresentano, quindi, il 6% del totale assegnato alla U.P.B.
Le economie maggiori si rilevano in corrispondenza dei capitoli destinati alle spese di funzionamento, di manutenzione e adattamento locali degli uffici centrali e di quelli regionali.
La riduzione dei termini di conservazione dei residui (disposta dalla legge n. 111/2011) ha favorito comportamenti piu' prudenti nelle operazioni di assunzione degli impegni di fine anno, atteggiamento che si riscontra da parte degli Uffici liquidatori in generale ed in particolare della DG Affari generali.
Le risorse disponibili hanno consentito il necessario buon andamento delle attivita' degli uffici ubicati nella capitale. Per quanto riguarda le somme rimaste da pagare, si precisa che le fatturazioni di molti approvvigionamenti di beni sono pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio, di conseguenza il relativo pagamento verra' effettuato in c/residui 2011.
Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, riparazione ed adattamento locali e relativi impianti, le risorse sono state impiegate per la realizzazione di riparazioni urgenti degli impianti e riqualificazione di vari locali L'importo piuttosto elevato che compare come rimasto da pagare si riferisce a lavori che, in parte, si sono realizzati nel corso del 2011 e in parte proseguiranno nel 2012. I lavori si rendono necessari, tra l'altro, per consentire il trasferimento dei dipendenti dalla sede di Via Talli alle sedi centrali, previa rivisitazione dell'assetto logistico degli uffici, attualmente, siti nelle due sedi di Via Baiamonti.
In merito alle spese per interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa che le risorse disponibili non sono state completamente utilizzate a causa di una minor richiesta proveniente dai Responsabili delle sedi regionali, le cui attivita' hanno gia' portato a soluzione situazioni di notevole criticita' e rispetto alle quali, nell'anno precedente, si erano resi necessari anche finanziamenti straordinari. Per quanto riguarda le somme rimaste da pagare, queste si riferiscono ad impegni complessivamente assunti per vari interventi di risanamento della sede centrale e delle sedi regionali, alcuni dei quali ancora in fase di realizzazione. Tra questi gli interventi finalizzati al raggiungimento di una maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro, anche mediante opere per la prevenzione di incendi e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Per la realizzazione dei suddetti obiettivi, tra l'altro, e' stata stipulata una Convenzione Consip per la fornitura di servizi relativi alla "Gestione integrata della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
I fondi stanziati sui capitoli di funzionamento degli Uffici regionali, sono stati gestiti per i pagamenti delle varie utenze e per le obbligazioni contrattuali derivanti dalla manutenzione delle apparecchiature e dal servizio di pulizia, come di consueto
Nel completare la presente relazione occorre aggiungere che nella U.P.B. 2 e' iscritto il capitolo 550 (Spese per i servizi sociali), dedicato ad interventi per il benessere del personale, in cui sono state allocate prima, ed impegnate poi, risorse per € 2.000.000. Tale somma sara' impiegata per la copertura di una polizza sanitaria, gia' in vigore per il personale della Presidenza del Consiglio, da estendere al personale amministrativo della Corte attraverso la stipula di un'apposita convenzione, per la definizione della quale, nel corso del 2011, e' iniziato l'iter procedurale, con l'ausilio degli apparati CONSIP, come richiesto dalle disposizioni vigenti.
In merito ai capitoli iscritti in c/capitale, si registrano spese impegnate per la totalita' degli stanziamenti (con contenute economie) per l'acquisto di mobili, arredi, apparecchiature varie e dotazioni librarie.
Per quanto riguarda le opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici, si rileva che l'intero stanziamento di € 8.000.000 e' stato impegnato. Come gia' fatto presente in altre circostanze, il relativo programma attuativo, per la sede centrale e per alcune sedi regionali, essendo molto complesso ed impegnativo, sara' realizzato con interventi pluriennali. Nel corso dell'esercizio sono proseguiti i lavori di riqualificazione e di adeguamento di vari piani dell'edificio di Via Baiamonti, che hanno riguardato gli impianti antincendio ed elettrico, la riqualificazione di parte dell'edificio Montezemolo e l'impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Per le sedi regionali si segnala la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione di Palazzo Camerlenghi e la messa in sicurezza e la riqualificazione di Palazzo Mandelli a Venezia.
Per le sedi regionali va posto in evidenza, da ultimo, che un' intensa attivita', svolta in sinergia tra le strutture centrali, i SAUR e vari Provveditorati alle OO.PP., hanno permesso di raggiungere ottimi risultati sul fronte degli interventi pianificati per le sedi di Torino, Milano, Venezia, Firenze, Bologna, Ancona, L'Aquila, Napoli e Campobasso.
U.P.B. 3 - Servizio risorse umane e formazione

Alla U.P.B. 3 sono assegnate le risorse finanziarie destinate al trattamento economico fondamentale, accessorio nonche' al versamento degli oneri contributivi a carico dell'Amministrazione per il personale amministrativo. I Servizi appartenenti alla Direzione generale per la gestione delle risorse umane e della formazione, responsabili della gestione delle spese di questa U.P.B., hanno impegnato poco piu' del 97% delle somme disponibili e pagato oltre il 75% dell'importo totale impegnato. In questo caso le economie rappresentano uno scarso 3% dello stanziamento complessivo, attestandosi ad € 3.476.592.
Per i capitoli relativi agli stipendi del personale amministrativo gli impegni si riferiscono al ripianamento dovuto dalla Corte alla Banca d'Italia, nonche' ai rimborsi, alle Amministrazioni centrali dello Stato, che ne abbiano fatto richiesta nel corso del 2011, per emolumenti corrisposti al personale comandato presso la Corte.
Le somme rimaste da pagare si riferiscono a versamenti per ritenute IRPEF e corrispondenti addizionali, per contributi previdenziali relativi all'ultima mensilita' di dicembre comprensiva della XIII, nonche', per rimborsi a favore delle Amministrazioni del comparto Stato le cui richieste sono pervenute successivamente alla chiusura dell'esercizio.
Per i capitoli destinati agli emolumenti accessori, si precisa che nel corso del 2011, sono stati liquidati i compensi per lavoro straordinario del periodo gennaio/ottobre; le indennita' ai centralinisti non vedenti da gennaio a settembre e, pertanto, le somme impegnate si riferiscono alle liquidazioni dei restanti periodi dell'anno, stante il rispetto dell'obbligo dei termini di chiusura dell'esercizio finanziario, fissato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze al 7 dicembre dell'anno di riferimento.
Per quel che riguarda la liquidazione dei compensi derivanti dalla distribuzione del Fondo unico di amministrazione si precisa che per l'anno 2011, l'accordo tra Amministrazione e OO.SS. e' stato siglato in data 12 ottobre ed attuato con circolare del Segretario generale del 15 novembre 2011. Gli importi dei predetti compensi, quindi, sono stati impegnati e verranno corrisposti con imputazione al c/residui dello stesso anno.
E' d'interesse segnalare che, in corso d'anno, lo stesso Servizio ha provveduto alla realizzazione di una nuova procedura informatizzata per il recupero degli emolumenti non dovuti al personale in servizio. Tutte le informazioni, su eventuali recuperi, vengono inserite al sistema SPT utilizzato per la liquidazione delle competenze fisse al personale. In tal modo le registrazioni, presenti nel cedolino di stipendio dell'interessato, assolvono anche al compito della notificazione, con risparmi di tempo, carta e spese postali.
Sono state concluse, inoltre, con esito positivo, le contrattazioni per la fornitura dei buoni-pasto al personale e per i servizi da utilizzare per le trasferte di lavoro, mediante "Accordi-Quadro" gia' definiti da CONSIP.
Per quanto riguarda, infine, la formazione del personale amministrativo, va rilevato che lo stanziamento assegnato al cap. 491 e' stato pressoche' interamente impegnato, ma i pagamenti risultano, a fine anno, molto contenuti. L'attivita' di formazione del personale amministrativo si svolge con modalita' analoghe a quelle programmate per il personale di magistratura da parte del Consiglio di presidenza e del Seminario di formazione permanente di cui si e' gia' riferito.
Infine, in merito al capitolo destinato alle spese per liti, si precisa che lo stanziamento iniziale, determinato considerando i numerosi contenziosi pendenti in sede giudiziale (ricorsi collettivi proposti per varie motivazioni da 141 dipendenti e 29 ricorsi individuali), e' stato utilizzato solo in parte. Infatti, gli importi liquidati ed impegnati, che rappresentano circa la meta' delle assegnazioni del capitolo, si riferiscono ai contenziosi conclusi nell'arco dell'anno e per i quali l'amministrazione e' risultata soccombente.
Parte III - Gestione dei residui

Per quanto riguarda la gestione dei residui attivi, si precisa che sono state riscosse, sia le risorse relative alla quarta rata del finanziamento dovuta dal MEF, sia le rimanenze riferite alle altre entrate eventuali e diverse.
In relazione alla gestione dei residui passivi, si rileva nel 2011 una utilizzazione degli stessi che si attesta intorno al 49% delle risorse impegnate. All'inizio dell'anno, infatti, l'importo complessivo dei predetti residui risultava essere di € 106.605.914; considerate le somme pagate nel corso dell'anno, pari ad € 51.982.876, le riduzioni derivanti dai minori impegni per € 1.527.753 e dai residui perenti per € 33.696.501, le somme rimaste da pagare per € 19.398.784, rappresentano poco piu' del 18% dei residui accertati.
A proposito del consistente importo rappresentato dai residui, va ribadito che alla data del 31 dicembre 2011 molti decreti d'impegno, assunti per l'acquisto di beni e servizi, sono stati dichiarati in perenzione ai sensi della legge n. 111/2011, che ha ridotto a due anni il termine per la conservazione dei residui passivi (parte corrente e conto capitale).
Nell'analizzare le risultanze delle singole Unita' previsionali di base si espongono le osservazioni che seguono:
U.P.B. 1 - i pagamenti raggiungono il 64% circa dell'importo accertato. Le somme rimaste da pagare, nella generalita' dei capitoli, sono di entita' minima ad eccezione di quelle indicate in corrispondenza dei capitoli relativi allo sviluppo ed alla manutenzione dei sistemi informativi per i quali valgono le considerazioni gia' espresse nella parte relativa alla competenza. Anche per i capitoli destinati alla formazione si osserva che la percentuale d'impiego dei residui risulta abbastanza limitata per le motivazioni gia' illustrate in precedenza.
U.P.B. 2 - i pagamenti, sia per i capitoli destinati agli Uffici della sede centrale che per quelli regionali, superano di poco il 27%. I residui da liquidare sono generalmente di entita' contenuta ad eccezione di quelli imputabili al capitolo in c/capitale destinato alla manutenzione straordinaria degli immobili, i cui fondi sono stati utilizzati in minima parte poiche' i lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi della Corte, sia centrali che regionali, richiedono tempi lunghi di realizzazione con scadenze contrattuali pluriennali. In questa UPB si rilevano le maggiori somme relative ad impegni perenti, in quanto i capitoli interessati, compresi quelli informatici, con l'abbreviazione di un anno, non possono essere piu' utilizzabili dai responsabili dei centri di spesa come era prevedibile all'atto dell'assunzione dell'impegno di riferimento. Pertanto, per i pagamenti da effettuare nel corso del 2012 si dovra' ricorrere all'istituto della reiscrizione di residui perenti, da attuare mediante la procedura di cui al d.P. n. 44 del 9 novembre 2011, anticipata all'esercizio 2012, ma puntualmente disciplinata nel nuovo Regolamento di autonomia finanziaria.
Per i capitoli relativi al pagamento dei fitti, in particolare per quelli destinati alle sedi regionali, va precisato che gli impegni si riferiscono, in prevalenza, al pagamento degli oneri accessori di anni pregressi per i quali non sono ancora pervenute le relative richieste.
U.P.B. 3 - si rileva una percentuale d'impiego dei residui che si attesta a circa il 61%. Per i capitoli 251 e 257, "il rimasto da pagare" si riferisce a richieste di rimborso per emolumenti di anni precedenti del personale comandato presso la Corte (appartenente al comparto Stato e ad altri comparti). Inoltre, debbono essere effettuate le liquidazioni relative ai trattamenti residuali (per competenze fisse ed accessorie) per il personale collocato a riposo nei due anni precedenti.
Per il Fondo unico di amministrazione, va ricordato che, nel corso del 2011, sono stati liquidati i compensi relativi al 2010 corrispondenti alle indennita' di disagio, alle posizioni organizzative, ai premi per la produttivita' collettiva ed individuale ed ai progetti finalizzati 2009. Anche il predetto FUA mostra dei residui perenti determinati dalla non inclusione (per effetto delle sopravvenute disposizioni normative) del personale cessato tra quello destinatario delle progressioni economiche all'interno del sistema di classificazione del nuovo ordinamento professionale (CCNL 2006/2009).
Per quanto riguarda i residui, imputabili al capitolo della formazione del personale amministrativo, l'importo da pagare sara' utilizzato per gli impegni assunti nel 2010 per i corsi destinati al personale di Area I e II (fino alla fascia ex B2), per lo svolgimento dei corsi con riferimento al progetto triennale curato dal FORMEZ, destinato al personale di Area III e II (dalla fascia ex B3) di cui all'apposito decreto di impegno del 2009. Tali corsi hanno avuto inizio nei primi mesi del 2010 e la Corte ha provveduto a rimborsare al FORMEZ i costi da questo sostenuti, oggetto di rendicontazione semestrale, come concordato nella relativa convenzione. Alla chiusura dell'esercizio, risultava erogato soltanto l'ammontare del 1° semestre 2010. Si fa presente che la procedura di controllo sulla documentazione esibita e' risultata particolarmente articolata e complessa. Infine, preme sottolineare che l'impegno, a suo tempo assunto a favore del FORMEZ, e' stato ridotto, con apposito provvedimento, di € 1.526.993 e la parte residuale risulta in perenzione alla data del 31 dicembre 2011.
4 - Considerazioni finali

E' preliminarmente da rilevare come l'ammontare delle risorse finanziarie a disposizione dell'Istituto, in notevole aumento negli anni 2007 e 2008, subisca una lieve flessione nel 2009, per tornare a crescere nei due anni successivi. A quest'ultimo risultato concorre, pero', in maniera determinante l'avanzo di amministrazione conseguito nell'arco del quinquennio, come evidenziato nella tabella 3.
Le entrate accertate effettive nel 2011 si attestano su 337 milioni (esclusi i 6,8 mln di euro accertati in piu' in entrata e usciti per la sistemazione di partite contabili della Tesoreria), una cifra superiore a quella dei precedenti esercizi per quanto innanzi sottolineato. Le spese impegnate raggiungono poco piu' di 294 milioni, in diminuzione rispetto al 2010, e si riscontra anche una progressiva diminuzione nell'ammontare dei residui passivi nell'ultimo triennio (da 113 mln del 2009, 106,6 mln nel 2010 ai 100,9 mln del 2011).
Si conferma, ancora, nel 2011 la tendenza, gia' manifestatasi con evidenza negli ultimi due esercizi, di una potenziale eccedenza delle risorse accertate (tra queste considerando anche gli avanzi di amministrazione pregressi) rispetto a quelle impegnate.
Siffatto andamento - che con interventi correttivi si e' cercato di modificare nel bilancio di previsione del 2012 - non pare assumere, in ogni caso, aspetti patologici, in quanto e' in larga parte da ricondurre a due diversi profili, l'uno di origine interna, connesso all'autonomia riconosciuta alla Corte dall'ordinamento, l'altro esterno, riferibile alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili, peraltro, tra loro strettamente connessi.
Quanto al primo profilo e' da considerare come l'autonomia finanziaria dell'Istituto, in base alla quale le risorse che provengono dal bilancio dello Stato sono dalla Corte distribuite e modulate nel proprio documento di previsione per corrispondere alle finalita' istituzionali secondo gli indirizzi da essa determinati, ha come corollario la conservazione nel bilancio medesimo delle spese non impegnate che vengono mantenute per le esigenze finanziarie degli esercizi successivi.
Il secondo fattore e' costituito dal succedersi, negli anni piu' recenti, di disposizioni normative che pongono limiti, diretti o indiretti, alla spesa delle pubbliche amministrazioni in molti suoi settori di intervento: dai consumi intermedi, al personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare. La Corte dei conti ha sempre responsabilmente operato nel quadro delle disposizioni legislative di contenimento della spesa, ispirando i propri documenti previsionali di bilancio alle disposizioni di legge anche ad essa applicabili, ma nel contempo facendo salvi i propri ambiti di autonomia, in modo da garantire l'ottimale svolgimento delle proprie funzioni istituzionali.
Inoltre, un terzo importante elemento e' da individuare nelle conseguenze derivanti dall'applicazione dell'art. 10 - comma 8 - della l. n. 111/2011, che ha ridotto i termini di conservazione dei residui passivi per i capitoli destinati all'acquisizione di beni e servizi. Pertanto, alla data del 31 dicembre 2011, sono stati dichiarati in perenzione gli impegni assunti e non ancora completamente utilizzati, sui capitoli di riferimento, relativi agli anni 2008 e 2009.
Al congiungersi dei profili cui s'e' fatto cenno e', dunque, da ricondurre il fenomeno in parola e il determinarsi di un avanzo di amministrazione via, via crescente.
Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte II - Spese - dello schema allegato, suddivisi per classificazione economica, i valori degli impegni relativi alle spese per il personale (comprendenti emolumenti fissi ed accessori), assommano ad € 231.226.489 euro; mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili che non rimodulabili) si attestano a 38.778.034 euro; quelli in c/capitale risultano pari a 21.249.725 euro, mentre 2.856.695 euro sono relativi ad interventi ed oneri comuni. Le economie della gestione finanziaria 2011, come gia' sottolineato, sono quantificate in 46.386.420 euro e vanno ad alimentare l'avanzo di amministrazione.
Ancorche' debbano, sicuramente, essere intraprese iniziative strategiche per ricondurre l'avanzo di amministrazione a valori piu' contenuti, e' indubbio che esso presenta, sotto il profilo finanziario, aspetti di "positivita'", quale strumento di compensazione della prevedibile ulteriore riduzione dello stanziamento iniziale sul fondo di funzionamento assegnato dal MEF per gli anni futuri, tenuto conto dell'andamento degli ultimi cinque anni, rappresentato come segue


|=============|=============|=============|=============|===========| | Anno 2007 | Anno 2008 | Anno 2009 | Anno 2010 | Anno 2011 | |=============|=============|=============|=============|===========| | 303.310.916 | 308.609.050 | 301.876.071 | 300.986.491 |289.562.831| |=============|=============|=============|=============|===========|


Inoltre, e' da tener presente che detto avanzo consente alla Corte di disporre di una riserva finanziaria che potra' essere utilizzata per specifici programmi di ammodernamento dell'Istituto, finalizzati sia ad adeguare progressivamente tutte le sedi regionali della Corte alla vigente normativa in materia di sicurezza che a proseguire nell'opera di risanamento degli edifici della sede centrale.
Una novita' e', invece, rappresentata dalle spese per visite fiscali che la Corte ha sostenuto nel corso dell'anno, essendosi risolta l'annosa questione della onerosita' delle stesse a carico dell' amministrazione richiedente la visita e non al SSN che la effettua. Sulla materia e' intervenuta la sentenza n. 207/2010 della Corte Costituzionale nonche' la deliberazione delle SS.RR. della Corte n. 62/CONTR/2010 del 14 dicembre 2010.
Da ultimo, si segnala l'insorgere di una nuova problematica che potrebbe costituire fonte di spesa per l'Istituto. L'UNEP di Roma ha prospettato l'ipotesi di porre a carico del bilancio della Corte dei conti, le spese per notifiche di sentenze rese in materia pensionistica, secondo l'indirizzo assunto dal Presidente della Corte d'Appello di Roma (con riferimento agli articoli 28 - 158 e 167 del D.P.R. n. 115/2002). Sulla materia sono in corso approfondimenti, all'esito dei quali sara' eventualmente possibile quantificare gli oneri a carico dell'Istituto per gli anni precedenti e fino al 2011. Per cio' che riguarda l'esercizio 2012, le Segreterie degli Uffici giudiziari della Corte, stanno gia' ricevendo dall'UNEP di Roma, le richieste di rimborso per spese di atti notificati nei primi tre mesi dell'anno.
PATRIMONIO

In merito all'inventariazione dei beni patrimoniali e piu' in generale all' attivita' di verifica della consistenza e movimentazione dei beni, si evidenzia che il programma informatico attualmente in uso, presenta notevoli limitazioni, quali ad esempio, la gestione del materiale di facile consumo ed il mancato collegamento al sistema integrato SICOGE utilizzato sia per la contabilita' finanziaria che per la contabilita' economica-patrimoniale (quest'ultima in fase sperimentale a partire dal 1° luglio 2010).
La Nota illustrativa che accompagna gli allegati contenenti i dati relativi alla gestione dei beni patrimoniali, pone in rilievo la movimentazione degli stessi avvenuta durante l'esercizio, comprensiva di quelli dichiarati in "fuori uso" e di quelli iscritti nel registro dei beni durevoli.
La gestione patrimoniale dell'anno 2011, presenta un lieve incremento del valore dei beni acquisiti, di € 102.737, verificatosi per le motivazioni riportate in sintesi nella stessa Nota illustrativa per un valore totale di € 1.893.993 (il predetto importo risulta dalla differenza tra le poste attive pari ad € 1.908.662 e quelle passive di € 14.669). Pertanto, l'asse patrimoniale presente in inventario, costituito esclusivamente dai beni di I e II categoria, si attesta ad € 12.241.570 in lieve aumento rispetto all'anno precedente (€12.138.833).
Da ultimo, gli ammortamenti eseguiti hanno prodotto lo spostamento di 2.817 beni dall'inventario al registro dei beni durevoli, con un abbattimento del valore degli stessi pari ad € 1.791.255.
Riepilogo gestione competenza 2011

A completamento di quanto illustrato nella presente relazione, in sintesi, la gestione finanziaria di competenza dell'esercizio 2011 si e' conclusa con i risultati sotto riportati fra i quali non e' conteggiata la somma di € 6.825.433, in quanto transitata nel c/tesoreria della Corte esclusivamente per consentire il ripianamento contabile della Tesoreria provinciale Succursale di Roma.


1) Fondo per il funzionamento della C.d.c. € 289.562.831.= 2) Altre entrate € 4.693.549.= 3) Avanzo di amministrazione dell'anno 2010 € 42.912.192.=
----- 4) Spese impegnate € 294.110.943.= 5) Somme pagate € 212.556.489.= 6) Somme rimaste da pagare € 81.554.454.= 7) Somme rimaste da riscuotere € 2.483.369.=
----- 8) Economie € 46.386.420.=
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Le economie di cui al punto 8), sommate alle riduzioni degli impegni di anni precedenti per € 1.527.753, ai residui perenti pari ad € 33.696.501 ed a cui vanno sottratti i minori accertamenti delle entrate per € 3.025.153, i minori accertamenti di - 3 euro riscontrati nella parte dei residui attivi e gli arrotondamenti operati sui decimali per - 6 euro, determinano l'avanzo di amministrazione che risulta definitivamente quantificato in € 78.585.512.
Si dichiara, altresi', che la gestione della spesa si e' mantenuta nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio.
Parte di provvedimento in formato grafico

 
CORTE DEI CONTI

CONTO FINANZIARIO
RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2011
Parte di provvedimento in formato grafico

 
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